Paolo
Cugini
Questo
fine settimana, nelle quattro comunità dell’area missionaria Sacra Famiglia,
abbiamo iniziato un lavoro pastorale che ha l’obiettivo di formare gruppi
giovani nelle comunità. Questa iniziativa era stata annunciata nelle sei messe
dello scorso fine settimana ed era stata accolta positivamente in tutte le
comunità, anche perché fa parte del piano pastorale triennale che le comunità
hanno formulato all’inizio dell’anno assieme al parroco e al diacono. La formazione
di gruppi giovani è una proposta della Pastorale Giovanile della Chiesa
brasiliana, con un’identità specifica, che è quella di un gruppo cristiano, che
lavora per aiutare i giovani a conoscere Gesù e il Vangelo. Lo sottolineo, perché
in Italia non è sempre così facile e chiaro lavorare con i giovani. Spesso per
poterli avvicinare, occorre fare dei percorsi molto alla larga da qualsiasi
proposta specificatamente religiosa.
Il
primo passo per formare un gruppo giovani consiste in un primo incontro con coloro
che sono disponibili a realizzare un percorso formativo per assumere la responsabilità
di un gruppo. Nel percorso formativo si cerca di far luce sull’identità di un
gruppo di pastorale giovanile, apprendendo in modo approfondito i contenuti del
Vangelo, il cammino della Chiesa oltre ad alcune dinamiche di gruppo e ad
elementi di psicologia dell’adolescenza.
L’adesione
non è stata la stessa in tutte le comunità. La delusione maggiore è avvenuta
nella comunità più grande, dove ci saremmo aspettati un numero significativo di
giovani al primo incontro di presentazione del progetto. La scarsa
partecipazione è stata giustificata dal fatto che nella comunità ci sono già
diversi gruppi di giovani non legati alla parrocchia, ma ad altri movimenti.
Significativa
è stata la presenza dei giovani nella comunità Gesù luce dei popoli. Sono stati
i leaders delle comunità che, durante la settimana, hanno portato l’invito
direttamente nelle case dei giovani. Questo gesto è stato letto positivamente,
come un’attenzione particolare ai giovani della comunità. Durante il primo
incontro si sono mostrati molto interessati a creare un gruppo e anche a
frequentare l’itinerario formativo proposto.
Anche nelle comunità della Pietà e di Papa Giovanni Paolo II il primo incontro è stato positivo e la promessa di compiere insieme un percorso formativo è stata accolta positivamente. Il cammino è appena iniziato, la semente è stata gettata: aspettiamo che cresca e porti frutti.
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