sabato 19 gennaio 2019

GENERE E TEOLOGIA





LA TEOLOGIA DELLE DONNE – II CICLO
REGGIO EMILIA – 18 GENNAIO 2019


SELENE ZORZI



Sintesi: Paolo Cugini

Quando si parla di genere si parla di cose che non si capiscono.
Qual è l’obiettivo di questa sera? Capire il contributo della teologia quando la categoria di genere impatta sulla teologia.

Femminismo e cristianesimo: questo binomio va fatto risalire a Gesù: ha incluso donne tra i suoi discepoli. Regressione patriarcale successiva: proprio per permettere una diffusione del Vangelo, la Chiesa ha avuto una sorte di regressione patriarcale rispetto al messaggio di Gesù. Questo fenomeno è visibile nella letteratura paolina tardiva, quelle per intenderci delle lettere pastorali. Le donne perdono sempre più peso all’interno della Chiesa, sino a subire una vera e propria persecuzione.
Nella storia della teologia c’è una cultura patriarcale portata avanti anche dalla filosofia. Significativa è l’antropologia aristotelica che era convinta che le donne erano dei maschi mancati.

Con il movimento delle donne che hanno ripreso in mano la Bibbia, è nata l’esegesi femminile. Nasce l’esegesi del sospetto. La sensibilità femminile porta a svelare e a correggere alcune interpretazioni correnti. In campo protestante la riflessione femminile è iniziata prima. Si pongono al testo biblico nuovi interrogativi. Con nuovi interrogativi anche sulle donne, la sensibilità femminile ha portato a correggere alcune interpretazioni fatte dai maschi. L’entrata delle donne in teologia non è stata indolore.

Ermeneutica:
·         leggere il testo all’interno di un contesto, compreso il contesto patriarcale.
·         Leggere i silenzi (discepoli: e le discepole?)
·         Maggiore attenzione alle narrazioni complesse (Salmo: come un bimbo svezzato in braccio alla madre: chi l’ha scritto il testo?)

·         Cercare di leggere il testo maschile inclusivo
Ermeneutica del sospetto: i testi sono stati scritti da uomini con la mentalità misogina, in un contesto patriarcale. Cercare i testi in cui le donne sono messe in positivo. Dio libera l’uomo, tutta la Bibbia è una storia di liberazione. La questione femminile ci aiuta a capire che un testo scritto ha la capacità di essere collocato in contesti diversi, e viene illuminato in modo nuovo. Il testo letterale è aperto a sviluppi nuovi.

Il Genere in Teologia

Che impatto ha parlare di genere in teologia? Sapere che Dio è spirito e dunque non ha sesso. Se Dio non ha sesso, devo parlare di lui a partire dalla mia esperienza, che adesso inizia ad essere anche un’esperienza femminile. Problema del linguaggio teologico. Quando parliamo di Dio, come ne possiamo parlare? Sappiamo di essere creati ad immagine di Dio e quindi che modelli antropologici escono? Abbiamo tre tipi di interpretazioni diversi, che indicano modelli antropologici diversi.

Immagine di Dio:
1.      Uomo
2.      Asessuato
3.      Forse ad immagine di Dio non è solo il maschio, ma anche la donna
Dio è padre, madre, come?
Ci sono molte immagini al femminile di Dio nell’AT.

Immagini femminili di Dio:
·         Ruah
·         Madre
·         Divina Sapienza
Immagini al maschile;
·         Se Dio è maschio, il maschio è Dio.

·         La mascolinità di Dio è genere e non sessuale. Vedremo un padre tenero.
·         Gesù era un maschio atipico. Se Gesù non si è sposato significa che è stato atipico, mettendo in crisi il modello maschile. Gesù è capace di ascoltare il desiderio femminile.
·         La questione è il collegamento quasi inconsapevole tra una sorte di legame di maschilità e potere. Per la femmina viene messo in dubbio per le donne.
È stata la cultura che ha reso indelebile il binomio maschilità e potere.

Problema del genere della Trinità. Maschile e femminile appartengono a tutta la Trinità. Possiamo usare il femminile e il maschile per le tre persone.
Maria ha sofferto moltissimo l’immaginario maschile dei celibi preti e vescovi che hanno parlato di lei elaborando una riflessione fortemente segnata dal modello maschile e dalla cultura patriarcale. La teologia femminile ha riscoperto molti aspetti nuovi su Maria.


Vergine-Madre

Eva-Maria: binomio che non regge e penalizza tutte le donne che non sono Maria
Genio femminile: è una categoria problematica. Nel magistero le donne sono escluse dal sacerdozio. Il genio femminile sembra essere la più grande categorizzazione del maschilismo sulla donna.

