S. Em. Card. Gualtiero
Bassetti, presidente Conferenza Episcopale Italiana
membri tutti della
Conferenza Episcopale Italiana
e p.c.
S. Em. Card. Pietro Parolin
S. Em. Card. Luis
Francisco Ladaria Ferrer, S.I.
S. E. Mons. Lazzaro
You Heung Sik
S. Em. Card. Mario Grech
Eminenza, Eccellenze,
siamo donne e uomini diversi per
sensibilità e appartenenza, credenti e non credenti.
Vi scriviamo prima di tutto come
cittadine e cittadini. Perché la Chiesa è parte della società e non fuori di
essa.
Ci muove uno spirito di verità,
di giustizia, di responsabilità che oggi ci fa stare davanti a voi, in piedi,
in coscienza, con franchezza.
Gli abusi perpetrati all’interno
della Chiesa colpiscono le persone nei loro corpi, nella loro vita, nella loro
coscienza: sono violazioni dei diritti umani. Se la Chiesa non rispetta i
diritti umani, non può predicare il Vangelo. Per questo l’obbedienza al Vangelo
può spingere alla “disobbedienza” ogni volta che in nome della “prudenza” si
rischia di diventare complici dei delitti.
Questa lettera è rivolta a voi,
ma resa pubblica perché altri e altre possano sottoscrivere la nostra richiesta
e perché pubblicamente voi possiate rispondere. Daremo conto della vostra
replica nel corso della conferenza stampa che terremo il 27 maggio prossimo
alle ore 11, presso la Sala stampa estera a Roma.
CHIEDIAMO VERITÀ,
GIUSTIZIA E PREVENZIONE
Come “Coordinamento contro gli
abusi nella Chiesa cattolica-ItalyChurchToo”, espressione delle vittime di
abusi, del laicato cattolico, di istanze del dialogo interreligioso, della
cittadinanza e di alcuni media sensibili, chiediamo a voi vescovi verità e
giustizia per le vittime di abusi - minori, adulti, adulte, persone
vulnerabili, religiose - perpetrati da persone a vario titolo impegnate nella
Chiesa, nonché misure di prevenzione perché la Chiesa riacquisti
credibilità e autorevolezza. Consapevoli che alcuni aspetti che citeremo
saranno oggetto del confronto sinodale, vogliamo focalizzarci, qui e ora, sulla
realtà italiana.
A) IN UN'OTTICA DI VERITÀ
1)
Chiediamo la piena collaborazione della
Chiesa italiana a una indagine indipendente, condotta da professionisti
credibili e super partes, che faccia luce sugli abusi compiuti dal clero in
Italia, che veda uniti gli sforzi di diverse e altissime professionalità e che
utilizzi contemporaneamente metodi qualitativi, quantitativi e documentali; in
questa prospettiva, rigettiamo anticipatamente qualsiasi ipotesi di lavoro
condotto con strumenti e risorse interne alla Chiesa stessa, che non
avrebbe le caratteristiche di terzietà necessarie e risulterebbe non credibile,
carente e in ultima analisi inutile, se non dannosa.
2)
Chiediamo che siano aperti e resi disponibili
gli archivi di diocesi, conventi, monasteri, parrocchie, centri pastorali,
istituzioni scolastiche ed educative cattoliche; che siano posti in essere
canali di fattiva collaborazione con le istituzioni dello Stato italiano perché
i colpevoli di crimini contro i minori vengano perseguiti. Non siamo
disposti ad accogliere sinergie con istituzioni statali che non contemplino una
seria indagine sul passato, un coinvolgimento diretto delle vittime e una
riparazione proporzionata al danno arrecato. È necessario che le
responsabilità personali dirette, così come omissioni e indebite coperture,
causa di rivittimizzazione delle vittime, siano accertate e rese note, a tutti
i livelli, ai fini di una corretta presa in carico delle conseguenze delle
proprie azioni, alle quali tutte e tutti siamo chiamati.
3)
Chiediamo che si affronti il nodo critico della mancanza
di terzietà dei centri diocesani di ascolto esistenti, elaborando una
proposta alternativa che offra figure professionali neutrali e competenti, per
rendere meno psicologicamente gravosa e più agevole e rigorosa la raccolta di
storie e testimonianze.
B) IN UN'OTTICA DI GIUSTIZIA
4)
Chiediamo che le vittime e le loro famiglie siano ascoltate, accolte e
risarcite, anche finanziariamente,
per i danni biologici, psicologici, morali ed economici subiti, pur nella consapevolezza che nulla potrà mai
compensare la sofferenza subita. E che siano contestualmente
contemplati percorsi di assunzione di responsabilità degli autori di reato davanti alle vittime, in un'ottica di
giustizia riparativa.
