martedì 30 maggio 2023
lunedì 29 maggio 2023
venerdì 26 maggio 2023
giovedì 25 maggio 2023
Le zone pastorali nell’Archidiocesi di Bologna
Relatore: Don Angelo
Baldassarri
Sintesi: Paolo cugini
Il
cammino in questi cinque anni ha portato a comprendere l’importanza di camminare
insieme e uscire da un’autoreferenzialità. Non tutti vivono questo percorso con
lo stesso slancio.
Le
cose che sono emerse di più:
1. L’affaticamento
è dovuto dal moltiplicarsi delle cose da fare
2. Il
cammino lo si fa volentieri quando le prospettive si percepiscono feconde. Si
tratta di precisare le prospettive.
L’aspetto
maggiore da affrontare è il cambiamento epocale che stiamo vivendo. Siamo in
una società che sempre più non conosce il Vangelo. C’è un lutto da vivere e
quindi, da reimpostare il modo in cui entriamo in contatto con questo mondo
scristianizzato. Dentro a questo c’è il tema della missionarietà. Il punto
importante è capire che la zona è un’occasione per ripensarci in modo
missionario. Non c’è solo un calo di presbiteri, ma è cambiato il mondo. Oggi
la gente si sposta sempre di più e non s’identifica più con la parrocchia.
La
motivazione da rilanciare è questa: proposta che ci fa immaginare di portare il
Vangelo adesso a chi non lo conosce. Il problema è il contrasto tra le tante
cose da fare e il nuovo che aspetta una nuova prospettiva.
Occorre
coinvolgere di soggetti pastorali che ci sono nelle nostre comunità. Come
Diocesi valorizzando le zone si cerca di creare comunità sorelle per portare il
Vangelo insieme. Le zone pastorali non sono delle collegiate, cioè una
parrocchia che mette insieme più comunità. Si tratta di mettere in rete le
comunità.
Occorre
sottolineare la necessità di far conoscere le parrocchie tra di loro. È importante
pensare cammini di formazione comunitaria, come zona. Anche la Caritas la si può
proporre insieme. Uno snodo importante che sta emergendo è pensare che si possono
valorizzare ciò che è specifico di una zona. Ad esempio, se in una zona c’è un
ospedale, sarà importante pensare una pastorale che tenga conto di ciò.
Il
lavoro del moderatore è quello di aiutare le varie realtà a vivere in armonia. L’idea
è quella di scrivere un piccolo testo in cui si precisano le scelte che sono in
atto. Occorre vedere di verificare che in ogni zona ci sia una comunità di
preti e non lasciarli da soli. Altro punto importante è trovare collaboratori
validi sul territorio. Si potrebbe provare ad affidare parrocchie ad alcuni
laici. Fare in modo che quando ci sono gli avvicendamenti dei parroci fare in
modo che il cambio preveda il coinvolgimento delle comunità: si tratta di
accompagnare la complessità del cambiamento.
Ci
s’interroga sulla possibilità di celebrazione della Parola nei giorni festivi
là dove non c’è il presbitero. Occorre verificare se si deve favorire la
celebrazione festiva.
C’è
da tener conto che le zone sono molto diverse. Da parte delle parrocchie del
centro è fare un’unica zona con un unico parroco.
lunedì 22 maggio 2023
domenica 21 maggio 2023
La responsabilità per la terra: la prospettiva ecologica
MACONDO
Olmi
– domenica 21 maggio 2023
La
più grande minaccia al nostro pianeta è la convinzione che lo salverà qualcun
altro
Paolo
Cacciari. La responsabilità per la terra: la prospettiva ecologica
Sintesi:
Paolo Cugini
Il
75% dell’ambiente terrestre w oltre il 40% dell’ambiente marino sono gravemente
alterati. Occorre invertire il processo di degrado.
Gli
scienziati hanno individuato nove cicli della vita, catene di rigenerazioni ne
della vita sul nostro pianeta (2009).
