tag:blogger.com,1999:blog-88883683549862751322024-03-28T00:53:25.905+01:00PENSANDO Blog di Paolo CuginiPAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.comBlogger713125tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-1955731253308104962024-03-22T17:43:00.003+01:002024-03-22T17:43:29.131+01:00L'agonia delle acque amazzoniche: riflessioni e iniziative<p> </p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj-dcFMui469nf1Q-W6rWCHeXmVDLacmlIwP6rGEiKotqTics99i70_8QxxNhX7sme1Rp138jbjQ6Gbdw1arEb64swnYgwlByfQeDshiH9oi6GXm6tIDUIQTyZPMsTEVVj7wHnAK4DKYUim_jX9tsduI5nxV_yCC_eW1daEAeZ_-g8n79fntWD_YZnsFrE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="554" data-original-width="984" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj-dcFMui469nf1Q-W6rWCHeXmVDLacmlIwP6rGEiKotqTics99i70_8QxxNhX7sme1Rp138jbjQ6Gbdw1arEb64swnYgwlByfQeDshiH9oi6GXm6tIDUIQTyZPMsTEVVj7wHnAK4DKYUim_jX9tsduI5nxV_yCC_eW1daEAeZ_-g8n79fntWD_YZnsFrE=w400-h225" width="400" /></a></b></div><b><br /><br /></b><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> Articolo di Ivania Vieira: </span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Giornalista, professoressa presso
la Facoltà di Informazione e Comunicazione dell'Università Federale
dell'Amazzonia (UFAM), dottore di ricerca in Processi socioculturali
dell'Amazzonia, editorialista del quotidiano A Crítica de Manaus, cofondatrice
del Forum delle donne afroamericane e caraibiche e il Movimento delle Donne di
Solidarietà dell'Amazzonia (Muse).<o:p></o:p></span></p><div><div id="ftn1">
</div>
</div><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Traduzione:</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">
Paolo Cugini<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">I
nostri occhi hanno visto prosciugarsi i fiumi dell’Amazzonia. Il fondo dei
fiumi rimase terra arrostita, spezzata in centinaia di pezzi. Delfini, pesci e
altre specie sono morti, non sappiamo quanti se ne siano andati e non abbiamo
avuto la possibilità di saperne di più su di loro. I nostri corpi soffrivano,
migliaia di persone erano isolate, affamate di acqua, cibo e alloggi. Questo
accadeva ieri, nel 2023. L’agonia dell’Amazzonia lo scorso anno ha generato
lezioni. Questi sono stati o verranno appresi nel 2024? Quali iniziative si
stanno realmente portando avanti per cambiare i comportamenti della società, le
politiche dei governi abbinate a quelle dei gruppi imprenditoriali e dei
ricercatori? Quanto è disposto il governo dell’Amazzonia ad affrontare gli
effetti del cambiamento climatico e ad avvicinarsi al raggiungimento di uno
degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), il numero 6 – “<b><i>entro il
2030, raggiungere un accesso universale ed equo all’acqua per il consumo umano,
sicuro e accessibile a tutti”.</i></b><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">L'Igarapé
do Gigante, nella Zona Ovest di Manaus, chiede aiuto, una richiesta all'uomo di
comprendere, prima che sia troppo tardi, l'importanza di mantenerlo visibile,
al di là della patina del progetto mosaico e di altri attacchi distruttivi.
Vuole alleanze per la vita e non come una contraffazione che libera la morte.
Non è l’unico, tutti i corsi d’acqua della capitale dell’Amazzonia stanno
morendo, alcuni distrutti dalla contaminazione dei rifiuti domestici e
industriali.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_lpXn4XOx05C08DHOUpnIkSSPzczXgNjFk5aqAnDoXmfIvh-lEHxyPU6dF2cbhSeFqKfEeS09OJ68CUcVLSv4bnW87hjdj_l07y9CyxicNJAvs1Qlj0Cg-bdZnNKe4ateqCjqamH1C9O4fJsLpYYP1GpMTdtLxAyqFXW1QhgJb0-5NGs2rrETwBuov5o" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_lpXn4XOx05C08DHOUpnIkSSPzczXgNjFk5aqAnDoXmfIvh-lEHxyPU6dF2cbhSeFqKfEeS09OJ68CUcVLSv4bnW87hjdj_l07y9CyxicNJAvs1Qlj0Cg-bdZnNKe4ateqCjqamH1C9O4fJsLpYYP1GpMTdtLxAyqFXW1QhgJb0-5NGs2rrETwBuov5o=w400-h225" width="400" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Pellegrinaggio
dell'acqua<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">È
per i corsi d’acqua, i fiumi, i bacini e le vite che li abitano e intorno a
loro, e per le vittime umane che il <b><i>Forum dell’Acqua di Manaus</i></b>
terrà, questo venerdì (22 marzo), il Pellegrinaggio dell’Acqua, quando gruppi
di acqua e i difensori della natura viaggeranno in barca fino al punto
d'incontro dei fiumi Negro e Solimões. Il pellegrinaggio fa parte di una serie
di attività in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita nel 1992
dall'ONU e, dal 1993, viene celebrata con eventi in diversi Paesi in questa
data. Attivisti, artisti, religiosi, rappresentanti dei gruppi indigeni, neri,
giovani, donne, insegnanti, sindacalisti e istituzioni ambientali devono unirsi
al pellegrinaggio che riafferma l'impegno a portare avanti il processo di
consapevolezza, mobilitazione e partecipazione delle comunità di fede e dell’intera
società per contemplare, dal caldo Rio delle Amazzoni, la vita umana e il
pianeta nella mistica della cura e della fraternità.<b><i> Il Pellegrinaggio
dell’Acqua </i></b>è anche una denuncia del fatto che le aziende non possono
fare ciò che vogliono ignorando la legislazione. “<i>L’economia non può avere
questa autonomia rispetto alla politica e all’etica, ma deve essere realmente
focalizzata sul bene collettivo. Non esistono due crisi separate: una
ambientale e una sociale; ma un'unica complessa crisi socio-ambientale</i>”, si
legge in un documento del Forum das Águas, che riflette l'enciclica <i>Laudato
Si'</i> di Papa Francesco a proposito della “cura della nostra casa comune”.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">In
Brasile, il tema adottato dal governo federale per la Giornata mondiale
dell’acqua è “<i>L’acqua ci unisce, il clima ci muove”.</i> Il tempo passa, la
voracità della distruzione avanza. La scarsità d’acqua sta diventando endemica,
avverte l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la
cultura (UNESCO). Ci sono 2 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso
all’acqua potabile. Uno dei risultati del cambiamento climatico, secondo un
documento dell’UNESCO, è l’aumento della scarsità d’acqua stagionale nelle
regioni in cui la risorsa è attualmente abbondante – come l’Africa centrale,
l’Asia orientale e parti del Sud America; nelle regioni dove la disponibilità
idrica è già scarsa – come il Medio Oriente e il Sahel, in Africa, la
situazione dovrebbe peggiorare. “In media, il 10% della popolazione mondiale
vive in paesi con stress idrico elevato o critico”, indica l'agenzia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Secondo
l’UNESCO, i paesi a basso, medio e alto reddito mostrano segni di rischi legati
alla qualità dell’acqua. “<i>La scarsa qualità dell’acqua ambientale nei paesi
a basso reddito è spesso correlata a bassi livelli di trattamento delle acque
reflue, mentre nei paesi ad alto reddito gli effluenti agricoli rappresentano
un problema più serio</i>”.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">“<i>I
pericoli del riscaldamento globale non sono palpabili, immediati o visibili nel
corso della vita quotidiana, non importa quanto sembrino spaventosi, molte
persone continuano a sedersi, senza fare nulla del tutto al riguardo. {...}
aspettiamo che diventino visibili e acuti e solo allora prendiamo misure serie,
per definizione sarà troppo tardi</i>”. Pertanto, costruire canali di
comunicazione tra i diversi attori legati alla questione idrica in modo che le
informazioni generate da studi come quello qui sviluppato siano effettivamente
rilevanti per il processo di adattamento e siano trasmesse in modo chiaro e al
momento opportuno per il processo decisionale.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Infine,
è importante ricordare che lo sviluppo di queste strategie di adattamento deve
essere supportato da politiche pubbliche innovative, capaci di creare le
circostanze necessarie per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico,
in una prospettiva di lungo termine e in un approccio basato sulla costruzione
dei sistemi di cambiamento climatico imparare ad agire in situazioni di
complessità e incertezza. Questo insieme di informazioni prodotte nello studio
Impatto del cambiamento climatico sulle risorse idriche in Brasile – Agenzia
nazionale per l’acqua e i servizi igienico-sanitari di base (ANA), oltre a
guidare i decisori e i formulatori di politiche pubbliche, contribuirà anche
alla costruzione di questo sistema. I nostri occhi vedono il giorno dopo a
Manaus pieno di minacce in atto.<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: PT-BR;">Fonte: </span><a href="https://www.ihu.unisinos.br/637712-a-agonia-das-aguas-da-amazonia-reflexoes-e-iniciativas-artigo-de-ivania-vieira"><span lang="PT-BR">A agonia das águas da Amazônia:
reflexões e iniciativas. </span>Artigo de Ivânia Vieira - Instituto Humanitas
Unisinos - IHU</a> <span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-54803637027754010232024-03-22T03:47:00.004+01:002024-03-22T03:47:38.688+01:00Dio e i suoi nomi<p> </p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 21.3pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaWehasZw6YFmseSG3wqtY1ZAYbusuPa3KXCMeMSSx_m0aomLK-_lWTw4eTz-6DaMpzorJKLKfM-ZdNxitt5nMpNoZ0yq2PU6xkA_4YM-uhq2NVwjguWiIm7VEwUGf_nNb3IquaeYWlGr9z7ioLsnJcW3SYte45Ffmla3aJktmIE-43YyuC8xoMU6hJiM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="556" data-original-width="990" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaWehasZw6YFmseSG3wqtY1ZAYbusuPa3KXCMeMSSx_m0aomLK-_lWTw4eTz-6DaMpzorJKLKfM-ZdNxitt5nMpNoZ0yq2PU6xkA_4YM-uhq2NVwjguWiIm7VEwUGf_nNb3IquaeYWlGr9z7ioLsnJcW3SYte45Ffmla3aJktmIE-43YyuC8xoMU6hJiM=w400-h225" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Dal
documento della CEAMA (Conferenza Episcopale Amazzonica) sugli studi intorno ai
riti amazzonici<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Traduzione:</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">
Paolo Cugini<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Dalla
mitologia indigena di Abya Yala, dove solitamente tutto è interconnesso, il
divino ancestrale acquista importanza come fonte primaria di coesione sociale,
culturale e religiosa di tutta la vita. Il popolo Guaranì ci fornisce alcuni
elementi significativi che aprono questo itinerario. Secondo la mitologia
Guarainense, raccolta dai missionari francescani nel XIX secolo, “<i>all’inizio
tutto era acqua</i>”; “<i>un verme chiamato mbir camminava su alcune canne
sporgenti”,</i> che “<i>si è fatto uomo di sua spontanea volontà e con lui ha
creato la terra. Viene chiamato il maschio mbir Mbiracucha.” </i>Allo stesso
tempo, vive la vita del suo popolo come una vita ardua e piena di dolore che
permette loro di raggiungere la terra promessa del Nonno. Quella parola è
"Nonna" e/o “Nonno” – presente anche in altri popoli, non solo
amazzonici –, che ne acquisisce una ricchezza dimensione polisemica e permette
loro di nominare <i>Colui che tutto si prende cura e ricrea.</i><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Ciò
arricchisce qualcosa che osserviamo nel popolo Chácobo. In essi il divino non è
la monade statica, ma presenza duplice e reciproca. Pertanto, tutto ciò che
esiste ha vita e sesso, come indicazione che tutto ciò che esiste richiede il
suo complemento. Questa dualità sessuale è ancestrale, simbolico e presente in
tutto ciò che esiste; Riflette la relazionalità quotidiana e, in definitiva, ha
la sua origine e il suo fondamento nel trascendente percepito già nel presente.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Secondo
l'espressione di un indigeno Chácobo: “gli dei fecero dei Chácobo uomini e
donne”. Il presente è, in un certo senso, un'immagine. C'è esprimere qualcosa
che appartiene al mondo del divino. La dinamica della vita e la sua reciproca
diversità manifestano l'esistenza, quindi, di una dualità simbolica e interrelazione
del divino, che tutto abbraccia dimensioni ed espressioni concrete della
realtà, fin dalle sue origini, come ogni cosa è in essa stretta connessione o
connessione: cielo-terra, sole-luna, creazione-formazione, unità-diversità, passato
presente, maschile-femminile, mito-storia... Questo incontro di apparenti
opposti viene vissuto, realizzato e costruito nel presente esistenziale di
tanti popoli amazzonici, nella visione del mondo del mondo quotidiano.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Ritornando
ad un'espressione già citata, appare una delle rappresentazioni della divinità sotto
la figura della nonna e del nonno, che “collaborano” al processo
creativo-formativo di tutto ciò esiste e, in particolare, dell’essere umano. I
tratti menzionati ed espressi del Divino come Gli Avó-Avô persistono ancora
nell'esperienza di diversi popoli indigeni, non solo dei Guarayo Amazzonico.
Pertanto, la Kuna di Panama si riferisce al simbolo divino con la denotazione o
significato di “nonno sole” e “nonna mare”, mentre i Guarani sono soliti
menzionare la luna come nonna e la tigre come “nonna-tigre”.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Data
la specifica mentalità indigena, ma allo stesso tempo integrativa e in costante
movimento ricreativo e risignificante, nel corso della storia, dei popoli
amazzonici riteneva incorporate alcune figure divine straniere presenti presso
altri popoli popolazioni indigene. È il caso del Tupa o Tumpa tra i Guarayo,
Ayoreo e Chiquitanos, tra gli altri. È una figura presente nei miti, ma con
poca enfasi sull'esperienza pratica o sulla vita nel mondo. vita quotidiana
indigena. <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Tuttavia,
forse si potrebbe postulare qualcosa di simile a questo Mistero Ineffabile
(Gregorio di Nissa, Karl Rahner), considerato nella tradizione cristiana
occidentale come L’ultimo e Trascendente. Questi esempi permettono di
comprendere che la dualità-molteplicità non esclude l'unità, ma la costituisce,
organizzando le sue culture per un incontro fecondo con il mistero dell'unità
costituita trinitariamente, dal Dio che noi cristiani professiamo.<o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-61353370071012865782024-03-21T23:49:00.002+01:002024-03-21T23:49:25.766+01:00La storia nascosta sotto la foresta Amazzonica<p> </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvdPwhrtHz4bVNLA4Q5ls_wrHOcE0sJiYdVRg-EcLdXW938EzAL0MDQdZ05X2dj8BoXOGF3ZY3XFd1zjeavcdtaQ0XfLkVmM4SBXu46GXJ-6sXHc_yx810KUZabB45D1ySw9-T0gQHjwa2HoIPUI9Sd9b7SOyaMDUzhDKCCqKQzDIAzmZkEyI83Pqonv4/s4000/IMG_20230901_103850.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="2992" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvdPwhrtHz4bVNLA4Q5ls_wrHOcE0sJiYdVRg-EcLdXW938EzAL0MDQdZ05X2dj8BoXOGF3ZY3XFd1zjeavcdtaQ0XfLkVmM4SBXu46GXJ-6sXHc_yx810KUZabB45D1ySw9-T0gQHjwa2HoIPUI9Sd9b7SOyaMDUzhDKCCqKQzDIAzmZkEyI83Pqonv4/w299-h400/IMG_20230901_103850.jpg" width="299" /></a></div><br /><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><br /></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right; text-indent: 21.3pt;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Natuza
Nery, giornalista brasiliana incontra lo scrittore Reinaldo José Lopez, autore
del libro:1499. </span><i><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: PT-BR;">O Brasil antes
de Cabral.</span></i><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-ansi-language: PT-BR;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Herper
Collins, 2017; l’archeologo Edoardo Goes Neves, per cogliere la situazione dei
popoli amazzonici prima dell’arrivo degli europei; infine il biologo Luis Aragão,
capo della divisione dell’osservatorio di ricerche spaziali del Brasile.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">L’Amazzonia
nasconde tesori. Ci sono società precolombiane. Società che avevano gerarchie definite.
Hanno incontrato città, architetture in una ricerca degli ultimi tempi. Queste scoperte
mostrano come i popoli amazzonici che hanno abitato il territorio per
moltissimi secoli, abbiano prodotto una cultura che raccoglieva il modo di
abitare l’ambiente, rispettandone i ritmi, i tempi, le forme. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Edoardo
Goes Neves, archeologo incontrato da Natuza Nery spiega che si comprende che c’era
moltissima gente. Si coglie oggi molto bene l’interazione dei popoli amazzonici
con l’ambiente. Si coglie che c’erano persone da tante parti. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Si
trovano città di 2500 anni fa. Si trovano abitazioni antichissime e c’era un’interconnesione
molto grande con strade, produzione agricola. Si capisce che c’era già un
livello di tecnologia significativa. L’Amazzonia è stata molto occupata. C’era
una popolazione densissima, si parla di 8 milioni di abitanti. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Com’erano
fatte queste strutture che si trovano sotto la foresta? Nella foresta no ci
sono pietra da costruire strutture grandi. Le popolazioni scavavano trincee
profonde con obiettivi di difesa, religiose e per raccogliere alimenti. Queste
strutture sono sparite e, in certo senso, la foresta ha aiutato a proteggerle. Questo
lavoro di recupero è stato possibile attraverso i nuovi strumenti che la
tecnologia offre. Si riesce a cogliere se in un terreno ci sono elementi di
strutture umane. Gran parte delle strutture ritrovate si facevano culti
religiosi. Nelle strutture trovate in cui sono state incontrate ceramiche,
erano spazi per l’agricoltura e la cucina. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">L’uso
del carbonio 14 è utilizzato per datare gli elementi incontrati. Si cerca di
capire anche che tipo di vegetazione c’era in quel contesto. Ci sono migliaia
di strutture sotto la foresta amazzonica, forse circa diecimila aree con
strutture architettoniche. Queste popolazioni sono originarie, nomadi, che
utilizzavano la foresta per la propria sussistenza e praticavano l’agricoltura
per mantenersi. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Le
strade erano costruite conforme ai punti cardinali. Le età di queste strutture
datano di 1500 anni fa. In alcune zone si arriva sino a 2500 anni fa. Ciò
significa che la foresta era utilizzata in modo sostenibile già in quest’epoca.
