giovedì 25 maggio 2023

STORIA DI UNA LOTTA CONTRO LA CORRUZIONE POLITICA


 

Le zone pastorali nell’Archidiocesi di Bologna



Relatore: Don Angelo Baldassarri

Sintesi: Paolo cugini

Il cammino in questi cinque anni ha portato a comprendere l’importanza di camminare insieme e uscire da un’autoreferenzialità. Non tutti vivono questo percorso con lo stesso slancio.

Le cose che sono emerse di più:

1.      L’affaticamento è dovuto dal moltiplicarsi delle cose da fare

2.      Il cammino lo si fa volentieri quando le prospettive si percepiscono feconde. Si tratta di precisare le prospettive.

L’aspetto maggiore da affrontare è il cambiamento epocale che stiamo vivendo. Siamo in una società che sempre più non conosce il Vangelo. C’è un lutto da vivere e quindi, da reimpostare il modo in cui entriamo in contatto con questo mondo scristianizzato. Dentro a questo c’è il tema della missionarietà. Il punto importante è capire che la zona è un’occasione per ripensarci in modo missionario. Non c’è solo un calo di presbiteri, ma è cambiato il mondo. Oggi la gente si sposta sempre di più e non s’identifica più con la parrocchia.

La motivazione da rilanciare è questa: proposta che ci fa immaginare di portare il Vangelo adesso a chi non lo conosce. Il problema è il contrasto tra le tante cose da fare e il nuovo che aspetta una nuova prospettiva.

Occorre coinvolgere di soggetti pastorali che ci sono nelle nostre comunità. Come Diocesi valorizzando le zone si cerca di creare comunità sorelle per portare il Vangelo insieme. Le zone pastorali non sono delle collegiate, cioè una parrocchia che mette insieme più comunità. Si tratta di mettere in rete le comunità.

Occorre sottolineare la necessità di far conoscere le parrocchie tra di loro. È importante pensare cammini di formazione comunitaria, come zona. Anche la Caritas la si può proporre insieme. Uno snodo importante che sta emergendo è pensare che si possono valorizzare ciò che è specifico di una zona. Ad esempio, se in una zona c’è un ospedale, sarà importante pensare una pastorale che tenga conto di ciò.

Il lavoro del moderatore è quello di aiutare le varie realtà a vivere in armonia. L’idea è quella di scrivere un piccolo testo in cui si precisano le scelte che sono in atto. Occorre vedere di verificare che in ogni zona ci sia una comunità di preti e non lasciarli da soli. Altro punto importante è trovare collaboratori validi sul territorio. Si potrebbe provare ad affidare parrocchie ad alcuni laici. Fare in modo che quando ci sono gli avvicendamenti dei parroci fare in modo che il cambio preveda il coinvolgimento delle comunità: si tratta di accompagnare la complessità del cambiamento.

Ci s’interroga sulla possibilità di celebrazione della Parola nei giorni festivi là dove non c’è il presbitero. Occorre verificare se si deve favorire la celebrazione festiva.

C’è da tener conto che le zone sono molto diverse. Da parte delle parrocchie del centro è fare un’unica zona con un unico parroco. 

domenica 21 maggio 2023

La responsabilità per la terra: la prospettiva ecologica

 


MACONDO

Olmi – domenica 21 maggio 2023

 

La più grande minaccia al nostro pianeta è la convinzione che lo salverà qualcun altro

 

Paolo Cacciari. La responsabilità per la terra: la prospettiva ecologica

Sintesi: Paolo Cugini

 

Il 75% dell’ambiente terrestre w oltre il 40% dell’ambiente marino sono gravemente alterati. Occorre invertire il processo di degrado.

Gli scienziati hanno individuato nove cicli della vita, catene di rigenerazioni ne della vita sul nostro pianeta (2009).

