martedì 29 giugno 2021

Associazione Missione Oggi organizza presentazione del libro: Chiesa popolo di Dio (EDB 2020)

 




Associazione Missione Oggi

Incontri Autunno 2021

Non solo libri / Teatro dell’anima

 

 In collaborazione con Missionari Saveriani e Libreria Paoline

 

 

 

Caro autore ti chiedo (in modalità streaming)

Mercoledì 10 novembre / ore 18.00-19.00

Complesso San Cristo / Sala Romanino / Via Piamarta 9 / Brescia

 

Paolo Cugini

CHIESA POPOLO DI DIO

Dall’esperienza brasiliana alla proposta di papa Francesco

(EDB 2020)

dialogano con l’autore

Fabrizio Mandreoli

direttore Ufficio Diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso / Bologna

Paolo Boschini

docente di Filosofia e Scienze sociali presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna / Bologna

modera

Mario Menin

direttore “Missione Oggi”


La Chiesa come popolo di Dio è la proposta del Concilio Vaticano II e riconosce che tutti i battezzati partecipano del sacerdozio comune. Tale progetto viene recepito positivamente dalla Chiesa latinoamericana che a Medellín, nel 1968, aggiorna il proprio cammino ecclesiale a partire dalle intuizioni conciliari. Più difficile e problematica è la recezione della categoria popolo di Dio in Occidente, almeno fino all’arrivo sul soglio di Pietro di papa Francesco, che inaugura un processo di riforma della Chiesa proprio a partire dalla categoria popolo di Dio.

 

giovedì 17 giugno 2021

L'OSTACOLO

 




Paolo Cugini

 

     Siamo troppo abituati a volere subito ciò che cerchiamo, ad esigerlo, per cui ci sembra assurdo aspettare. Siamo troppo stimolati dalla nostra cultura ad identificare il bene con l’immediato, che facciamo fatica a porci in un orizzonte di attesa. Siamo troppo abituati a fuggire rapidi da noi stessi, che non possiamo permetterci il lusso di fermarci per ascoltarci. E, così, con il tempo, si affastellano dentro di noi mucchi di detriti esistenziali, che avrebbero richiesto un po' di attenzione e che, invece, non avendo incontrato ascolto, giacciono dentro di noi pressionando la nostra coscienza in cerca di risposte che non trovano.

Siamo abituati: è questo è il problema. Impariamo ad adagiarci fin da piccoli, su ciò che troviamo comodo, e lo impariamo da altre persone abituate, adagiate sui sofà della vita, persone che hanno imparato a identificare la tranquillità con il senso della vita e lo hanno appreso da altre persone tranquille, serene, che hanno appreso a vivere scansando i problemi, evitando gli ostacoli. Eppure gli ostacoli ci sono apposta non per scansarli, ma per affrontarli. È stato Lui, il Signore della vita ad inventarli gli ostacoli, affinché chi li incontrasse potesse crescere imparando ad affrontarli questi benedetti, anzi direi sacrosanti ostacoli. Perché è proprio così carissimo amico, è proprio affrontando gli ostacoli che impariamo a vivere, perché la vita non s’impara tra i banchi di scuola, ma affrontando i problemi ogni giorno. La vita non è scritta nei libri, ma la scriviamo noi quando viviamo a pieni polmoni, affrontando gli ostacoli che la vita ci mette dinanzi.

    E ci sono mamme che si alzano presto alla mattina per fare in modo che i loro piccoli trovino tutto pronto, che non debbano fare alcun tipo di fatica, che abbiano il solo unico problema di affrontare la giornata senza fatica, senza dover affrontare gli ostacoli perché a quelli ci ha pensato già la mamma. E così, poi li trovi quei bambini a quarant’anni che, nonostante i muscoli e la barba, sono rimasti dei bambini, incapaci ad affrontare la vita, pieni di paure e di timori, perché invece di affrontare gli ostacoli hanno sempre trovato una mamma che glieli toglieva prima ancora che li vedessero. Poveri disgraziati! Che pena questi uomini senza un briciolo di senno! Che pena questi smidollati, questi mammoni, continuamente in pretesa dalla vita, sempre pronti a lamentarsi di tutto e di tutti. Perché, ormai lo sappiamo, che chi si lamenta, chi si alza alla mattina e prima ancora di dire buongiorno è già pronto a lamentarsi, viene da quel ceppo, proviene da quel popolo di persone che hanno avuto una mamma viziata che li ha viziati e, in questo modo, li ha resi insopportabili.