Come era sostenibile? Nel 10% dell’Amazzonia in cui si trovano queste
strutture, esiste una relazione forte tra queste strutture e biodiversità
locale che hanno interesse antropico. La densità di specie addomesticabili come
la castagna, Açai e altre sono state protette dai popoli indigeni. La
popolazione arricchiva le zone in cui abitavano. Si trovano forme usate tanti
secoli fa per migliorare la protezione dell’Amazzonia. Sono questi popoli che
hanno vissuto per molti secoli che hanno protetto la foresta. C’è stato un
rapporto sostenibile tra i popoli della foresta e la natura. Dovremmo apprendere
da questi popoli come si fa a convivere con la natura.</span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-41802249463919126822024-03-18T13:34:00.003+01:002024-03-18T13:34:21.388+01:00STRADE DELL'AMORE<p> </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeOVyFHd_JyLALnbWym7ZQWTk1M-d94bkztc1uIl8cj-vliF_K06CbPP_G8hLI1koiWa7WTB0Ht271h6AGWBsWbwyeHHxlfbabxKxIrbijapi93wQj3nUSsTy1UqrsFDWOyxS8ISko5YOvhK9bY9Y5mdwLCiIdskUdssnfTZZGXrgrGEj33FzkJEul738/s1294/WhatsApp%20Image%202024-03-18%20at%2008.27.38.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1294" data-original-width="925" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeOVyFHd_JyLALnbWym7ZQWTk1M-d94bkztc1uIl8cj-vliF_K06CbPP_G8hLI1koiWa7WTB0Ht271h6AGWBsWbwyeHHxlfbabxKxIrbijapi93wQj3nUSsTy1UqrsFDWOyxS8ISko5YOvhK9bY9Y5mdwLCiIdskUdssnfTZZGXrgrGEj33FzkJEul738/w286-h400/WhatsApp%20Image%202024-03-18%20at%2008.27.38.jpeg" width="286" /></a></div><br /><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Si
parte mercoledì 20 marzo, alle 21.15, con “Strade dell’amore. Fede, Bibbia e
omosessualità”, il primo di tre incontri in presenza e ON LINE organizzati dal
Centro culturale San Rocco dell’Arcidiocesi di Fermo, dall’Azione Cattolica
della parrocchia di Santa Caterina di Fermo in collaborazione con La Tenda di
Gionata, associazione nata su sollecitazione del defunto sacerdote fermano
David Esposito, per riflettere su questi temi alla luce dei documenti sinodali
e dell'ascolto delle persone LGBT. Vi aspettiamo e PASSAparola Info su <a href="https://www.gionata.org/marzo-aprile-2024-diocesi-di-fermo-e-on-line-con-gli-incontri-strade-dellamore-fede-bibbia-e-omosessualita/">https://www.gionata.org/marzo-aprile-2024-diocesi-di-fermo-e-on-line-con-gli-incontri-strade-dellamore-fede-bibbia-e-omosessualita/</a>
<o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-38329154776256345852024-03-15T12:38:00.003+01:002024-03-15T12:38:58.294+01:00IL SILENZIO SUGLI ABUSI IN ITALIA<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKomHUsPtcE2rh8hMCCM4rbpUffIUuTnWcFU8_9kQgxG3dawMzvv7wevOUtZ0NogKB1Q7P0QecPikbIxw0OUrN3zvKcXqraWQGbiMqkeLI8-6Q5BfHX27qWcrg4zftr-_-NkKmISLTdpLA_U_zNNO8ZFiLXrtvBdoS7UjWJYRLzCqhengrPd-nfZN6czM/s1600/IMG-20240312-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1131" data-original-width="1600" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKomHUsPtcE2rh8hMCCM4rbpUffIUuTnWcFU8_9kQgxG3dawMzvv7wevOUtZ0NogKB1Q7P0QecPikbIxw0OUrN3zvKcXqraWQGbiMqkeLI8-6Q5BfHX27qWcrg4zftr-_-NkKmISLTdpLA_U_zNNO8ZFiLXrtvBdoS7UjWJYRLzCqhengrPd-nfZN6czM/w400-h283/IMG-20240312-WA0000.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 10.0pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Venerdì 12 aprile 2024 alle ore 17,00</span></b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 10.0pt; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">il Laboratorio Re-in-surrezione
organizza un evento online su Zoom dedicato alla presentazione di due saggi
pubblicati sulla rivista internazionale di teologia Concilium (n°4 2023):<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 10.0pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il silenzio degli abusi in Italia</span></b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> tra omertà, rivittimizzazione e ricerca di giustizia di Federica
Tourn e Ludovica Eugenio;<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 10.0pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quando il potere spirituale distrugge la
vita</span></b><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">: abusi sessuali nella chiesa cattolica di Virginia Saldanha.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 10.0pt; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I saggi saranno presentati dalle
autrici: Ludovica Eugenio direttora di Adista, Federica Tourn giornalista
professionista, Virginia Saldanha (dall’India) teologa della liberazione di
base.<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 150%; margin-bottom: 10.0pt; text-align: justify;"><span style="color: #222222; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Link dell’evento: <a href="https://bit.ly/VociDaConcilium" target="_blank"><span style="color: #1155cc;">https://bit.ly/VociDaConcilium</span></a><o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-70812026248401278402024-03-05T13:56:00.005+01:002024-03-05T23:07:00.133+01:00La situazione in terra Yanomami dopo un anno di emergenza<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCDzw54Zo7Q2NdxhqKTfYJgojbtbF3etTrb_x84K8GLEgx2YEYIVe-Th2xgIyagLmY7n3GyUlfKXxqABr_0ZENNPnuzuQKbr8ciVH5YjywXazCehvPi4jnaNZ3HJnAirONnvo12Z9DwoB8mF7KvsJKHENiZ9kkB_Lr2s_mWIUYshAjfU0TJhEBLFyR0Fo/s768/167629887163ea4a77d5720_1676298871_3x2_md.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="768" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCDzw54Zo7Q2NdxhqKTfYJgojbtbF3etTrb_x84K8GLEgx2YEYIVe-Th2xgIyagLmY7n3GyUlfKXxqABr_0ZENNPnuzuQKbr8ciVH5YjywXazCehvPi4jnaNZ3HJnAirONnvo12Z9DwoB8mF7KvsJKHENiZ9kkB_Lr2s_mWIUYshAjfU0TJhEBLFyR0Fo/w400-h266/167629887163ea4a77d5720_1676298871_3x2_md.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Marianna Vick<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> </span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-ansi-language: PT-BR;">Fonte: </span></b><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><a href="https://www.nexojornal.com.br/expresso/2024/01/13/a-situacao-na-terra-yanomami-apos-1-ano-de-emergencia"><span lang="PT-BR">https://www.nexojornal.com.br/expresso/2024/01/13/a-situacao-na-terra-yanomami-apos-1-ano-de-emergencia</span></a></span></b><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; mso-ansi-language: PT-BR;"> <span lang="PT-BR"><o:p></o:p></span></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">(Traduzione:
Paolo Cugini)<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> </span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">13
gennaio 2024 (aggiornato il 13/01/2024 alle 03:27)<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">La
crisi sanitaria e l'invasione dei minatori nel territorio indigeno hanno
generato agitazione a livello nazionale e internazionale nel 2023. Il ritorno
degli invasori, mesi dopo le prime azioni del governo, ha portato all'annuncio
di nuove misure. Il 20 gennaio si conclude un anno da quando il governo
federale ha dichiarato lo stato di emergenza sulle terre degli indigeni
Yanomami persone, a Roraima, ad affrontare una crisi umanitaria aggravata dalla
presenza di attività minerarie illegali. Dopo il provvedimento, l'Esecutivo ha
adottato azioni di emergenza per espellere gli invasori. La situazione nella
regione resta tuttavia critica. <b><i>Demarcata nel 1992, la terra Yanomami è
il territorio indigeno più vasto del Brasile.</i></b> I casi di malaria e di
grave malnutrizione riscontrati nella regione nel 2023 hanno generato
agitazione nazionale e internazionale, oltre alle mobilitazioni contro
l’estrazione dell’oro. L’annuncio del ritorno dei minatori e di nuovi casi di
malattia nel 2024 ha portato il governo ad annunciare nuove misure.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Cosa
ha segnato la crisi nel 2023?<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Il
governo federale ha dichiarato lo stato di emergenza nella terra degli Yanomami
nel 2023 dopo aver salvato bambini della regione in gravi condizioni di salute.
I team esecutivi erano sul territorio dall’inizio dell’anno per verificare le
relazioni rilasciate alla fine del 2022 su una crisi sanitaria locale. La
malaria, la malnutrizione grave e le infezioni respiratorie acute hanno
colpito, tra gli altri gruppi, neonati e anziani.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Secondo
il Ministero della Salute, più di 1.000 indigeni sono stati portati via dal
territorio quella settimana per evitare di morire, ma le cause del problema non
erano nuove. I dati comunicati nel 2022 dal Segretariato speciale per la salute
indigena all’Agenzia pubblica attraverso la legge sull’accesso alle
informazioni hanno mostrato che il 56,5% dei bambini Yanomami monitorati dalle
autorità pubbliche soffriva di malnutrizione acuta nel 2021.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Secondo
i dati del Ministero della Salute forniti nel 2022 al portale G1 tramite la
Legge sull’accesso alle informazioni, nella terra degli Yanomami tra il 2016 e
il 2020 sono stati registrati 85 decessi di bambini e adulti dovuti alla
malnutrizione. I leader indigeni e gli operatori sanitari hanno attribuito la
situazione alla presenza di attività minerarie illegali. L’attività contamina i
fiumi e degrada la foresta, colpendo la pesca, la caccia e la disponibilità dei
prodotti consumati dalle popolazioni indigene, che sono soggette a
malnutrizione. Gli invasori sono anche vettori della malaria, che ammala le
comunità al punto da renderle incapaci di mangiare o cercare e coltivare cibo. Secondo
i leader indigeni locali, nel 2023 operavano nella terra degli Yanomami 20.000
minatori; Presenti da decenni nel territorio indigeno, gli invasori sono
aumentati durante il governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Altri
fattori segnalati all’epoca per la malnutrizione nella regione erano la
vulnerabilità sanitaria – caratterizzata dalla mancanza di fornitura di acqua
potabile, raccolta dei rifiuti e servizi igienico-sanitari nei villaggi – e la
precarietà dell’assistenza sanitaria nella terra degli Yanomami. Dei 360
villaggi individuati nell’area, solo 78 disponevano di unità sanitarie di base
operative all’inizio del 2022. I posti mancavano di agenti sanitari,
formazione, attrezzature e cibo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrOSPhAabRpWHTNpbdq4H0MSfe5VKFnlSo1Vo_WbZEwnTfgbvz5hycaUo_pGi5iztbrM80q0syYpA63MqeiSQsSpnTwBCr7oUzTSJcAjc9RlSFwJpJjEnCsSTpr4QjXp8ZeFxRqiNpqHkamtWCa5zeU7ZkwBNiA66fM58H1VzS0oaEWFPT-pcZRu4ugtw/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="341" data-original-width="512" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrOSPhAabRpWHTNpbdq4H0MSfe5VKFnlSo1Vo_WbZEwnTfgbvz5hycaUo_pGi5iztbrM80q0syYpA63MqeiSQsSpnTwBCr7oUzTSJcAjc9RlSFwJpJjEnCsSTpr4QjXp8ZeFxRqiNpqHkamtWCa5zeU7ZkwBNiA66fM58H1VzS0oaEWFPT-pcZRu4ugtw/w400-h266/unnamed.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Cosa
è successo da allora?<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Una
delegazione di ministri e del presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha visitato
la terra degli Yanomami nel gennaio 2023. Il governo federale ha mobilitato
diversi organismi per affrontare la crisi umanitaria nella regione. Sono state
adottate diverse azioni per combattere la malnutrizione, fornire assistenza
sanitaria e allontanare i minatori dal territorio. Nel 2023 sono state lanciate
13 operazioni dalla Polizia federale. Nell'atto sono avvenuti 175 arresti. Sono
stati eseguiti 114 mandati di perquisizione e sequestro. Sono stati sequestrati
beni per 589 milioni di R $. Sono 387 le indagini in corso<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Alcuni
dei problemi sulle terre indigene sono diminuiti dopo pochi mesi. Secondo il
Ministro dei Popoli Indigeni, Sônia Guajajara, più dell’80% dei minatori che si
trovavano nel territorio se ne sono andati nel luglio 2023, dopo un semestre
dalle prime operazioni. Mentre alcuni invasori lasciarono liberamente la zona,
altri furono espulsi. Con la partenza ci furono cambiamenti ambientali. Secondo
i dati di una piattaforma della Polizia Federale, nell’aprile 2023 la
deforestazione associata all’attività mineraria è diminuita del 95% nella terra
degli Yanomami nell’aprile 2023 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Anche le immagini satellitari della PF e delle Forze Armate hanno mostrato che
la qualità dell'acqua di fiumi come l'Uraricoera è migliorata dopo pochi mesi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Le
azioni del governo, tuttavia, sono diminuite dopo la prima metà dell’anno e i
progressi si sono interrotti. Un rapporto pubblicato nell’agosto 2023 da tre
organizzazioni indigene – Hutukara Associação Yanomami, Associação Wanasseduume
Ye’kwana e Urihi Associação Yanomami – ha mostrato che all’epoca l’estrazione
mineraria continuava ad essere attiva in aree non identificate nel monitoraggio
ufficiale. Quattro mesi dopo, il Ministero pubblico federale ha ribadito che un
gran numero di invasori erano tornati.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Ciò
che caratterizza la situazione attuale<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">La
crisi nelle terre indigene si è ripresentata nel 2024 con il rilascio di nuove
immagini degli Yanomami. Le foto prodotte dall'associazione Urihi e pubblicate
tra martedì (9) e mercoledì (10) da Agência Pública e dal portale G1 mostrano
che, oltre all'attività mineraria, nella regione persiste la crisi sanitaria.
Nei registri compaiono bambini visibilmente malnutriti, con peso inferiore alla
quantità raccomandata e ossa visibili. Ritornati anche i danni ambientali.
Video e foto ottenuti da Nexo con Marcelo Moura, antropologo del Museo
Nazionale dell'UFRJ (Università Federale di Rio de Janeiro) che lavora vicino
agli Yanomami, mostrano che l'acqua dei fiumi in terra indigena ha ripreso il
ruolo dell'argilla -colore marrone, associato all'attività mineraria:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">I
video sono stati prodotti da Fernando Palimitheli, nella comunità Palimiu, in
Alto Alegre (RR). In uno di essi, gli indigeni riuniti sostengono che i
minatori circolano senza permesso nei loro dintorni e che il gruppo ha
distrutto corsi d'acqua, attività di pesca, vita quotidiana e opportunità di
lavoro. Per loro, il governo federale deve riprendere le azioni di deintrusione.
Per chi segue la situazione, l’impressione è che poco sia cambiato dal 2023.
Moura ha affermato che, nonostante le misure adottate nella prima metà dello
scorso anno, le trasformazioni sono lente, sia nella repressione
dell’estrazione mineraria che in quella sanitaria. Problemi di coordinamento e
logistici impediscono azioni più efficaci:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“Stanno
cercando di riprendere [l’assistenza sanitaria], ma trovano ancora molto
difficile raggiungere le zone che ne hanno bisogno, che sono lontane dalla
pista di atterraggio. Abbiamo ancora unità sanitarie che non funzionano perché
sono state distrutte e occupate dai minatori. Le équipe sanitarie non vanno in
certi posti perché temono per la loro sicurezza” <b><i>Marcelo Moura </i></b>antropologo
del Museo Nazionale dell'UFRJ (Università Federale di Rio de Janeiro) che
lavora a stretto contatto con gli Yanomami, in un'intervista a Nexo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh65pa0CiyS38rILnplCtHoMXTZGM3N8X0pjYL_ZCuXCjlwxtuPAvzQZhJGofrgPmPkRVlM7E1XyovN6FKnM4exa-xMUbmWaIF-0DcRdPwFTL5cpgJXftksoQS3YrMnfZCnMVQSyWbAyIMpMAlGT8bdYHOm7mjjtq1-7TucKHmwqvORd53u5ihvAFJr6s/s1367/terra-indigena-yanomami-aerea-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="859" data-original-width="1367" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh65pa0CiyS38rILnplCtHoMXTZGM3N8X0pjYL_ZCuXCjlwxtuPAvzQZhJGofrgPmPkRVlM7E1XyovN6FKnM4exa-xMUbmWaIF-0DcRdPwFTL5cpgJXftksoQS3YrMnfZCnMVQSyWbAyIMpMAlGT8bdYHOm7mjjtq1-7TucKHmwqvORd53u5ihvAFJr6s/s320/terra-indigena-yanomami-aerea-1.jpg" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Priscilla Oliveira</span></i></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">, attivista e ricercatrice presso
l'organizzazione indigena Survival International, è d'accordo. Secondo lei,
sotto l’attuale governo c’è più assistenza agli Yanomami che sotto l’ex
presidente Jair Bolsonaro – che ha smobilitato la politica indigena in Brasile
dal 2019 al 2022 –, ma le azioni sono ancora specifiche. Gli impatti della
mancanza di misure più efficaci possono essere profondi:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“La
situazione è estremamente grave. Se la questione non verrà risolta al più
presto, le conseguenze a lungo termine per la vita e lo stile di vita degli
Yanomami potrebbero essere disastrose. Ciò include enormi impatti sulla loro
cultura e sul loro futuro come popolo. Alcune comunità sono state così
devastate dai minatori che ci vorranno anni per riprendersi”. Priscilla
Oliveira, attivista e ricercatore presso l'organizzazione indigena Survival.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Internazionale,
in un'intervista a Nexo<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">In
una dichiarazione al portale G1, la ministra Sônia Guajajara ha valutato che ci
sono state molte azioni del governo nel 2023 – “azioni sanitarie, operazioni
per allontanare i minatori dal territorio, per garantire acqua potabile, per
garantire cibo” – ma ha ammesso che sono insufficienti. Per lei non sarebbe
possibile risolvere la situazione in un anno. Internamente, secondo il
quotidiano Folha de S.Paulo. le persone coinvolte in operazioni nelle terre
indigene hanno affermato, almeno dalla metà del 2023, che era necessaria una
presenza permanente nella regione.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Cosa
prevede il governo per il 2024<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Di
fronte al ritorno dei minatori nelle terre indigene, il governo federale ha
annunciato martedì (9) che intende avere un gruppo permanente a Roraima per
combattere le invasioni. Secondo il ministro della Casa Civile, Rui Costa,
nello Stato verrà creata una “casa del governo”, con rappresentanti di diversi
dipartimenti. La Polizia Federale e le Forze Armate devono avere una presenza
continuativa sul territorio. Il provvedimento rappresenta un cambiamento nel
modo di affrontare il problema.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“Passiamo
dalle azioni di emergenza alle azioni permanenti”, ha affermato mercoledì 10
Sônia Guajajara al portale G1, durante una visita a Roraima. L'annuncio è
avvenuto dopo un incontro dei vertici del governo con il presidente Luiz Inácio
Lula da Silva: “Tratteremo la questione indigena e la questione Yanomami come
una questione di Stato, cioè dovremo fare uno sforzo ancora maggiore,
utilizzando tutto il potere di cui può disporre la macchina pubblica, perché
non è possibile che possiamo perdere una guerra per l’estrazione mineraria
illegale, per i taglialegna illegali, per le persone che agiscono contro ciò
che stabilisce la legge”. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">La
presenza di un'azione permanente nella regione era da mesi una richiesta del
Ministero dei Popoli Indigeni. Moura ha detto a Nexo che il cambiamento è
positivo, ma che l’iniziativa è ancora agli inizi: il governo dovrebbe fornire
i dettagli entro 30 giorni. Inoltre, il numero di nuove basi federali
annunciate nella terra degli Yanomami – tre – è piccolo, considerando le
dimensioni del territorio:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“Le
basi devono espandersi, aggiungendosi alle basi Funai [Fondazione Nazionale per
i Popoli Indigeni], che non sono strutturate. Tutti i corpi idrici, che sono al
centro dell'attività mineraria, dovrebbero avere basi. C’è grande difficoltà
per il governo statale nel comprendere il territorio yanomami e fornire una
risposta che tenga conto delle specificità di ciascuna regione. Resta da capire
quale sarà la reale capacità di dispersione [del piano] sul territorio” Marcelo
Moura. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Oliveira
ha anche affermato che, affinché il piano funzioni, è necessario un maggiore
impegno da parte delle Forze Armate. L'azione dei militari è stata considerata
insufficiente nel primo anno di emergenza. A novembre, ad esempio, il Ministero
della Difesa ha riconosciuto di aver finora consegnato alle popolazioni
indigene solo 34.000 dei 50.000 cesti alimentari richiesti da altri enti
governativi:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">“Avere
la presenza di parte del governo federale lì [a Roraima] faciliterà le
autorizzazioni e le decisioni, e le proposte sono benvenute, ma occorre molto
più impegno. È necessario avere una migliore distribuzione del cibo, garantire
la sicurezza delle squadre mediche per raggiungere le aree remote”<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Interrogato
da Nexo, il Ministero della Difesa ha dichiarato che, dall'inizio della task
force del governo federale, “il supporto logistico delle Forze Armate ha
portato alla distribuzione di circa 766 tonnellate di viveri e materiali
trasportati, che hanno superato la soglia delle 36 tonnellate”. migliaia di
cesti alimentari distribuiti. Inoltre, sono state effettuate 3.029 visite
mediche e 205 evacuazioni aeromediche. Nelle azioni per combattere l'estrazione
mineraria illegale, i militari hanno arrestato 165 sospetti, consegnato agli
organi di pubblica sicurezza”.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Cosa
c'è ancora da fare<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Per
Oliveira sono necessarie diverse azioni per garantire la protezione del
territorio Yanomami. Parte di queste misure, secondo lei, sono elencate in una
risoluzione pubblicata dalla Corte interamericana dei diritti umani nel
dicembre 2023. La corte regionale ha visitato la terra indigena l'anno scorso e
ha proposto, tra le altre misure:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">attuare
un controllo costante dello spazio aereo nel territorio<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">installare
blocchi e monitorare permanentemente i fiumi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">creare
meccanismi di pattugliamento di routine<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">indagare
sulle denunce di violenza contro le popolazioni indigene nella regione<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">distribuire
cesti alimentari nelle comunità remote<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">ristrutturare
i posti sanitari<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">rafforzare
la tutela delle cosiddette popolazioni indigene isolate<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Moura
ha affermato che i principali colli di bottiglia sono logistici. “Questo è il
punto che ha finito per indebolire l’intera risposta del governo [sulla terra
degli Yanomami nel 2023]. Servono più aerei e capacità di circolazione sul
territorio. Senza questo non è possibile combattere l’estrazione mineraria
nella foresta”, ha affermato. Bisogna anche ricordare che, secondo lui, i
problemi degli Yanomami non riguardano solo il territorio indigeno. Si
registrano situazioni di violenza nelle città di Roraima, come la capitale Boa
Vista. “Molte persone allontanate [dalle terre indigene] per sottoporsi a cure
sanitarie non hanno alcun sostegno, dormono per strada e non trovano spazi dove
essere accolte”.<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Le
nuove operazioni del governo hanno rappresentato una nuova sfida. In una
decisione di mercoledì (10), i dipendenti federali che lavorano nel settore
ambientale hanno deciso di sospendere le attività sul territorio yanomami a
causa dell’impasse sulla ristrutturazione delle carriere. In un comunicato, il
consiglio che rappresenta il settore ha precisato che verranno mantenute
soltanto le attività interne finché il governo non risolverà i negoziati
iniziati a ottobre.<o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-50350587940773179442024-02-29T23:14:00.007+01:002024-02-29T23:22:34.874+01:00Alcuni aspetti della spiritualità sciamanica<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg-iAycZHDzIiSA0l37ZlLmZVS4sFyYdxh7CXMgLkhDhsmGw4Z_KrTZIKHzdJT3MXt2fvYPofZgeaH1MTiCB8Z98GXgXjdKA8QtZnZXY-mJNu8xqRyFHHUQfSvbsKWCu2-Lh-_52ZQqNcDoGT34v3XLf_d0kG39lVvQNLGPhv9We6HWuVl5bQYlQCO4FrM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="406" data-original-width="750" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg-iAycZHDzIiSA0l37ZlLmZVS4sFyYdxh7CXMgLkhDhsmGw4Z_KrTZIKHzdJT3MXt2fvYPofZgeaH1MTiCB8Z98GXgXjdKA8QtZnZXY-mJNu8xqRyFHHUQfSvbsKWCu2-Lh-_52ZQqNcDoGT34v3XLf_d0kG39lVvQNLGPhv9We6HWuVl5bQYlQCO4FrM=w400-h216" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 1cm;"><a name="_Hlk159688407"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br /></span></b></a></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 1cm;"><a name="_Hlk159688407"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">ALLA RICERCA DI UNA
LITURGIA INCULTURATA NELL’AMAZZONIA<o:p></o:p></span></b></a></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 1cm;"><br /></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> </span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right; text-indent: 1cm;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Da
alcuni messi abbiamo messo in piedi in parrocchia un piccolo gruppo di ricerca
liturgica. Ogni sabato ci troviamo al pomeriggio per leggere e commentare
alcune pagine del materiale che la Conferenza Episcopale Amazzonica (CEAMA) ha
elaborato per mettere in pratica le indicazioni del Sinodo sull’Amazzonia.