1.      Acidificazione oceani

2.      Riduzione fasce ozono

3.      Cambiamento climatico

4.      Utilizzo acqua dolce

5.      Utilizzo del suolo

6.      Perdita biodiversità

7.      Ciclo bio-geo-chimico

8.      Areosol atmosferici

9.      Inquinanti chimici

 

La biodiversità: numero specie viventi sul pianeta, ed è fuori controllo. Si parla di quinta grande estinzione di massa del nostro pianeta. Si riducono gli spazi vitali per la sopravvivenza di varie specie. Dobbiamo pensare che la terra è basata su due proprietà:

1.      non separazione dei suoi innumerevoli elementi che operano in simbiosi, in un equilibrio dinamico permanete (la danza della vita);

2.      capacità di auto-organizzazione, di rigenerare le forme della vita.

Sulla terra tutto è in relazione, tutto si trasforma.

In Europa il 25% degli uccelli è sparito.

Geocidio: distruzione delle strutture vitali e funzionali del pianeta;

Biocidio: uccisione dei sistemi viventi;

Ecocidio: distruzione deliberata dell’ambiente naturale

 

Papa Francesco: siamo entrati in una spirale di autodistruzione. Occorre riflettere sul senso dell’economia e sulla sua finalità. Evitare una concezione magica del mercato.

Come diminuire gli impatti?

1.      Aumento efficienza

2.      Riconversione tecnologica

3.      Diminuzione dei consumi

4.      Trasformazione dei modelli socioculturali di riferimento

Rischio di non vedere i problemi per quello che sono. Il 1% più ricco è quello che ha le responsabilità della maggiore percentuale del riscaldamento del pianeta.

Occorre un nuovo contratto sociale: condivisione, equità, libertà e sostenibilità. 

domenica 14 maggio 2023

QUALE LIBERTÀ?

 




L’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne

vi invita al primo incontro del ciclo

                  QUALE LIBERTÀ? 

 

?’’’’’’’?autrice

Se da un lato la possibilità di offrire il proprio corpo nel mercato della prostituzione sembra ampliare la gamma delle scelte a disposizione in termini di uso del proprio corpo, del proprio tempo, della propria autonomia dall'altro accedere a questa stessa possibilità richiede anzitutto di acconsentire a considerare l'intimità sessuale una merce come un'altra. Difficile non chiedersi se siamo veramente libere nel fare questa scelta e di quale libertà stiamo parlando. Valentina Pazé filosofa, docente di filosofia politica all’Università di Torino,  nel suo libro Libertà in vendita. Il corpo fra scelta e mercato si pone queste domande di fronte alle nuove forme di sfruttamento mascherate e giustificate nel nome della libertà,  facendo emergere la natura contraddittoria, ambivalente, disturbante della libertà nell'epoca del neoliberismo e delle democrazie di mercato.

VENERDÌ 19 MAGGIO ORE 18

GRAZIA VILLA DIALOGA CON

VALENTINA PAZÉ

 

giovedì 11 maggio 2023

DAL PRIMO GIUGNO IN TUTTE LE LIBRERIE


 

BIBBIANO DUBBI E ASSURDITÀ


  il 29 maggio presso il Teatro Belli a Roma in piazza Apollonia 11 a Roma, dalle ore 13, 30 alle 18 si svolgerà un convegno di presentazione del libro "BIBBIANO DUBBI E ASSURDITA' " .


Il libro è stato curato dal Comitato Giobbe ed edito dalla Alpes

lunedì 8 maggio 2023

IL CREDO DEI BAMBINI

 


PRIME EUCARESTIE 4 PARROCCHIE 6-7 MAGGIO 2023

 

Credi che sia possibile realizzare un mondo dove non ci sono poveri, dove non ci sono bambini che piangono per la fame, credi alla possibilità di un mondo in cui tutti hanno il pane sulla tavola, un mondo giusto?

E allora sei disposto a smettere di fare capricci quando non vuoi finire di mangiare e lasci il cibo nel piatto? Rinunci ai capricci?

 

Credi sia possibile collaborare alla realizzazione di un mondo senza odio, senza violenza, senza guerre: credi che quella pace che Gesù è venuto a portare sia possibile?

E allora prometti che starai attento a non offendere i tuoi amici di scuola, a non offendere nessuno quando sei arrabbiato e a chiedere scusa quando ti lasci andare?

