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La sala dell'università pontificia di Medellin dove si è tenuto l'evento iniziale del Congresso |
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cattedrale di Medellin |
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messa di apertura del Congresso |
CONGRESSO ECCLESALE 50 ANNI DI MEDELLIN
PROFEZIA, COMUNIONE E PARTECIPAZIONE
23-26 AGOSTO 2018
MDELLIN-COLOMBIA
SITUAZIONE SOCIALE, POLITICA,
CULTURALE ED ECOLOGICA DELL’AMERICA LATINA OGGI. NUOVI SCENARI IN RELAZIONE AL
‘68
Relatore:
Juan Luis Hernandez,
Sintesi:
Paolo Cugini
Ci
sono due eventi importanti che occorre segnalare. Il primo è papa Francesco,
che viene proprio dal continente Latinoamericano. Il secondo è la
canonizzazione di Mons Oscar Romero.
Sul
continente LA Dio ha proiettato una grande luce che è stato il documento di Medellin. Siamo negli anni ’60 del
secolo scorso ed era l’epoca delle dittature militari e con i paesi LA pieni di
poveri. L’evento di Medellin ha dato
grande speranza a tutti. Medellin ha
invitato la Chiesa LA a unire la fede con la vita, una fede che s’impegna con i
più poveri. Oggi siamo qui perché c’è stato un evento come Medellin.
Attualmente
l’AL è la regione più diseguale del mondo e dove avvengono molti omicidi. Siamo
la regione più violenta del mondo. I latinoamericani sono Cattolici. E’ un
paradosso. I personaggi politici, come i paramilitari, come gli assassini si
dichiarano cattolici.
A
Medellin ci si chiedeva che ermeneutica
sociale e politica era necessaria. Dobbiamo ascoltare i clamori del popolo
dell’AL.I grandi problemi sono: l’immigrazione, la depredazione del territorio,
la corruzione.
Cinquanta
anni fa ci si preoccupava della dittatura politica. Oggi ci dobbiamo
preoccupare con la dittatura del mercato. C’è la supremazia di un potere
arrogante e ignorante. Un’altra sfida è che necessitiamo di uno stato minimo di
diritti. Abbiamo bisogno di una vita politica in cui la gente partecipa.
Capistocrazia:
negli ultimi anni gli elettori hanno votato persone ignoranti, che leggono
poco. Ormai i ricchi hanno capito che il miglior luogo per fare i propri
interessi, per essere ancora più ricchi è la politica. Il neoliberalismo ha
minato le nostre strutture politiche. La scuola e l’educazione stanno male. Il
territorio è fondamentale nella vita politica. Chi domina il territorio locale
nell’AL sono coloro che hanno grandi interessi.
Per
affrontare la corruzione ci sono due entità importanti: la scuola e la parrocchia. Occorre tornare alle scuole e alle
parrocchie. Occorre lavorare sempre di
più nella formazione della persona. Occorre formare quadri di persone che
entrano nella politica con l’attenzione alla dignità umana e non ai propri
interessi. Occorre recuperare gli ideali che la chiesa ha sull’uomo.
Mons
Francisco Nino
Dinanzi
alla disuguaglianza occorre lavorare per l’inclusione. Dinnanzi alla
corruzione, occorre proporre la decenza. La violenza deve essere sostituita
dalla vita. La devastazione del territorio deve portare a lottare per la casa
comune. Negli ultimi quindici anni la povertà e la miseria non sono calate in
AL. Nel Brasile ci sono il 27% che vivono nella povertà, in Colombia il 20,
mentre in Danimarca il 6%.
Nel
territorio AL abbiamo di 40 milioni di Indios. In 10 anni l’AL ha perso 64
milioni di ettari di terra della sua superfice terrestre.
In
AL avvengono il 50% degli assassini nel mondo. In Honduras ci sono 87,5
assassini ogni 100.000 persone; in Giappone 2.
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gli incontri avvengono nel seminario di Medellin |
SITUAZIONE SOCIO.RELIGIOSA E PASTORALE
DELL’AMERICA LATINA OGGI. NUOVI SCENARI IN RELAZIONE AL ‘68
Relatore:
Yolanda Valero Cardenas,
Sintesi:
Paolo Cugini
La
missione in AL è stata segnata dalla sofferenza e dal dono della vita in difesa
del diritto dei poveri, attraverso l’esempio di missionari audaci e profeti che
continuano animando la nostra missione. Costruire memoria è un lavoro fondamentale.
