CIVITANOVA MARCHE
27 luglio 2012
Sintesi: Paolo Cugini
Perché uno parla di realtà? Perché
c’è bisogno di sapere. C’è un bisogno di realismo che a me sembra un bisogno
nevrotico, un bisogno di rassicurazione.
Il ritorno all’ordine è un
momento che viviamo adesso nella cultura.
Che cosa chiamiamo realtà? Nietzsche
ed Heidegger i quali ci hanno insegnato a vedere la storia della nostra cultura
come un cammino di distruzione dell’oggettività. Anche la verità scientifica
attuale dice di una forma del venir meno di certezze.
Addio alla verità: quando si
parla della verità oggettiva occorre tener conto che la verità sempre dentro ad
un contesto culturale e quindi la verità è sempre interpretazione, Kant diceva
che la ragione umana è uguale in tutti.
Il progressivo dissolversi dell’oggettività
è il senso stesso della civilizzazione. La nostra presa sulla realtà è quella
che è. Se c’è una strada di emancipazione per l’umanità è quello di ridurre
progressivamente la perentorietà di ciò che si dà e che sembra insuperabile.
Dalla realtà verso una realtà
sempre più spiritualizzata. La civilizzazione è la trasformazione dell’immediato
in mediato simbolizzato, qualcosa che si è messo in ordine.
Progressiva dissoluzione dell’oggettività
che è una progressiva liberazione dell’iniziativa umana. Habermas sostiene che
la razionalità corrisponde a qualcosa che si può presentare senza vergogna ad
altri interlocutori.
Anche nella verità scientifica è
tutto una questione di argomento ad
hominem. Non c’è niente più del consenso intersoggettivo nella così detta
oggettività. Non c’è una scienza oggettiva, ma degli orientamenti scientifici
più o meno accettati.
Popper: il sapere scientifico è l’esclusione
di ipotesi che si possono negare.
L’idea che ci sia un verità
scientifica oggettiva è una posizione autoritaria. La scienza non è
assolutamente oggettiva. Thomas Kuhn sosteneva che il sistema tolemaico si è
perso perché i tolemaici sono morti senza discepoli e c’erano rimasti solo i
copernicani. L’andamento delle rivoluzioni scientifiche è legato alla storicità
. C’è un legame intrinseco tra teorie scientifiche e andamento politico.
Ci sono delle influenze politiche
che ci fanno preferire una teoria scientifica al posto di un’altra.
Il discorso della realtà che si
assottiglia è legato al tema dell’interpretazione. La nostra esperienza del
mondo è legata alle interpretazioni che abbiamo assimilato.
Il rilievo politico di questo
discorso è ovvio. Le leggi economiche, naturali sono solo interpretazioni soggettive.
C’è sempre qualcuno che smentisce una teoria ritenuta oggettiva.
La verità nel ‘900 può essere
riassunta dicendo che al posto della verità s’installa la carità nel senso dell’intersoggettività.
Abbiamo trovato la verità quando
ci siamo messi d’accordo.
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