Dio creò l’uomo a sua immagine

A immagine di Dio lo creò
Maschio e femmina li creò
Prima dell’ottocento si interpretava come se Dio avesse creato prima l’uomo e poi la donna con l’unico scopo di generare figli. Di pende da dove si mettono le virgole e nascono interpretazioni differenti.
San Tommaso sosteneva che la donna è stata creata per la procreazione.
Modelli antropologici nella storia della teologia
1.      Un solo sesso. Dio ha creato Adamo, maschio. Le donne non sono credute ad immagine di Dio, ma possono essere redente.
2.      Le donne possono anticipare questo stato tramite una andrizzazione


Adamo-Cristo
Eva-Maria
Per sposo e sposa si intendeva che il maschio era il capo della donna: lo sposo è il creatore e la sposa Israele.
Adamo è creatura come Eva: il parallelismo non funziona con Maria e Cristo.


Nella riflessione patristica chi fa la figura peggiore è Eva, cioè la donna. Anche per Maria le teologhe hanno fatto una decostruzione.

C’è un recupero di Maria.
·         Figura controcorrente: donna incinta prima del matrimonio e ha portato avanti una gravidanza scomoda.
·         Profetessa: il magnificat è il manifesto della teologia della liberazione
·         Donna “normale”: anche nel rapporto con suo figlio (se lo dimentica a Gerusalemme per tre giorni). Ci sono vari episodi in cui si vede che Maria non capisce che cosa stia facendo suo figlio.
·         È una Maria che è sorella, in cui si riscopre la sessualità ed è l’inizio di un modello di una Chiesa a due voci.
·         C’è un femminile che è modello anche degli uomini.

Genere femminile e Dio

Ruah: ha a che fare anche con la Shekinah (la nube). Questa shekinah.
Oggi Cristo è la tenda: una cristologia al femminile.
Dio madre: Os 11, Dt 32. Anche la mistica Giuliana parla di Dio come madre. Anche Giovanni Paolo I.
Divina sapienza: Gb 28; Sap 7.
Regno di Dio: in greco si dice al femminile: Basileia
Due parabole:
Lc 15, 8-10 (perde
Mt 13, 33-35: lievito (è una donna senza un uomo, immagine del Regno di Dio)

Giovanni Paolo II: IL generare è di natura divina, perché Dio è spirito. Anche la paternità è divina.
Concilio de Toledo: 675 d.C. Gesù che esce dall’utero del Padre. Possiamo dire di un Padre che partorisce
Le donne sono degli ospiti nella Chiesa, ancora oggi.
Rischio di avere solo un’immagine di Dio: idolatria. Più immagini abbiamo per esprimere Dio, maggiore è la ricchezza della nostra esperienza di Dio.


3 commenti:

  1. https://youtu.be/iRUg0dCFJhs
    Non ero che un adolescente quando ascoltai per la prima volta le parole che questo grande Papa pronunciò dal balcone della finestra del suo studio, durante l’Angelus di domenica 10 settembre 1978 e che in questo video si possono udire al minuto 3,46. Mi fecero, ricordo, una grandissima impressione e mi diedero l’occasione per avviare un percorso di approfondimento e riflessione che prosegue tuttora. Il pontificato di Giovanni Paolo I durò soltanto 33 giorni... Ancora oggi mi chiedo come sarebbe adesso la Chiesa se Albino Luciani avesse potuto reggere il timone della “barca di Pietro” per un tempo significativamente più lungo. Ma forse le sue idee erano “ troppo innovative” per quegli anni... e, magari, lo sarebbero anche oggi.

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  2. Belíssimo texto padre! Todo ele é interessante, mas a parte que mais chamou a minha atenção foi quando disse que Deus é Pai e Mãe, incrível isso! Sempre me perguntei qual seria o gênero de Deus, e diante das circunstâncias, eu pensei que seria sem sexo; e esse texto veio comprovar isso.

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  3. Appena terminato il corso prematrimoniale.E pensando a questo resoconto ho trovato come questa parte della cerimonia testimonia il valore senza fine attribuito alla donna e la posizione nel matrimonio:
    "In questa tua figlia N.
    dimori il dono dell'amore e della pace
    e sappia imitare le donne sante
    lodate dalla Scrittura.
    N., suo sposo,
    viva con lei in piena comunione,
    la riconosca partecipe dello stesso dono di grazia,
    la onori come uguale nella dignità,
    la ami sempre con quell'amore
    con il quale Cristo ha amato la sua Chiesa."

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