 

Credi che sia possibile vivere in comunione, realizzare il sogno di Gesù di una comunità di fratelli e sorelle che si vogliono bene, che si aiutano quando sono nel bisogno, che si prendono cura gli uni degli altri, che aiutano soprattutto gli amici più poveri e deboli?

Prometti, allora, che fai di tutto per non isolarti, a chiuderti in camera a farti gli affari tuoi? Prometti che ti sforzi per fare in modo che tutti coloro che vivono accanto a te sia felici e contenti?

 

Questo è quello che Gesù voleva e noi ci impegniamo ogni giorno a realizzarlo. Amen

Don Paolo


Qui si trova l'omelia del giorno della prima comunione:

 https://riflessio.blogspot.com/2023/05/omelia-domenica-delle-prime-comunioni.html

 

 

venerdì 5 maggio 2023

CREDO IN DIO PADRE - IL CREDO DELLE DONNE

 


 


Con

PAOLA CAVALLARI[1]

VENERDI 5 MAGGIO 2023

 

Sintesi: Paolo Cugini

 

Primo punto: Quale Dio? Narra un testo preso dal Processo di Kafka. È un racconto che ha un sottotesto che evoca una certa immagine di Dio. C’è una parentela tra Dio e super Io. Dio spesso è identificato con la Norma, la Legge. Ci sono stati trasmessi i Dieci comandamenti. Poi la parola Deuteronomio, invece di Parole. Il segno linguistico Dio s’iscrive nell’area della semantica della Legge, della severità. Pietro Citati: la Colpa è un sentimento maschile e non femminile. La Colpa rimane sospesa in un abisso pur apparendo cifra della coscienza dell’uomo, frutto della libertà e solo lui può accedervi. C’è qualcosa nell’uomo che fa resistenza…

Secondo Punto: l’immagine di Dio è nel maschio? Come mai Dio è rappresentato al maschile? Dio è oltre alla differenza sessuale. L’immagine di Dio corrisponde a ciò che i maschi preferirebbero fosse: figura forte, guerriero. Dio è dalla parte del patriarcato. Decretum Gratiani: l’immagine di Dio è nel maschio. Questa dottrina è smentita a parole sole dalla Mulieris dignitatem (1988) di Giovanni Paolo II, senza chiedere scusa. Per 2000 anni la donna è stata defraudata dall’essere ad immagine di Dio.

Terzo punto: credo in Dio padre? Credere ci obbliga ad una fede matura, ma anche compagna di vita. La fede diviene matura da coloro che hanno vissuto conflitti. Fede matura di Bonhoeffer, Giobbe. Dio e il Padre. Sensazione strane. Se Dio è padre significa che è di genere maschile. Si dà forma ad un immaginario androcentrico. Tutto il linguaggio dei vangeli andrebbe ricontestualizzato secondo metodi rispettosi della coscienza contemporanea, come si è fatto con il Padre Nostro. Occorre applicare una critica delle fonti in una prospettiva di genere. Nel libro di Schüssler Fiorenza, In memoria di Lei: dice che la famiglia di Gesù non ha spazio per i padri e respinge il loro potere. Nella comunità messianica le strutture patriarcale sono abolite. Rottura radicale con questo sistema. Il contesto in cui emerge il credo Niceno cost. è frutto delle dottrine dei Padri della Chiesa, coloro che hanno inquinato in modo significativo la proposta autentica del Vangelo.

Punto quattro: può una donna? Può una donna unirsi nella preghiera corale? Perché la spiritualità ascetica definisce il peccato come insubordinazione, fa della donna un simbolo del peccato. L’inferiorità della donna è peccaminosa. Tertulliano e Agostino hanno scritto cose assurde sulla donna. La donna è rappresentata come figura materna in dedizione assoluto per il figlio. Oppure è rappresentata come perversa. La teologia dell’onnipotenza di Dio ha come conseguenza lo svilimento della donna.

