Paolo
Cugini
Ce ne accorgiamo
lentamente, forse davvero troppo lentamente, quando la realtà ci mostra un lato
nuovo e mai considerato delle nostre presunte conoscenze. È in questi frangenti
in cui le nostre presunte verità si scontrano con la forza dell’evidenza che la
realtà porta con sé, che siamo obbligati a scegliere. Stare con le nostre ragioni oppure accettare
la novità che la realtà manifesta? La scelta non è facile. Richiede, infatti,
la capacità e la disponibilità a mettersi in discussione, la disponibilità a
cambiare, spesso radicalmente. Da quello che si vede in giro la tendenza è
quella di rimanere seduti comodamente sul sofà delle verità apprese e mai
verificate. Perché è importante ascoltare la realtà? Che cos’è questa realtà?
Non è possibile identificare la realtà con il semplice dato oggettivo della
materia. La realtà è qualcosa di più della materia. All’interno della realtà,
degli eventi, agisce lo Spirito di Dio. Ascoltare la realtà significa, allora,
ascoltare Dio. Come dice Papa Francesco in un passaggio della Laudati Sii: “Il
Creatore è presente nel più intimo di ogni cosa senza condizionare l’autonomia
della sua creatura. Questa presenza divina, che assicura la permanenza e lo
sviluppo di ogni essere, è la continuazione dell’azione creatrice” (LS, n.
80). La presenza di Dio nel creato non è, dunque, qualcosa di distinto da Dio.
Potremmo dire che lo Spirito di Dio è immanente e intimo nelle creature (Gamberini,
2022, p.61).
Le pseudo verità apprese sin da piccoli e che
plasmano il nostro vissuto, verità ricevute e mai messe in discussione, hanno
comunque una forza, che viene dall’essere condivise dalla maggioranza. Permettere
alla realtà di smantellare le ideologie e le interpretazioni assimilate
dall’infanzia: è questo il compito di un’autentica vita spirituale. Il lavoro non è facile ed esige un cammino
serio, un’educazione. I preconcetti assimilati, sono infatti, così radicati da
renderli inaccessibili al pensiero critico. Gli eventi sono portatori della
verità che si manifesta nella realtà e che sono in grado di smantellare le
menzogne assimilate. È un lavoro lento, che richiede pazienza e tempo. Il
contatto con la realtà è l’antidoto alla menzogna, alla vita falsa. Prima
iniziamo questo cammino di smantellamento delle false verità assimilate, meglio
riusciamo a creare uno stile nuovo di vita, basato non più su quello che pensa
la massa, ma su quello che abbiamo colto ponendo attenzione alla realtà che si
è manifestata nel presente della nostra vita.
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