Abbiamo già analizzato il ruolo di grande importanza che le donne hanno all’interno
delle comunità indigene e ci siamo interrogati sulle modalità di coinvolgimento
delle donne nelle nostre comunità cristiane. Il percorso è continuato prendendo in coniderazione le esperienze spirirtuali dei capi religiosi indigeni, le cui capacità riconosciute dalle comunità indigene, consentono loro di comunicare con le potenze superiori presenti nella natura. Questi personaggi sono chiamati: sciamani. </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">L'espressione
“sciamanico” non riduce la questione alle esperienze e alla vita dello
sciamano, ma si riferisce a un modo per trovare il mondo profondo dello spirito
che risiede in tutte le cose. Un punto di partenza fondamentale è riconoscere
che la giungla è un essere vivente. Per i popoli amazzonici, la natura non è
qualcosa che è a nostra disposizione, ma uno spazio vivo, animato e, chi la
vive in questo modo, percepisce la presenza degli spiriti che la abitano: gli
xapiris. Dobbiamo tenere presente che ciò non significa che foresta (giungla)
abbia un animus autonomo, come sosterrebbe una posizione di tipo animista. Il
sacro abita nella giungla, ma non è solo quello. Lo tiene, dentro c'è il
linguaggio di un mondo a cui non si accede dominandolo, ma trasformandosi In
lui. “La giungla ha una densità sacramentale. Questa presenza sacra è il
risultato di un momento dell'origine in cui tutto era caos” (tra virgoletto
metto alcune parti del testo in portoghese del documento della CEAMA, che non è
ancora pubblicato). <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">C'è
nella giungla un'armonia che dev’essere decifrata per ritrovare la saggezza
presente nelle cose. Per riconoscere il mistero presente nella natura è
necessario trasformarsi in essa; solo diventando la sua realtà lo si può
comprendere. Qui occupano un posto decisivo le cosiddette “erbe allucinogene”,
che in realtà, dal punto di vista occidentale, vengono descritte come sostanze
che provocano uno stato di trance simile a quello degli alcaloidi. Tuttavia, il
modo più appropriato è chiamarle “erbe maestre”. Consentono, infatti, l'accesso
al linguaggio, alla chiave della saggezza presente nella natura della giungla.
Esiste, quindi, una rivelazione sacra a cui si accede attraverso le piante
maestre. È qui che lo sciamano ha una missione speciale. “È qualcuno che si è
preparato attraverso un percorso di purificazione. Non basta consumare la
pianta, ma è fondamentale purificare l'organismo per poter entrare in contatto
con la verità che la natura racchiude”. Questa rivelazione si comunica con
canti e danze che non hanno dimensione decorativa o estetica, ma sono il modo
in cui la saggezza si fa conoscere. Lo sciamano, in questo senso, non ha una
missione sacerdotale, ma profetica; il senso della sua attività non è quella di
mediare l'efficacia del sacro, ma di farne conoscere il messaggio. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjJH-AqueDdft4qOx9k1t0BjgDiD-2fc2jcAx8XmVIPyJy2k2jl1WIj3U2B-BWAtqCZQzKdSoz7RlgXjehnnUnqIF3XY4SoF3VrBbeuMcJUNm69vdGe_9wOleOR2FBnAcJh00X5qTOp0A6kHxcStRAsHlwzjhtHy2-IL_HGnrKcg2S1jkEh4Wjq68QUrpA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="406" data-original-width="750" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjJH-AqueDdft4qOx9k1t0BjgDiD-2fc2jcAx8XmVIPyJy2k2jl1WIj3U2B-BWAtqCZQzKdSoz7RlgXjehnnUnqIF3XY4SoF3VrBbeuMcJUNm69vdGe_9wOleOR2FBnAcJh00X5qTOp0A6kHxcStRAsHlwzjhtHy2-IL_HGnrKcg2S1jkEh4Wjq68QUrpA=w400-h216" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Quando
si fa un'interpretazione teologia dei miti ancestrali indigeni, è essenziale
interrogarsi sul modo in cui viene articolata: rivelazione in senso cristiano
con la comunicazione divina nelle pratiche rituali indigene. Perciò, è
essenziale pensare al rapporto tra il cosmo e Gesù Cristo e al ruolo della
mediazione umana del cosmo. La logica sciamanica ha una propria struttura che
non dovrebbe a tutti i costi costringere ad entrare nella ritualità cristiana.
Tuttavia, potremmo chiederci se uno sciamano cristiano può contribuire al
cammino di una comunità ecclesiale. Per fare questo, è necessario riconoscere
che la natura ha una vita che contiene saggezza per vivere meglio. Pertanto, la
rivelazione di Gesù Cristo contenuta nei testi canonici non è in conflitto con
la presenza creata di un logos in tutta la creazione. C’è, dunque, un contenuto
sacro nella natura, che lo sciamano può cogliere e comunicare alla comunità. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Le
cristologie cosmiche dei Padri della Chiesa, in particolare di Massimo il
Confessore, non sarebbero in conflitto con l'idea che, l'essere delle cose, ci
insegna una vita più integrale. Possiamo concludere, in questo senso che, se lo
sciamanesimo contribuisce in qualche modo alla logica ministeriale nella vita
della Chiesa, è più legata ad un carisma profetico che sacerdotale. A questo
proposito, dobbiamo rivedere un'altra questione, ovvero pensare alla profezia
solo in connessione con la storia. “La nozione di storia sviluppata in
Occidente è stata collegata all’esercizio della libertà umana sulla creazione”.
In questo senso, fare storia significa incidere trasformando la natura. Al carisma
sciamanico ciò che viene insegnato non ha nulla a che vedere con un modo di
agire nei confronti delle cose, ma con l'apprendimento dalle cose. In questo
senso, la profezia sarebbe la rivelazione di una sapienza nascosta in tutto ciò
che esiste, come il fiume, la giungla, il giaguaro o gli uccelli: rivela una sfera
sacra piuttosto che un tipo di comportamento, che dovremmo raggiungere. Tuttavia,
per vivere questa esperienza è necessaria una purificazione che incide sul comportamento.
Non puoi bere <i>ayahuasca</i> senza digiunare e, ancor più, senza astenersi dai
rapporti sessuali. Prima, ma anche dopo, qualcuno diventa ciò che mangia o
sperimenta. È necessario, dunque, riconsiderare il modo di intendere
l'ontologia, le relazioni con Dio e l’esperienza della natura oltre i processi
deduttivi, dando maggiore spazio alla sensibilità.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgnCOcR1oSyws_ufERvKR86GPqkc8b3y5RvjGF-eDVTF-cVI9CzRNxEHvRgZch5FqqzjN6Bl_Im7LUv26zsWDkSH52x-4On62iHGL0VeALcrnoXxGwqNJoCTkvLitEwgnByr7hZxT6YgzG6acYLqxxwGlRJ6RUTvGg0lB7FlD-GjpS2IS-N4kLqzXpFMZs" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="477" data-original-width="645" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgnCOcR1oSyws_ufERvKR86GPqkc8b3y5RvjGF-eDVTF-cVI9CzRNxEHvRgZch5FqqzjN6Bl_Im7LUv26zsWDkSH52x-4On62iHGL0VeALcrnoXxGwqNJoCTkvLitEwgnByr7hZxT6YgzG6acYLqxxwGlRJ6RUTvGg0lB7FlD-GjpS2IS-N4kLqzXpFMZs=w400-h296" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Nella
logica sciamanica c’è un insegnamento fondamentale, in merito alla relazionalità
che sfugge alla costruzione della verità meramente deduttiva, e che cede il
posto alla dimensione della coscienza emotiva e concreta. Qualsiasi ministero
progettato per l’Amazzonia, deve farlo riconoscendo questa questione centrale,
per proporre la verità del Vangelo: non lo si può fare nel formato della
prospettiva della conoscenza, che ha prevalso in Occidente. “La sfida, quindi,
non è assumere la ritualità sciamanica per l’organizzazione del rito cristiano,
ma assumendo la forma relazionale in cui tutto viene vissuto e dove i sensi,
come spazio in cui avviene l'intelligenza della realtà, hanno una dimensione
centrale”. È anche il primo passo per evitare la stigmatizzazione di queste
forme di connessione con la saggezza della natura, per iniziare a riconoscere
che esiste un modo per connettersi con l'essere, in cui si conosce attraverso
l'emozione, la comunione e l'unione con gli esseri che abitano la giugla. <o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-17164330439307358472024-02-17T21:48:00.004+01:002024-02-17T21:48:30.648+01:00VEGLIE DI REGHIERA 2024 PER IL SUPERAMENTO DELL'OMOTRANSFOBIA<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBtOdDPUbR96WIV9_CyjzZyJp7bOqkvkLPUiwIwA4FrKLMs0h8Ikjvpkwto2Zh4vlZYpNej5BKb52RyvGo-2Q3I5qNYiTzoqccU719h4lBGTnJV1ml3c5KCcF-6lptC3RtLtZ05hVbXNykGQff-eV2ILAnD0hlPHISZaaQ2tW63n6un7uaGFl3vp6c7lc/s720/WhatsApp%20Image%202024-02-17%20at%2016.32.05.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="720" height="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBtOdDPUbR96WIV9_CyjzZyJp7bOqkvkLPUiwIwA4FrKLMs0h8Ikjvpkwto2Zh4vlZYpNej5BKb52RyvGo-2Q3I5qNYiTzoqccU719h4lBGTnJV1ml3c5KCcF-6lptC3RtLtZ05hVbXNykGQff-eV2ILAnD0hlPHISZaaQ2tW63n6un7uaGFl3vp6c7lc/w400-h189/WhatsApp%20Image%202024-02-17%20at%2016.32.05.jpeg" width="400" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Non dormite, ma accendete
una luce per scacciare l’odio con verità e per essere vicino a chi deve lottare
ogni giorno contro la violenza del pregiudizio. A maggio vegliamo insieme per
il superamento dell’omotransbifobia uniti dal versetto biblico “Siate forti,
fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore, tuo
Dio, cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà” (Deuteronomio 31:6)
Non dormite ma vegliamo insieme per il superamento dell’omotransbifobia. Info
sulle veglie 2024 su <a href="https://www.gionata.org/inveglia/">https://www.gionata.org/inveglia/</a>
o scriveteci a <a href="mailto:incontri@gionata.org">incontri@gionata.org</a> <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E tu veglierai con loro? </span><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">@tendadigionata</span><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;"><o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-14690855622648540122024-02-17T18:45:00.008+01:002024-02-17T22:00:28.785+01:00MARGENS: IL SENSO DI UN PROGETTO SOCIALE <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh-KukjkudPM61p6hT7JTxBQ57dVrH-MK_0pFDHWDwJ0opd8Q_D3l7aPFcYJDBvcFLqeg2Qibcv0-99eTNJEq4E16JQX0bRibgk7rtFKPTX5e62T0CUa10nwp8sgR5ZditqMv42yZrkWhDrETy1GcMPCStu5FqfQwBtuYA1zcTef8_dWm6BjX-0HYF1Djo" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="441" data-original-width="736" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh-KukjkudPM61p6hT7JTxBQ57dVrH-MK_0pFDHWDwJ0opd8Q_D3l7aPFcYJDBvcFLqeg2Qibcv0-99eTNJEq4E16JQX0bRibgk7rtFKPTX5e62T0CUa10nwp8sgR5ZditqMv42yZrkWhDrETy1GcMPCStu5FqfQwBtuYA1zcTef8_dWm6BjX-0HYF1Djo=w400-h240" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Margens
è il nome del progetto che finanzia le attività sociali della parrocchia san
Vincenzo de Paoli situata nel quartiere. Compensa di Manaus, capitale dello
Stato dell’Amazzonia in Brasile. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Il
nome deriva dalla caratteristica specifica di Manaus e delle città limitrofe
nate sui margini (in portoghese: margens) del grande fiume Rio delle Amazzoni e
dei suoi affluenti come il Rio Negro, il Solimões. Sui margini di questi fiumi
si trovano le comunità ribeirine, con tutto il loro fascino e le loro
problematicità. Margens coincide anche con la traduzione del cognome di colui
che sta alla base di questo progetto che nasce da una lunga e pluridecennale amicizia
di don Paolo con Massimiliano, un imprenditore di Reggio Emilia, sensibile ai
temi sociali.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La
parrocchia di San Vincenzo de Paoli si trova nella zona rossa di Manaus, nel
quartiere Compensa, famoso per le azioni violente dei trafficanti locali. La
parrocchia è sorta negli anni ’70 del secolo scorso con l’aiuto dei gesuiti
locali. Il nome del quartiere – Compensa – deriva dalle abitazioni in
compensato dei primi abitanti, la cui maggioranza proveniva dalle comunità
ribeirine o dalle comunità situate all’interno della foresta amazzonica. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Durante
l’assemblea delle 7 comunità realizzate all’inizio dell’anno del 2024 le
psicologhe e l’assistente sociale invitato per aiutarci a comprendere la
situazione umana attuale del quartiere Compensa in cui vivono le 7 comunità, ci
hanno presentato un quadro molto duro. Il problema maggiore sembra essere la
sofferenza mentale delle persone adulte, che fanno fatica a reggere sia la
grande situazione d’insicurezza causata dalla violenza dei trafficanti, che
dell’alta percentuale di disoccupazione. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYtIXtmN6baFpAkea4eduhjAmDLGd4gL8poY3XTXdHvG-yE4zdzFWtgQVUMGYQv-Cq2G132mCXAWfgP_uJ4gFob6S8juNVXtSQS4smYxjcMQ4oWlFVa4B7k_G147i88xGuxmF4xkv80PDrHT6q1Pi0dBn34c2L3ldjvn4Tiv7dosksoINAKuw1SF7BHi0/s4080/IMG_20240210_203751.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYtIXtmN6baFpAkea4eduhjAmDLGd4gL8poY3XTXdHvG-yE4zdzFWtgQVUMGYQv-Cq2G132mCXAWfgP_uJ4gFob6S8juNVXtSQS4smYxjcMQ4oWlFVa4B7k_G147i88xGuxmF4xkv80PDrHT6q1Pi0dBn34c2L3ldjvn4Tiv7dosksoINAKuw1SF7BHi0/w400-h301/IMG_20240210_203751.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Dopo
una serie di dialoghi con alcune persone delle comunità e con Massimiliano
abbiamo deciso di non costruire un edificio specifico che raccogliesse tutti i
progetti finanziati da Margens, ma di mettere in condizioni alcuni locali delle
7 comunità per rendere possibile la realizzazione di questi progetti. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">I
progetti sociali attualmente in attività coinvolgono bambini e adolescenti
delle sette comunità di cui è composta la parrocchia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">I
progetti attivasti sono: <o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">1.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Corsi
di Musica<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l3 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">a.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Chitarra<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l3 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">b.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Batteria<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l3 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">c.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">tastiere<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">2.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Corsi
di danza<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">3.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Corsi
di Capoeira (attualmente in tre comunità)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">4.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Coro
dei bambini<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">5.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Corsi
di lingue<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">a.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Inglese<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">b.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">spagnolo<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">6.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Attivazione
di corsi di preparazione all’esame di accesso all’università<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">7.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Laboratori
professionalizzanti per giovani adulti<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">a.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Produzione di pane<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">b.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Produzione di sapone con materiale
riciclato<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">c.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Sala stampa attrezzata per l’incentivo
della comunicazione dei progetti attraverso i social<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">8.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Progettazione
i percorsi psicologici per i giovani e le persone che lo richiedono
(attualmente la parrocchia ha messo a disposizione due psicologhe una volta
alla settimana)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; mso-list: l4 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">9.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span></b><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Progetti
legati alla Caritas<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo5; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">a.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Indumenti intimi, vestiti e materiale per
la pulizia personale per coloro che abitano sulla strada.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: 150%; margin-left: 54pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo5; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">b.<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Disponibilità finanziaria per interventi
immediati quando le istituzioni pubbliche non rispondono alle necessità
(sistemazione di porte, tetti, pagamenti di bollette, ecc.).<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Per
fare in modo che i progetti attivati con l’aiuto di Margens possano continuare
anche dopo l’uscita dalla parrocchia di don Paolo, abbiamo pensato di non
utilizzare i soldi per pagare degli stipendi. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">I
progetti saranno sostenuti con delle borse di studio che esigeranno sempre e in
ogni caso un contributo del richiedente. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Ideatori
del progetto: Massimiliano Margini e Paolo Cugini<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Collaboratori
locali: Gecivaldo, Wanilda, <o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-56200148552772940762024-02-14T12:28:00.002+01:002024-02-14T12:28:13.651+01:00GIUSTIZIA SOCIALE E PACE<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMQuIwsknEW5uwjYIIE2YpyTaRRZGEvtHCRCADY1tetgzeKeRyGw_nUUXvYb94YHODy838DnUlUwDBLxZrO1VUawDGvrcAWNVpPtvPdCSKNHwaRdaN5GyRio2hRddPTfTgpVAKFoij3OeJXduYPpAdeKdQDyKtkAhBnD-kwUzwdN40FyB8gSxXWZ1cVag/s2481/image.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2481" data-original-width="1755" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMQuIwsknEW5uwjYIIE2YpyTaRRZGEvtHCRCADY1tetgzeKeRyGw_nUUXvYb94YHODy838DnUlUwDBLxZrO1VUawDGvrcAWNVpPtvPdCSKNHwaRdaN5GyRio2hRddPTfTgpVAKFoij3OeJXduYPpAdeKdQDyKtkAhBnD-kwUzwdN40FyB8gSxXWZ1cVag/w452-h640/image.png" width="452" /></a></div><br /><p></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-42816687069600308622024-02-10T19:01:00.004+01:002024-02-10T19:01:17.015+01:00LE PERPLESSITA’ DI KEPLERO. La difficoltà di pensare in modo diverso<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgEZR5h4-jmKQII3rlNHSIP5BlGlJSpRiMGd486hyq30nbx8ZlNCKGIV-6D2Nhxm7g81potyyA1fHhyi6vnsZrV3lRD3_5BERpZuGSDp302lver_g2Ibetvcw_dt6v5zCTn_Q7Yeg01tb8xuLEtFGOjYXv7TQPzMqbnOZD_-PYAI9Xd88R30eOcGJqnqoA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="170" data-original-width="297" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgEZR5h4-jmKQII3rlNHSIP5BlGlJSpRiMGd486hyq30nbx8ZlNCKGIV-6D2Nhxm7g81potyyA1fHhyi6vnsZrV3lRD3_5BERpZuGSDp302lver_g2Ibetvcw_dt6v5zCTn_Q7Yeg01tb8xuLEtFGOjYXv7TQPzMqbnOZD_-PYAI9Xd88R30eOcGJqnqoA=w400-h229" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Paolo
Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Nei
diari di Giovanni Keplero (1571-1630), il famoso matematico e astronomo tedesco
del XVII secolo, incontriamo narrato il cammino che lo studioso compì per
arrivare a descrivere in modo matematico, i movimenti dei pianeti, assiemi a
quelli del sole e della terra. Circa un secolo prima, Nicolò Copernico aveva
sostenuto che non era il sole a girare intorno alla terra, ma bensì il
contrario. Erano gli inizi di quel modo nuovo di vedere il cielo, che avrebbe
causato quello che in seguito è stata definita la rivoluzione copernicana. In
questa nuova visione del mondo l’uomo non è più il centro del cosmo, ma un
puntino nell’infinito. Si passa così, come ci ricorda il pensatore russo
naturalizzato francese Alexander Koyré, dal mondo chiuso all’universo infinito.
