Marzo 2015 – Incontro per le coppie presso il centro
Papa Giovanni XXIII-RE
RELATRICE: dr. Elsa
Belotti
Sintesi: Paolo
Cugini
Ci dev'essere l’incontro per capire chi sono io. L’altro è fondamentale, qualunque sia. Cosa
significa trovare la nostra identità?
Rispondere alla
domanda: chi sono io? Se non so rispondere a questa domanda non so chi è
non riesco a pormi in relazione con l’altro. Noi siamo tutti delle piccole
formichine per portare qualcosa al formicaio. La nostra briciolina può servire
al formicaio. La depressione è una brutta malattia. Una percentuale della
depressione deriva dal fatto che uno non si è individuato. Se sento di aver
valore mi mantengo in salute.
Dio crea l’uomo perché
ha bisogno d’incontro. Dobbiamo parlare della povertà di Dio. Dio è
povero. Solo dove c’è la povertà c’è la possibilità di un incontro. Dio
riconosce la sua povertà. Solo dove c'è la povertà ci può essere l’amore. Dio
crea l’uomo per potersi specchiare nell'uomo. Lo specchio è molto importante.
Subito dopo Dio crea la donna dall'uomo. Dio riconosce la povertà.
Dio crea la donna perché la donna faccia lo specchio dell’uomo. Quando incontriamo la persona
fino in fondo, alla fine vediamo la bellezza della persona. Oggi è
l’individualismo che crea la sofferenza delle persone. Individualismo: io basto
a me stesso. Il contrario di amore è autosufficienza, io basto a me stesso,
non ho bisogno di nessuno. Il narcisismo: la realtà coincide con quello che
penso io. Finchè le nostre immagini si scontrano con la realtà e la vediamo
come nemica allora non può succedere nulla di buono. L’unica salvezza che
abbiamo è accettare la realtà per quella che è. Noi insegniamo fin da bambini
che la realtà è brutta e che la fiaba è bella.
Cosa insegniamo
ai bambini quando piove: è una brutta giornata. Abbiamo dato l’etichetta di
brutto a qualcosa che è positivo. Riuscire convincere le persone a cambiare le
loro immagine negative sulla realtà è il compito dell’educazione.
Il narcisismo fa
morire la persona. Se la realtà deve coincidere con quello che
desidero sono destinato a morire.
Oggi si dà il
farmaco per curare e non per guarire. L’immagine non coincide con la realtà. Tutti abbiamo perso l’autorevolezza. Perduto:
è una cosa che non possiamo più ritrovare. L’autorevolezza è andata a finire
nella mia testa: io penso così. Ognuno si fa la sua autorevolezza.
L’incontro ci
rende umani, con le caratteristiche di compassione, che è la parte più alta
della nostra umanità. Vediamo solo la parte negativa: perché abbiamo i nostri
sogni. Guardiamo le nostre difficoltà. La cosa più importante della nostra vita
è la consapevolezza. La consapevolezza è una conoscenza
di noi stessi come uomini, come persone. Questa ci porta sempre alla
compassione. Non ci sono scuole sulla consapevolezza. É difficile trovare
l’insegnate della consapevolezza, perché di saggi ce ne sono pochi. Fa comodo a
tutti avere persone non consapevoli. É importante rovesciare sempre i concetti.
Occorre che il bambino veda l’amore nei nostri occhi per poter cambiare. Non
c’è amore abbastanza per i bambini. È l’amore che dà l’autorevolezza. Quando
una persona non è consapevole diventa dipendente. Tutte le dipendenze derivano
dalla situazione affettiva con i genitori. Con la dipendenza dalla droga dico la
dipendenza dalla mamma. Quando una persona è dipendente diventa manipolabile.
La consapevolezza è il senso della realtà. Dove manca la consapevolezza l’uomo
perde la dignità. Quando c’è la dignità viene l’autorevolezza. Oggi i genitori
vogliono essere amati dai figli. Non dobbiamo essere amati dai figli, siamo noi
che dobbiamo amarli. I genitori non possono essere simpatici. Un genitore è
odiato dai figli perché è normale che sia così. Ecco perché la coppia salta, perché l’amore che non abbiamo dal coniuge lo vogliamo dal figlio.
La dignità
l’hanno solo le persone buone. Differenza tra il male e il dolore. Il
dolore può esser la parte positiva del male, ma il dolore non è male. I cattivi
scaricano il male sui buoni. I buoni accolgono il dolore. I cattivi lo
rovesciano sugli altri. I cattivi non accettano il dolore. La rabbia viene dal
senso d’impotenza. L’impotenza viene dal dolore. Il matrimonio è la strada
privilegiata dei nostri dolori infantili. Una persona che è uno, non dà troppo
importanza alle emozioni. Non ci si può fermare alle emozioni. Non basta
ascoltare le emozioni: bisogna andare oltre. Corpo, psiche, spirito. I sintomi
sono dei messaggi. Quando uno si ammala è perché si è rotta l’armonia. Lo
spirito ci dà la gioia.
Cammino
spirituale: purificare i nostri sentimenti. Il cammino
spirituale significa occuparsi dei nostri sentimenti sino ad arrivare alla
compassione. Accogliere con compassione l’altro. Avere la visione storica. Tutto passa. Dare il giusto valore alle cose. Nessuno ci prepara a diventare
coppia. Fa comodo a tutti la separazione. Solo chi è veramente uno può essere
coppia. Io non posso fare a meno di te. Solo chi è pienamente autonomo può
entrare nella coppia. Sei capace di stare insieme da solo? Devo saper stare in
piedi da solo. Solo quando so che faccio da specchio all’altro posso andare
avanti nella coppia.
Perchè nel fidanzamento
tutto è così bello? Nel fidanzamento tutti e due si staccano dai
genitori. Nel momento del matrimonio rientriamo in famiglia. Ripristiniamo il
rapporto che avevamo prima. Mettiamo nel rapporto di coppia il rapporto che
avevamo con i genitori. Ci scegliamo
molto simili. Ci mettiamo insieme perché abbiamo lo stesso problema dell’infanzia.
Prendo uno con
il mio stesso difetto così posso dire che il problema ce l’hai tu. Uno butta
sull’altro la parte non bella. Mio marito è il mio sintomo. L’autostima si può
avere in due modi.
Nel matrimonio
non permettiamo mai al coniuge di essere migliore dei genitori. Tutte le
separazioni ci sono per questo, perché non permettiamo al coniuge di essere
migliori dei nostri genitori. Occorre abbandonare il padre e la madre. Siamo
sempre noi: non è che cambiando persona cambiamo la realtà. Sono io che devo
cambiare. Tocca a me. Dobbiamo ringraziare di quello che abbiamo. Se l’altro
l’ho scelto io, l’altro mi fa la terapia.
Le donne hanno
il potere, Capacità di portare salvezza.
Gli uomini sono l’elemento equilibratore. Siate la salvezza
dell’umanità.
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