Quinto punto: lo Spirito soffia. Ma la fede non è un complesso di formule. La fede non contempla un Dio tappabuchi, ma si situa nell’orizzonte della libertà. Simone Weill: da una realtà situata fuori dell’universo mentale dell’uomo corrisponde l’esigenza di un bene assoluto. La fede ci abita: Gv 3,8: lo Spirito soffia dove vuole e non è oggettivabile. Ciò che non si stanca di ripetere di teologia femminista quando parla di ruhà.

Sesto punto: un Dio amico, amica, non un Dio padre. La sapienza può entrare in anime sante e formare amici e amiche. Nella teologia della sapienza anche Dio può essere chiamato come amico e madre.

Dialogo con l'autrice. 

Non ci sono soluzioni. La teologia femminista non ha un parere univoco. È un mondo in ebollizione. È un cambiamento di paradigma molto grande. Detto questo occorre affrontare lo smarrimento. Abitare il dubbio.

Il dubbio va posto. C’è un disagio e poi la contraddizione. Si dice che è idolatrico raffigurare Dio in immagine, però poi lo si fa. C’è da scardinare un paradigma. Nella prospettiva di liberazione dagli stereotipi fa bene anche agli uomini.


Testi consigliati per continuare a riflettere:

LAZZARINI, PAOLA, Non tacciano le donne. Agire da protagoniste nella Chiesa. Torino: Effatà, 2021.

CAVALLARI, PAOLA (a cura di), Non solo reato ma anche peccato. Religioni e violenze sulle donne. Torino: Effatà, 2018.

GREEN, ELISABETH, Cristianesimo e violenza contro le donne. Torino: Claudiana, 2015.

SCHUSSLER, FIORENZA, In memoria di lei. Una ricostruzione femminista delle origini cristiane. Torino: Claudiana, 1988.

 



[1] Docente di storia e filosofia e pubblicista, ha inaugurato nel 2015 le tavole rotonde interreligiose su Religioni e violenza contro le donne (Bologna) e promosso l’Osservatorio interreligioso contro le violenze sulle donne. Redattrice da più di vent’anni del periodico «Esodo», ha collaborato con diverse altre riviste («Sottosopra – Esperienze dei gruppi femministi in Italia» e «Lapis, percorsi della riflessione femminile» diretta da Lea Melandri). Partecipa attivamente al Coordinamento Gruppo Donne delle Comunità cristiane di base, al SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) e al Coordinamento Teologhe Italiane. Per i tipi di Servitium ha pubblicato Tardi ti ho amato, prefazione di A. Casati (2016). 

mercoledì 3 maggio 2023

INIZIANO LE VEGLIE DI PREGHIERA PER IL SUPERAMENTO DELL'OMOTRANSFOBIA 2023

 






Sono 155 le vittime della violenza dell’omotransfobia registrate in Italia, negli ultimi 12 mesi, dai volontari di omofobia.org. Una lunga catena di pestaggi, minacce, esclusioni e violenze raccontata anche quest’anno nei grafici e nelle storie raccolte nel “Rapporto sui casi di ordinaria omotransfobia in Italia (aprile 2022 – marzo 2023)” consultabile su https://www.gionata.org/rapporto-sui-casi-di-ordinaria-omotransfobia-in-italia-aprile-2022-marzo-2023/ uscito nei giorni in cui stanno per partire, in una parrocchia di Pescara il 5 maggio, le tante veglie per il superamento dell’omotransfobia che attraverseranno a maggio tutta l’Italia, info su www.gionata.org/in-veglia/

E tu veglierai con loro? # Aiutaci ad aiutare. Dona il tuo 5xmille a la tenda di Gionata. Info su https://www.gionata.org/5x1000/

ESTATE RAGAZZI: UN PATTO EDUCATIVO TRA GENITORI E ANIMATORI

 



 

Paolo Cugini

 

Estate Ragazzi è una proposta educativa della comunità cristiana. Questa proposta, come dice il nome, è rivolta in primo luogo ai ragazzi e alle ragazze delle superiori. Attraverso questa esperienza, i ragazzi hanno la possibilità di sperimentare le loro capacità relazionali, fare nuovi amici, realizzare un servizio gratuito e disinteressato per i bambini. Inoltre, nell'esperienza di Estate Ragazzi gli animatori hanno la possibilità di attivare le loro capacità creative sia nei laboratori da loro guidati, sia nei giochi che coinvolgono i bambini. Inoltre, ci sono i momenti dedicati al teatro, alla danza: tutte opportunità per potere mettere in atto la propria creatività. Estate Ragazzi offre una grande esperienza di amicizia e di relazione. È per questo motivo che durante il periodo estivo molti ragazzi e ragazze desiderano partecipare come animatori a questa proposta educativa della comunità cristiana, anche se molti si loro non sono cristiani.

