martedì 19 gennaio 2016

EDUCARE ALLA LIBERTÀ



UNITA’ PASTORALE SANTA MARIA DEGLI ANGELI-RE
Progetto: percorsi formativi per adulti




Dott.ssa. Rompianesi Sandra (Presidente FISM provinciale)
Sintesi: Paolo Cugini

Educhiamo i figli a tante cose.
Due riferimenti che segnano dei confini che ci servono per dare alcune valutazioni.
Il primo riferimento: l’arte di desiderare, il tempo dell’attesa. Parte e si sviluppa dalla prima sponda di questo esodo. E’ caratterizzato dal tutto e subito. La prima sponda è l’arte di desiderare, l’attesa: concretizza passi di libertà.

A noi è dato il compito di trasmettere loro l’entusiasmino delle tappe. Indico un obiettivo, ma non posso indicare i modi e i tempi in maniera libera. Lasciare i figli liberi di sperimentare e anche di compiere le loro prove e anche i loro errori, i lori insuccessi.

Perché siamo così sensibili agli insuccessi dei nostri figli? Forse siamo intrappolati dal fatto che una figlia incapace d’imparare testimonia una madre incapace di insegnare. E’ una trappola. Il quadro lo devono dipingere loro, devono compiere le loro prove, noi mettiamo la cornice. Perché è così difficile per un genitore fermarsi alla cornice? Perché vuole continuamente dipingere il quadro dei propri figli?

Ciò che ci umanizza è la capacità di scegliere. Ognuno di noi deve imparare a scegliere. Ognuno ha le proprie indicazioni.
Quando siamo in preda all’istinto non siamo liberi.
La libertà è orientata con un noi. E’ più l’attesa che ci fa gioire, la trepidazione nella preparazione di una festa, che la festa in sé.
Sperimentiamo la gioia più grande nell’attesa, nel fatto che sappiamo mantenere la sospensione nell’attesa di una realizzazione. Il sacrificio ha un valore profondo perché dice della capacità di rinunciare a qualcosa per un fine maggiore. Siamo chiamati a dar loro i riferimenti alle cose belle della vita, stando attenti a non invadere il campo, dando loro la fiducia.
A noi non ci è dato di consegnare dei modi e dei tempi, ma dei valori.

Sei più importante tu che il risultato, quindi può darsi che il figlio vada a scuola senza compiti.
Perché abbiamo bisogno di appropriarci dello spazio dell’esperienza dei nostri figli? L’obiettivo della libertà è l’autonomia.

Di cosa abbiamo bisogno? Abbiamo bisogno che i figli ci dicano: mamma senza di te non so come fare? I genitori hanno il compito di rendere i figli autonomi. Come genitori dobbiamo scomparire. I figli non ci sono dati a noi per sempre. Non possiamo appropriarci della loro vita. Dobbiamo imparare a metterci da parte e lentamente scomparire.
Se abbiamo bisogno di soddisfazioni andiamole a cercare da un’altra parte. Dobbiamo fare di tutto per consegnare il timone della vita dei nostri figli a loro, di metterlo nelle loro mani.

Figlio perfetto madre perfetta, madre perfetta figlio perfetto: abbiamo bisogno di questo? Perché non riusciamo a rendere autonomi i nostri figli? E’ importante che una mamma impari a retrocedere.
Possiamo ipotizzare che i nostri figli abbiano esperienze nelle quali noi non entriamo, dei cassetti che noi non apriamo? Questi spazi devono aumentare sempre di più.
Quali sono i settori della vita dei nostri figli nei quali non riusciamo stare fuori?

Nessun commento:

Posta un commento