ASSOCIAZIONE BIBLICA ITALIANA
SETTIMANA BIBLICA NAZIONALE
FACCIAMO L’ESSERE UMANO MASCHIO E FEMMINA
12-16 SETTEMBRE 2016 PONTIFICIO ISTITUTO BIBLICO – ROMA
UNA DONNA TRA DUE RE: SAUL, DAVIDE E MIKAL
Rel: Bruna Costacurta
Sintesi: Paolo Cugini
Mikal ha una storia emblematica
sottomessa a due re. È lei la donna figlia e sposa che rivela la problematicità
del potere esercitata dai due re. Mikal è sotto la loro tutela. La struttura
patriarcale della famiglia in Israele dice del marito padre e padrone: pieni
poteri. I figli appartengono al padre. Ci sono figure femminili che si
oppongono a questo potere. Vasti rifiuta il banchetto del marito. Sono
eccezioni significative che sottolineano la libertà di certe donne. Vasti sfida
il potere. Il gesto di rifiuto di una debole donna riesce a mettere in crisi un
intero impero e il re è costretto ad ascoltare i suoi consiglieri.
Anche Mikal sposata da Davide si
contrappone sia a Davide che a Saul. La massima tensione è quando Davide
trasporta l’Arca danzando. Siamo all’interno
di un racconto. Nella Scrittura è attraverso il racconto che viene presentata
la tematica della relazione tra uomo e donna.
Metodologia narrativa: cercare di
fare emergere la figura della donna stretta tra i due re.
Il primo momento: 1 Sam 14, 49. Mikal è figlia minore di Saul. Ed avvenne… Saul offre la
seconda figlia: Mikal. Si dice che è innamorata di Davide. Saul sfrutta il suo
sentimento utilizzandola come trappola. Saul utilizza le sue figlie per i suoi
scOpi, come oggetto. È la perversione del potere che deturpa i rapporti
personali e fa della figlia una vittima. Il filo rosso del sentimento dell'amore attraversa il racconto della storia di Davide in varie sfaccettature. Amore è
affetto con Gionata, simpatia di Saul all’inizio. L’amore si presenta come
qualcosa che può essere sfruttato e tradito. Mikal viene strumentalizzata dal
padre. È l’amore che porta Mikal ad accettare il patto del padre? Lei lascia
che la sua vita sia decisa da altri. Mikal salva Davide i cui sentimenti però
restano indecifrabili. Non si sa se Davide contraccambiava l’amore di Mikal.
Davide davanti al pericolo fugge e inizia una nuova vita. È Mikal che rivela il lato oscuro dei due uomini.
Secondo Momento. Mikal sparisce dalla scena. Viene data in moglie ad un altro. È Saul che
decide. La notizia di questo nuovo matrimonio di Mikal ci viene detto dopo che
l’autore ci dice che Davide si era fatto due nuove mogli. Davide vive come se
Mikal non ci fosse mai stata: non chiede mai notizie della moglie. Piange la
morte di Saul e di suo figlio, ma non ha nemmeno un pensiero per Mikal. Davide
si ricorda di Mikal quando diventa re. Si tratta solo di una mossa politica?
Riavere Mikal come sposa significava ritornare a far parte della famiglia di
Saul, di legittimare il trono. Davide stesso intima il nuovo marito di Mikal di
ridargli la moglie. In tutto questo la donna è soggetto senza voce, oggetto che
si acquista. Tutto avviene come se la donna non fosse altro che una pedina di
scambio. Che cosa c’entra l’amore in tutto questo? Nulla viene detto dei
sentimenti di Davide ne confronti di Mikal. Né viene detto che cosa succede nell'anima di Mikal che vive tutte queste peripezie. Mikal è un oggetto coinvolto
in giochi di potere di cui lei non ha voce. Mikal è come un fantasma che non
sembra degna di essere menzionata.
Terzo atto. La
ribellione di Mikal. 2 Sam 6. Trasferimento dell’Arca. Mikal disprezza Davide e
glielo dice. Mikal non ebbe figli fino al giorno della sua morte. L’attenzione
si ferma sulla casa regale. Davide entra in casa. Il disprezzo di Mikal si
manifesta in tutta la sua serietà. La donna è esasperata e trovato l’appiglio
sfoga tutta la sua rabbia. Mikal in questo contesto è ricordata non come moglie
di Davide, ma come figlia di Saul. L’accusa di Mikal è sull'atteggiamento di Davide
che non sembra adeguato ad un sovrano: da uomo da nulla. Davide però ribadisce
la propria scelta. Davide rinfaccia a Mikal che suo padre è stato rigettato e
quindi ha perso tutti privilegi regali. Ora che la donna esce dal suo passivo
silenzio diventa possibile per il lettore immaginare tutto quello che Mikal non
aveva potuto dire. Si coglie il grido di aiuto. La reazione di Mikal rivela
tutta la sua frustrazione. Qui c’è una strategia narrativa: Davide piange per
la morte di Gionata e non esprime nessun sentimento per la moglie che è stata data ad un
altro. Davide si lascia sfuggire l’occasione
di recuperare un passato ambiguo. Il grido di aiuto di Mikal resterà per sempre
senza risposta. Anche Dio sembra prendere le distanze da Mikal, che resterà
senza figli, senza il segno fecondo della benedizione divina. Non è semplice
comprender questo. Sembra esserci una condanna alla sterilità, come conseguenza
dello scontro con il Re. La sterilità può essere invece conseguenza della
decisione di Davide d’interrompere i rapporti con Mikal. Il narratore sembra
insinuare una critica teologica nei confronti di Mikal, che esce
definitivamente dalla storia. Mikal aveva rivelato la violenza dei due re, ma
la sua reazione violenta mostra che si era lasciata contagiare da questa
violenza. Mikal figlia di Saul e sposa di Davide è testimone sofferente di
questa violenza cieca del potere.
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