E’ questa una luce che la Chiesa LA vive con l’esperienza di Medellin.
Apporti
di Medellin:
Possibilità
della chiesa di comprendersi in un modo nuovo, come popolo di Dio in cammino; tutta
la storia è un luogo permanente della manifestazione di Dio Al centro della
riflessione c’è la prassi. Dinamismo ecclesiale che, impulsionato dallo Spirito,
ha segnato con Medellin la vita della chiesa nel Continente, segnando
profondamente il cammino pastorale.
Se
il Concilio voleva aprirsi al dialogo con il mondo, ebbene questo è avvenuto
senza dubbio a Medellin. I poveri diventano i protagonisti più significativa
della vita e del continente. I poveri sono percepiti come sacramento della
presenza di Dio. Per questo la chiesa s’impegna con la promozione umana e con
la giustizia.
Medellin
assume la ecclesiologia del popolo di Dio che si realizza nelle CEBs (Comunità
Ecclesiali di Base), compromessa con la liberazione del popolo, valorizzando la
religiosità del popolo. Si realizza allora, una teologia contestualizzata, con
la lettura popolare ella Bibbia e una nuova evangelizzazione attraverso la
catechesi, la liturgia contestualizzate. Medellin
continua suscitando un’autentica conversione pastorale di comunità e
istituzioni.
Parlare
dei poveri significa mettersi a disposizione per aiutare a liberarsi
dall’oppressione. La chiesa è preoccupata con i modelli economici e culturali
che creano situazioni di disuguaglianza. Per questo incoraggia in ogni attività
il legame tra fede e vita.
Novità
rispetto al ’68. Medellin
continua ricordando il valore di una chiesa comunità di comunità, che vive la
comunione, perché la comunione è missione. Papa Francesco segna il cammino
attuale delle comunità con le idee di Medellin,
che poi vengono riprese dal documento di Aparecida
(2007) e che trovano un’attualizzazione significativa nell’Evangelii Gaudium.
Guilermo Campuzano
La
crisi della chiesa oggi siamo noi.
La
Laudato Sii di Papa Francesco
permette alla chiesa di entrare in dialogo con la realtà del mondo. La realtà
virtuale che si sviluppa con l’accesso diffuso delle tecnologie e di internet
ha una grande incidenza nella vita religiosa. Oggi assistiamo al fenomeno della
mobilità umana e della pluralità umana. Questi fenomeni nuovi generano
l’aumento della xenofobia. La virtualità sta rompendo le culture monolitiche.
Le autentiche culture devono mettersi in dialogo. La chiesa si è convertita in
una consumatrice di cultura. Il cattolicismo di oggi porta il segno della
virtualità e del consumo individualista. Oggi il 60% della popolazione AL
utilizza internet. Oggi non si può più controllare nulla.
La
persona umana di oggi sta cercando una salvezza più concreta. Il consumatore ha
la possibilità di passare da una religione all’altra. In questo transito c’è
l’esperienza della duplice o triplice appartenenza. E’ il sincretismo
religioso. La virtualità rompe muri.
Volti
della chiesa:
1. Il
cattolicesimo monolitico è sparito.
2. Ci
sono molte forme di pluralismo religioso.
3. Il
cattolicismo di oggi si muove tra il cattolicesimo di base e virtuale, morale e
anonimo o esistenziale.
4. Nel
Concilio e nelle CEBs c’è una grande coincidenza di un modello di umanità che
considera tutti come uguali. Le CEBs hanno tentato di riprodurre questo modello
di uguaglianza.
5. La
proposta di Francesco è la stessa, e seduce sia il mondo religioso che il mondo
extra religioso. Ma non ha sedotto i preti. Il problema sono i preti e i
vescovi.
6. Il
Concilio utilizza la parola testimonianza. Superare la corruzione dentro la
chiesa, la manipolazione delle coscienze: è questa la grande sfida.
Che Dio aiuti l'AL a liberarsi da tutte queste brutte cose🙏
RispondiEliminaQuantos desafios!vivemos uma realidade de individuos cada vez mais alienados.Há um descrédito total das instituições públicas. Como brasileira afirmo que as incertezas reinam e tememos muito o desenrrolar dos proximos capítulos. DEUS guarde nossa pátria e nos livre da cegueira e ignorância.
RispondiElimina