1. Acidificazione
oceani
2. Riduzione
fasce ozono
3. Cambiamento
climatico
4. Utilizzo
acqua dolce
5. Utilizzo
del suolo
6. Perdita
biodiversità
7. Ciclo
bio-geo-chimico
8. Areosol
atmosferici
9. Inquinanti
chimici
La
biodiversità: numero specie viventi sul pianeta, ed è fuori controllo. Si parla
di quinta grande estinzione di massa del nostro pianeta. Si riducono gli spazi
vitali per la sopravvivenza di varie specie. Dobbiamo pensare che la terra è
basata su due proprietà:
1. non
separazione dei suoi innumerevoli elementi che operano in simbiosi, in un
equilibrio dinamico permanete (la danza della vita);
2. capacità
di auto-organizzazione, di rigenerare le forme della vita.
Sulla
terra tutto è in relazione, tutto si trasforma.
In
Europa il 25% degli uccelli è sparito.
Geocidio:
distruzione delle strutture vitali e funzionali del pianeta;
Biocidio:
uccisione dei sistemi viventi;
Ecocidio:
distruzione deliberata dell’ambiente naturale
Papa
Francesco: siamo entrati in una spirale di autodistruzione. Occorre
riflettere sul senso dell’economia e sulla sua finalità. Evitare una concezione
magica del mercato.
Come
diminuire gli impatti?
1. Aumento
efficienza
2. Riconversione
tecnologica
3. Diminuzione
dei consumi
4. Trasformazione
dei modelli socioculturali di riferimento
Rischio
di non vedere i problemi per quello che sono. Il 1% più ricco è quello che ha
le responsabilità della maggiore percentuale del riscaldamento del pianeta.
Occorre
un nuovo contratto sociale: condivisione, equità, libertà e sostenibilità.
mercoledì 17 maggio 2023
martedì 16 maggio 2023
lunedì 15 maggio 2023
domenica 14 maggio 2023
QUALE LIBERTÀ?
L’Osservatorio interreligioso sulle
violenze contro le donne
vi invita al primo incontro del ciclo
QUALE LIBERTÀ?
?’’’’’’’?autrice
Se da un lato la possibilità di offrire il
proprio corpo nel mercato della prostituzione sembra ampliare la gamma delle
scelte a disposizione in termini di uso del proprio corpo, del proprio tempo,
della propria autonomia dall'altro accedere a questa stessa possibilità
richiede anzitutto di acconsentire a considerare l'intimità sessuale una merce
come un'altra. Difficile non chiedersi se siamo veramente libere nel fare
questa scelta e di quale libertà stiamo parlando. Valentina Pazé filosofa,
docente di filosofia politica all’Università di Torino, nel suo
libro Libertà in vendita. Il corpo fra scelta e mercato si
pone queste domande di fronte alle nuove forme di sfruttamento mascherate e
giustificate nel nome della libertà, facendo emergere la natura contraddittoria,
ambivalente, disturbante della libertà nell'epoca del neoliberismo e delle
democrazie di mercato.
VENERDÌ 19 MAGGIO ORE 18
GRAZIA VILLA DIALOGA CON
VALENTINA PAZÉ
giovedì 11 maggio 2023
BIBBIANO DUBBI E ASSURDITÀ
il 29 maggio presso il Teatro Belli a Roma in piazza Apollonia 11 a Roma, dalle ore 13, 30 alle 18 si svolgerà un convegno di presentazione del libro "BIBBIANO DUBBI E ASSURDITA' " .
Il libro è stato curato dal Comitato Giobbe ed edito dalla Alpes
martedì 9 maggio 2023
lunedì 8 maggio 2023
IL CREDO DEI BAMBINI
PRIME EUCARESTIE 4 PARROCCHIE 6-7 MAGGIO 2023
Credi
che sia possibile realizzare un mondo dove non ci sono poveri, dove non ci sono
bambini che piangono per la fame, credi alla possibilità di un mondo in cui
tutti hanno il pane sulla tavola, un mondo giusto?
E allora sei disposto a
smettere di fare capricci quando non vuoi finire di mangiare e lasci il cibo
nel piatto? Rinunci ai capricci?
Credi
sia possibile collaborare alla realizzazione di un mondo senza odio, senza
violenza, senza guerre: credi che quella pace che Gesù è venuto a portare sia
possibile?
E allora prometti che
starai attento a non offendere i tuoi amici di scuola, a non offendere nessuno
quando sei arrabbiato e a chiedere scusa quando ti lasci andare?
