Domenica 31 marzo alle 15,30 si svolgerà presso il Centro Sacro Cuore il Convegno Missionario Diocesano che avrà come punto fondamentale la presentazione del nuovo cammino diocesano della missione in Brasile che, dalla Bahia si sposta in Amazzonia.
Sarà con noi il Mons. Adolfo Zon Pereira, vescovo della diocesi di Alto di Solimões nella quale inizieremo una collaborazione a partire dal mese di ottobre di quest'anno.
Per aiutarci a preparare il Convegno, qui di seguito alcune informazioni sia sulla diocesi che sul vescovo Adolfo.
DIOCESI DI ALTO SOLIMÕES: ALCUNI DATI
Il nome Solimões deriva dal fiume
che attraversa tutto il territorio diocesano ed è il nome che il rio delle
Amazzoni assume quando passa in questo territorio. In realtà, la diocesi di
Alto di Solimões oltre ad essere attraversata dal rio delle Amazzoni, ospita
nel suo territorio un numero incalcolabile di altri fiumi e, tra questi, ci
sono il fiume Iça che passa sul territorio della diocesi per 358 km e il fiume
Yavarì di 1200 Km.
La diocesi è attualmente guidata dal Vescovo
Mons Adolfo Zon Pereira (classe 1956), saveriano di origine spagnola. La
diocesi ha sede nella città di Tabatinga, che è una città di frontiera che
confina con il Perù e la Colombia ed ha un’estensione di 131.600 kmq, con un
totale di 216.000 abitanti. Negli ultimi 15 anni c’è stata una crescita della
popolazione del 20%. Il 38% della popolazione è indigena. Molte comunità vivono
sulle rive dei fiumi e vengono denominate:
ribeirinhas.
La mappa della diocesi di Alto di Solimões |
Alto
di Solimões è stata elevata a diocesi nel 1991. Il primo vescovo è stato mons.
Alcimar Caldas Magalhaes, che ha guidato
la diocesi dal 1991 al 2015. Ora Mons Alcimar è emerito e vive nella casa
episcopale con il vescovo Adolfo.
Religione:
Oltre al cattolicesimo sono presenti anche molte denominazioni religiose protestanti
e neo pentecostali: Luterana, Maranatà, Congregazionale, Chiesa
Battista, Assemblea di Dio, Presbiteriana, Dio è amore e tante altre. Tra
queste forme religiose è importante segnalare la presenza nella regione della
fraternità della Santa Croce, denominata Cruzada e il gruppo denominato
Israelita. Il 5% della popolazione si
dichiara senza religione.
Popolazione:
Sul territorio sono presenti diversi gruppi indigeni: Tikunas, Marubu, Matses,
Matis, Kulina Pano, Kurubu, Maguta, Kokama, Kambeba, Kaixana, Kanamari, Witoto.
Economia: Dal punto di vista economico la gente vive di pesca. In
alcune zone ci sono alcune industri di legname. Il PIB pro capite è di mille
euro, ciò significa che la popolazione è molto povera. Il Vescovo Adolfo si
lamentava della scarsa presenza dello stato nella regione e della corruzione
dei politici locali.
La cattedrale di Tabatinga |
Società: I
maggiori problemi sociali della regione sono la droga, la disoccupazione, il
traffico di persone. Negli ultimi anni si sono registrati molti suicidi tra i
giovani.
SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente
la diocesi di Alto di Solimões, composta di otto parrocchie, è stata divisa in
due zone (vicariati).Vicariato 1
Atalaia del Nord: Padre Alberto e Padre Lino (saveriani italiani)
Benjamin Costant: È una parrocchia accompagnata da sempre dai francescani. In
queste settimane stanno cambiando formazione. Domenica 24 marzo è stato
nominato il nuovo parroco: Frate Mario Ivon Ribeiro Ofmcap.
Tabatinga:
don
Valmir è il parroco coadiuvato da tre preti: Pedro, Elias (sono tutti e tre
originari della regione) e Mariano (romeno). Ci sono inoltre cinque
congregazioni religiose (tre femminili e due maschili)
Belem
di Solimões: Fra Paolo (italiano)
Vicariato
2
Tonantins:
padre Gonzalo (colombiano), suor Benice e suor Lucia
Santo
Antonio do Iça: Fra Assilvio (Amazzonia) e fra Gino
(italiano). Da novembre sarà guidata da tre preti di Reggio Emilia: Gabriele
Carlotti, Gabriele Burani e Paolo Cugini
Amaturà:
padre Washington (colombiano)
San
Paolo di Olivenza: padre Marcello (sul del Brasile), ci
sono due congregazioni femminili di suore.
