martedì 27 agosto 2024

ANCORA SUL RITO AMAZZONICO

 




Ministerialità, PUAM e REIBA frutti del CEAMA nel territorio

Paolo Cugini

 

La Conferenza ecclesiale amazzonica (CEAMA) nasce come una delle proposte del Sinodo per l’Amazzonia, che al numero 115 del suo Documento finale propone: “la creazione di un organismo episcopale che promuova la sinodalità tra le Chiese della regione, che aiuti a delineare la visione amazzonica volto di questa Chiesa e che continui il compito di trovare nuove vie per la missione evangelizzatrice”.

Alla 2° Assemblea del CEAMA, che si è tenuta a Manaus dal 23 al 26 agosto 2024, con circa 70 partecipanti, sono stati presentati alcuni dei passi che si realizzano sotto l'egida di questa organizzazione, come il Rito Amazzonico, la ministerialità, il Programma Universitario Amazon (PUAM) e la Rete Amazzonica Bilingue Interculturale per l’Educazione (REIBA).

Il desiderio di una Chiesa dal volto amazzonico è presente in Amazzonia fin dall’arrivo della Chiesa cattolica nel XVI secolo, ma soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II e dagli incontri dei vescovi dell’Amazzonia peruviana, nel 1971, a Iquitos, e dell’Amazzonia brasiliana nel 1972, a Santarém, prendendo un impulso decisivo nel 2019 con il Sinodo per l’Amazzonia, da cui è emerso il Rito Amazzonico, come si legge al numero 119 del Documento finale, qualcosa che ha a che fare con il territorio, ma anche con le persone che lo abitano.

Dal 2020 sono stati fatti passi, con il contributo di diversi esperti e comitati di lavoro, che hanno portato al Quadro Generale del Rito Amazzonico e alla compilazione di documenti di esperienze di inculturazione. Questo processo durerà fino a marzo 2025 per valutare e adattare il Rito Amazzonico.

L’équipe di Amazon Rite, composta da circa 30 persone, insiste sull’importanza di riunire esperienze di inculturazione nelle comunità. Le misure adottate finora nella ricerca vengono utilizzate per il lavoro delle commissioni. Tra le sfide c’è la socializzazione del documento di lavoro “Punti di riferimento fondamentali per un rito amazzonico” a tutti i livelli della Chiesa interessati al processo del Rito. A ciò si aggiunge l'integrazione di altre persone che possano contribuire alle 13 commissioni di rito, soprattutto in spagnolo.

Riguardo alla ministerialità, il Centro di riflessione sottolinea che: “tutte le iniziative delle donne in Amazzonia sono fonte di ispirazione nei processi di sinodalità e nei cambiamenti auspicati nella Chiesa cattolica”. Insistono sul fatto che le voci delle donne devono risuonare, ma non per togliere spazio a nessuno, bensì per includerci come membri di questa Chiesa.

Dal nucleo si chiede che il CEAMA e le conferenze episcopali riconoscano i ministeri femminili in Amazzonia, che il CEAMA chieda formalmente a Roma l'istituzione del diaconato femminile e che vengano avviate scuole di formazione diaconale per le donne in Amazzonia.

Il Programma Universitario Amazzonico (PUAM), che terrà la sua assemblea il 27 e 28 agosto, a Manaus, ha presentato la sua composizione del programma, che comprende istituti di istruzione superiore, reti e attori globali, attori ecclesiastici, tra cui il CEAMA e reti di cooperazione fraterna. È stato inoltre presentato il board, i passi compiuti e i processi formativi tecnici e tecnologici, con la costruzione di contenuti e orizzonti.

REIBA lavora nelle comunità indigene nella prospettiva dell'educazione bilingue e dell'ecologia integrale, è presente in 11 diocesi e vicariati in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e Guyana, accompagnando 12 popolazioni indigene. Presieduto dal Vescovo di Puerto Maldonado (Perù), dom David Martínez de Aguirre, ha un coordinatore generale e diverse commissioni, essendo stato avviato nel 2020, periodo in cui ha compiuto diversi passi. Un programma che conta su volontari locali e volontari provenienti da altri 10 paesi. REIBA è divisa in diversi gruppi: Amazzonia e Chiesa, Popoli Indigeni, Formazione Personale e Comunitaria ed Educazione Interculturale Bilingue.

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