domenica 7 gennaio 2024

ASSEMBLEA DELLE COMUNITA’

 

Il ponte dal quale varie persone si sono gettate negli ultimi anni


Parrocchia san Vincenzo de Paulo-Compensa, Manaus

Il problema della sofferenza psichica

 

Paolo Cugini

 

Si sta svolgendo in questo fine di settimana – 5/7 gennaio – l’assemblea delle 7 comunità della parrocchia san Vincenzo di Paola, che accompagno da più di due mesi. L’abbiamo strutturata sul metodo: vedere, giudicare, agire, celebrare, utilizzato da sempre dalla chiesa Latino-americana. Dopo una serata dedicata alla riflessione biblica per cercare spunti per migliorare le relazioni umane nelle comunità, sabato mattina l’abbiamo dedicata ad un’analisi della congiuntura socioeconomica del quartiere Compensa in cui viviamo, composto da circa 100 mila abitanti.

Un angolo del quartiere Compensa di Manaus


Abbiamo invitato due psicologhe, una che lavora nelle strutture pubbliche e una qui in parrocchia; un assistente sociale e un personale sanitario. L’obiettivo della mattina è stato quello di capire meglio la situazione sociale di uno dei quartieri più poveri e pericolosi di Manaus. I dati riportati sono allarmanti. Ha colpito, soprattutto, il dato riportato dall’assistente sociale Elizabeth sulla salute mentale degli abitanti e il grande numero di persone che soffrono di disturbi psichici. Il motivo di ciò è stato individuato da una serie di fattori, tra i quali il grande tasso di disoccupazione. Quasi il 40% delle persone vive con meno di 150 euro al mese e molte famiglie fanno parte del programma sociale che distribuisce borse della spesa. C’è poi tutta una zona del quartiere Compensa che vive nella miseria. È questo un territorio dominato dal traffico di droga in cui è anche difficile l’azione pastorale.

Un altro angolo del quartiere Compensa


Il dato che più ha allarmato l’assemblea è stato quello riguardante la salute mentale degli abitanti del quartiere. C’è molta sofferenza psichica e poco personale per attendere la domanda. Nel nostro quartiere ci sono solo due psicologhe. Anche la parrocchia da anni ha messo a disposizione una psicologa e, nell’ultimo consiglio pastorale delle comunità abbiamo deciso di fare uno sforzo per mettere a disposizione della comunità un’altra psicologa.

Altro dato in linea con quelli accennati è l’alto tasso di suicidi. Secondo la psicologa Daianne Veras Tavares, che da anni lavora nel quartiere Compensa, da quando il Governo ha costruito il ponte che unisce le due rive del Rio Negro il tasso di suicidi è aumentato molto. Proprio per questo, alcune entità si sono organizzate per elaborare un progetto chiamato: “Non è ancora il tuo ultimo viaggio”, con l’obiettivo di prevenire il suicidio. Lo scorso anno il numero di suicidi nel quartiere Compensa, secondo i dati che si hanno a disposizione, è stato di 124. “Oggi lo psicologo – ha dichiarato la psicologa Daianne- è più importante del dentista”. Secondo Daianne l’altissimo tasso di suicidi rivela una bassissima capacità di resistere alla sofferenza psichica. Oltre ai problemi economici come causa della sofferenza mentale, la psicologa ha segnalato anche la grande solitudine in cui si trovano gli anziani e il numero crescente di persone che soffrono di depressione. C’è tutto un mondo che sembra non reggere più il peso di una vita che sembra essere senza vie di uscita.

Altro dato significativo riportato dall’assistente sociale Elizabeth è sul tasso di scolarità. “I dati che abbiamo – sostiene Elizabeth – non corrispondono alla realtà. Nonostante i numeri del Governo indichino percentuali alte di successo scolastico, in realtà i bambini non sanno leggere e nella Compensa c’è una percentuale altissima di abbandono scolastico”. Il Governo, per non perdere gli incentivi economici delle entità Internazionali, proibisce agli insegnanti di bocciare e, così, nelle classi anche delle scuole superiori si trovano ragazzi che fanno fatica a leggere e a comprendere il testo.

Nelle prossime settimane nei consigli pastorali delle comunità cercheremo di capire come annunciare il Vangelo in questo contesto di grande sofferenza. 

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