Presentazione
Paolo Cugini
Il
testo: “Visioni postcristiane” è nato sulle strade percorse dall’autore in
questi ultimi anni. Strade diverse, come diversi sono i percorsi della vita. Le
strade delle parrocchie di una delle tante Unità Pastorali, che dicono di
un’esperienza di Chiesa che tenta cammini nuovi per portare il vangelo nelle
periferie. Le strade di tanti adulti e di tante coppie che cercano ogni giorno
il volto del Signore nelle scelte che compiono, scelte che spesso e volentieri incontrano
la difficoltà di far entrare il Vangelo nei percorsi educativi proposti ai
propri figli. Sono anche i cammini dei tanti studenti universitari africani
incontrati in questi anni. Giovani del Camerun, del Togo e del Congo alla
ricerca di una possibilità nuova nella vita. Cammini che hanno trovato pronte
comunità cristiane nell’esperienza dell’ascolto e dell’accoglienza,
manifestando che c’è ancora un po' di umanità in mezzo a noi, grazie alla forza
disarmante del Vangelo. E poi ci sono le piazze dei tanti bambini stranieri
carichi di mille problematiche familiari che si riversano rumorosi nei nostri
cortili parrocchiali e richiedono quell’attenzione che non sempre è scontata.
Cammini quotidiani della diversità, che dicono della fatica di scrollarsi di
dosso la tentazione di chiudersi dietro i pregiudizi culturali, la cui
veridicità si fa fatica dimostrare. È quello sperimentato nel cammino con i
cristiani LGBT che, oltre ad un profondo cammino di fede, hanno messo a dura
prova il senso delle eucaristie domenicali di tanti cristiani trovati impreparati
dalla novità.
Le
pagine che presentiamo costituiscono una sorta di diario spirituale ed
esistenziale, nelle quali si cerca di dare ragione della forza del Vangelo,
capace di dire qualcosa di significativo nelle complicate situazioni culturali
ed esistenziali del nostro tempo. Sono pagine che analizzano le criticità di
comunità cristiane che fanno fatica a scrollarsi di dosso metodi e stili che
vengono da molto lontano e che rischiano d’intralciare il cammino dello Spirito
che viene a noi attraverso i tanti mondi diversi che l’epoca postcristiana ci
offre. Riflessioni sorte sul cammino e che hanno già vissuto un primo confronto
attraverso i blog dell’autore, come articoli in alcune riviste e come percorsi
educativi realizzati con i tanti giovani incontrati. I cammini della diversità
obbligano a riflettere sul significato della diversità, dei cammini educativi
proposti, oltre al contenuto che la religione può offrire nelle situazioni di
un mondo sempre più complesso. Riteniamo, allora, che le pagine proposte in
questo libro, possono dire ancora qualcosa ed offrire spunti di riflessione per
tutti coloro che prendono sul serio il viaggio affascinante della vita.