sabato 25 agosto 2018

PROFEZIA COMUNIONE E PARTECIPAZIONE-LA CHIESA LATINOAMERICANA IN CONGRESSO



La sala dell'università pontificia di Medellin dove si è tenuto l'evento iniziale del Congresso


cattedrale di Medellin

messa di apertura del Congresso


CONGRESSO ECCLESALE 50 ANNI DI MEDELLIN
PROFEZIA, COMUNIONE E PARTECIPAZIONE

23-26 AGOSTO 2018
MDELLIN-COLOMBIA

SITUAZIONE SOCIALE, POLITICA, CULTURALE ED ECOLOGICA DELL’AMERICA LATINA OGGI. NUOVI SCENARI IN RELAZIONE AL ‘68

Relatore: Juan Luis Hernandez,
Sintesi: Paolo Cugini
Ci sono due eventi importanti che occorre segnalare. Il primo è papa Francesco, che viene proprio dal continente Latinoamericano. Il secondo è la canonizzazione di Mons Oscar Romero.

Sul continente LA Dio ha proiettato una grande luce che è stato il documento di Medellin. Siamo negli anni ’60 del secolo scorso ed era l’epoca delle dittature militari e con i paesi LA pieni di poveri. L’evento di Medellin ha dato grande speranza a tutti. Medellin ha invitato la Chiesa LA a unire la fede con la vita, una fede che s’impegna con i più poveri. Oggi siamo qui perché c’è stato un evento come Medellin.

Attualmente l’AL è la regione più diseguale del mondo e dove avvengono molti omicidi. Siamo la regione più violenta del mondo. I latinoamericani sono Cattolici. E’ un paradosso. I personaggi politici, come i paramilitari, come gli assassini si dichiarano cattolici.
A Medellin ci si chiedeva che ermeneutica sociale e politica era necessaria. Dobbiamo ascoltare i clamori del popolo dell’AL.I grandi problemi sono: l’immigrazione, la depredazione del territorio, la corruzione.

Cinquanta anni fa ci si preoccupava della dittatura politica. Oggi ci dobbiamo preoccupare con la dittatura del mercato. C’è la supremazia di un potere arrogante e ignorante. Un’altra sfida è che necessitiamo di uno stato minimo di diritti. Abbiamo bisogno di una vita politica in cui la gente partecipa.

Capistocrazia: negli ultimi anni gli elettori hanno votato persone ignoranti, che leggono poco. Ormai i ricchi hanno capito che il miglior luogo per fare i propri interessi, per essere ancora più ricchi è la politica. Il neoliberalismo ha minato le nostre strutture politiche. La scuola e l’educazione stanno male. Il territorio è fondamentale nella vita politica. Chi domina il territorio locale nell’AL sono coloro che hanno grandi interessi.
Per affrontare la corruzione ci sono due entità importanti: la scuola e la parrocchia. Occorre tornare alle scuole e alle parrocchie. Occorre lavorare sempre di più nella formazione della persona. Occorre formare quadri di persone che entrano nella politica con l’attenzione alla dignità umana e non ai propri interessi. Occorre recuperare gli ideali che la chiesa ha sull’uomo.

Mons Francisco Nino
Dinanzi alla disuguaglianza occorre lavorare per l’inclusione. Dinnanzi alla corruzione, occorre proporre la decenza. La violenza deve essere sostituita dalla vita. La devastazione del territorio deve portare a lottare per la casa comune. Negli ultimi quindici anni la povertà e la miseria non sono calate in AL. Nel Brasile ci sono il 27% che vivono nella povertà, in Colombia il 20, mentre in Danimarca il 6%.
Nel territorio AL abbiamo di 40 milioni di Indios. In 10 anni l’AL ha perso 64 milioni di ettari di terra della sua superfice terrestre.
In AL avvengono il 50% degli assassini nel mondo. In Honduras ci sono 87,5 assassini ogni 100.000 persone; in Giappone 2.

gli incontri avvengono nel seminario di Medellin






SITUAZIONE SOCIO.RELIGIOSA E PASTORALE DELL’AMERICA LATINA OGGI. NUOVI SCENARI IN RELAZIONE AL ‘68

Relatore: Yolanda Valero Cardenas,
Sintesi: Paolo Cugini
La missione in AL è stata segnata dalla sofferenza e dal dono della vita in difesa del diritto dei poveri, attraverso l’esempio di missionari audaci e profeti che continuano animando la nostra missione. Costruire memoria è un lavoro fondamentale. E’ questa una luce che la Chiesa LA vive con l’esperienza di Medellin.

