lunedì 23 maggio 2022

Lettera aperta all’assemblea generale della Cei sugli abusi sui minori nella Chiesa

 




S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, presidente Conferenza Episcopale Italiana

membri tutti della Conferenza Episcopale Italiana

 

e p.c.

S. Em. Card. Pietro Parolin

S. Em. Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I.

S. E. Mons. Lazzaro You Heung Sik

S. Em. Card. Mario Grech

Eminenza, Eccellenze,

 

siamo donne e uomini diversi per sensibilità e appartenenza, credenti e non credenti.

Vi scriviamo prima di tutto come cittadine e cittadini. Perché la Chiesa è parte della società e non fuori di essa.

Ci muove uno spirito di verità, di giustizia, di responsabilità che oggi ci fa stare davanti a voi, in piedi, in coscienza, con franchezza.

 

Gli abusi perpetrati all’interno della Chiesa colpiscono le persone nei loro corpi, nella loro vita, nella loro coscienza: sono violazioni dei diritti umani. Se la Chiesa non rispetta i diritti umani, non può predicare il Vangelo. Per questo l’obbedienza al Vangelo può spingere alla “disobbedienza” ogni volta che in nome della “prudenza” si rischia di diventare complici dei delitti.

Questa lettera è rivolta a voi, ma resa pubblica perché altri e altre possano sottoscrivere la nostra richiesta e perché pubblicamente voi possiate rispondere. Daremo conto della vostra replica nel corso della conferenza stampa che terremo il 27 maggio prossimo alle ore 11, presso la Sala stampa estera a Roma.

 

 

CHIEDIAMO VERITÀ, GIUSTIZIA E PREVENZIONE

 

Come “Coordinamento contro gli abusi nella Chiesa cattolica-ItalyChurchToo”, espressione delle vittime di abusi, del laicato cattolico, di istanze del dialogo interreligioso, della cittadinanza e di alcuni media sensibili, chiediamo a voi vescovi verità e giustizia per le vittime di abusi - minori, adulti, adulte, persone vulnerabili, religiose - perpetrati da persone a vario titolo impegnate nella Chiesa, nonché misure di prevenzione perché la Chiesa riacquisti credibilità e autorevolezza. Consapevoli che alcuni aspetti che citeremo saranno oggetto del confronto sinodale, vogliamo focalizzarci, qui e ora, sulla realtà italiana.

 

A) IN UN'OTTICA DI VERITÀ

 

1)      Chiediamo la piena collaborazione della Chiesa italiana a una indagine indipendente, condotta da professionisti credibili e super partes, che faccia luce sugli abusi compiuti dal clero in Italia, che veda uniti gli sforzi di diverse e altissime professionalità e che utilizzi contemporaneamente metodi qualitativi, quantitativi e documentali; in questa prospettiva, rigettiamo anticipatamente qualsiasi ipotesi di lavoro condotto con strumenti e risorse interne alla Chiesa stessa, che non avrebbe le caratteristiche di terzietà necessarie e risulterebbe non credibile, carente e in ultima analisi inutile, se non dannosa.

 

2)      Chiediamo che siano aperti e resi disponibili gli archivi di diocesi, conventi, monasteri, parrocchie, centri pastorali, istituzioni scolastiche ed educative cattoliche; che siano posti in essere canali di fattiva collaborazione con le istituzioni dello Stato italiano perché i colpevoli di crimini contro i minori vengano perseguiti. Non siamo disposti ad accogliere sinergie con istituzioni statali che non contemplino una seria indagine sul passato, un coinvolgimento diretto delle vittime e una riparazione proporzionata al danno arrecato. È necessario che le responsabilità personali dirette, così come omissioni e indebite coperture, causa di rivittimizzazione delle vittime, siano accertate e rese note, a tutti i livelli, ai fini di una corretta presa in carico delle conseguenze delle proprie azioni, alle quali tutte e tutti siamo chiamati.

 

3)      Chiediamo che si affronti il nodo critico della mancanza di terzietà dei centri diocesani di ascolto esistenti, elaborando una proposta alternativa che offra figure professionali neutrali e competenti, per rendere meno psicologicamente gravosa e più agevole e rigorosa la raccolta di storie e testimonianze.

 

B) IN UN'OTTICA DI GIUSTIZIA

 

            4) Chiediamo che le vittime e le loro famiglie siano ascoltate, accolte e risarcite, anche             finanziariamente, per i danni biologici, psicologici, morali ed economici subiti, pur nella             consapevolezza che nulla potrà mai compensare la sofferenza subita. E che siano contestualmente contemplati percorsi di assunzione di responsabilità degli autori di reato   davanti alle vittime, in un'ottica di giustizia riparativa.