Come sappiamo ci sono voluti parecchi decenni prima di accettare questa nuova
visione del mondo. La difficoltà principale derivava dal fatto che si era
sempre pensato in un unico modo, rafforzato sia dalla lettura metafisica che la
filosofia aristotelica aveva proposto al sistema geocentrico, sia dall’interpretazione
della Chiesa che vedeva nel sistema geocentrico in riferimento alla posizione
astronomica proposta dal testo Sacro. In questa prospettiva, l’eliocentrismo di
Nicolò Copernico (1473-1543) sembrava un affronto sia all’autorità culturale da
tutti riconosciuta come infallibile, cioè Aristotele, ma soprattutto sembrava
un colpo basso nei confronti dell’autorità della Chiesa. Sappiamo quanto ha
sofferto Galileo Galilei (1564-1642), sostenitore della teoria eliocentrica di
Copernico, a causa delle accuse della Chiesa, che non s’importava della
metodologia sperimentale adottata da Galileo per dimostrare scientificamente le
sue posizioni, ma era tutta preoccupata di quello che comportava in fatto di
credibilità la nuova impostazione eliocentrica che contraddiceva quanto scritto
nella Bibbia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Keplero
sin da giovane sosteneva la teoria eliocentrica di Copernico. Attraverso le su
osservazioni aveva intuito la presenza di una forza (di gravità) emanata dal
sole che attirava i pianeti e li manteneva nell’orbita. Nonostante avesse avuto
la possibilità di attingere ai calcoli astronomici del più importante astronomo
del tempo, vale a dire Tycho Brahe (1546-1601), non riusciva a far collimare
questi calcoli con le orbite circolari dei pianeti. Non riusciva, per sua
stessa ammissione, perché non riusciva a pensare queste orbite al di là dello
schema astronomico aristotelico, assimilato sin dall’infanzia e che durava da
quasi due millenni. Siamo agli inizi del 1600, il clima politico-religioso era
già piuttosto teso e sarebbe esploso nel 1610 nella guerra dei Trent’anni, una
delle guerre più lunghe e sanguinose della storia europea. Esporsi sul tema che
era divenuto così delicato come l’astronomia, significava schierarsi. Keplero
era protestante, Galileo cattolico: entrambi sostenevano la tesi copernicana.
Per loro l’autorità in campo scientifico e, quindi, l’ultima parola non doveva
essere lasciata all’autorità religiosa o alla Sacra Scrittura, ma al metodo
sperimentale che passava attraverso l’osservazione che comprovava o negava le
ipotesi. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Da
quello che lo stesso Keplero riporta nei diari, già all’inizio del 1600, l’astronomo
e matematico aveva intuito che la forma delle orbite non poteva essere
circolare, come da sempre si era pensato, ma qualcosa di differente, che andava
pensato. Questo era il problema: pensare qualcosa di diverso da quello che la
Tradizione da sempre pensava. Sarà solo verso il 1604 che Keplero avrà il
coraggio di pensare un movimento orbitale diverso da quello circolare: l’ellisse.
Per sua grande meraviglia ed enorme entusiasmo su questo nuovo modello geometrico
i conti matematici di Tycho Brahe tornavano a pennello. Interessante è annotare
che, lo stesso Tycho Brahe era contro la teoria eliocentrica di Copernico, come
del resto lo era il grande astronomo Michael Maestin (1550-1631), mentore di Keplero.
Viene da dire: era davvero difficile pensare in modo diverso in un mondo in cui
tutti pensavano allo stesso modo e pensare diversamente significava rischiare
la vita. Sappiamo, infatti come andò finire a Galileo Galilei che, per aver
sostenuto la tesi copernicana, finì per 16 lunghissimi anni nelle carceri vaticane.
Ci sarebbe da aprire una riflessione sul senso di un’istituzione religiosa che
si richiama al Vangelo e lo nega con delle scelte a dir poco discutibili. Lasciamo
perdere. <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 14.2pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Perché
è importante questa storia? Perché ci fa capire la grande pressione che le idee
veicolate dal potere politico o religioso che sia, esercitano su di noi, al
punto da non permetterci di “vedere” la realtà così com’è, ma solo come appare
a chi ce la impone. Pensare in modo diverso, disobbedendo all’imposizione del
potere, non è facile: è qualcosa di geniale, come lo è stato Keplero o Galileo.
Per avere il colpo di Genio occorre avere il coraggio dia andare contro l’istituzione,
che farà di tutto per soffocare la diversità di opinione. Periste nella ribellione
solamente colui che ha capito che la verità sta altrove e che l’istituzione ha
paura della novità, perché può destabilizzarla. Continua il cammino solamente
chi ha intravisto la realtà e desidera comunicarla agli altri. Lotta contro l’istituzione
oppressiva solamente chi è sicuro di aver intravisto la verità come dato che si
trova agli antipodi della verità passata dalla Tradizione. Ci sono voluti quasi
due millenni per vedere in modo diverso il cielo, nonostante il grande
astronomo Aristarco (310-230 a.C.) lo avesse già affermato. Abbiamo bisogno del
coraggio e della spregiudicatezza di qualche genio per aiutarci a vedere le
cose così come sono e liberarci dalla schiavitù del pensiero unico che ci rende
ottusi e ciechi. <o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-34687178049173105372024-02-07T20:49:00.003+01:002024-02-07T20:49:19.707+01:00LA SINDROME DI MONTEZUMA Perché facciamo così fatica a liberarci dal passato?<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgO2Qta3QK_uNLGEepXfqLS_uF50x0XBh0WwkJCi5DZjZp1gHsfIGlg74rs_XiPiMRs6UtTYaY4U9LB3tC-SPgjvzINh6COQHn4kW8B6LWve52YI2xNfep_EdTseACAD3zLuqHtWVb_JuTxceXRAY33KJHwphAF4ZLQ2RPyy1hQxfJN_UVJAAf--0xf1ag" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="400" data-original-width="800" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgO2Qta3QK_uNLGEepXfqLS_uF50x0XBh0WwkJCi5DZjZp1gHsfIGlg74rs_XiPiMRs6UtTYaY4U9LB3tC-SPgjvzINh6COQHn4kW8B6LWve52YI2xNfep_EdTseACAD3zLuqHtWVb_JuTxceXRAY33KJHwphAF4ZLQ2RPyy1hQxfJN_UVJAAf--0xf1ag=w400-h200" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right; text-indent: 21.3pt;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Paolo
Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Come
spiegare il fatto che Cortez, con poche centinaia di uomini sia riuscito a
prendere il regno di Montezuma che disponeva di centinaia di migliaia di
uomini? Il problema è: perché gli indios hanno posto così poca resistenza? È questa
la domanda che sta alla base dell’opera del filosofo e pensatore bulgaro,
naturalizzato francese Tzvetan Todorov: <i>La conquista dell’America. Il problema
dell’altro</i>, Torino, Einaudi 2014<sup>2</sup>. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> Sappiamo che, dai testi dell’epoca, gli indios
dedicano grande parte del loro tempo all’interpretazione dei messaggi che, gli
eventi del tempo presente, manifestano. Il problema per loro consiste nel
comprendere come un evento si sia già presentato nel passato, perché non
avviene nulla di nuovo che non sia già accaduto. Si tratta, dunque, di capire, meglio
ancora, di scoprire quando sia avvenuto e in che forma quell’evento specifico,
che sta avvenendo ora e così comprendere come gli antichi hanno risolto il
problema. Il futuro dell’individuo è
determinato dal passato collettivo. L’individuo non costruisce il suo futuro,
questi si rivela. Gli indios di
Montezuma rimangono interdetti con le novità, perché tutto dev’essere accaduto
nel passato, perché tutto ritorna. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Gli
spagnoli sono stati una vera sorpresa per i messicani, ecco perché Montezuma
non voleva ricevere Cortez: prendeva tempo per capire se c’era già stato nel
passato una situazione simile. Gli aztechi non scrivevano, ma facevano delle
pitture. C’era un libro delle pitture antiche che rivelavano ai saggi gli
eventi passati. Dinanzi ad ogni nuova situazione si cercavano risposte nel
passato: il futuro non esisteva, perché tutto era già avvenuto. L’identità
degli spagnoli è così differente e nuova da sconvolgere ogni mezzo di
comunicazione e gli Aztechi non riescono più a collettare informazioni: non ci
sono nel passato. Invece de percepire il fatto come un incontro puramente umano,
anche se inedito – l’arrivo di uomini avidi di oro –, gli indios li integrano
in una rete di relazioni naturali, sociali e soprannaturali, dove l’avvenimento
perde la sua singolarità. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">L’assenza
dello scritto è un elemento importante della situazione. Gli aztechi registrano
situazioni con i disegni e non con il linguaggio scritto. La sottomissione del presente al passato
continua ad essere una caratteristica significativa delle società indigene
dell’epoca. Ciò riguarda anche l’educazione dei figli, che dovevano apprendere
gli insegnamenti del passato per poter interpretare i segni del presente. La profezia, in questa prospettiva è memoria.
Passato e futuro appartengono allo stesso libro. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Si
vede bene in Montezuma il non voler ammettere che, un fatto totalmente nuovo,
possa accadere. La vittoria dei conquistatori è vista anche in chiave
religiosa, come la superiorità della concezione del tempo del cristianesimo,
che progredisce verso la novità che, in questo caso, corrisponde alla vittoria
sopra gli indigeni. Gli indigeni non riescono ad improvvisare, perché per loro
l’evento presente non è mai una novità, ma ha sempre un correspettivo nel
passato. In questa prospettiva, il problema diventa interpretare i presagi, i
segni del presente per capire di che evento passato si tratta. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Quella
che possiamo definire con termini presi dall’attualità, la sindrome di
Montezuma, ci riguarda molto da vicino. Soprattutto con il passare degli anni,
la tendenza a rifugiarsi nel passato, rifiutando la novità del presente che ci trova
impreparati, diviene una caratteristica del nostro modo di agire e d’interagire
con il mondo circostante. Il grande problema, ad un certo punto della vita,
diviene la novità che l’evento presente può portare. È capace di relazionarsi
con la novità, colui e colei che durante la vita ha appreso a lasciarsi mettere
in discussione e, in questo modo, cogliere ogni situazione della vita come una
possibilità di crescita e di rinnovarsi. Questo è l’atteggiamento della persona
aperta, disposta, attenta, amante della vita per come si manifesta e non per
come la si vorrebbe mantenere. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Chi,
al contrario, si lascia travolgere dalla sindrome di Montezuma, spesso arriva
da un cammino fatto costantemente in difesa, alla ricerca costante di una
sicurezza materiale, esistenziale, in cui l’importante consiste non fare
fatica, non sporcarsi le mani, rimanere protetto. Chi trascorre la vita nella
corsia d’emergenza diventa alla fine un vecchio brontolone, che ha paura di tutto,
perché, in fin dei conti, ha avuto paura di vivere. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Guarire
dalla sindrome di Montezuma, che si forma sin dalle scelte che facciamo da
piccoli, è un grande obiettivo di ogni padre, madre, educatore ed educatrice.
