lunedì 18 settembre 2023

DA DUE MESI IN MISSIONE A MANAUS

 


Il parroco don Candido e il diacono Riccardo a sinistra della foto (non solo della foto)

Notizie per le parrocchie di Bevilacqua, Dodici Morelli, Palata Pepoli e Galeazza

Paolo Cugini

 

Sono ormai trascorsi più di due mesi da quando sono arrivato a Manaus, capitale dello Stato dell’Amazzonia in Brasile. L’adattamento è stato rapido e tranquillo. Rapido perché il parroco don Candido dell’area missionaria Sacra Famiglia, composta di quattro comunità, una settimana prima del mio arrivo è dovuto correre a San Paolo per aiutare il padre gravemente ammalato. Don Candido è un giovane prete di 46 anni molto attivo e pieno di energia, ha alle spalle diverse esperienza missionarie in zone diverse dell’Amazzonia. Da sette anni collabora con il diacono Riccardo e sua moglie, che insieme aiutano nel fine settimana nelle varie attività liturgiche e pastorali dell’area missionaria. Appena arrivato mi ha colpito l’età media piuttosto bassa (rispetto all’Italia) di coloro che partecipano all’eucarestia domenicale. Mi hanno colpito i tanti giovani e le giovani coppie che frequentano e che sono anche attivi in vari servizi pastorali. Mi ha colpito la cura della liturgia e, in modo particolare, del canto liturgico. Devo dire che sulla liturgia non hanno molto da insegnare alle quattro parrocchie che ho lasciato in Italia.

Il parroco don Candido è in questa area missionaria da circa due anni ed ha già realizzato un progetto pastorale veramente degno di nota. In primo luogo, ha ristrutturato i consigli pastorali e rinnovato i ministri e ministre dell’eucarestia e della parola. “Vedevo le persone che frequentavano la messa domenicale – mi ha raccontato domenica scorsa – e me li segnavo su un foglio poi cercavo i loro indirizzi e i loro numeri di telefono. Poi li ho invitati personalmente e ho fatto loro la proposta”. Don Candido ha avuto il coraggio di porre a coordinare le quattro comunità quattro donne suscitando non poche polemiche (da parte di qualche maschietto: ndr.). Una chiesa ministeriale dal volto femminile: di meglio non potevo trovare. In questi due mesi di assenza del parroco, che si faceva presente per telefono con i vari leaders, le comunità non si sono fermate, anzi. Più di tanto durante la settimana non potevo aiutare, essendo impegnato nelle lezioni alla Facoltà Cattolica dell’Amazzonia dal lunedì al venerdì. Mi ha colpito lo spirito d’iniziativa, la presa di posizione delle leaders dinanzi ad alcune situazioni che richiedevano una risposta immediata.

Faccio un esempio e poi chiudo. In una di queste comunità c’è stata la festa del patrono (non ho fatto nessuna processione!) La signora Stella, che è la coordinatrice della comunità Vergine della Pietà, che si celebra il 15 settembre, mi ha spiegato che, dopo aver riunito il Consiglio Pastorale (l’ha indetto lei), hanno deciso di dividere il momento religioso dalla festa. E così durante nove giorni tutte le sere si sono trovate nella piazzetta della comunità o davanti ad alcune case per un momento di celebrazione della Parola, gestita da loro fino al giorno 15 della festa con messa solenne (celebrata da un altro prete perché ero occupato con l’università). La festa mangereccia la faranno sabato 7 ottobre e la organizza il Consiglio Pastorale e non gruppi esterni alla comunità (come succede stranamente da altre parti).

Vi saluto di cuore e vi auguro un cammino ecclesiale all’insegna della comunione con il vostro carissimo e simpatico parroco don Marco. 



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