 

            5) Chiediamo l'applicazione rigorosa delle norme stabilite da papa Francesco, in      particolare contenute nel motu proprio Vos estis lux mundi, che sancisce in primo luogo     l’obbligo, morale e giuridico, di segnalazione degli abusi ai danni di minori e di persone vulnerabili, o contro qualunque persona con violenza, minaccia o abuso di autorità.

 

            6) Chiediamo che vi facciate promotori dell’eliminazione dei termini di prescrizione per      gli abusi, come già sta avvenendo in altri Paesi: la maturazione della coscienza dell’abuso richiede alle vittime, come ormai attestato anche in sede scientifica, tempi molto lunghi che     fatalmente, oggi, rendono prescritta la maggior parte delle denunce.

 

C) IN UN’OTTICA DI PREVENZIONE:

 

Consapevoli che l’ambito della prevenzione degli abusi, diretta e indiretta, implica questioni di vastissima portata - tra cui la formazione al ministero ordinato, l’educazione psico-affettiva dei seminaristi e dei/delle candidati/e alla vita religiosa, il ripensamento delle dinamiche della cura pastorale – che richiedono tempi di riflessione molto lunghi, nel contesto di questa lettera

 

            7) chiediamo di estendere anche al clero e al volontariato attivo nella Chiesa l’obbligatorietà del certificato antipedofilia, previsto dalla Convenzione di Lanzarote           adottata dal Consiglio d’Europa, al fine di restituire maggiore trasparenza alle istituzioni          ecclesiastiche.

Queste richieste sono intese ad allineare l’operato della Chiesa italiana a quello di altre Conferenze episcopali e singole diocesi, e a spazzare via ogni dubbio relativo alle reticenze che l’episcopato italiano potrebbe avere riguardo all’emersione della reale portata del fenomeno in Italia.

 

Come cittadine e cittadini, vittime di abusi, battezzate e battezzati, madri, padri, educatori, professionisti, abbiamo la necessità di vedere la Chiesa italiana compattamente orientata a un’operazione senza ombre e senza sconti.

 

Nella certezza della vostra attenzione


Coordinamento ItalyChurchToo

 

 

Roma, 23 maggio 2022

 

I primi firmatari della lettera alla Conferenza episcopale italiana

Francesco Zanardi – Rete L’Abuso – ECA
Mario Caligiuri – avvocato – Rete L’Abuso
Cristina Balestrini – Sezione Vittime e Famiglie Rete L’Abuso
Beppe Pavan – Comunità cristiane di base
Paola Lazzarini – Donne per la Chiesa
Giovanna Bianchi – Donne per la Chiesa
Agnès Théry – Donne per la Chiesa
Michelangelo Ventura – Noi siamo Chiesa
Vittorio Bellavite – Noi siamo Chiesa
Angelo Cifatte – Noi siamo Chiesa
Paola Cavallari – Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne – OIVD
Clelia Degli Esposti – OIVD
Marzia Benazzi – OIVD
Piera Baldelli – OIVD
Maria Teresa Milano – OIVD
Marco Campedelli – teologo e narratore – OIVD
Paolo Cugini – presbitero e teologo – OIVD
Doretta Baccarini – OIVD
Ludovica Eugenio – giornalista – Adista
Eletta Cucuzza – giornalista – Adista
Giampaolo Petrucci – giornalista – Adista
Ivana Santomo – Associazione Officina Adista
Federico Tulli – giornalista – Left
Federica Tourn – giornalista indipendente
Comité de la Jupe
Chantal Götz – Voices of Faith
Lorita Tinelli – presidente Centro Studi Abusi Psicologici (CeSAP)
Luigi Corvaglia – CeSAP – direttivo FECRIS
I membri dell’Organizzazione internazionale Ex Focolari – OREF
Carlo Bolpin – presidente Associazione Esodo
Giuseppe Deiana – Associazione Puecher
Emanuela Provera – numeraria Opus Dei dal 1986 al 2000
Renata Patti – membro interno del Movimento dei Focolari dal 1967 al 2008
Giuseppe Lenzi
Piero Cappelli – giornalista e scrittore
Francesco Antonioli – giornalista
Federica Roselli – avvocato
Maria Armida Nicolaci – biblista
Mauro Concilio – educatore
Laura Verrani – teologa
Ugo Gianni Rosenberg – baccalaureando in Teologia
Roberto Fiorini – responsabile rivista PretiOperai
Antonietta Potente – religiosa domenicana e teologa
Mauro Castagnaro – giornalista
Francesco Peloso – giornalista vaticanista
Giorgio Saglietti – Tempi di Fraternità
Franco Barbero – biblista e teologo
Giulia Lo Porto – biblista

 

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