Ci salviamo da questa sindrome mortale, vivendo a pieni polmoni il nostro
presente, non fuggendo le novità, ma abbracciandole a piene mani, perché
lentamente impariamo a riconoscere nelle novità il mistero della vita che viene
al nostro incontro, per farci assaporare l’ebrezza di tutto ciò che una vita
piena comporta. <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> <o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-72872957073966423112024-02-04T01:31:00.002+01:002024-02-04T01:31:16.817+01:00PRIMI MESI NELLA MISSIONE A MANAUS.FEBBRAIO 2024<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/jhwi8ukrVAk" width="320" youtube-src-id="jhwi8ukrVAk"></iframe></div><br /> <p></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-26970126110971380182024-01-30T22:22:00.000+01:002024-01-30T22:22:06.677+01:00QUARESIMA MISSIONARIA 2024-DIOCESI DI REGGIO EMILIA<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid4gNX1q2vl0ZnAX0O4SczpeQUF_qHIGWh8VNSkftDO0aEeZGwLbIYuTV4RnqREq4hyphenhyphentNLCpDSFLxsRBrW9pfM9q2odi7LwV-XUI-Zx5WmgHGiSDX6_IW1RnC2taBahT9RbywB9vBqsn8alDOVtNnwmYRc77KtjFirTpbsqb9mqhzAtSWaf2ZK-GouJa4/s3544/manifesto%20quaresima%20missionaria%202024_426_600%20(1)_page-0001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3544" data-original-width="2516" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid4gNX1q2vl0ZnAX0O4SczpeQUF_qHIGWh8VNSkftDO0aEeZGwLbIYuTV4RnqREq4hyphenhyphentNLCpDSFLxsRBrW9pfM9q2odi7LwV-XUI-Zx5WmgHGiSDX6_IW1RnC2taBahT9RbywB9vBqsn8alDOVtNnwmYRc77KtjFirTpbsqb9mqhzAtSWaf2ZK-GouJa4/w454-h640/manifesto%20quaresima%20missionaria%202024_426_600%20(1)_page-0001.jpg" width="454" /></a></div><br /><p><br /></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-72225261794428527082024-01-29T13:50:00.000+01:002024-01-29T13:50:06.411+01:00IL CREDO DELLE DONNE CON ALICE BIANCHI - LUNEDI' 29 GENNAIO <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi22dhg4sIG1HEYysVUVfWk5NbkkbG23ofTETaa8v6NX7Dq9C0OOt6rCiCyq4u8Mo4C6PMSxkA_SI2C_nKKbX65GqC7WI86PpCyoYYSw_Sr3kxj12M2Sedg6l4g2hFPUzIZeDyLJ5KNjzfbFBT4rNqgUD-hg4fTZGguEUHRgq3Uz7t6ku6mbuGiH_0seTQ/s1181/alice%20bianchi%202%20bassa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="758" data-original-width="1181" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi22dhg4sIG1HEYysVUVfWk5NbkkbG23ofTETaa8v6NX7Dq9C0OOt6rCiCyq4u8Mo4C6PMSxkA_SI2C_nKKbX65GqC7WI86PpCyoYYSw_Sr3kxj12M2Sedg6l4g2hFPUzIZeDyLJ5KNjzfbFBT4rNqgUD-hg4fTZGguEUHRgq3Uz7t6ku6mbuGiH_0seTQ/w400-h256/alice%20bianchi%202%20bassa.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Questa
sera ultimo incontro con Alice Bianchi del ciclo “Il Credo delle donne”. Alle 20.45 “Credo che
si è incarnato. Farsi maschio, farsi parziale”. Alice Bianchi, bresciana classe
1994, è dottoranda in teologia fondamentale alla Pontificia Università
Gregoriana di Roma e fa parte del Consiglio di Presidenza del Coordinamento
Teologhe Italiane. Collabora con il giornale della diocesi di Brescia e
insegna Introduzione alla Teologia nella scuola di formazione teologica
diocesana. Ha recentemente pubblicato La differenza che tiene in sospeso
il mondo. Donne, uomini, cristianesimo, Messaggero Padova, 2023. <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Per
partecipare su meet utilizza questo link: <a href="https://meet.google.com/gtt-oefm-pxw">https://meet.google.com/gtt-oefm-pxw</a>
<o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-37952032656743674152024-01-24T13:32:00.002+01:002024-01-24T13:32:25.566+01:00L’INFERNO É PIÚ BELLO<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjquAWEAbx9TDd_NGlz1GJpwQAw0otQvALzZu31N0W4X3YuG-6LAFNcyll-nQVi0XI_FB8PSsjH8EAIxivbPAoyxLrGclGoPUNc5d9PjpMoSyfBqj9ODhNFG8ebXVKDD20Hb0dwhn_K6ftF-EG_pdivjTQUnQhrbdtJ1VBhyphenhyphenGqgS14pV9gUmaA_XzTm5Eo/s4080/IMG_20240123_173235.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjquAWEAbx9TDd_NGlz1GJpwQAw0otQvALzZu31N0W4X3YuG-6LAFNcyll-nQVi0XI_FB8PSsjH8EAIxivbPAoyxLrGclGoPUNc5d9PjpMoSyfBqj9ODhNFG8ebXVKDD20Hb0dwhn_K6ftF-EG_pdivjTQUnQhrbdtJ1VBhyphenhyphenGqgS14pV9gUmaA_XzTm5Eo/w400-h301/IMG_20240123_173235.jpg" width="400" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br /></p><p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Paolo
Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">È
stato quello che ho pensato quando oggi pomeriggio sono stato a visitare una
zona di una delle sette comunità della parrocchia di San Vincenzi di Paolo, nel
quartiere Compensa di Manaus. Sono due settimane che sto organizzando questa
visita. Ho chiesto a Flavia, una catechista che abita nella biaxada di San
Pietro – è questo il nome della favela che ho visitato – di entrare in contatto
con uno di quelli che contano nella favela per darmi la possibilità di visitare
la zona. Questa è la situazione: nessuno entra senza permesso, nemmeno il
prete. La favela è considerata zona rossa di Manaus, per via dei trafficanti
che controllano la zona. La situazione si è aggravata negli ultimi mesi, perché
c’è un nuovo gruppo che è entrato nella favela e sta contendendo lo spazio a
quello che c’era già. La tensione che si è venuta a creare si vive
quotidianamente. L’altra sera, durante il consiglio pastorale in una delle due
comunità che vivono vicino alla favela, ad un certo punto è avvenuta una
sparatoria, un regolamento di conti, che ha provocato la paura tra le persone
presenti. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZvk1uPoEk6TuncET1gcqaOPna9xG1JOcePATvITRT3Fx19VaXrNBOcSY2eAs-3FKF0JCXxP8f7DPoAbcUQx0oKhsSZiwV_saIcjmV6HNxbkxJMznf-Q-PY1UOQbZsNU_xJuUrvvA9sIGgAx9OOtPkAx36JLe8WMQPl-eCHItKziryeZsupbSQhP2oaVE/s4080/IMG_20240123_164939.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZvk1uPoEk6TuncET1gcqaOPna9xG1JOcePATvITRT3Fx19VaXrNBOcSY2eAs-3FKF0JCXxP8f7DPoAbcUQx0oKhsSZiwV_saIcjmV6HNxbkxJMznf-Q-PY1UOQbZsNU_xJuUrvvA9sIGgAx9OOtPkAx36JLe8WMQPl-eCHItKziryeZsupbSQhP2oaVE/w301-h400/IMG_20240123_164939.jpg" width="301" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIEfX2kIaGRmVGUpTurlypDPq16yq_k5oZx8O-nGJxXjWRDsfrtyxu1zEo2qSIXVkt6e2NFjxa9VvY8rImCEy1PoKmx9cb0z9mqQF1yNpcqQP5U_Wp11Mkcp-Trsl11J1GtBAbAJvyjXYp2VKmfTGFZIYCJ-b9Cn0Ydloox3GgEM6uVUfjY0jandPh8eo/s4080/IMG_20240123_165001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIEfX2kIaGRmVGUpTurlypDPq16yq_k5oZx8O-nGJxXjWRDsfrtyxu1zEo2qSIXVkt6e2NFjxa9VvY8rImCEy1PoKmx9cb0z9mqQF1yNpcqQP5U_Wp11Mkcp-Trsl11J1GtBAbAJvyjXYp2VKmfTGFZIYCJ-b9Cn0Ydloox3GgEM6uVUfjY0jandPh8eo/w301-h400/IMG_20240123_165001.jpg" width="301" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoKvOdwNUH56ZqNAulHRr0FUb2uRamITqnYLt1jNsxhE0xTUH1bZk77WjCbmgTHv_zC70gFSz5laPVw4J6cPVTt5Rg0gzFVz8SnNFC9Gvjuo7OOsXG-Bo4vqy5jtNRZtudgSQb15HE6LYB0mvEnJGZ8nBpElPfU7KZNLrSLacSSQZRhGiMsnzNIw3Q7T4/s4080/IMG_20240123_165206.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoKvOdwNUH56ZqNAulHRr0FUb2uRamITqnYLt1jNsxhE0xTUH1bZk77WjCbmgTHv_zC70gFSz5laPVw4J6cPVTt5Rg0gzFVz8SnNFC9Gvjuo7OOsXG-Bo4vqy5jtNRZtudgSQb15HE6LYB0mvEnJGZ8nBpElPfU7KZNLrSLacSSQZRhGiMsnzNIw3Q7T4/w400-h301/IMG_20240123_165206.jpg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWAUCnaq2uvIrsV0ABGVwq3_ZkRg3adY89R0fzJJa9OLJlFjOGlpRX52kaqVmMJRnKz-OTKLUNweyq0wd3jq4i8hC-Fo1N53e074ZiCKUNImr-ryvHYQecuizP6fDQEQpCUPLYo-IuBhX2-eYc5QRKylIK5rXwt92n4g1-4Ovp3Xlf_uDCXNkN6ZYWFDY/s4080/IMG_20240123_165547.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWAUCnaq2uvIrsV0ABGVwq3_ZkRg3adY89R0fzJJa9OLJlFjOGlpRX52kaqVmMJRnKz-OTKLUNweyq0wd3jq4i8hC-Fo1N53e074ZiCKUNImr-ryvHYQecuizP6fDQEQpCUPLYo-IuBhX2-eYc5QRKylIK5rXwt92n4g1-4Ovp3Xlf_uDCXNkN6ZYWFDY/w301-h400/IMG_20240123_165547.jpg" width="301" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Abbiamo
visitato una parte della favela per capire che cosa fare e se è possibile fare
qualcosa. Si respira un senso di abbandono allucinante. Qui il comune non entra,
per cui acqua e luce arrivano per dei sotterfugi organizzati dagli abitanti. Le
costruzioni sono tutte abusive, oltre ad essere fatiscenti. Ci sono tantissimi
bambini e adolescenti. La favela è sorta con la costruzione abusiva di
abitazioni di coloro che arrivavano dai villaggi della foresta amazzonica, in
cerca della città con il mito di vivere meglio, avere più possibilità. In
realtà, che arriva in queste baracche viene a stare molto peggio.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">La
droga è il pane quotidiano., Uno potrebbe dire: ma se non hanno nemmeno gli
occhi per piangere perché la droga e come fanno a comprarsela? La domanda
dovrebbe essere posta più a monte e cioè: a che cosa serve la droga? Serve per
dimenticare, per trascorrere qualche istante in pace. I ricchi si drogano per
riempire un vuoto, perché non sanno che cosa fare, mentre i poveri si drogano per
cercare di diminuire il dolore esistenziale, per dimenticare, anche solo per
qualche momento. Poi inizia l’inferno, dovuto all’impossibilità di pagare la
merce, l’entrata nel giro dei trafficanti, il coinvolgimento dei familiari. Il giorno
dopo la sparatoria c’era una testa che rotolava nelle strade della favela. Vari
corpi sono stati trovati nei cespugli dei dintorni della favela, di gente che
non riusciva a pagare i trafficanti locali. Qui nessuno entra, né il comune, né
la polizia: i conti se li regolano tra di loro.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ8AosT5W2Ca4u5UakQEtXtln5RrThwTvkEo0P-uzVxXVx6g3f_DSk_70ewFtxgndFMzQRq1JK9uON5IKQH0dOnegX57mg-sRlvJ82ZHf0BNhxR6QIduKM2kzkgUJMAcvw22B6kW6k8IHDVrlPsoNywGVMi0Xz80aL_DYiFQ9Os3ALD90qzf3NydhIENg/s4080/IMG_20231102_101208.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4080" data-original-width="3072" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ8AosT5W2Ca4u5UakQEtXtln5RrThwTvkEo0P-uzVxXVx6g3f_DSk_70ewFtxgndFMzQRq1JK9uON5IKQH0dOnegX57mg-sRlvJ82ZHf0BNhxR6QIduKM2kzkgUJMAcvw22B6kW6k8IHDVrlPsoNywGVMi0Xz80aL_DYiFQ9Os3ALD90qzf3NydhIENg/w301-h400/IMG_20231102_101208.jpg" width="301" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Se ogni tanto c'è un incendio nella favela si capisce perchè </td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Dal
punto di vista religioso la stragrande maggioranza delle persone che abitano
nella favela sono evangelici. Qui si tocca con mano un vecchio discorso e cioè
della religione come una droga, con la differenza che, mentre la droga arriva
ad ammazzare, la religione venduta dagli pseudo pastori neopentecostali, conduce
fuori dalla realtà. Questi falsi pastori, veri e propri mercenari, attaccati ai
soldi in modo allucinante, assicurano ai poveri malcapitati un pezzettino di
paradiso in cambio di una tassa mensile. Fanno leva, infatti, su coloro che ricevano
benefici dal governo: pensionati, persone con deficienza fisica, famiglie povero
che ricevono un sussidio dal governo. Più sono povere, più le persone si
affidano ai mercenari di Dio, a pseudo pastori senza scrupoli che, come gli
avvoltoi, si nutrono della carne dei poveri malcapitati. I disperati non ascoltano
discorsi teologici raffinati, ma si affidano alle promesse di un futuro
glorioso. Probabilmente sanno che è tutto falso, ma che cosa importa! Un po’ di
consolazione illusoria può servire per andare avanti in mezzo allo schifo della
vita presente. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7RCG_fmrqQjpnsd8SwAECYMiVczRDMBD49OGTZtoRaQrJ6CdDZpjdmXcKNwQfR_qK4mo1-hdMrypFmd0K6ea_H5cUWdFtlTUwPLczhTt7si9WvPQSoUiXpH45M7f7PTR1AOJB_YC6a4f4AgfYTFH8o5_9bGrFQsW63m0esqXXkIDHV-NI0Y8UFx54eRQ/s584/pontanegraamylemos1.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="389" data-original-width="584" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7RCG_fmrqQjpnsd8SwAECYMiVczRDMBD49OGTZtoRaQrJ6CdDZpjdmXcKNwQfR_qK4mo1-hdMrypFmd0K6ea_H5cUWdFtlTUwPLczhTt7si9WvPQSoUiXpH45M7f7PTR1AOJB_YC6a4f4AgfYTFH8o5_9bGrFQsW63m0esqXXkIDHV-NI0Y8UFx54eRQ/w400-h266/pontanegraamylemos1.webp" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Abbiamo
girato una parte della favela con la scusa di trovare un posto per celebrare
una messa fra qualche domenica. In realtà, cercavo di vedere con i miei occhi
il dramma della miseria umana, sin dove può arrivare il degrado umano, per
capire che cosa si possa fare o se si possa davvero fare qualcosa, con la
consapevolezza che dagli abitanti del posto non arriverà mai nessuna richiesta
di aiuto. Il dato più allucinante è che a soli sei km di distanza c’è il
quartiere di lusso Ponta Negra, con palazzi ed edifici da far invidia a Toronto.
Tanta disuguaglianza in pochi metri. Forse, fra qualche mese andrò a trovare
anche loro.</span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-28825316269253044952024-01-23T18:09:00.003+01:002024-01-23T18:09:25.299+01:00Credo in Gesù Cristo Signore. Potere, comunità, e resurrezione” con Alic...<iframe width="480" height="270" src="https://youtube.com/embed/F5f4pO2r6S4?si=MqufQwpybBexJ94v" frameborder="0"></iframe>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-56973155736496157882024-01-21T20:39:00.001+01:002024-01-21T21:30:01.295+01:00TORNA IL CREDO DELLE DONNE<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDZfSj8qHQttHB-_Cki_ao4oMfS-MkRmO3Qac-ra3QjiUOjQfD0sO04oS4cOBvhFi4jdR6j-q6IgwYWmEMf0ihzwc9tvaaktyDr7sdQjK1gwx3irNnQLvFIqoYskxfvZCQeKbgGZ4-mqsx6GGMEC1OR4yk1Eid6-CtCvvO5Y4186MhX8skyFHMwMWTLaM/s673/71Daez26usL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="673" height="376" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDZfSj8qHQttHB-_Cki_ao4oMfS-MkRmO3Qac-ra3QjiUOjQfD0sO04oS4cOBvhFi4jdR6j-q6IgwYWmEMf0ihzwc9tvaaktyDr7sdQjK1gwx3irNnQLvFIqoYskxfvZCQeKbgGZ4-mqsx6GGMEC1OR4yk1Eid6-CtCvvO5Y4186MhX8skyFHMwMWTLaM/w400-h376/71Daez26usL._AC_UF1000,1000_QL80_.jpg" width="400" /></a></div><br /><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><b><span style="color: red; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Lunedì 22 gennaio 2024 alle ore 20,45</span></b><span style="color: red; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">torna il percorso teologico, organizzato dalle
Edizioni San Lorenzo di Reggio Emilia, denominato: <b><i>Il credo delle donne</i></b>.
Siamo ormai al terzo anno e stiamo ascoltando alcune teologhe e bibliste italiane
che ci parlano degli articoli del credo. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La
teologa <b><span style="color: #002060;">Alice Bianchi</span></b><span style="color: #002060;"> </span>ci parlerà di: <b>Credo in Gesù Cristo, Signore.