Credi
che sia possibile vivere in comunione, realizzare il sogno di Gesù di una
comunità di fratelli e sorelle che si vogliono bene, che si aiutano quando sono
nel bisogno, che si prendono cura gli uni degli altri, che aiutano soprattutto
gli amici più poveri e deboli?
Prometti,
allora, che fai di tutto per non isolarti, a chiuderti in camera a farti gli
affari tuoi? Prometti che ti sforzi per fare in modo che tutti coloro che
vivono accanto a te sia felici e contenti?
Questo è quello che Gesù
voleva e noi ci impegniamo ogni giorno a realizzarlo. Amen
Don Paolo
Qui si trova l'omelia del giorno della prima comunione:
https://riflessio.blogspot.com/2023/05/omelia-domenica-delle-prime-comunioni.html
sabato 6 maggio 2023
venerdì 5 maggio 2023
CREDO IN DIO PADRE - IL CREDO DELLE DONNE
Con
PAOLA
CAVALLARI[1]
VENERDI
5 MAGGIO 2023
Sintesi:
Paolo Cugini
Primo
punto: Quale Dio? Narra un testo preso dal Processo di
Kafka. È un racconto che ha un sottotesto che evoca una certa immagine di Dio.
C’è una parentela tra Dio e super Io. Dio spesso è identificato con la Norma, la
Legge. Ci sono stati trasmessi i Dieci comandamenti. Poi la parola Deuteronomio,
invece di Parole. Il segno linguistico Dio s’iscrive nell’area della semantica della
Legge, della severità. Pietro Citati: la Colpa è un sentimento maschile e non
femminile. La Colpa rimane sospesa in un abisso pur apparendo cifra della
coscienza dell’uomo, frutto della libertà e solo lui può accedervi. C’è qualcosa
nell’uomo che fa resistenza…
Secondo
Punto: l’immagine di Dio è nel maschio? Come mai Dio è
rappresentato al maschile? Dio è oltre alla differenza sessuale. L’immagine di Dio
corrisponde a ciò che i maschi preferirebbero fosse: figura forte, guerriero. Dio
è dalla parte del patriarcato. Decretum Gratiani: l’immagine di Dio è
nel maschio. Questa dottrina è smentita a parole sole dalla Mulieris
dignitatem (1988) di Giovanni Paolo II, senza chiedere scusa. Per 2000 anni
la donna è stata defraudata dall’essere ad immagine di Dio.
Terzo
punto: credo in Dio padre? Credere ci obbliga ad una fede
matura, ma anche compagna di vita. La fede diviene matura da coloro che hanno
vissuto conflitti. Fede matura di Bonhoeffer, Giobbe. Dio e il Padre. Sensazione
strane. Se Dio è padre significa che è di genere maschile. Si dà forma ad un
immaginario androcentrico. Tutto il linguaggio dei vangeli andrebbe
ricontestualizzato secondo metodi rispettosi della coscienza contemporanea,
come si è fatto con il Padre Nostro. Occorre applicare una critica delle fonti
in una prospettiva di genere. Nel libro di Schüssler Fiorenza, In memoria di
Lei: dice che la famiglia di Gesù non ha spazio per i padri e respinge il
loro potere. Nella comunità messianica le strutture patriarcale sono abolite.
Rottura radicale con questo sistema. Il contesto in cui emerge il credo Niceno
cost. è frutto delle dottrine dei Padri della Chiesa, coloro che hanno
inquinato in modo significativo la proposta autentica del Vangelo.
Punto
quattro: può una donna? Può una donna unirsi nella preghiera
corale? Perché la spiritualità ascetica definisce il peccato come insubordinazione,
fa della donna un simbolo del peccato. L’inferiorità della donna è peccaminosa.
Tertulliano e Agostino hanno scritto cose assurde sulla donna. La donna è
rappresentata come figura materna in dedizione assoluto per il figlio. Oppure è
rappresentata come perversa. La teologia dell’onnipotenza di Dio ha come
conseguenza lo svilimento della donna.
