domenica 13 dicembre 2015

SE NON SEI UNO NON PUOI ESSERE IN DUE



Marzo 2015 – Incontro per le coppie presso il centro Papa Giovanni XXIII-RE
RELATRICE: dr. Elsa Belotti
Sintesi: Paolo Cugini


Ci dev'essere l’incontro per capire chi sono io. L’altro è fondamentale, qualunque sia. Cosa significa trovare la nostra identità?

Rispondere alla domanda: chi sono io? Se non so rispondere a questa domanda non so chi è non riesco a pormi in relazione con l’altro. Noi siamo tutti delle piccole formichine per portare qualcosa al formicaio. La nostra briciolina può servire al formicaio. La depressione è una brutta malattia. Una percentuale della depressione deriva dal fatto che uno non si è individuato. Se sento di aver valore mi mantengo in salute.

Dio crea l’uomo perché ha bisogno d’incontro. Dobbiamo parlare della povertà di Dio. Dio è povero. Solo dove c’è la povertà c’è la possibilità di un incontro. Dio riconosce la sua povertà. Solo dove c'è la povertà ci può essere l’amore. Dio crea l’uomo per potersi specchiare nell'uomo. Lo specchio è molto importante. Subito dopo Dio crea la donna dall'uomo. Dio riconosce la povertà.
Dio crea la donna perché la donna faccia lo specchio dell’uomo. Quando incontriamo la persona fino in fondo, alla fine vediamo la bellezza della persona. Oggi è l’individualismo che crea la sofferenza delle persone. Individualismo: io basto a me stesso. Il contrario di amore è autosufficienza, io basto a me stesso, non ho bisogno di nessuno. Il narcisismo: la realtà coincide con quello che penso io. Finchè le nostre immagini si scontrano con la realtà e la vediamo come nemica allora non può succedere nulla di buono. L’unica salvezza che abbiamo è accettare la realtà per quella che è. Noi insegniamo fin da bambini che la realtà è brutta e che la fiaba è bella.
Cosa insegniamo ai bambini quando piove: è una brutta giornata. Abbiamo dato l’etichetta di brutto a qualcosa che è positivo. Riuscire convincere le persone a cambiare le loro immagine negative sulla realtà è il compito dell’educazione.
Il narcisismo fa morire la persona. Se la realtà deve coincidere con quello che desidero sono destinato a morire.
Oggi si dà il farmaco per curare e non per guarire. L’immagine non coincide con la realtà.  Tutti abbiamo perso l’autorevolezza. Perduto: è una cosa che non possiamo più ritrovare. L’autorevolezza è andata a finire nella mia testa: io penso così. Ognuno si fa la sua autorevolezza.

L’incontro ci rende umani, con le caratteristiche di compassione, che è la parte più alta della nostra umanità. Vediamo solo la parte negativa: perché abbiamo i nostri sogni. Guardiamo le nostre difficoltà. La cosa più importante della nostra vita è la consapevolezza. La consapevolezza è una conoscenza di noi stessi come uomini, come persone. Questa ci porta sempre alla compassione. Non ci sono scuole sulla consapevolezza. É difficile trovare l’insegnate della consapevolezza, perché di saggi ce ne sono pochi. Fa comodo a tutti avere persone non consapevoli. É importante rovesciare sempre i concetti. Occorre che il bambino veda l’amore nei nostri occhi per poter cambiare. Non c’è amore abbastanza per i bambini. È l’amore che dà l’autorevolezza. Quando una persona non è consapevole diventa dipendente. Tutte le dipendenze derivano dalla situazione affettiva con i genitori.  Con la dipendenza dalla droga dico la dipendenza dalla mamma. Quando una persona è dipendente diventa manipolabile. La consapevolezza è il senso della realtà. Dove manca la consapevolezza l’uomo perde la dignità. Quando c’è la dignità viene l’autorevolezza. Oggi i genitori vogliono essere amati dai figli. Non dobbiamo essere amati dai figli, siamo noi che dobbiamo amarli. I genitori non possono essere simpatici. Un genitore è odiato dai figli perché è normale che sia così. Ecco perché la coppia salta, perché l’amore che non abbiamo dal coniuge lo vogliamo dal figlio.

La dignità l’hanno solo le persone buone. Differenza tra il male e il dolore. Il dolore può esser la parte positiva del male, ma il dolore non è male. I cattivi scaricano il male sui buoni. I buoni accolgono il dolore. I cattivi lo rovesciano sugli altri. I cattivi non accettano il dolore. La rabbia viene dal senso d’impotenza. L’impotenza viene dal dolore. Il matrimonio è la strada privilegiata dei nostri dolori infantili. Una persona che è uno, non dà troppo importanza alle emozioni. Non ci si può fermare alle emozioni. Non basta ascoltare le emozioni: bisogna andare oltre. Corpo, psiche, spirito. I sintomi sono dei messaggi. Quando uno si ammala è perché si è rotta l’armonia. Lo spirito ci dà la gioia.

Cammino spirituale: purificare i nostri sentimenti. Il cammino spirituale significa occuparsi dei nostri sentimenti sino ad arrivare alla compassione. Accogliere con compassione l’altro. Avere la visione storica. Tutto passa. Dare il giusto valore alle cose. Nessuno ci prepara a diventare coppia. Fa comodo a tutti la separazione. Solo chi è veramente uno può essere coppia. Io non posso fare a meno di te. Solo chi è pienamente autonomo può entrare nella coppia. Sei capace di stare insieme da solo? Devo saper stare in piedi da solo. Solo quando so che faccio da specchio all’altro posso andare avanti nella coppia.

Perchè nel fidanzamento tutto è così bello? Nel fidanzamento tutti e due si staccano dai genitori. Nel momento del matrimonio rientriamo in famiglia. Ripristiniamo il rapporto che avevamo prima. Mettiamo nel rapporto di coppia il rapporto che avevamo con i genitori.  Ci scegliamo molto simili. Ci mettiamo insieme perché abbiamo lo stesso problema dell’infanzia.
Prendo uno con il mio stesso difetto così posso dire che il problema ce l’hai tu. Uno butta sull’altro la parte non bella. Mio marito è il mio sintomo. L’autostima si può avere in due modi.

Nel matrimonio non permettiamo mai al coniuge di essere migliore dei genitori. Tutte le separazioni ci sono per questo, perché non permettiamo al coniuge di essere migliori dei nostri genitori. Occorre abbandonare il padre e la madre. Siamo sempre noi: non è che cambiando persona cambiamo la realtà. Sono io che devo cambiare. Tocca a me. Dobbiamo ringraziare di quello che abbiamo. Se l’altro l’ho scelto io, l’altro mi fa la terapia.

Le donne hanno il potere, Capacità di portare salvezza.  Gli uomini sono l’elemento equilibratore. Siate la salvezza dell’umanità. 

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