Potere, comunità e resurrezione</b>.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">L’incontro
si svolgerà, come sempre in meet.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><a href="https://meet.google.com/gtt-oefm-pxw">https://meet.google.com/gtt-oefm-pxw</a>
<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><b></b></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtOrEEH4WrSawC6Wkr_6QwWe0R3w8oYS8XGPHQCymxZiNtA0S_AdgALuo5fIhidQTA_ReiBli0KheZu9mPokH8K5xx65hDI3Djkd5ZOhY82M-kHW0HwdPfTeH_1p3R0ZHJw2rzpqXMOP5Fitybvk9FVmZ1yYiBdUFSpnSC8Ut0cRJjPAW2jbHHP30e1qU/s800/Alice-Bianchi-875094ec.webp" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="800" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtOrEEH4WrSawC6Wkr_6QwWe0R3w8oYS8XGPHQCymxZiNtA0S_AdgALuo5fIhidQTA_ReiBli0KheZu9mPokH8K5xx65hDI3Djkd5ZOhY82M-kHW0HwdPfTeH_1p3R0ZHJw2rzpqXMOP5Fitybvk9FVmZ1yYiBdUFSpnSC8Ut0cRJjPAW2jbHHP30e1qU/w400-h310/Alice-Bianchi-875094ec.webp" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La teologa Alice Bianchi</td></tr></tbody></table><b><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br /></span></b><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br /></span></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Alcuni
dati sulla relatrice Alice Bianchi:<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">Classe 1994, bresciana, ha conseguito il Baccalaureato
presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nel 2018. L’anno
seguente ha pubblicato <i>Tecla. Io mi battezzo nell’ultimo giorno</i> nella
collana Madri della fede (edizioni San Paolo).<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">Per le edizioni Messaggero di Padova ha pubblicato nel
2023: </span><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">La Differenza che tiene in sospeso il mondo. Donne,
uomini, cristianesimo. </span></i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">. </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">Attualmente è dottoranda presso la Pontificia
Università Gregoriana di Roma dove ha ottenuto la Licenza in Teologia
Fondamentale nel 2021.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">È consigliera nazionale per il Settore Giovani di
Azione Cattolica nel triennio 2021-2024.<br />
Ha insegnato religione nella scuola primaria e nella secondaria di secondo
grado.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">Le edizioni San Lorenzo hanno pubblicato i seguenti libri sul tema della teologia delle donne:</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Uno sguardo diverso su Dio. La teologia delle donne</i> (2021)</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Il credo delle donne</i> (2022)</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">I libri sono acquistabili sul sito delle Edizioni San Lorenzo:</span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;"><a href="https://www.edizionisanlorenzo.it/">https://www.edizionisanlorenzo.it/</a>
<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> </span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-85918740930660494802024-01-20T22:44:00.005+01:002024-03-04T21:30:03.191+01:00Il ruolo fondamentale delle donne nelle comunità indigene<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgd-xaqkyTlC7rfxgM8qq-rgTbdGY9Q3Ce2gPqvwJyZrUz0dvUBcKmAAIIHqukSzA_a64exZj8RDcgjygbyF47BvqRR5ivtMj2tislfaqNYjneRHHkYW0bAwBiCbSDxma6bntEbIVoc6dhqcTpPnhk-R9D2yVwISWL_ceopf9TLUDoRFTsdcmxc1XS90vY" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgd-xaqkyTlC7rfxgM8qq-rgTbdGY9Q3Ce2gPqvwJyZrUz0dvUBcKmAAIIHqukSzA_a64exZj8RDcgjygbyF47BvqRR5ivtMj2tislfaqNYjneRHHkYW0bAwBiCbSDxma6bntEbIVoc6dhqcTpPnhk-R9D2yVwISWL_ceopf9TLUDoRFTsdcmxc1XS90vY=w400-h300" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right; text-indent: 1cm;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 1cm;">
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La
Conferenza Ecclesiale dell’Amazonia (CEASA), venutasi a formare dopo il sinodo
dell’Amazzonia con l’obiettivo di mettere in pratica le indicazioni sia del
testo finale del Sinodo che di Querida Amazonia di Francesco, ha presentato
alcuni mesi fa un primo lavoro di ricerca nel tentativo di mettere le basi di
un rito amazonico, conforme la volontà di papa Francesco. Nella parrocchia in
cui opero a Manaus, abbiamo costituito un gruppo di ricerca che sta leggendo e
riflettendo sui testi prodotti dalla CEAMA
per prendere alcuni spunti da riportare poi nelle nostre celebrazioni,
Ci sono sembrati particolarmente significativi le indicazioni sul ruolo delle
donne nelle comunità indigene. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Nelle
cosmologie dei popoli indigeni, dei quilombola e di altre comunità tradizionali
la figura femminile ha un ruolo centrale in quanto è colei che genera e si
prende cura della vita. Esempio di questo sono le espressioni Madre Terra,
Madre dell'Acqua, Madre dei Pesci e Madre del Cespuglio. Questa centralità del
femminile si presenta nelle relazioni di socialità dei popoli indigeni, in cui
le donne hanno molteplici ruoli: generano e istruiscono i figli su come
trasmettere storie e conoscenze; indicano l’attenzione alla casa e alla
famiglia; consigliano i propri compagni su come prendere decisioni basate sui
sogni e segni sacri, che sanno interpretare con la propria sensibilità. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Ciò
dimostra il ruolo fondamentale che le svolgono in queste comunità. In questo
senso è opportuno sottolinearlo, per l'organizzazione dei riti e delle
celebrazioni che ne derivavano dalle interazioni tra cristianesimo, popolazioni
indigene, quilombolas e comunità tradizionali, il protagonismo delle donne è
fondamentale. Per un autentico Rito Amazzonico, è importante che le donne
possano occupare spazi di partecipazione e leadership in cui non si trovano in
una posizione subordinata, ma di simmetria e complementarità. Proprio come nel
lavoro collettivo in fattoria – in cui le donne lavorano (a fianco degli
uomini) nella piantagione, nella preparazione di cibi e bevande – nelle
comunità dove si svolgono le feste dei santi, sono loro che organizzano e
dirigono le litanie, le danze tradizionali e la preparazione e distribuzione di
cibi e bevande. <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Un
rito amazzonico deve prevedere la ridistribuzione dei posti e dei ruoli
all’interno della Chiesa, accogliendo ufficialmente il ruolo delle donne come
predicatrici e officianti sacramenti.<o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-43086555750582668582024-01-20T17:12:00.001+01:002024-01-20T17:12:07.941+01:00Inculturazione e contaminazione<p> </p><p><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiPOGqiAkAG2wlU45vgxhFZwofc5YC86jOP-GFd39y0siC7ZF2wMmHg04OBRx-WzrF-Ub6x8q8JYVkOpOhTubOStfulKOR27MljgrNWLvEeSABnfXPujOO3I9u6qc5azNhWDqUPurqCJA7xVZBJxy4i5C8Xel3er0ltCGT22Mu_ZyuOwncUpOvVXNjbAkk" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="589" data-original-width="1200" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiPOGqiAkAG2wlU45vgxhFZwofc5YC86jOP-GFd39y0siC7ZF2wMmHg04OBRx-WzrF-Ub6x8q8JYVkOpOhTubOStfulKOR27MljgrNWLvEeSABnfXPujOO3I9u6qc5azNhWDqUPurqCJA7xVZBJxy4i5C8Xel3er0ltCGT22Mu_ZyuOwncUpOvVXNjbAkk=w400-h196" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></b></p><p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Paolo
Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Leggendo
i documenti della Chiesa sul tema dell'inculturazione, ci si rende conto che il
discorso è unidirezionale. Al di là delle parole e delle riflessioni, il
discorso parte sempre dal presupposto che il Vangelo è l'unica parola vera e
che le verità delle altre culture sono tali quando sono in consonanza con le
verità e i valori del Vangelo. A questo punto è lecito una domanda: ci può
essere una verità, un valore in una cultura che non sia strettamente legato
alle verità e ai valori del Vangelo? La domanda intende porre il problema della
libertà dello Spirito Santo di fecondare in ogni cultura la verità. Se ciò
fosse possibile vorrebbe dire che la chiesa, incontrando altre culture, non
dovrebbe attivare semplicemente un processo di verifica di consonanza delle
verità e dei valori culturali con il Vangelo, ma porsi in un ascolto attento
per accogliere la novità apportata sul tema della verità da una cultura diversa
e per questo, essere disponibili ad accoglierla, così come si manifesta, senza
volerla modificare o, peggio ancora deturpare. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">È
a questo livello che si pone il tema della contaminazione come elemento
positivo del cammino di evangelizzazione. Se esistono valori e verità
autentiche nelle altre culture che sono indipendenti, autonome, diverse dai
contenuti del Vangelo, ma che hanno una verità evidente, è possibile che queste
verità altre contaminino il contenuto del Vangelo? È possibile lasciarsi
contaminare positivamente senza paura di perdere l'identità cristiana,
ritenendo che l'identità che lo Spirito Santo è capace di produrre sia il
frutto dell'accoglimento delle diverse verità suscitate dallo spirito e non
elaborate dall'ideologia dominante?<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> Porre il problema della contaminazione in
teologia non significa scadere nel campo del sincretismo o del pluralismo a
basso costo, ma entrare nella verità profonda delle possibilità dello Spirito
Santo, che troppo spesso nella storia della teologia cattolica è stato
prigioniero di strutture filosofiche, metafisiche, ti teologie che più di
approfondirne il messaggio autentico, ne hanno ristretto il campo di azione e
la sua autentica possibilità di rivelazione. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Entrando
in questo tipo di riflessione che cerca di valutare la capacità di lasciarsi
contaminare di una cultura, diviene evidente il processo d’indurimento avvenuto
nella chiesa per proteggere i propri contenuti nei confronti delle possibili contaminazioni.
Potremmo leggere in questa prospettiva il fenomeno dell’inquisizione (Santa?),
della caccia alle streghe, delle torture di tutti coloro che erano ritenuti
eretici. Il fenomeno dell’eresia nasce proprio quando una istituzione difende
ad ogni costo quello che ritiene essere il proprio patrimonio ideologico
considerato inviolabile e inalterabile.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">La
domanda a questo punto del discorso è la seguente: quando Gesù ha annunciato il
Vangelo ha voluto proporre una dottrina di tipo dogmatico da difendere con i
denti, oppure ha voluto indicare un cammino, uno stile di vita che, proprio
come tale, sarebbe dovuto rimanere aperto ad ogni possibile contaminazione in
sintonia con il messaggio annunciato?<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-43075794598869637162024-01-18T13:43:00.004+01:002024-01-18T13:43:49.278+01:00LIBERI COME LO SPIRITO <p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWpGv45ZSSrRWuNwJvp1fVwDNI-B7nUNWKc5dZ3BtYdIGXqFH8erZx4eVxIRCGdE2afDiKS2Tu7ys9U2iuXPsgwyacckQJiERtirUNFErL7aiuZcdw66gdtZz47T5u3CRJDHXFYHbz7BuER9FspNb0Gd0dpyZIcx5OTiNn0CljhIBDQM_9tp-tISuqvKM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="180" data-original-width="270" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWpGv45ZSSrRWuNwJvp1fVwDNI-B7nUNWKc5dZ3BtYdIGXqFH8erZx4eVxIRCGdE2afDiKS2Tu7ys9U2iuXPsgwyacckQJiERtirUNFErL7aiuZcdw66gdtZz47T5u3CRJDHXFYHbz7BuER9FspNb0Gd0dpyZIcx5OTiNn0CljhIBDQM_9tp-tISuqvKM=w400-h266" width="400" /></a></div><br /><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></b></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right; text-indent: 1.0cm;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">E
se imparassimo a lasciare libero lo Spirito Santo, nel senso di liberarlo dalle
nostre catene teologiche, dottrinali, dogmatiche. Se riuscissimo a liberarci la
mente dalle precomprensioni accumulate nei secoli, che sin da prima di nascere
ci dicono come dobbiamo guardare la realtà e persino ci sanno perfettamente
dire come soffia lo Spirito, da che parte viene e dove va. Quanta arroganza in
tante pagine di teologia cattolica! Che boria, che tracotanza, ma, soprattutto,
quanta pigrizia! Sono i pigri, infatti, che preparano tutto a puntino per non
dover far fatica con delle novità, con delle sorprese. Sono i moderati, quegli
sfaticati, che per paura di dover sudare, preparano tutto a puntino in
precedenza, così possono stare tranquilli e sereni.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> E se lo lasciassimo libero, così com’è, senza
pretendere di sapere più di Lui, di far finta di capire quello che umanamente è
difficile capire. Forse ci accorgeremmo che ci sono dei contenuti che ci
sfuggono, che non riusciamo a collocare dentro i nostri sistemi precostituiti.
Forse potremmo cogliere delle novità inaspettate, mai previste e pensate. È con
questo spirito che dobbiamo guardare alle culture altre, per poter cogliere la
novità, i doni che lo Spirito Santo ha fatto fecondare indipendentemente dalla
Chiesa e dal suo Magistero, perché lo Spirito è ben più della Chiesa e del suo
Magistero. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Forse
è con questo Spirito di libertà che potremmo sperimentare l’ebrezza dello
Spirito del Signore, che nessuno sa da dove venga e dove vada, e ci porta dove
vuole Lui. Forse è proprio questo il senso della vita nello Spirito: lasciarci
condurre da Lui, lasciarci trasportare dove lui vuole, senza pregiudizi, senza
sentirsi in obbligo di dover giudicare le esperienze altre alla luce dei nostri
piccoli paradigmi. Perché è proprio da qui la difficoltà di vivere il Vangelo
fino in fondo, assaporarne il suo Spirito, nel fatto cioè, che ci hanno
insegnato ad identificare il Vangelo con una religione specifica, con riti e
dogmi ben chiari, a vivere dentro dei limiti, dei confini. E allora lo Spirito
in questi piccoli e angusti cunicoli entra un po' stretto, e noi che nella
giovinezza percepiamo che sarebbe qualcosa d’altro, lentamente ci adattiamo a
questa identificazione dello Spirito con l’istituzione e i più devoti, paradossalmente,
ne diventano i più estremi difensori. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Ma
se un giorno riuscissimo a liberarci di tutto questo, quanto bello sarebbe!<o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-indent: 1.0cm;"><o:p> </o:p></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-90884414881446710462024-01-12T11:29:00.007+01:002024-01-12T11:29:35.445+01:00Una nuova spiritualità post-teista<p> </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgxZu6glUPzhSWtejYghp7AqWEttl2dLH2rvB95bk1VAxnQu7AFF0ihjlP04DJ3HvkZzD36kw16YzSeX4a7NgCh7RdWe5dC-xV6UIMjzGUA52lelSIRUIx5CtJOZU_YXlR0drPoOVanREfetJJyQumztqg_bfFfd872-vnmhdtm0e6ELEsJB0fjWCJsdIE" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="512" data-original-width="1140" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgxZu6glUPzhSWtejYghp7AqWEttl2dLH2rvB95bk1VAxnQu7AFF0ihjlP04DJ3HvkZzD36kw16YzSeX4a7NgCh7RdWe5dC-xV6UIMjzGUA52lelSIRUIx5CtJOZU_YXlR0drPoOVanREfetJJyQumztqg_bfFfd872-vnmhdtm0e6ELEsJB0fjWCJsdIE=w400-h180" width="400" /></a></div><br /><br /></div><br /><p align="center" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: 150%; text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></b></p><p align="right" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: 150%; text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">La
prospettiva inaugurata dal nuovo paradigma post-teista, non muta solo il modo
di intendere Dio, ma anche il modo d’intendere la spiritualità. Se Dio non
abita più in cielo perché, come abbiamo visto, viene superato il dualismo cielo
e terra, come chiamare d’ora innanzi Dio, con che nome? Ancora. Se esisteva ed
esiste tutt’ora, una spiritualità teista, è possibile parlare di una
spiritualità post-teista o trans-teita? Sono domande importanti che hanno già
trovato alcune risposte e che ora cercheremo di conoscere. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Secondo
il teologo della Liberazione Leonardo Boff, che ha dedicato molti anni di
studio al nuovo paradigma scientifico in una prospettiva teologica<a href="#_ftn1" name="_ftnref1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></a>, l’uscita da una visione
dualista della realtà comporta l’assunzione del paradigma scientifico, che ci
mostra come tutto sia relazionato con tutto. La legge universale dell’Universo
è la cooperazione di tutti con tutti, in altre parole, la connettività. “Tale
interdipendenza – sostiene Boff – e tale solidarietà cosmica rendono tutti
complementari gli uni agli altri. Nulla è superfluo, nulla viene escluso”<a href="#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></a>. In questo modo di
percepire il mondo c’è una profonda spiritualità che tende verso l’unità. Boff
parla di spirito dell’Universo che è alla base di tutte le relazioni e
interconnessioni e, soprattutto, è responsabile dell’unità del Tutto. Questo
processo di unificazione percepibile nell’Universo è iniziato a realizzarsi dal
primissimo momento dopo il Big Bang, quando gli elementi primordiali sono
entrati in relazione tra loro. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 3.0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Sono gli embrioni dello
spirito che hanno cominciato ad emergere. Per questo lo spirito germinale
presenta la stessa ancestralità dell’Universo: è nell’Universo prima ancora di
essere in noi. Perché sono sempre interconnessi, tutti gli elementi sono
portatori, a modo loro, dello spirito (Boff, p. 105). <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Il
principio di relazionalità funziona allo stesso modo in una montagna come in
qualsiasi essere vivente, compreso l’uomo e la donna. Si può pensare a
gradualità differenti, ma l’idea che tutto è interconnesso ci conduce a pensare
che ogni organismo vive in relazione con gli altri. Percepire lo spirito
dell’Universo significa entrare all’interno di un cammino che ci fa sentire in
relazione con tutti a tutti i livelli. Questa cosmovisione, infatti, ci obbliga
a pensare alla realtà non come una macchina, ma come un organo vivo, impastato
di energia e noi stessi siamo imbevuti di energia vitale, spirituale, cosmica.
Questa energia che ci rende vivi “è l’altro nome di Dio, o dello Spirito
Creatore e Vivificatore” (Boff, p. 114). La comprensione della realtà così
intesa dà origine, secondo Boff, ad una spiritualità, perché: “abbracciare il
mondo significa abbracciare Dio, il quale si nasconde ed emerge in ogni essere”
(Boff, p. 114). Secondo il nostro autore è necessario riscattare quello che lui
chiama la <i>ragione cordiale</i>, che è il fondamento dell’etica e della
spiritualità. È il cuore cordiale che ci permette di andare oltre la ragione
analitica, che è alla base della spiritualità teista. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 3.0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">Il principio
cosmologico dell’auto-organizzazione dell’Universo sta operando in ciascuna
delle parti del Tutto. Sena nome e senza immagine. Dio è il nome che le
religioni hanno trovato per liberarlo dall’anonimato e inserirlo nella nostra
coscienza e nella nostra celebrazione. È un nome del Mistero, un’espressione
della nostra venerazione. Sta nel cuore dell’Universo. L’essere umano lo
percepisce nel suo cuore con entusiasmo (Boff, p. 115).<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Secondo
Boff, la mentalità che attualmente esprime meglio questa nuova sensibilità
spirituale post-teista è quella ecologica. In effetti, il paradigma post-teista
aiuta meglio di quello teista a comprendere la realtà, mostrando come, a
differenza della mentalità teista che incentivava una spiritualità incentrata
sul soggetto, trascurando ogni riferimento al cosmo e alla natura, tutto è interconnesso
e come Dio sia presente in tutte le cose. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Il
teologo irlandese Diarmuid O’Murchu parla di orizzonte cosmico della
spiritualità emergente<a href="#_ftn3" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></a>, e questo perché la
spiritualità è divenuta progressivamente un campo di studio interdisciplinare
in cui la cosmologia ha avuto un maggior impatto rispetto alle altre
discipline. Il paradigma post-teista apre non solo le porte ad una sensibilità
spirituale più attenta all’ecologia, ma anche alle questioni di genere. Ne sono
testimonianza i lavori della teologa brasiliana Ivone Gebara<a href="#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></a> e della teologa
statunitense che da più di trent’anni lavora in Cile: Mary Judith Ress<a href="#_ftn5" name="_ftnref5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></a>. Secondo Gebara, il teismo
ha contribuito a creare un processo di maschilizzazione della Terra Madre e
questo è dovuto anche al fatto che la natura è sempre stata considerata come un
luogo e “come luogo è divenuta oggetto piegato all’uso e al potere umano
razionale”<a href="#_ftn6" name="_ftnref6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></a>. Il paradigma post-teista
può contribuire a destrutturare la cultura patriarcale che ha utilizzato il
teismo per esprimere una religiosità e una spiritualità che ha generato
disuguaglianze e, di conseguenza, violenze di genere. Su questa stessa linea di
riflessione e accogliendo le istanze riportate sopra, Mary Judith Ress arriva
ad affermare che è proprio la prospettiva dell’interdipendenza di tutte le
cose, sostenuta anche dall’ecofemminismo, che sarà possibile recuperare la nostra
dimensione mistica e sciamanica. “Siamo parte del processo evolutivo cosmico –
afferma Ress – e da qui viene la nostra creatività. Da qui allineiamo la nostra
coscienza alla coscienza dell’universo, che è molto, molto più grande della
specie umana”<a href="#_ftn7" name="_ftnref7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[7]</span></span><!--[endif]--></span></a>.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Sempre
in questo cammino di ricerca, il teologo spagnolo Arregi parla di spiritualità
transteista. Ponendosi sull’onda della famosa profezia nietzschiana
dell’annuncio della morte di Dio, a suo modo di vedere grazie a questa “morte”
sarà possibile tornare ad incontrare Dio. Dal Dio tesista troppo ideologizzato,
nell’epoca post-teista che stiamo vivendo, si avrà la possibilità di riscoprire
il Dio che si manifesta nella Realtà. “L’umanità se vuole essere quello che è e
vivere davvero, dovrà cercare un nuovo modo di lasciarsi abitare più
profondamente dal Soffio Vitale, lo spirito universale che la anima in
comunione con tutti gli esseri”<a href="#_ftn8" name="_ftnref8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[8]</span></span><!--[endif]--></span></a>. Secondo Arregi, esiste un
cammino di ritorno al Mistero o al Silenzio che è iniziato già all’interno
delle stesse religioni sin dall’origine. La spiritualità transteista è il
destino del nostro tempo e ciò vale sia per chi ancora segue una religione e
chi ha ormai da tempo abbandonato ogni tipo di religione. Il dato interessante,
secondo Arregi, sta nella scoperta che la spiritualità transteista non sorge
dopo quella teista ma, addirittura la precede e l’accompagna. Nel saggio che
stiamo analizzando, Arregi ripercorre da un punto di vista storico il cammino
delle religioni, mostrando come spesso nasca all’interno delle religioni una
sorta di percorso opposto. Mentre le religioni con il passare dei secoli si
trasformano in istituzioni con codici e regole fisse e sempre più rigide,
sviluppando un pensiero di tipo dogmatico, proprio al loro interno, come
critica e reazione: <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 3.0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">sono sorti potenti movimenti
spirituali di riforma: una spiritualità mistica oltre il dogma e il tempio, una
spiritualità etica di fronte al culto e alla dottrina, una spiritualità
profetica-politica del Dio Unico oltre ogni immagine umana particolare e ogni
alleanza tra la corte e il clero. Nel seno di diverse filosofie e religioni è
emersa un’intensa aspirazione all’Uno senza nome” (Arregi, p. 102).<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; tab-stops: 42.55pt; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">La fine del teismo prodotto in modo
particolare dalle rivoluzioni scientifiche e dalla potenza dei mezzi di
comunicazione, non significa la fine della spiritualità, ma solo di quel tipo
di spiritualità venutasi a creare dal paradigma teista. C’è un processo di
liberazione in atto, frutto del nuovo paradigma post-teista, che non
attribuisce più nomi specifici al Mistero, ma lo percepisce come Soffio vitale,
Spirito, Energia, Realtà. Liberarsi dalle forme illusorie del pensiero, che è
un processo tipico della cultura occidentale, permetterà all’umanità, secondo
Arregi, a scoprirsi “uno con l’Assoluto e, pertanto, con l’Essere profondo di
tutto ciò che è” (Arregi, p. 106). <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; tab-stops: 42.55pt; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">C’è un ultimo aspetto che mi sembra
importante sottolineare in questa ricerca di una spiritualità transteista
proposta da Arregi. L’autore si chiede come mai viene manifestata tanta
resistenza dinanzi alla proposta di una mistica cristiana transteista. Tale
resistenza non si percepisce in altri contesti religiosi. È strana
l’opposizione che viene fatta tra il Dio impersonale della mistica indù e il
Dio personale della mistica cristiana. Secondo Arregi è una mera costruzione
della mente umana. Infatti, i contenuti della spiritualità universale sono la
profondità dello sguardo, ampiezza della coscienza, la comunione dei viventi
nella fonte comune della vita: qui non c’è contrapposizione tra religioni, ma
sentire spirituale comune. Lo stesso si può dire per l’esperienza dell’Infinito
nella tradizione monoteista giudaico-cristiana e mussulmana, che: “c’invitano,
oggi più che mai, a superare tale opposizione, quelle pretese di verità
assoluta che tanto profondamente arrecano danno alla vita” (Arregi, p. 111). Valgono
allora, come conclusione del percorso proposto da Arregi, le riflessioni del
teologo del XIV secolo d. C. Maestro Eckart, indicato come antesignano della
spiritualità transteista, il quale invitava a liberarsi di “Dio” per liberarsi
in Dio, con o senza nome, “per essere uno con tutto l’Uno, per promuovere la
liberazione universale in un mondo che geme” (Arregi, p. 113). <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p><p>
</p><div><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><a href="#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt;"> Cfr. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">boff, l.</span> <i>Il Tao della liberazione</i>,
Roma: Fazi Editore, 2014. <o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2">
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><a href="#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt;"> <a name="_Hlk141866205"><span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">boff, l.</span> «Il
Dio che sorge nel processo della cosmogenesi» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti, c. vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Il cosmo come
rivelazione. Una nuova storia sacra per l’umanità</i>. Verona: Gabrielli, 2022<sup>4</sup>,
p. 105. </a><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref3" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">diarmuid o’murchu.</span> «Orizzonti dello
spirito nel XXI secolo» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti, c.
vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Il cosmo come rivelazione. </i>Cit. p. 179. <o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref4" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">gebara, i.</span> «Un contributo
dell’ecofemminismo teologico a una migliore convivenza planetaria» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti, c. vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Il
cosmo come rivelazione. </i>Cit. p. 137-162.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn5">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref5" name="_ftn5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">ress, m.j.</span> «Da una prospettiva
ecofemminista. Re-immaginando la Sapienza che ci sostiene» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti, c. vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Oltre
Dio. </i>Cit. p. 227-246.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn6">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="#_ftnref6" name="_ftn6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></a> <span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">gebara, i.</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> «Un contributo dell’ecofemminismo
teologico a una migliore convivenza planetaria» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti, c. vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Il cosmo come
rivelazione. </i>Cit. p. 142. </span><o:p></o:p></p>
</div>
<div id="ftn7">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="#_ftnref7" name="_ftn7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[7]</span></span><!--[endif]--></span></a> <span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">ress, m.j.</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> «Da una prospettiva ecofemminista.
Re-immaginando la Sapienza che ci sostiene» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti,
c. vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Oltre Dio. </i>Cit. p. 228. </span><o:p></o:p></p>
</div>
<div id="ftn8">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="#_ftnref8" name="_ftn8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[8]</span></span><!--[endif]--></span></a> <span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">arregi, t.</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> «Dio al di là di “dio” o del
teismo. Riflessioni teologiche in prospettiva storica» in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">fanti, c. vigil, j.m. </span>(a cura di), <i>Oltre
Dio, </i>cit. p. 102. </span><o:p></o:p></p>
</div>
</div>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-80144503650895194302024-01-09T15:28:00.004+01:002024-01-24T15:42:42.882+01:00UNA BIBLIOTECA PER LA FACOLTA’ CATTOLICA DELL’AMAZZONIA<p> </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDl3pShXxcob3-l4v8uHaEwExytsGJyTXfmmXsJpgIK5kXPoFF9OqF0E_vzV-yFdQyX6fOVbqJ-4NwZlaC1HZmG_NRr2JrZi8x5nyn_SI6f8lUpHwNVtPwBT4_ictvTJvnNF6CtCypaDcYhplf4B8a6Aw9gHyb4kNwpmURLLTGoZJuLdTrrbDZJ0VqaJQ/s1200/605b0b84-5ed6-45c2-bca8-8778b2ded3b4-1200x800.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDl3pShXxcob3-l4v8uHaEwExytsGJyTXfmmXsJpgIK5kXPoFF9OqF0E_vzV-yFdQyX6fOVbqJ-4NwZlaC1HZmG_NRr2JrZi8x5nyn_SI6f8lUpHwNVtPwBT4_ictvTJvnNF6CtCypaDcYhplf4B8a6Aw9gHyb4kNwpmURLLTGoZJuLdTrrbDZJ0VqaJQ/w400-h266/605b0b84-5ed6-45c2-bca8-8778b2ded3b4-1200x800.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un evento culturale organizzato dalla FCA con al centro Mons Steiner, Cardinale di Manaus</td></tr></tbody></table><br /><p><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Paolo
Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Lavoro
da circa sei mesi nella Facoltà Cattolica dell’Amazzonia (FCA) con sede a
Manaus e mi colpisce la voglia dell’equipe coordinatrice del progetto, di
costruire una realtà formativa creativa e attenta al territorio. Nell'equipe c'è il direttore della facoltà padre Hudson che recentemente è diventato vescovo ausiliare di Manaus e che contiunerà a svolgere il servizio in Facoltà.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La
FCA nata lo scorso anno, ha già ottenuto il riconoscimento dallo Stato brasiliano
con il massimo dei voti. In questi primi mesi di attività, sta pianificando il
lavoro dei prossimi anni. L’obiettivo principale consiste nel divenire un’entità
formativa su tutto il territorio amazzonico, con una particolare attenzione
alle fasce sociali più deboli, come gli abitanti delle comunità che vivono sul
Rio delle Amazzoni e coloro che vivono nei quartieri più poveri. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">La
FCA desidera dedicarsi allo studio della realtà amazzonica, essendo uno spazio
di dialogo interdisciplinare, interreligioso, interculturale ed ecumenico, alla
ricerca di nuovi percorsi verso un'ecologia integrale. Intende articolare un
rapporto di solidarietà e reciprocità con la comunità, attraverso attività di
estensione, attività pastorali, corsi e progetti di estensione.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Per
poter svolgere questo fondamentale lavoro formativo la Facoltà Cattolica deve
divenire al più presto autonoma dal punto di vista economico. Per questo sta
pensando di aprire nei prossimi tre anni nuovi corsi di pedagogia, giurisprudenza,
psicologia, mantenendo sempre aperta l’attenzione allo specifico del
territorio, ai temi che lo caratterizzano come l’ecologia, la grande diversità
di popoli e lingue, la situazione di povertà di una grande fascia di
popolazione.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZR5kVo5yK_vbPdbYO1rz42S_8pmOZKKGVnFzobYoVO2nl3hzL1PmWSho_6IEpnoD0FWiQt7GaFJBPf82GA6UwVtTgpwXaqvEm-U9eJL4FRkFAGIfkMCjbV976DNddXH-ADxppJpmIr7Quq4_8qVbi4MeZCdUDtp5zBWrkRT0vsZBNwmx96fvejX_WYTs/s900/FACULDADE-7-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZR5kVo5yK_vbPdbYO1rz42S_8pmOZKKGVnFzobYoVO2nl3hzL1PmWSho_6IEpnoD0FWiQt7GaFJBPf82GA6UwVtTgpwXaqvEm-U9eJL4FRkFAGIfkMCjbV976DNddXH-ADxppJpmIr7Quq4_8qVbi4MeZCdUDtp5zBWrkRT0vsZBNwmx96fvejX_WYTs/w400-h266/FACULDADE-7-1.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Per
riuscire a raggiungere gli obiettivi proposti, la FCA ha bisogno di aggiornare
il Fondo Generale della Biblioteca a favore della strutturazione del corso di
Filosofia e Teologia, e essere di sostegno all'insegnamento,
all'approfondimento e alla ricerca. Attualmente
il patrimonio della Biblioteca della FCA è piuttosto carente, costituito per lo
più da libri che provengo da donazioni. Si tratta, dunque di un materiale non
aggiornato.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Gli
studenti che arrivano in Facoltà spesso non sono in condizioni id comprarsi dei
libri, anche perché devono già fare un grande sforzo per pagare la tassa
mensile. Avere una biblioteca ben fornita e attualizzata è di fondamentale
importanza per il buon esito dei percorsi formativi degli studenti. Altro dato
interessante per comprendere la situazione culturale di Manaus è che in una
città di più di due milioni di abitanti non esiste una sola libreria. Ci sono
alcuni negozi di cartoleria che vendono anche libri, ma non esiste attualmente
un luogo in cui si vendono solo libri. Questo dato, a mio avviso, dice molto della
situazione culturale di questo popolo e delle politiche che sono state pensate
in questi anni. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Dall’esperienza
acculata in tanti anni di missione in zone povere so benissimo che le persone che
vivono in Occidente, storcono il naso quando il missionario chiede offerte per
dei libri da mettere in una biblioteca pubblica. È un pregiudizio che viene da
molto lontano, che considera la cultura come un lusso. Ho scoperto che la
realtà è esattamente il contrario, vivendo in mezzo ai poveri, parlando con
giovani che mi chiedevano libri, possibilità di studiare, come unico cammino
per uscire da un destino di povertà e esclusione. Per questo motivo, negli anni
trascorsi in Bahia (Brasile) assieme ad un mio amico, abbiamo costituito un’associazione
(che esiste ancora) che negli anni ha messo in piedi quattro biblioteche e
attivato vari corsi professionali o di preparazione all’esame di entrata all’Università.
Adesso sono in Amazzonia e sono stato subito coinvolto in un progetto culturale
di grande respiro, che abbraccio con tutto il cuore, perché capisco quanto sia
importante un libro, per imparare a sognare, ad avere un’opinione propria, a
contrastare le menzogne che il mondo politico ed economico raccontano per
mantenere il popolo schiacciato in una povertà disumana. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieeF7CAkfWAbeG2DO03CcyjqdNGC78QGXGSL_yGd35-qeY6MUU2lw1-NtFlIjvG_uKY89hMuBgkF5zRjY60FSqnAHJC-j1k-trKXuE3EfaIz10fEXVIBtqggv1PZVqydV61tK0ztFPR-9qcUCVn31bvDvJKQfbOzAPl0lMW4K96OStn3QwCzs0aNP5a-8/s800/07_02_inauguracao_amazonas_foto_modino.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieeF7CAkfWAbeG2DO03CcyjqdNGC78QGXGSL_yGd35-qeY6MUU2lw1-NtFlIjvG_uKY89hMuBgkF5zRjY60FSqnAHJC-j1k-trKXuE3EfaIz10fEXVIBtqggv1PZVqydV61tK0ztFPR-9qcUCVn31bvDvJKQfbOzAPl0lMW4K96OStn3QwCzs0aNP5a-8/w400-h250/07_02_inauguracao_amazonas_foto_modino.png" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><br /></span><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Se
desideri contribuire a questo progetto culturale entra in contatto con Il
Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia e riceverai tutte le istruzioni.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Intanto,
a nome della Facoltà Cattolica dell’Amazzonia, ti ringrazio di cuore. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">CMD
Reggio Emilia:<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">indirizzo: Via Vittorio
Veneto, 6, 42121 Reggio Emilia RE, Italia <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">E-mail: </span><span face=""Open Sans", sans-serif" lang="PT-BR" style="background: white; border: 1pt none windowtext; font-size: 11.5pt; line-height: 107%; padding: 0cm;"><a href="mailto:missioni@cmdre.it">missioni@cmdre.it</a></span><span lang="PT-BR"> </span><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">Tel.: +39 0522 436840<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Numero cellulare del
responsabile (Roberto): +39 320 071 4445<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Sito: <a href="https://cmdre.it/">https://cmdre.it/</a> <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Oppure potente inviare
direttamente alla FCA:<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">Associação Amazônica para a Pesquisa e Educação Cristã
Cristã-AAPEC<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">CNPJ 07.864.772/0001-10<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">Indirizzo: Travessa Maromba, 79 Bairro Chapada<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">CEP 69050-150 Manaus-AM<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Dati bancari della FCA<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Banco Bradesco S.A<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">Ag 3053-8<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="PT-BR" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: PT-BR;">Conta corrente 6350-9<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: EN-GB;">IBAN: BR81 6074 6948 0305 3000 0063 509C1<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: EN-GB;">SWIFT: BBDEBRSPSPO<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: EN-GB;"> </span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span lang="EN-GB" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: EN-GB;"> </span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-23178638280396806602024-01-07T01:03:00.003+01:002024-01-07T01:03:27.058+01:00ASSEMBLEA DELLE COMUNITA’<p> </p><p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhUT1bbQpOoWS1SUjrozrbuIOPTUUvM7RDnlLuRSUiyDFiF88tx_ppRM5lYDp8QAdsqgrxdJnljUrw9FQLqHDNjzBUI-2wkQRUiXfqkRFq2UaNtHcBrYFX6zfisb0yPYp4TzSeH3bgEH-n_Tny0CH52a5ldM0gsYflsVwMLswXkQmbhPeB-zUrhV3KLnXI" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="750" data-original-width="1200" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhUT1bbQpOoWS1SUjrozrbuIOPTUUvM7RDnlLuRSUiyDFiF88tx_ppRM5lYDp8QAdsqgrxdJnljUrw9FQLqHDNjzBUI-2wkQRUiXfqkRFq2UaNtHcBrYFX6zfisb0yPYp4TzSeH3bgEH-n_Tny0CH52a5ldM0gsYflsVwMLswXkQmbhPeB-zUrhV3KLnXI=w400-h250" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il ponte dal quale varie persone si sono gettate negli ultimi anni</td></tr></tbody></table><br /><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><b>Parrocchia san Vincenzo de Paulo-Compensa, Manaus</b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Il problema della sofferenza psichica <o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: right; text-indent: 21.3pt;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Si
sta svolgendo in questo fine di settimana – 5/7 gennaio – l’assemblea delle 7
comunità della parrocchia san Vincenzo di Paola, che accompagno da più di due
mesi. L’abbiamo strutturata sul metodo: vedere, giudicare, agire, celebrare,
utilizzato da sempre dalla chiesa Latino-americana. Dopo una serata dedicata
alla riflessione biblica per cercare spunti per migliorare le relazioni umane
nelle comunità, sabato mattina l’abbiamo dedicata ad un’analisi della
congiuntura socioeconomica del quartiere Compensa in cui viviamo, composto da
circa 100 mila abitanti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm5kShC48I2ICOytpaNPg3C-grXQEz1V-eiitonMqsHOptOXZXTqQH20GovHgvIik6tDt1hCc125AUz23HzuHkjg3uHebPFPyjYHS7EWNQ8bi8iC-j3fyhAKQik36qhS-5oIw9MJZ6MhASxJEVWoczdgUXu9Fck6N7msJKoviU1eYyogRiSmqF1GE6Xxo/s4080/IMG_20231119_180347.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm5kShC48I2ICOytpaNPg3C-grXQEz1V-eiitonMqsHOptOXZXTqQH20GovHgvIik6tDt1hCc125AUz23HzuHkjg3uHebPFPyjYHS7EWNQ8bi8iC-j3fyhAKQik36qhS-5oIw9MJZ6MhASxJEVWoczdgUXu9Fck6N7msJKoviU1eYyogRiSmqF1GE6Xxo/w400-h301/IMG_20231119_180347.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un angolo del quartiere Compensa di Manaus</td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Abbiamo
invitato due psicologhe, una che lavora nelle strutture pubbliche e una qui in
parrocchia; un assistente sociale e un personale sanitario. L’obiettivo della
mattina è stato quello di capire meglio la situazione sociale di uno dei quartieri
più poveri e pericolosi di Manaus. I dati riportati sono allarmanti. Ha colpito,
soprattutto, il dato riportato dall’assistente sociale Elizabeth sulla salute
mentale degli abitanti e il grande numero di persone che soffrono di disturbi
psichici. Il motivo di ciò è stato individuato da una serie di fattori, tra i quali
il grande tasso di disoccupazione. Quasi il 40% delle persone vive con meno di
150 euro al mese e molte famiglie fanno parte del programma sociale che distribuisce
borse della spesa. C’è poi tutta una zona del quartiere Compensa che vive nella
miseria. È questo un territorio dominato dal traffico di droga in cui è anche
difficile l’azione pastorale. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxci6kR4fPI-U2J7_ujcJ9wCe1N2IsUdacVx9x9QE4o1P2vzFgiH19Wnj-nZCYZIpGNRZm5uWMO0hKC9SHKe1bOMT-hs0-Wn4HLYfX3hFuaP6s5mI3ILWywZfHgf2d64YKkeS6XUI8s3cGWjjJB3RKs4sVWiUJKS-nIkr6JPo6fuOHVTg_8Wlz_BBoXWA/s4080/IMG_20231102_103620%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3072" data-original-width="4080" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxci6kR4fPI-U2J7_ujcJ9wCe1N2IsUdacVx9x9QE4o1P2vzFgiH19Wnj-nZCYZIpGNRZm5uWMO0hKC9SHKe1bOMT-hs0-Wn4HLYfX3hFuaP6s5mI3ILWywZfHgf2d64YKkeS6XUI8s3cGWjjJB3RKs4sVWiUJKS-nIkr6JPo6fuOHVTg_8Wlz_BBoXWA/w400-h301/IMG_20231102_103620%20(1).jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un altro angolo del quartiere Compensa</td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Il
dato che più ha allarmato l’assemblea è stato quello riguardante la salute
mentale degli abitanti del quartiere. C’è molta sofferenza psichica e poco
personale per attendere la domanda. Nel nostro quartiere ci sono solo due
psicologhe. Anche la parrocchia da anni ha messo a disposizione una psicologa
e, nell’ultimo consiglio pastorale delle comunità abbiamo deciso di fare uno
sforzo per mettere a disposizione della comunità un’altra psicologa. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Altro
dato in linea con quelli accennati è l’alto tasso di suicidi. Secondo la
psicologa Daianne Veras Tavares, che da anni lavora nel quartiere Compensa, da
quando il Governo ha costruito il ponte che unisce le due rive del Rio Negro il
tasso di suicidi è aumentato molto. Proprio per questo, alcune entità si sono
organizzate per elaborare un progetto chiamato: “<i>Non è ancora il tuo ultimo
viaggio”,</i> con l’obiettivo di prevenire il suicidio. Lo scorso anno il
numero di suicidi nel quartiere Compensa, secondo i dati che si hanno a
disposizione, è stato di 124. “Oggi lo psicologo – ha dichiarato la psicologa Daianne-
è più importante del dentista”. Secondo Daianne l’altissimo tasso di suicidi
rivela una bassissima capacità di resistere alla sofferenza psichica. Oltre ai
problemi economici come causa della sofferenza mentale, la psicologa ha
segnalato anche la grande solitudine in cui si trovano gli anziani e il numero
crescente di persone che soffrono di depressione. C’è tutto un mondo che sembra
non reggere più il peso di una vita che sembra essere senza vie di uscita. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Altro
dato significativo riportato dall’assistente sociale Elizabeth è sul tasso di
scolarità. “I dati che abbiamo – sostiene Elizabeth – non corrispondono alla
realtà. Nonostante i numeri del Governo indichino percentuali alte di successo
scolastico, in realtà i bambini non sanno leggere e nella Compensa c’è una
percentuale altissima di abbandono scolastico”. Il Governo, per non perdere gli
incentivi economici delle entità Internazionali, proibisce agli insegnanti di
bocciare e, così, nelle classi anche delle scuole superiori si trovano ragazzi
che fanno fatica a leggere e a comprendere il testo. <o:p></o:p></span></p><p>
</p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 21.3pt;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Nelle
prossime settimane nei consigli pastorali delle comunità cercheremo di capire
come annunciare il Vangelo in questo contesto di grande sofferenza. <o:p></o:p></span></p>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8888368354986275132.post-54020195820963354502024-01-01T14:36:00.002+01:002024-01-01T14:36:32.047+01:00Quale cristianesimo nel post-teismo?<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUH8616FZnX2NtaYBCXXZTZ83wlypAbrOWCrojcgZ0elfNT8PKG8Y56AOGYLoP-F6Dg239J8tbeW3zd8J6oSmN95BrTylGX3y7fgj1AsnCVa-Omb75IyrZ0vnCfWQ527c9NC0DT7mHOjutBGB0D2UHgp7xSye_k2PC_VPLTjAJ18P8XqIfYY0DlsSwZT4/s1200/04_11_olhos_arte_congresso_foto_amerindia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="1200" height="134" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUH8616FZnX2NtaYBCXXZTZ83wlypAbrOWCrojcgZ0elfNT8PKG8Y56AOGYLoP-F6Dg239J8tbeW3zd8J6oSmN95BrTylGX3y7fgj1AsnCVa-Omb75IyrZ0vnCfWQ527c9NC0DT7mHOjutBGB0D2UHgp7xSye_k2PC_VPLTjAJ18P8XqIfYY0DlsSwZT4/w400-h134/04_11_olhos_arte_congresso_foto_amerindia.jpg" width="400" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p align="center" class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: 150%; text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: 150%; text-align: center;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> </span></b></p><p align="right" class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: 150%; text-align: right;"><b><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Paolo Cugini<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Nelle
pagine degli autori del post-teismo è iniziata una lettura critica del
cristianesimo che, in sintesi, può essere condotta a tre filoni principali. In
primo luogo, vi è un’ala radicale che sta mettendo in soffitta tutto l’apparato
concettuale del cristianesimo, considerandolo superato e improponibile. Ci
sono, in secondo luogo, autori che stanno elaborando una proposta alternativa
al post-teismo recuperando in modo critico alcuni elementi del cristianesimo.
