domenica 19 maggio 2019

PENSARE IL PRESENTE - CONFERENZA DI GIANNI VATTIMO



CIVITANOVA MARCHE

27 luglio 2012

Sintesi: Paolo Cugini

Perché uno parla di realtà? Perché c’è bisogno di sapere. C’è un bisogno di realismo che a me sembra un bisogno nevrotico, un bisogno di rassicurazione.
Il ritorno all’ordine è un momento che viviamo adesso nella cultura.

Che cosa chiamiamo realtà? Nietzsche ed Heidegger i quali ci hanno insegnato a vedere la storia della nostra cultura come un cammino di distruzione dell’oggettività. Anche la verità scientifica attuale dice di una forma del venir meno di certezze.
Addio alla verità: quando si parla della verità oggettiva occorre tener conto che la verità sempre dentro ad un contesto culturale e quindi la verità è sempre interpretazione, Kant diceva che la ragione umana è uguale in tutti.

Il progressivo dissolversi dell’oggettività è il senso stesso della civilizzazione. La nostra presa sulla realtà è quella che è. Se c’è una strada di emancipazione per l’umanità è quello di ridurre progressivamente la perentorietà di ciò che si dà e che sembra insuperabile.

Dalla realtà verso una realtà sempre più spiritualizzata. La civilizzazione è la trasformazione dell’immediato in mediato simbolizzato, qualcosa che si è messo in ordine.
Progressiva dissoluzione dell’oggettività che è una progressiva liberazione dell’iniziativa umana. Habermas sostiene che la razionalità corrisponde a qualcosa che si può presentare senza vergogna ad altri interlocutori.

Anche nella verità scientifica è tutto una questione di argomento ad hominem. Non c’è niente più del consenso intersoggettivo nella così detta oggettività. Non c’è una scienza oggettiva, ma degli orientamenti scientifici più o meno accettati.

Popper: il sapere scientifico è l’esclusione di ipotesi che si possono negare.

L’idea che ci sia un verità scientifica oggettiva è una posizione autoritaria. La scienza non è assolutamente oggettiva. Thomas Kuhn sosteneva che il sistema tolemaico si è perso perché i tolemaici sono morti senza discepoli e c’erano rimasti solo i copernicani. L’andamento delle rivoluzioni scientifiche è legato alla storicità . C’è un legame intrinseco tra teorie scientifiche e andamento politico.
Ci sono delle influenze politiche che ci fanno preferire una teoria scientifica al posto di un’altra.
Il discorso della realtà che si assottiglia è legato al tema dell’interpretazione. La nostra esperienza del mondo è legata alle interpretazioni che abbiamo assimilato.

Il rilievo politico di questo discorso è ovvio. Le leggi economiche, naturali sono solo interpretazioni soggettive. C’è sempre qualcuno che smentisce una teoria ritenuta oggettiva.

La verità nel ‘900 può essere riassunta dicendo che al posto della verità s’installa la carità nel senso dell’intersoggettività.
Abbiamo trovato la verità quando ci siamo messi d’accordo.

Nessun commento:

Posta un commento