Estate Ragazzi è una proposta in primo luogo rivolta ai ragazzi e, in seconda battuta, ai bambini ai quali viene offerta la possibilità di trascorrere delle giornate serene in compagnia con dei ragazzi e delle ragazze più grandi, all'interno di un progetto variegato di proposte sia ludiche che formative.

Attorno a questo progetto si muovono anche gli adulti della comunità. Ci sono diversi incontri che gli adulti della comunità realizzano per preparare il progetto Estate Ragazzi. Incontri in cui si verificano le condizioni delle strutture, degli ambienti che ospiteranno il progetto, della possibilità di realizzare i pasti quotidiani, dei turni delle pulizie. C'è un'attenzione che dice di una cura, un'attenzione nei confronti dei ragazzi, delle ragazze e dei bambini che parteciperanno al progetto.

La realizzazione del progetto è totalmente gratuita. Questa è una caratteristica del Vangelo che ispira il nostro cammino, le nostre scelte. Dentro al progetto non ci sono degli specialisti, psicologi o pedagoghi, ma ragazzi e ragazze che decidono di dedicare alcune settimane gratuitamente a servizio dei bambini della comunità. I soldi che vengono chiesti al momento dell’iscrizione servono esclusivamente per coprire le spese dei materiali che vengono utilizzati durante le settimane del progetto e per il mantenimento delle strutture.

Tutti questi aspetti che ho sottolineato sono molto importanti per comprendere il ruolo dei genitori dentro il progetto di Estate Ragazzi. È a questo livello di comprensione che deve intervenire una sorta di patto educativo tra i genitori e i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto. Che tipo di patto educativo si tratta? Un genitore si trova, al termine del periodo scolastico, la possibilità di collocare il proprio figlio la propria figlia all'interno di un'esperienza educativa estremamente significativa è molto attraente per i propri figli. La stragrande maggioranza dei genitori lavora durante tutta la settimana. È, dunque, importante trovare uno spazio che accolga i propri figli durante la giornata. Il progetto Estate Ragazzi offre ai genitori questa opportunità.

Siccome, si tratta di un progetto di una comunità cristiana, che si pone al servizio dei bambini e dei ragazzi in modo gratuito, esigiamo che i genitori che iscrivono i loro figli a Estate Ragazzi si sentano coinvolti all'interno del progetto. Il primo livello di coinvolgimento, che è di grande importanza al fine del funzionamento del progetto, e l'orientamento dei genitori nei confronti dei loro figli. Motivare i bambini all'inizio della giornata, spiegando loro in che contesto si andranno a trovare, aiutandoli a comprendere l'importanza di lasciarsi coinvolgere dalle proposte ludi che, formative, ricreative che vengono fatte all'interno del progetto è importante per il buon funzionamento della proposta educativa. Una cosa, infatti, è un bambino in casa, dentro le mura domestiche. Tutt'altra cosa è la gestione di un gruppo grande di bambini.

 Ogni giorno c'è sempre qualche bambino che arriva senza la voglia di giocare, che cerca di isolarsi, o di fare i capricci. Trattandosi di bambini questo è normale. Lo sottolineo per il semplice fatto che un genitore deve tener conto di questo dato umano, in un contesto in cui un gruppo di ragazzi è chiamato a gestire tanti bambini. Quando tre o quattro bambini fanno i capricci, diventano un problema non piccolo per tutto il funzionamento del progetto, la cui realizzazione comporta il coinvolgimento di tutti. Il patto educativo che chiediamo ai genitori è esattamente nella linea di porsi al fianco degli animatori e non contro di loro, per non riprodurre all'interno del progetto quelle dinamiche relazionali di aggressività che spesso si assistono nell'ambito scolastico. Se per un genitore è molto positivo trovare un contesto in cui collocare il proprio figlio per l'intera giornata, permettendogli così di realizzare serenamente il proprio lavoro, è importante ricordarsi il contesto in cui viene collocato.