Quinto
punto: lo Spirito soffia. Ma la fede non è un complesso di
formule. La fede non contempla un Dio tappabuchi, ma si situa nell’orizzonte
della libertà. Simone Weill: da una realtà situata fuori dell’universo mentale
dell’uomo corrisponde l’esigenza di un bene assoluto. La fede ci abita: Gv 3,8:
lo Spirito soffia dove vuole e non è oggettivabile. Ciò che non si stanca di
ripetere di teologia femminista quando parla di ruhà.
Sesto
punto: un Dio amico, amica, non un Dio padre. La sapienza
può entrare in anime sante e formare amici e amiche. Nella teologia della
sapienza anche Dio può essere chiamato come amico e madre.
Dialogo con l'autrice.
Non
ci sono soluzioni. La teologia femminista non ha un parere univoco. È un mondo
in ebollizione. È un cambiamento di paradigma molto grande. Detto questo
occorre affrontare lo smarrimento. Abitare il dubbio.
Il
dubbio va posto. C’è un disagio e poi la contraddizione. Si dice che è idolatrico
raffigurare Dio in immagine, però poi lo si fa. C’è da scardinare un paradigma.
Nella prospettiva di liberazione dagli stereotipi fa bene anche agli uomini.
Testi consigliati
per continuare a riflettere:
LAZZARINI,
PAOLA,
Non tacciano le donne. Agire da protagoniste nella Chiesa. Torino:
Effatà, 2021.
CAVALLARI, PAOLA (a cura di), Non solo reato ma anche peccato. Religioni e violenze sulle donne. Torino: Effatà, 2018.
GREEN,
ELISABETH, Cristianesimo e violenza contro le donne. Torino: Claudiana,
2015.
SCHUSSLER,
FIORENZA, In memoria di lei. Una ricostruzione femminista delle origini
cristiane. Torino: Claudiana, 1988.
[1]
Docente di storia e filosofia
e pubblicista, ha inaugurato nel 2015 le tavole rotonde interreligiose su
Religioni e violenza contro le donne (Bologna) e promosso l’Osservatorio
interreligioso contro le violenze sulle donne. Redattrice da più di vent’anni
del periodico «Esodo», ha collaborato con diverse altre riviste («Sottosopra –
Esperienze dei gruppi femministi in Italia» e «Lapis, percorsi della
riflessione femminile» diretta da Lea Melandri). Partecipa attivamente al
Coordinamento Gruppo Donne delle Comunità cristiane di base, al SAE
(Segretariato Attività Ecumeniche) e al Coordinamento Teologhe Italiane. Per i
tipi di Servitium ha pubblicato Tardi ti ho amato, prefazione di A. Casati
(2016).
mercoledì 3 maggio 2023
INIZIANO LE VEGLIE DI PREGHIERA PER IL SUPERAMENTO DELL'OMOTRANSFOBIA 2023
Sono
155 le vittime della violenza dell’omotransfobia registrate in Italia, negli
ultimi 12 mesi, dai volontari di omofobia.org. Una lunga catena di pestaggi,
minacce, esclusioni e violenze raccontata anche quest’anno nei grafici e nelle
storie raccolte nel “Rapporto sui casi di ordinaria omotransfobia in Italia
(aprile 2022 – marzo 2023)” consultabile su https://www.gionata.org/rapporto-sui-casi-di-ordinaria-omotransfobia-in-italia-aprile-2022-marzo-2023/
uscito nei giorni in cui stanno per partire, in una parrocchia di Pescara il 5
maggio, le tante veglie per il superamento dell’omotransfobia che
attraverseranno a maggio tutta l’Italia, info su www.gionata.org/in-veglia/
E
tu veglierai con loro? # Aiutaci ad aiutare. Dona il tuo 5xmille a la tenda di
Gionata. Info su https://www.gionata.org/5x1000/
ESTATE RAGAZZI: UN PATTO EDUCATIVO TRA GENITORI E ANIMATORI
Paolo
Cugini
Estate
Ragazzi è una proposta educativa della comunità cristiana. Questa proposta,
come dice il nome, è rivolta in primo luogo ai ragazzi e alle ragazze delle
superiori. Attraverso questa esperienza, i ragazzi hanno la possibilità di
sperimentare le loro capacità relazionali, fare nuovi amici, realizzare un
servizio gratuito e disinteressato per i bambini. Inoltre, nell'esperienza di Estate
Ragazzi gli animatori hanno la possibilità di attivare le loro capacità
creative sia nei laboratori da loro guidati, sia nei giochi che coinvolgono i
bambini. Inoltre, ci sono i momenti dedicati al teatro, alla danza: tutte
opportunità per potere mettere in atto la propria creatività. Estate Ragazzi offre
una grande esperienza di amicizia e di relazione. È per questo motivo che
durante il periodo estivo molti ragazzi e ragazze desiderano partecipare come
animatori a questa proposta educativa della comunità cristiana, anche se molti
si loro non sono cristiani.