5)
Chiediamo l'applicazione rigorosa delle norme stabilite da papa Francesco,
in particolare contenute nel motu
proprio Vos estis lux mundi, che sancisce in primo luogo l’obbligo,
morale e giuridico, di segnalazione degli abusi ai danni di minori e di persone
vulnerabili, o contro qualunque persona
con violenza, minaccia o abuso di autorità.
6)
Chiediamo che vi facciate promotori dell’eliminazione dei termini di
prescrizione per gli abusi, come
già sta avvenendo in altri Paesi: la maturazione della coscienza dell’abuso richiede alle vittime, come ormai attestato anche
in sede scientifica, tempi molto lunghi che fatalmente,
oggi, rendono prescritta la maggior parte delle denunce.
C) IN UN’OTTICA DI
PREVENZIONE:
Consapevoli che l’ambito della
prevenzione degli abusi, diretta e indiretta, implica questioni di vastissima
portata - tra cui la formazione al ministero ordinato, l’educazione
psico-affettiva dei seminaristi e dei/delle candidati/e alla vita religiosa, il
ripensamento delle dinamiche della cura pastorale – che richiedono tempi di
riflessione molto lunghi, nel contesto di questa lettera
7)
chiediamo di estendere anche al clero e al volontariato attivo nella Chiesa l’obbligatorietà del certificato antipedofilia,
previsto dalla Convenzione di Lanzarote adottata
dal Consiglio d’Europa, al fine di restituire maggiore trasparenza alle
istituzioni ecclesiastiche.
Queste richieste sono intese ad
allineare l’operato della Chiesa italiana a quello di altre Conferenze
episcopali e singole diocesi, e a spazzare via ogni dubbio relativo alle
reticenze che l’episcopato italiano potrebbe avere riguardo all’emersione della
reale portata del fenomeno in Italia.
Come cittadine e cittadini,
vittime di abusi, battezzate e battezzati, madri, padri, educatori,
professionisti, abbiamo la necessità di vedere la Chiesa italiana compattamente
orientata a un’operazione senza ombre e senza sconti.
Nella certezza della vostra
attenzione
Coordinamento ItalyChurchToo
Roma, 23 maggio 2022
I
primi firmatari della lettera alla Conferenza episcopale italiana
Francesco
Zanardi – Rete L’Abuso – ECA
Mario Caligiuri – avvocato – Rete L’Abuso
Cristina Balestrini – Sezione Vittime e Famiglie Rete L’Abuso
Beppe Pavan – Comunità cristiane di base
Paola Lazzarini – Donne per la Chiesa
Giovanna Bianchi – Donne per la Chiesa
Agnès Théry – Donne per la Chiesa
Michelangelo Ventura – Noi siamo Chiesa
Vittorio Bellavite – Noi siamo Chiesa
Angelo Cifatte – Noi siamo Chiesa
Paola Cavallari – Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne –
OIVD
Clelia Degli Esposti – OIVD
Marzia Benazzi – OIVD
Piera Baldelli – OIVD
Maria Teresa Milano – OIVD
Marco Campedelli – teologo e narratore – OIVD
Paolo Cugini – presbitero e teologo – OIVD
Doretta Baccarini – OIVD
Ludovica Eugenio – giornalista – Adista
Eletta Cucuzza – giornalista – Adista
Giampaolo Petrucci – giornalista – Adista
Ivana Santomo – Associazione Officina Adista
Federico Tulli – giornalista – Left
Federica Tourn – giornalista indipendente
Comité de la Jupe
Chantal Götz – Voices of Faith
Lorita Tinelli – presidente Centro Studi Abusi Psicologici (CeSAP)
Luigi Corvaglia – CeSAP – direttivo FECRIS
I membri dell’Organizzazione internazionale Ex Focolari – OREF
Carlo Bolpin – presidente Associazione Esodo
Giuseppe Deiana – Associazione Puecher
Emanuela Provera – numeraria Opus Dei dal 1986 al 2000
Renata Patti – membro interno del Movimento dei Focolari dal 1967 al 2008
Giuseppe Lenzi
Piero Cappelli – giornalista e scrittore
Francesco Antonioli – giornalista
Federica Roselli – avvocato
Maria Armida Nicolaci – biblista
Mauro Concilio – educatore
Laura Verrani – teologa
Ugo Gianni Rosenberg – baccalaureando in Teologia
Roberto Fiorini – responsabile rivista PretiOperai
Antonietta Potente – religiosa domenicana e teologa
Mauro Castagnaro – giornalista
Francesco Peloso – giornalista vaticanista
Giorgio Saglietti – Tempi di Fraternità
Franco Barbero – biblista e teologo
Giulia Lo Porto – biblista
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