La comunità cristiana, che offre questa opportunità, non è un ente pubblico, non ha l'obbligo di offrire queste opportunità: lo fa in virtù di ciò che lo ispira, vale a dire il vangelo di Gesù Cristo. Questo lo sottolineo perché, purtroppo, abbiamo già visto genitori negli anni scorso venire dentro il progetto come se fosse un ente pubblico, pieni di pretese e di esigenze. Chi vuole ed esige migliorare il progetto fa una cosa giusta, ma deve tirarsi su le maniche e coinvolgersi. Se vedi che c'è qualcosa che non va o non funziona bene, vieni con un fiorellino in mano e un sorriso in bocca, con il desiderio di collaborare per una buona realizzazione della proposta: tuo figlio, tua figlia ti vorrà più bene.

Estate Ragazzi 2023 è alle porte: facciamo in modo che diventi un’esperienza indimenticabile per i bambini e per le ragazze e i ragazzi che vi parteciperanno. 

martedì 2 maggio 2023

EVANGELIZZARE IN... BICICLETTA

 




 

Paolo Cugini

 

Ci si può chiedere: ma che proposta evangelica è fare una gita, andare in bicicletta da qualche parte? Io penso che sia una risposta ad un problema tipico delle nuove generazioni. Qual è questo problema? E l'impossibilità di trovare spazi di interazione e di relazione.

 I ragazzi di oggi hanno le giornate piene stracolme di impegni, che vanno dalla scuola, allo sport, ai tornei, ecc. Oltre a questo, si aggiunge il contatto che le nuove generazioni hanno con Internet. Uno dei grandi problemi dei genitori è staccare i loro figli le loro figlie dal cellulare, da Internet. E così, abbiamo ragazzi che dopo avere trascorso una giornata a scuola, ginnastica, sport, tornei,,, quanto arrivano a casa passano il tempo rimanente sul cellulare. Io credo che il problema più eclatante di queste nuove generazioni sia la mancanza di spazi di relazione normale, di conoscenza dell'altro, che significa anche conoscenza di sé.

Un giro in bicicletta permette esattamente questo. Infatti, mentre si è in bicicletta si ha la possibilità di parlare, di chiacchierare, riscoprire il mondo dell'altro e, di conseguenza di condividere il proprio mondo. Leggendo attentamente il Vangelo ci si rende conto che il grande lavoro svolto da Gesù è stato quello di creare relazioni tra un gruppo di uomini e di donne, permettendo loro di conoscersi e di conoscere il Signore. Non solo, ma troviamo spesso Gesù in situazioni di relazione come i pasti. In molti brani del Vangelo Gesù è a tavola con delle persone: Non è un caso se l'ultimo gesto che Gesù compie con i suoi discepoli sia proprio una cena. Anche dopo la risurrezione, quando Gesù appare ai suoi discepoli, abbiamo alcune narrazioni che parlano dell'incontro di Gesù avvenuto durante dei pasti.

Senza la relazione non solo non c'è vita, non c'è possibilità di conoscere se stessi, ma da un punto di vista del Vangelo non c'è nemmeno la possibilità di conoscere Dio, la dimensione religiosa della vita. Ecco perché per evangelizzare non basta pronunciare dei versetti, preparare dei momenti specifici dove si parlare di Dio e di Gesù: occorre creare le condizioni affinché il Vangelo possa essere compreso. A mio avviso, la condizione principale affinché il Vangelo possa essere compreso non solo dalle nuove generazioni ma in generale da tutti e tutte, è la relazione, l’amicizia, l’incontro con l’altro, l’altra. Ben vengano, allora, le gite in treno, le biciclettate e altre iniziative del genere.