Per ultimo, vi sono coloro che interpretano il cristianesimo nell’epoca del
post-teismo rileggendo i dati del cristianesimo senza stravolgerli, ma operando
un’operazione ermeneutica in grado di continuare il cammino sui contenuti della
Tradizione.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">In
primo luogo, dunque, c’è una riflessione che sta prendendo le distanze in modo
radicale e senza continuità con i contenuti del cristianesimo elaborati nei
primi secoli e che hanno influenzato tutto il cammino. Tra questi autori
spiccano le analisi in prima battuta del vescovo episcopaliano statunitense
John Shelby Spong<a href="#_ftn1" name="_ftnref1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></a>
e del gesuita belga Roger Lenaers<a href="#_ftn2" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></a> e, le analisi più recenti
del teologo latino-americano José Maria Vigil<a href="#_ftn3" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></a> e del teologo spagnolo
José Arregui<a href="#_ftn4" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></a>.
Basta sfogliare le 12 tesi di Spong<a href="#_ftn5" name="_ftnref5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></a>per rendersi conto che del
cristianesimo, così com’è stato elaborato nella cristianità, ci rimane ben
poco, anzi nulla. Si passa infatti, dall’affermazione del non senso del
“cercare di credere Gesù come incarnazione di una divinità teistica”<a href="#_ftn6" name="_ftnref6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></a>, alla negazione della
verginità intesa in senso biologico perché, secondo Spong, renderebbe
impossibile la divinità di Cristo così com’è stata tradizionalmente compressa<a href="#_ftn7" name="_ftnref7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[7]</span></span><!--[endif]--></span></a>. In un contesto culturale
post-newtoniano, non c’è più spazio per la narrazione dei miracoli di Gesù, che
possono essere spiegati come “versioni ampliate di storie di Mosè, Elia e di
Eliseo, o come applicazioni alla vita di Gesù, in senso messianico, dei segni
del Regno di Dio in Isaia”. Lo stesso vale per la resurrezione che: “non può
consistere in un risuscitare fisico all’interno della storia umana”. La chiave
ermeneutica di questa presa di posizione così radicale nei confronti dei
contenuti della Tradizione è proprio quel teismo che stiamo analizzando e che,
a detta di Spong, è stato utilizzato dalla prima comunità cristiana per leggere
i contenuti del messaggio evangelico. Siccome il teismo come modo di definire
Dio è morto e la maggior parte di ciò che si dice di Dio non ha più senso,
“dobbiamo trovare un nuovo modo di concettualizzare Dio e parlarne”. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Dello
stesso parere è il gesuita Roger Lenaers. Per comprendere la sua analisi
occorre inquadrare bene la sua griglia concettuale. Invece di parlare di Teismo
e post-teismo, Lenaers parla di eteronomia e teonomia<a href="#_ftn8" name="_ftnref8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[8]</span></span><!--[endif]--></span></a>. Eteronoma indica la
concezione dualista della realtà, in cui gli elementi della realtà terrena
fanno riferimenti ad un mondo altro (heteros in greco), il mondo trascendente.
È questo il paradigma – che Lenaers indica con il termine assioma – che è servito
come chiave d’interpretazione della realtà e che il cristianesimo delle
origini, in modo particolare il riferimento è ai primi quattro Concili
ecumenici, ha utilizzato per descrivere i misteri che riguardano Gesù di
Nazareth. La concezione eteronoma è un assioma che è stato recepito come
evidente, senza interrogarsi sull’origine delle cose e comprendere se stanno
davvero così, se c’è davvero di far riferimento ad un presunto mondo
trascendente per stabilire le leggi del nostro mondo immanente. L’accettazione
di questo assioma cominciò a crollare con l’emergere delle scienze esatte, che
aiutò a comprendere che “la natura segue proprie leggi interne, che possono
essere calcolate, i cui effetti possono essere previsti e spesso addirittura
evitati”<a href="#_ftn9" name="_ftnref9" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[9]</span></span><!--[endif]--></span></a>. Smantellato l’apparato
concettuale che reggeva la visione del mondo eteronoma, che aveva ipotizzato
l’esistenza di un Dio – il Teos del teismo -, si fa strada una concezione
autonoma, che considera per le proprie analisi la sola realtà immanente. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 3.0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">L’autonomia non è
l’affossatrice del vero Dio, ma solo dell’insoddisfacente immagine di un Dio in
cielo, che è una costruzione umana, anche troppo umana e, in ogni caso,
inadeguata a rappresentare per i tempi moderni il Dio che si rivela in Gesù […]
La riconciliazione di autonomia e fede in Dio è chiamata teonomia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Nel
pensiero teonomo esiste solo il nostro mondo: non c’è più bisogno di alcuna
trascendenza. È questa la prospettiva aperta dal post-teismo che Lenaers chiama
teonomia. L’autore è consapevole che, secoli di assioma eteronomo, hanno
plasmato in modo così profondo la dottrina cristiana da rendere difficile una
rilettura diversa, teonoma, per l’appunto. In ogni modo, il crollo dell’assioma
eteronomo è sotto gli occhi di tutti e ciò provoca un cambiamento radicale del
modo d’intendere i contenuti della vita cristiana. Se, infatti, non esiste più
un’istanza soprannaturale perché l’unica realtà è quella immanente, allora: <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 3.0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;">anche il concepimento
di Gesù senza un padre umano è diventato impensabile, e anche la risurrezione
intesa come la rianimazione di un organismo completamente morto; e le sacre
formule fu concepito per opera dello Spirito Santo ed è nato dalla Vergine Maria
e il terzo giorno risuscitò, come pure la resurrezione della carne, diventano
obsolete, perché teli dichiarazioni presuppongono l’intervento sovvertitore di
Dio nell’ordine cosmico.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Il
pensiero autonomo che si sviluppa e prende piede in occidente a partire dalle
scoperte scientifiche e dal paradigma scientifico che si modella nell’epoca
moderna, oltre a generare il paradigma teonomo produce la crisi della Chiesa
come istituzione e come dottrina. “Come la pietra nel sogno di Nabucodonosor no
ha lasciato in piedi niente della statua che si ergeva verso il cielo”, così
sta avvenendo per la Chiesa che si sta sgretolando a causa del paradigma
teonomo, che legge il Mistero in modo nuovo, opposto a quello eteronomo. È
l’illuminismo che ha trasformato in pensiero critico le intuizioni che le
scoperte scientifiche offrivano al pensiero occidentale. È a questo punto che
inizia un processo di demitizzazione che conduce a prendere le distanze da
quelle forme mitiche che, secondo Lenaers hanno caratterizzato il pensiero
cristiano delle origini. La cristianità si è sviluppata all’interno delle
antiche culture greca e romana che conoscevano la cultura mitica. “Finché la
gente – sentenzia Lenaers – accetterà queste storie come vere rappresentazioni
della realtà, non si porrà mai la domanda di quale logos si nasconda dietro i miti
[...] Non possiamo più credere nel modo in cui sono state finora presentate le
storie e le immagini della vecchia mitologia cristiana”. Secondo Lenaers è
assurdo che, nonostante i dati della scienza siano ormai alla portata di tutti,
la Chiesa ancora oggi non riesca a distanziarsi dall’assioma eteronomo. Questa
difficoltà è visibile nelle formulazioni del Catechismo della Chiesa Cattolica
del 1992 in cui non appare mai la parola evoluzione, riproponendo, invece, il
concetto di peccato originale, che apre una serie di affermazioni che, a suo
modo di vedere, sono oggi improponibili. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">L’ultimo
aspetto che intendo sottolineare dell’analisi di Lenaers è la questione di Dio
come persona, un tema al centro del dibattito promosso dalla corrente
post-teista. L’autore si chiede: “se nel pensiero teonomo Dio è la profondità
ultima e l’essenza interiore del cosmo, è ancora possibile, allora, parlare di
qualcuno?”. Tradotta, la domanda cerca di porre innanzi al dibattito teologico
il problema se è ancora possibile indicare Dio come una persona, un Tu. Il
problema non è di poco conto, perché, com’è possibile percepire, coinvolge la
dinamica della preghiera tipicamente cristiana. Anche nei vangeli Gesù si
rivolge a Dio come ad un Padre, anzi ci sono moltissime pagine di spiritualità
e mistica cristiana che ci dicono che proprio Gesù ci ha mostrato il volto
paterno di Dio come persona. La risposta di Lenaers è in linea con il pensiero
post-teista ed è coerente con quanto lui stesso ha affermato a proposito
dell’impostazione teonoma, contraria a quella eteronoma. In una prospettiva
teonoma, esiste solo la realtà immanente e quindi anche nella preghiera non ci
dirigiamo più ad un Tu presente in un aldilà che non esiste e che è pura
invenzione umana. Infatti, “molte formulazioni tradizionali sul Tu divino sono
incomprensibili per i moderni fedeli pensanti, specialmente coloro che
proiettano questo Mistero in un mondo separato”. L’unico posto dove possiamo
trovare Dio è in questo mondo, ma questo non ci impedisce di accostare Dio come
un Tu. “In altre parole – conclude Lenaers – non tocca il linguaggio della
preghiera. Tocca solo la comunicazione terminologica del rapporto tra Dio e gli
altri, cioè la teologia e la dogmatica”.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Anche
José Arregi e José Maria Vigil sono su questa stessa linea di un cristianesimo
post-teista che non può più sostenere le costruzioni dogmatiche messe in atto
dalla Chiesa utilizzando il paradigma teista. Nella presa di coscienza che,
come le altre religioni, anche il cristianesimo si dissolverà in quanto
“sistema obsoleto di credenze”, Arregi s’interroga sull’eredità della figura di
Gesù. In primo luogo, dopo aver liberato il campo dalle costruzioni culturali e
dogmatiche su Gesù, occorre guardare a lui come a un simbolo o icona
dell’essere umano in comunione con tutti i viventi. Gesù, dunque, è icona
dell’essere umano a favore della convivialità, della liberazione e della piena
convivialità condivisa. “Sia chiaro – sottolinea Arregi – non guardo a Gesù
come figura unica o perfetta o superiore alle altre, ma perché la sua figura fa
parte in maniera particolare delle sue radici, delle nostre radici culturali e
spirituali, personali e collettive”. Più che a guardare a Gesù come ce l’ha
presentato la dogmatica cattolica che, a suo dire, non funziona più, occorre
guardare a lui come ad una fonte d’ispirazione. Possiamo lasciarci ispirare da
Gesù per la sua insistenza sulla misericordia, la sua rivoluzione dei valori,
la sua libertà interiore, infine: “la sua personalità di profeta carismatico
itinerante e il fatto che, nel corso della vita, si facesse accompagnare da
uomini e donne allo stesso modo, per lo scandalo della gente per bene”. Più che
personaggio di una religione, dunque, con le sue strutture concettuali rigide,
Gesù ancora oggi è fonte d’disperazione per gli uomini e le donne libere,
desiderosi di uno stile di vita più umano e autentico.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 1.0cm;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;"> Sula stessa linea di pensiero è José Maria
Vigil, che pone come centro della riflessione il contesto culturale attuale,
visibile nella distanza radicale che le nuove generazioni hanno preso nei
confronti della religione. “Con una frequenza sempre maggiore, i giovani sono
no solo post-teisti ma pure non-credenti, positivamente nemici di ogni credenza
religiosa”<a href="#_ftn10" name="_ftnref10" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">[10]</span></span><!--[endif]--></span></a>.
Nelle nuove generazioni è visibile che l’impianto dogmatico delle religioni in
generale e del cristianesimo in particolare non dice nulla per il semplice
fatto che non corrisponde al paradigma scientifico che legge i dati della
realtà non più in modo mitico, ma con i criteri offerti dalle discipline
scientifiche. Ciò significa, secondo Vigil, il cammino verso una nuova
antropologia che genera una nuova spiritualità. In questo nuovo contesto
culturale che sta avanzando, la stessa figura di Gesù appare liberata dalla
struttura dogmatica che l’ha ingabbiata per secoli e “sottratta a ogni
monopolio e a ogni pretesa di possesso”, perché Gesù, afferma sempre Vigil, non
può essere patrimonio delle chiese né del cristianesimo, ma appartiene a tutta
l’umanità. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p><p>
</p><div><!--[if !supportFootnotes]--><br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<!--[endif]-->
<div id="ftn1">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref1" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[1]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;">spong</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">,
J.S. <i>Vita eterna.</i> <i>Una nuova visione. Oltre la religione, il teismo,
il cielo e l’inferno</i>. Verona: Gabrielli, 2017; <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">spong</span>, J.S. <i>Incredibile. Perché il credo delle chiese
cristiane non convince più</i>. Milano: Mimesis, 2020. <o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn2">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref2" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[2]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;">lenaers</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">,
R. <i>Il sogno di Nabucodonosor. O la fine di una Chiesa medievale.</i>
Viterbo: Massari, 2017<sup>2</sup>; <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">lenaers</span>,
R. <i>Cristiani nel XXI secolo? Una ri-lettura radicale del credo</i>. Trapani:
Il Pozzo di Giacobbe, 2018.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn3">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref3" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[3]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;">vigil</span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">,
J.M. <i>Teologia del pluralismo religioso</i>. Torino: Borla, <a name="_Hlk135990811">2008; «Ricentrando il ruolo futuro della religione:
umanizzare l'umanità. il ruolo della religione nella società futura sarà
nettamente spirituale». In: </a><a name="_Hlk139358078"><span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Fanti C. - Sudati, F</span>.
(a cura di),</a> <i>Oltre le
religioni</i>, cit. p. 159-200; «Il nuovo paradigma
archeologico-biblico», in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Fanti C. -
Sudati, F</span>. (a cura di), <i>Oltre le religioni.</i> </span><span lang="es-419" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: #580A;">Cit, p. 201-225.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn4">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref4" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[4]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: #580A;"> </span><span lang="es-419" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;">arregi</span><span lang="es-419" style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: #580A;">, J. <i>Mi Iglesia y mi Credo: Reflexiones sobre un
cristianismo creíble para hoy</i>. London: Creio Edicines, 2013; <i>Eclats
d'humanité: Journal d'un chrétien en liberté</i>. Paris: Editions du Temps
Présent, 2019; Dio al di là di “dio” o del teismo. </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">In:
AA.VV.<i>Oltre Dio</i>, cit. p. 87-128; «Trasformarsi o scomparire». In: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Fanti C.</span> (a cura di), Quale<i> Dio,
quale cristianesimo. La metamorfosi della fede nel 20 XVI secolo</i>. Verona:
Gabrielli, 2022, p. 27-48.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn5">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref5" name="_ftn5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Calibri",sans-serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">[5]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">Cfr. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">spong. j.s.</span>. «Le 12 tesi. Appello a una
nuova riforma», in: <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Fanti C. - Sudati, F</span>.
(a cura di), <i>Oltre le religioni, </i>cit. p. 69-120.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn6">
<p class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref6" name="_ftn6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[6]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> Tesi 2, ivi, p. 81.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn7">
<p class="MsoFootnoteText" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref7" name="_ftn7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[7]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> Cfr. tesi 4, ivi, p. 93.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn8">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="#_ftnref8" name="_ftn8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 11pt; line-height: 107%;">[8]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> Cfr. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">lenaers. r.</span></span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"> <i>Il sogno di Nabucodonosor. O la
fine di una Chiesa medievale</i>. Viterbo: Massari, 2017<sup>2</sup>, p. 19-35.
<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn9">
<p class="MsoFootnoteText"><a href="#_ftnref9" name="_ftn9" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; line-height: 107%;">[9]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman",serif;"> Ivi, p. 22.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="ftn10">
<p class="MsoNormal"><a href="#_ftnref10" name="_ftn10" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;"><!--[if !supportFootnotes]--><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;">[10]</span></span><!--[endif]--></span></span></a><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 10pt; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; line-height: 107%;"> <a name="_Hlk141866129">vigil, j.m. </a></span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;">«Aprire la matrioska. Decostruire il
teismo e continuare il cammino», in: <a name="_Hlk139357958"><span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Fanti C. - Vigil M. J</span>. (a cura di),</a> <i>Oltre
Dio</i>, cit. p. 90. </span><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 10.0pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>PAOLO CUGINIhttp://www.blogger.com/profile/14788010039790673505noreply@blogger.com0