ROMA 11 OTTOBRE 2019
Sintesi: Paolo
Cugini
Vicente Canãs
Qual è la forma di essere
presente con i popoli indigeni?
I popoli indigeni che
cosa dicono oggi alla Chiesa?
Ernestina (Roraima)
Josè Luis Cassupà
Pe Aloisio
Ernestina:
La vita dei missionari in mezzo ai popoli indigeni è inculturata. I missionari
vestono la camicia nella lotta e sempre i difensori dei diritti della vita
soffrono minaccia. Pe Giorgio anche oggi è minacciato. La lotta è dura. I missionari
rispettano la cultura indigena. I missionari non hanno mai impedito i nostri
rituali, le nostre celebrazioni. Anche nelle messe noi partecipiamo con i
nostri modi culturali. Negli anni ’80 era proibito parlare il proprio idioma.
Sono stati i missionari ad aiutarci per parlare la nostra lingua. Un popolo
senza cultura non ha identità. I missionari hanno svolto un ruolo fondamentale
per salvare la cultura indigena. Per me il Sinodo vuole dire camminare insieme.
Camminare insieme per sconfiggere la violenza e ogni forma di aggressione.
Josè
Luis: il protagonismo dei popoli indigeni sono da sempre
protagonisti. Sono cresciuto con mio nonno ed è stato lui ad insegnarmi tutto
ciò che riguarda le piante e gli animali. Ho accompagnato il lavoro del CIMI in
Rondonia e ho visto che sono persone che sono venute per aiutarci. Vicente
Canas ci ha aiutato molto. I missionari son persone che si donano per gli
altri, si dimenticano di sé stessi, si consegnano spiritualmente, si distaccano
dai beni. Oggi il mondo ha bisogno di persone così.
Padre
Aloì: Come il Sinodo provoca la Chiesa. Non giudichiamo
nessuno. I missionari vanno con buone intenzioni per le terre indigeni.
L’ispirazione di padre Vincenti Canas è importante perché aveva un’idea molto
forte del rispetto dei popoli indigeni e delle loro culture. Vicente Canas è
stato calunniato dai suoi nemici, dalla polizia, dai politici. Alla fine degli
anni ’60 sorge il CIMI. Il Concilio Vaticano II è stato una luce per questo
cammino, perché si è parlato dell’inculturazione. Alla fine degli anni ’60 i
gesuiti si riuniscono per riflettere sul tema dell’inculturazione. È convivendo
con gli indios che nasce il CIMI. Si riflette anche sulle morti dei missionari
provocate da questi processi d’inculturazione. La storia non è cambiata. Di
fatto, è quello che avviene oggi con il presidente Bolsonaro. Quando la Chiesa
è unita riesce a contrastare la forza del potere politico. Le cose sono
confuse, si rimane senza sapere cosa fare. Per questo è necessario stare uniti.
Il potere entra per dividere, donando alcol, droga, ecc.
Pedro
(CIMI): ho imparato dai missionari a stare vicino alle persone dei poli
indigeni, ad ascoltarli, per imparare, assimilare la loro cultura.
Como
Deus se manifesta nell’Eucarestia dei popoli indigeni?
Testo opportuno ed attuale. L'evangelizzazione passa anche da un linguaggio incarnato e prossimo alle realtà delle persone.
RispondiEliminaO povo indígena é gente como a gente, merece respeito e ter uma vida digna como todo e qualquer cidadão.
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