Estate
Ragazzi è una proposta in primo luogo rivolta ai ragazzi e, in seconda battuta,
ai bambini ai quali viene offerta la possibilità di trascorrere delle giornate
serene in compagnia con dei ragazzi e delle ragazze più grandi, all'interno di
un progetto variegato di proposte sia ludiche che formative.
Attorno
a questo progetto si muovono anche gli adulti della comunità. Ci sono diversi
incontri che gli adulti della comunità realizzano per preparare il progetto Estate
Ragazzi. Incontri in cui si verificano le condizioni delle strutture, degli
ambienti che ospiteranno il progetto, della possibilità di realizzare i pasti
quotidiani, dei turni delle pulizie. C'è un'attenzione che dice di una cura,
un'attenzione nei confronti dei ragazzi, delle ragazze e dei bambini che
parteciperanno al progetto.
La
realizzazione del progetto è totalmente gratuita. Questa è una caratteristica
del Vangelo che ispira il nostro cammino, le nostre scelte. Dentro al progetto
non ci sono degli specialisti, psicologi o pedagoghi, ma ragazzi e ragazze che
decidono di dedicare alcune settimane gratuitamente a servizio dei bambini
della comunità. I soldi che vengono chiesti al momento dell’iscrizione servono
esclusivamente per coprire le spese dei materiali che vengono utilizzati
durante le settimane del progetto e per il mantenimento delle strutture.
Tutti
questi aspetti che ho sottolineato sono molto importanti per comprendere il
ruolo dei genitori dentro il progetto di Estate Ragazzi. È a questo livello di
comprensione che deve intervenire una sorta di patto educativo tra i
genitori e i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto. Che tipo di patto
educativo si tratta? Un genitore si trova, al termine del periodo scolastico,
la possibilità di collocare il proprio figlio la propria figlia all'interno di
un'esperienza educativa estremamente significativa è molto attraente per i
propri figli. La stragrande maggioranza dei genitori lavora durante tutta la
settimana. È, dunque, importante trovare uno spazio che accolga i propri figli
durante la giornata. Il progetto Estate Ragazzi offre ai genitori questa
opportunità.
Siccome,
si tratta di un progetto di una comunità cristiana, che si pone al servizio dei
bambini e dei ragazzi in modo gratuito, esigiamo che i genitori che iscrivono i
loro figli a Estate Ragazzi si sentano coinvolti all'interno del progetto. Il
primo livello di coinvolgimento, che è di grande importanza al fine del
funzionamento del progetto, e l'orientamento dei genitori nei confronti dei
loro figli. Motivare i bambini all'inizio della giornata, spiegando loro in che
contesto si andranno a trovare, aiutandoli a comprendere l'importanza di lasciarsi
coinvolgere dalle proposte ludi che, formative, ricreative che vengono fatte
all'interno del progetto è importante per il buon funzionamento della proposta
educativa. Una cosa, infatti, è un bambino in casa, dentro le mura domestiche.
Tutt'altra cosa è la gestione di un gruppo grande di bambini.
Ogni giorno c'è sempre qualche bambino che
arriva senza la voglia di giocare, che cerca di isolarsi, o di fare i capricci.