   Senza dubbio Maria era una mamma di un'altra stoffa. Di sicuro Gesù, gli ostacoli è stato abituato ad affrontarli sin da bambino. Lo si capisce dal tipo di uomo che è diventato. Non sarebbe mai arrivato alla croce se non avesse imparato a dire la verità e a portare il peso delle conseguenze. Non sarebbe mai risorto se non fosse morte in croce per aver amato i suoi in modo gratuito e disinteressato sino alla fine. Che uomo Gesù! Che grande Mamma ha avuto!


mercoledì 9 giugno 2021

VITA DA PRETE

 




la vita da prete in tutti questi anni mi ha preparato ad alcuni incontri, esperienze, eventi che hanno cambiato la mia visione del mondo, la mia personale percezione di Dio e, di conseguenza, del ministero.

Questi anni sono stati per me un cammino di lenta liberazione da ogni forma di religione, intesa come insieme di elementi che cercano di trattenere Dio, attraverso dottrine, dogmi, riti, per incontrare Gesù che è venuto al mio incontro in modo gratuito e inaspettato. Liberazione dalla religione degli uomini del sacro e dai suoi detriti pagani, per un cammino di avvicinamento al Vangelo del Signore che è amore, pace, giustizia. Per questo motivo, in questi anni, ho cercato di prendere le distanze da tutti quei gruppi, movimenti che interpretano la chiesa come uno spazio in cui dettare ordini, impartire insegnamenti umani, confondere dottrina con il Vangelo. Quanta gente ho visto soffrire in queste prigioni religiose! Che senso ha la religione quando produce sofferenze e schiavitù? Liberatevi, per Dio!

Ho trovato Gesù e, lo trovo ancora, in ambienti estranei al mondo religioso.

Ti ho trovato, Signore, nei giovani che, nei primi anni del mio ministero, ho incontrato nei bar, nei parchi, nelle piazze, nelle loro case. Giovani che non hanno mai frequentato la chiesa ma hanno dimostrato di avere una grande spiritualità.

Ti ho trovato nella gente dei quartieri poveri dove ho vissuto per quindici anni in Brasile. Quartieri dimenticati dal governo, ma anche dalla Chiesa. Persone escluse dalla possibilità di avere un lavoro dignitoso, una casa dignitosa, una vita dignitosa. Esclusi e, proprio per questo, amati in modo del tutto speciale dal Signore. Quanta presenza di Dio sentivo in questi esclusi!

Ti ho trovata e continuo a trovarti in tante donne che, in un certo senso, mi hanno ricordato di appartenere a un'istituzione dal forte carattere patriarcale e misogino. Donne che guidano comunità con grande amore e competenza, ma che non hanno il diritto di partecipare alla gerarchia, agli organi decisionali della Chiesa. Tutto questo è molto ingiusto, ma il Dio di Gesù Cristo è dalla parte degli offesi e dei perseguitati e, quindi, dalla parte delle donne che, prima o poi, ne sono certo, contribuiranno a creare comunità di donne e uomini con eguale dignità.

Ultimamente ti ho trovato nelle lesbiche, negli omosessuali massacrati non solo dalla cultura arrogante degli ignoranti, ma anche da quella Chiesa di cui sono rappresentante. Quanta sofferenza ho sentito in questi cristiani, che le persone nelle parrocchie non volevano che pregassero in chiesa. Che mancanza di amore, di vangelo e di misericordia: che umiliazione! Solo stando loro vicino mi sono accorto della tua misteriosa presenza, che è sempre dalla parte dei perseguitati, degli emarginati, degli esclusi.

Ed ora, per tanti motivi che non vale la pena scrivere, vivo in esilio, nei confini di una diocesi, da straniero. Da un punto di vista umano, la mia traiettoria in questi anni verrebbe letta esattamente come una sconfitta, un fallimento totale. Al contrario, guardando questa stessa storia dall’alto della croce di Cristo, con lo sguardo che viene dal Vangelo, sento tutto il suo affetto, il suo amore, la sua misericordia.

Continua a pregare per me, io prego sempre per tutti voi.