Apporti di Medellin:
Possibilità della chiesa di comprendersi in un modo nuovo, come popolo di Dio in cammino; tutta la storia è un luogo permanente della manifestazione di Dio Al centro della riflessione c’è la prassi. Dinamismo ecclesiale che, impulsionato dallo Spirito, ha segnato con Medellin la vita della chiesa nel Continente, segnando profondamente il cammino pastorale.

Se il Concilio voleva aprirsi al dialogo con il mondo, ebbene questo è avvenuto senza dubbio a Medellin. I poveri diventano i protagonisti più significativa della vita e del continente. I poveri sono percepiti come sacramento della presenza di Dio. Per questo la chiesa s’impegna con la promozione umana e con la giustizia.

Medellin assume la ecclesiologia del popolo di Dio che si realizza nelle CEBs (Comunità Ecclesiali di Base), compromessa con la liberazione del popolo, valorizzando la religiosità del popolo. Si realizza allora, una teologia contestualizzata, con la lettura popolare ella Bibbia e una nuova evangelizzazione attraverso la catechesi, la liturgia contestualizzate. Medellin continua suscitando un’autentica conversione pastorale di comunità e istituzioni.
Parlare dei poveri significa mettersi a disposizione per aiutare a liberarsi dall’oppressione. La chiesa è preoccupata con i modelli economici e culturali che creano situazioni di disuguaglianza. Per questo incoraggia in ogni attività il legame tra fede e vita.

Novità rispetto al ’68. Medellin continua ricordando il valore di una chiesa comunità di comunità, che vive la comunione, perché la comunione è missione. Papa Francesco segna il cammino attuale delle comunità con le idee di Medellin, che poi vengono riprese dal documento di Aparecida (2007) e che trovano un’attualizzazione significativa nell’Evangelii Gaudium.

Guilermo Campuzano
La crisi della chiesa oggi siamo noi.
La Laudato Sii di Papa Francesco permette alla chiesa di entrare in dialogo con la realtà del mondo. La realtà virtuale che si sviluppa con l’accesso diffuso delle tecnologie e di internet ha una grande incidenza nella vita religiosa. Oggi assistiamo al fenomeno della mobilità umana e della pluralità umana. Questi fenomeni nuovi generano l’aumento della xenofobia. La virtualità sta rompendo le culture monolitiche. Le autentiche culture devono mettersi in dialogo. La chiesa si è convertita in una consumatrice di cultura. Il cattolicismo di oggi porta il segno della virtualità e del consumo individualista. Oggi il 60% della popolazione AL utilizza internet. Oggi non si può più controllare nulla.
La persona umana di oggi sta cercando una salvezza più concreta. Il consumatore ha la possibilità di passare da una religione all’altra. In questo transito c’è l’esperienza della duplice o triplice appartenenza. E’ il sincretismo religioso. La virtualità rompe muri.

Volti della chiesa:
1.      Il cattolicesimo monolitico è sparito.
2.      Ci sono molte forme di pluralismo religioso.
3.      Il cattolicismo di oggi si muove tra il cattolicesimo di base e virtuale, morale e anonimo o esistenziale.
4.      Nel Concilio e nelle CEBs c’è una grande coincidenza di un modello di umanità che considera tutti come uguali. Le CEBs hanno tentato di riprodurre questo modello di uguaglianza.
5.      La proposta di Francesco è la stessa, e seduce sia il mondo religioso che il mondo extra religioso. Ma non ha sedotto i preti. Il problema sono i preti e i vescovi.
6.      Il Concilio utilizza la parola testimonianza. Superare la corruzione dentro la chiesa, la manipolazione delle coscienze: è questa la grande sfida.


2 commenti:

  1. Che Dio aiuti l'AL a liberarsi da tutte queste brutte cose🙏

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  2. Quantos desafios!vivemos uma realidade de individuos cada vez mais alienados.Há um descrédito total das instituições públicas. Como brasileira afirmo que as incertezas reinam e tememos muito o desenrrolar dos proximos capítulos. DEUS guarde nossa pátria e nos livre da cegueira e ignorância.

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