FESTIVAL
FRANCESCANO
BOLOGNA
2019
Sintesi: Paolo Cugini
Prodi: La Cina è sempre stata all’avanguardia.
La Cina è una forza comune per recuperare un ruolo del mondo. C’è un grande
progresso che ha unificato il Paese. Quando c’è una potenza che decade e una
che cresce spesso c’è una guerra di mezzo. Il compito dell’Europa sarebbe
quello di mediare tra le due potenze. L’Italia è il paese europeo in cui ci
sono più cinesi.
Spadaro: in generale Matteo Ricci per i
gesuiti è un modello. I gesuiti hanno nel cuore la Cina, perché la Cina
rappresenta l’altro da noi, la sua cultura è fortemente diversa dalla cultura
Occidentale. Papa Francesco è colpito da Matteo Ricci perché lui aveva
disegnato il mappamondo per il popolo cinese. Il mappamondo ti fa conoscere il
mondo. La Cina si è sempre letta come una specie di proiezione del cielo sulla
terra. Matteo ricci facendosi cinese è riuscito a creare un ponte tra la Cina e
il mondo, e mostrando come nel mondo c’erano grandi culture. È la logica della
tavolozza di colori. La chiave dei rapporti dei popoli per Matteo Ricci è l’amicizia.
Il rapporto tra Cina ed Europa è lontanissimo. La via della seta è stata attiva
dal primo e il XIV secolo. L’economia si lega moltissimo con la spiritualità.
All’interno della via della seta, si sono incontrati cristiani, mussulmani, buddisti,
confuciani, zoroastrismi, ecc. C’erano monaci che attraversavano la via della
seta.
Prodi: Pechino è l’opposto di Palermo. La
Cina ha la consapevolezza della propria crescita economica e della tendenza
positiva. La tensione tra Cina e USA non è più commerciale, ma tecnologica. La
Cina sta sopravanzando gli USA sullo sviluppo tecnologico. La Cina ha il 20%
della popolazione del mondo e il 6% delle terre coltivabili. La Cina è spinta a
fare una politica estera per cercare cibo, materie prime di cui ha bisogno.
Ecco perché è così presente in Africa e in America Latina. L’Europa dovrebbe lavorare
assieme alla Cina per l’Africa. Spadaro ha parlato di Matteo Ricci. Ebbene lui
prima ha dovuto dimostrare competenze. Il problema della selezione è il più
grande strumento che ci sia in Cina. Il livello intellettuale è elevatissimo.
In questa storia dell’arricchimento ci sono stati anche problemi di corruzione.
Ecco perché il nuovo presidente ha fatto una campagna contro la corruzione. La
storia cambia sempre. Fra 30 anni il paese più popoloso sarà l’India.
Spadaro: Dobbiamo considerare che quello che
stiamo vivendo nel dialogo tra Vaticano e Cina è qualcosa di nuovo. Matteo
Ricci è stato accolto in Cina non perché prete, ma perché uomo dotto e colto.
Adesso il dialogo avviene su un livello religioso. Il Governo cinese si rende
conto che la crescita economica richiede un’armonia interna. La Chiesa
cattolica è un’entità strutturata con cui si può dialogare, più che con le sette.
C’è un bisogno di armonia sociale che spinge il Governo a cercare il dialogo.
Lo sviluppo economico produce domande di senso. Ci sono delle sette che
crescono nel paese, crescono molto di più della Chiesa cattolica che è stata
divisa sino ad ora. Dopo il dialogo tutti i vescovi che lavorano in Cina sono
in comunione con il Papa. Ratzinger si chiedeva se esisteva un cristianesimo
cinese. Lo stesso si chiese il presidente della Cina. L’unico momento della
storia in cui il cristianesimo ha dovuto confrontarsi con una sfida così grande
è stato nel periodo dell’inculturazione con il pensiero greco-ellenico. Ripensare
il cristianesimo con le filosofie confuciane, taoiste, ecc. Occorre ripensare l’inculturazione
del cristianesimo. Sono stati ordinati dopo l’accordo provvisorio, due vescovi
cinesi. Per la prima volta in Cina vengono ordinati due vescovi che sono stati
scelti in perfetto accordo tra il Governo cinese e la Santa Sede. Il Papa è
stato riconosciuto come fondamentale per la selezione e ordinazione di vescovi
in Cina. È la prima volta in Cina. Nel corso della celebrazione il Papa è stato
nominato. Questa è una rivoluzione rispetto al passato. Tutto quello che
riguarda gli affari dipendono dalla Cina, ma dal punto di vista religioso in
Cina oggi si vive in comunione con il Papa.