Trattandosi di bambini questo è normale. Lo sottolineo per il semplice fatto
che un genitore deve tener conto di questo dato umano, in un contesto in cui un
gruppo di ragazzi è chiamato a gestire tanti bambini. Quando tre o quattro
bambini fanno i capricci, diventano un problema non piccolo per tutto il
funzionamento del progetto, la cui realizzazione comporta il coinvolgimento di
tutti. Il patto educativo che chiediamo ai genitori è esattamente nella linea
di porsi al fianco degli animatori e non contro di loro, per non riprodurre
all'interno del progetto quelle dinamiche relazionali di aggressività che
spesso si assistono nell'ambito scolastico. Se per un genitore è molto positivo
trovare un contesto in cui collocare il proprio figlio per l'intera giornata, permettendogli
così di realizzare serenamente il proprio lavoro, è importante ricordarsi il
contesto in cui viene collocato.
La
comunità cristiana, che offre questa opportunità, non è un ente pubblico, non ha
l'obbligo di offrire queste opportunità: lo fa in virtù di ciò che lo ispira,
vale a dire il vangelo di Gesù Cristo. Questo lo sottolineo perché, purtroppo, abbiamo
già visto genitori negli anni scorso venire dentro il progetto come se fosse un
ente pubblico, pieni di pretese e di esigenze. Chi vuole ed esige migliorare il
progetto fa una cosa giusta, ma deve tirarsi su le maniche e coinvolgersi. Se vedi che c'è qualcosa che non va o non funziona bene, vieni con un fiorellino in mano e un sorriso in bocca, con il desiderio di collaborare per una buona realizzazione della proposta: tuo figlio, tua figlia ti vorrà più bene.
Estate
Ragazzi 2023 è alle porte: facciamo in modo che diventi un’esperienza indimenticabile
per i bambini e per le ragazze e i ragazzi che vi parteciperanno.
martedì 2 maggio 2023
EVANGELIZZARE IN... BICICLETTA
Paolo
Cugini
Ci si può chiedere: ma che proposta evangelica è fare una gita, andare in
bicicletta da qualche parte? Io penso che sia una risposta ad un problema
tipico delle nuove generazioni. Qual è questo problema? E l'impossibilità di
trovare spazi di interazione e di relazione.
I ragazzi di oggi hanno le giornate piene
stracolme di impegni, che vanno dalla scuola, allo sport, ai tornei, ecc. Oltre
a questo, si aggiunge il contatto che le nuove generazioni hanno con Internet.
Uno dei grandi problemi dei genitori è staccare i loro figli le loro figlie dal
cellulare, da Internet. E così, abbiamo ragazzi che dopo avere trascorso una
giornata a scuola, ginnastica, sport, tornei,,, quanto arrivano a casa passano
il tempo rimanente sul cellulare. Io credo che il problema più eclatante di
queste nuove generazioni sia la mancanza di spazi di relazione normale, di
conoscenza dell'altro, che significa anche conoscenza di sé.
Un
giro in bicicletta permette esattamente questo. Infatti, mentre si è in
bicicletta si ha la possibilità di parlare, di chiacchierare, riscoprire il
mondo dell'altro e, di conseguenza di condividere il proprio mondo. Leggendo
attentamente il Vangelo ci si rende conto che il grande lavoro svolto da Gesù è
stato quello di creare relazioni tra un gruppo di uomini e di donne,
permettendo loro di conoscersi e di conoscere il Signore. Non solo, ma troviamo
spesso Gesù in situazioni di relazione come i pasti. In molti brani del Vangelo
Gesù è a tavola con delle persone: Non è un caso se l'ultimo gesto che Gesù
compie con i suoi discepoli sia proprio una cena. Anche dopo la risurrezione,
quando Gesù appare ai suoi discepoli, abbiamo alcune narrazioni che parlano
dell'incontro di Gesù avvenuto durante dei pasti.
Senza
la relazione non solo non c'è vita, non c'è possibilità di conoscere se stessi,
ma da un punto di vista del Vangelo non c'è nemmeno la possibilità di conoscere
Dio, la dimensione religiosa della vita. Ecco perché per evangelizzare non
basta pronunciare dei versetti, preparare dei momenti specifici dove si parlare
di Dio e di Gesù: occorre creare le condizioni affinché il Vangelo possa essere
compreso. A mio avviso, la condizione principale affinché il Vangelo possa
essere compreso non solo dalle nuove generazioni ma in generale da tutti e
tutte, è la relazione, l’amicizia, l’incontro con l’altro, l’altra. Ben vengano,
allora, le gite in treno, le biciclettate e altre iniziative del genere.