Santa
Rita: è una zona pastorale della parrocchia di san Paolo accompagnata
da tre suore del PIME (Laura e Dora italiane, Odete del sud del Brasile)
MONS ADOLFO ZON PEREIRA
Classe 1956. Nato in Spagna nella
città di Ourense.
Frequenta
il seminario minore e lo studio della teologia nel seminario della citt.
Durante l’ultimo anno di teologia entra nei saveriani. “Ho atteso due anni per causa della mamma che non voleva un prete
missionario”.
Nel 1985
è a Pamplona per l’animazione missionaria e nel 1986 fa professione perpetua e
l’ordinazione sacerdotale. Per 7 anni rimane in Spagna per l’animazione missionaria
e vocazionale.
Nel 1993
arriva in Brasile a Belem nel Nord.
1994
è parroco della parrocchia delle isole nella diocesi di Abaetetuba (Stato del
Parà-Brasile), dove rimane sino al 2001. Siamo già in territorio amazzonico. La
parrocchia conta con 62 comunità con una popolazione di 35 mila abitanti.
2001-2003:
studia teologia pastorale e dottrina sociale della Chiesa in Spagna a Madrid. È
stato lui stesso a chiedere questo periodo di studio: “in questi anni di studio ho maturato la mia formazione e impostazione
sociale e pastorale”.
2003:
torna in Brasile e prende una parrocchia (Tailandia nel Paranà) assieme ad un
altro saveriano. Don Adolfo assume la scuola di formazione dei laici e le
lezioni sulla dottrina sociale della Chiesa nella facoltà teologica della zona
e nell’IPAR.
Il Vescovo Adolfo mentre passa tra i fedeli per dare il segno della pace |
Dal 1998
viene invitato dal vescovo ad assumere la coordinazione della pastorale
sociale.
2010-2014:
è il coordinatore della pastorale diocesana.
2014:
viene nominato parroco della parrocchia di san Francesco a Belem.
27 Agosto 2014:
è nominato vescovo coadiutore della diocesi di Alto di Solimões.
8 novembro 2014:
è consacrato vescovo
14 dicembre 2014:
arrivo nella diocesi di Alto di Solimões
24 maggio 2015:
accettata la rinuncia di Mons Alcimar e, automaticamente, Mons Adolfo diventa
vescovo di Alto di Solimões.
Lemma
episcopale: Date voi stessi da mangiare.
Grazie, don Paolo, per queste preziose informazioni. Mi sembra di essere più vicino e presente alla Missione che fra qualche mese ospiterà te e altri due sacerdoti della “nostra” Diocesi. Mi stringo con affetto a tutti e tre ma, in particolare, a te e a don Gabriele Burani, per il cammino di fede che abbiamo condiviso durante gli anni, belli anche quelli, della nostra adolescenza. Con Gabriele, poi, come già sai, abbiamo frequentato la scuola elementare, dalla seconda alla quarta, sulle amene colline di Trinità, all’ombra della bianca rupe di Canossa! I luoghi sono importanti, così come il tempo, perché rappresentano il contesto nel quale Gesù si è voluto incarnare: Lui è presente in ogni luogo e in ogni tempo, dalla Palestina di duemila anni fa alle Diocesi di Reggio e di Alto Solimões - e a tutto il Mondo - oggi!!
RispondiEliminaUna curiosità: mi fa davvero piacere apprendere che la vostra Parrocchia è intitolata a Sant’Antonio!! Tu sai perché io sia così devoto a questo Santo!!
Invoco per voi la sua intercessione, assieme a quella della nostra Mamma Celeste! Evidenti difficoltà (eh..., ancora una volta lo “spazio”) mi rendono impossibile essere presente al Convegno diocesano, ma non vi farò mancare la mia quotidiana preghiera! Un carissimo saluto ed un forte abbraccio. A presto!!