sabato 8 marzo 2025

GIOVANI IN RITIRO SPIRITUALE Un’esperienza incredibile

 

Un momento del ritiro spirituale



Paolo Cugini


Circa sessanta giovani (in realtà adolescenti dai 14 ai 18 anni) hanno vissuto un’esperienza di grande intensità spirituale, trascorrendo tre giorni – da lunedì 3 a mercoledì 5 marzo -  meditando la parola di Dio, in un clima di silenzio e raccoglimento. 

È da quando sono arrivato nella parrocchia san Vincenzo de Paoli del quartiere Compensa di Manaus che siamo in cammino con i giovani. C’è una equipe di persone adulte che con me accompagna pastoralmente i giovani. C’è una giovane coppia di sposi – Nair e Israel -, che ha un’esperienza giovanile nei gruppi carismatici e poi Marcela e Maquiné, lei 25 e lui 38, che da sempre sono attivi nella Pastorale giovanile sia del Vicariato che nell’Archidiocesi. Assieme a loro si è aggiunto anche Francesco, che ha una lunga esperienza sia nella pastorale giovanile che nei gruppi carismatici. 

Momento iniziale di accolgienza dei giovani guidato da nair e Marcela


La proposta che stiamo facendo ai giovani dei sette gruppi di base è frutto di assemblee dei giovani in cui loro stessi avanzano proposte, che poi sono discusse e messe in un calendario. Del resto, è questo un aspetto del cammino sinodale che non solo l’archidiocesi, ma la stessa pastorale giovanile sta realizzando. 

Tra le varie proposte emerse, c’è anche quella dei ritiri spirituali. Durante l’anno sono quattro. Uno di mezza giornata a gennaio, che è il mese delle ferie degli studenti. Poi ci sono i ritiri di avvento e quaresima. Infine, il ritiro che dà inizio la cammino pastorale dell’anno e che si svolge solitamente nel periodo del carnevale. Lo scorso anno il ritiro è durato due giorni, quest’anno tre. 

I giovani a pranzo


Ho guidato i momenti di riflessione proponendo 7 meditazioni bibliche sul tema dell’eucarestia, con l’obiettivo di aiutare i giovani a riscoprire il senso dell’eucaristia domenicale e del valore di realizzarla nella comunità di appartenenza. Abbiamo alternato le meditazioni a brevi spazi di silenzio, al massimo 40 minuti, per condurre i giovani a scoprire il valore della meditazione, della riflessione interiore. 

Un momento della celebrazione penitenziale


I cinque adulti hanno accompagnato i momenti liturgici. Israel e Francesco sono ottimi chitarristi oltre ad avere una bella voce. Due liturgie hanno in modo particolare il ritiro spirituale di quest’anno. Il primo è stata la celebrazione penitenziale realizzata alla sera della seconda giornata. È stato senza ombra di dubbio, il momento più forte ed emozionante del ritiro. Marcella ha posto in mezzo al salone e ha spiegato la dinamica della celebrazione penitenziale: invitare la persona con la quale si ha avuto qualche momento negativo durante l’anno a lavarsi le mani insieme e poi abbracciarsi e perdonarsi. Mentre la liturgia si svolgeva a luci soffuse, Francesco, Israel e Nair guidavano il canto. La celebrazione è durata circa due ore in mezzo all’emozione generale. 

Le cuoche il cui lavoro ha permesso la realizzazione del ritiro


La seconda liturgia che ha segnato il ritiro è stata l’adorazione eucaristica nel pomeriggio prima di partire. A causa delle piogge torrenziale l’abbiamo realizzata nel salone. Dopo il rosario recitato dai giovani, ho esposto il santissimo sacramento e Francesco ha guidato la meditazione tra un canto e l’altro. Avere in parrocchia degli adulti preparati che sanno guidare momenti di celebrazione e comunicare contenuti di grande spiritualità è un dono che raramente si trova (soprattutto in Italia). 

Il ritiro è terminato con la messa del mercoledì delle ceneri celebrata in parrocchia. 

Foto di gruppo finale



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