martedì 26 marzo 2019

PREPARANDO IL CONVEGNO MISSIONARIO DIOCESANO - DOMENICA 31 MARZO 2019





Domenica 31 marzo alle 15,30 si svolgerà presso il Centro Sacro Cuore il Convegno Missionario Diocesano che avrà come punto fondamentale la presentazione del nuovo cammino diocesano della missione in Brasile che, dalla Bahia si sposta in Amazzonia. 
Sarà con noi il Mons. Adolfo Zon Pereira, vescovo della diocesi di Alto di Solimões nella quale inizieremo una collaborazione a partire dal mese di ottobre di quest'anno. 
Per aiutarci a preparare il Convegno, qui di seguito alcune informazioni sia sulla diocesi che sul vescovo Adolfo. 


DIOCESI DI ALTO SOLIMÕES: ALCUNI DATI

Il nome Solimões deriva dal fiume che attraversa tutto il territorio diocesano ed è il nome che il rio delle Amazzoni assume quando passa in questo territorio. In realtà, la diocesi di Alto di Solimões oltre ad essere attraversata dal rio delle Amazzoni, ospita nel suo territorio un numero incalcolabile di altri fiumi e, tra questi, ci sono il fiume Iça che passa sul territorio della diocesi per 358 km e il fiume Yavarì di 1200 Km.

 La diocesi è attualmente guidata dal Vescovo Mons Adolfo Zon Pereira (classe 1956), saveriano di origine spagnola. La diocesi ha sede nella città di Tabatinga, che è una città di frontiera che confina con il Perù e la Colombia ed ha un’estensione di 131.600 kmq, con un totale di 216.000 abitanti. Negli ultimi 15 anni c’è stata una crescita della popolazione del 20%. Il 38% della popolazione è indigena. Molte comunità vivono sulle rive dei fiumi e vengono denominate: ribeirinhas.

La mappa della diocesi di Alto di Solimões 


Alto di Solimões è stata elevata a diocesi nel 1991. Il primo vescovo è stato mons. Alcimar Caldas Magalhaes, che  ha guidato la diocesi dal 1991 al 2015. Ora Mons Alcimar è emerito e vive nella casa episcopale con il vescovo Adolfo.

Religione: Oltre al cattolicesimo sono presenti anche molte denominazioni religiose protestanti e neo pentecostali: Luterana, Maranatà, Congregazionale, Chiesa Battista, Assemblea di Dio, Presbiteriana, Dio è amore e tante altre. Tra queste forme religiose è importante segnalare la presenza nella regione della fraternità della Santa Croce, denominata Cruzada e il gruppo denominato Israelita.  Il 5% della popolazione si dichiara senza religione.

Popolazione: Sul territorio sono presenti diversi gruppi indigeni: Tikunas, Marubu, Matses, Matis, Kulina Pano, Kurubu, Maguta, Kokama, Kambeba, Kaixana, Kanamari, Witoto.

Economia: Dal punto di vista economico la gente vive di pesca. In alcune zone ci sono alcune industri di legname. Il PIB pro capite è di mille euro, ciò significa che la popolazione è molto povera. Il Vescovo Adolfo si lamentava della scarsa presenza dello stato nella regione e della corruzione dei politici locali.

La cattedrale di Tabatinga 


Società: I maggiori problemi sociali della regione sono la droga, la disoccupazione, il traffico di persone. Negli ultimi anni si sono registrati molti suicidi tra i giovani.

SITUAZIONE ATTUALE

Attualmente la diocesi di Alto di Solimões, composta di otto parrocchie, è stata divisa in due zone (vicariati).Vicariato 1

Atalaia del Nord: Padre Alberto e Padre Lino (saveriani italiani)

Benjamin Costant: È una parrocchia accompagnata da sempre dai francescani. In queste settimane stanno cambiando formazione. Domenica 24 marzo è stato nominato il nuovo parroco: Frate Mario Ivon Ribeiro Ofmcap.

Tabatinga: don Valmir è il parroco coadiuvato da tre preti: Pedro, Elias (sono tutti e tre originari della regione) e Mariano (romeno). Ci sono inoltre cinque congregazioni religiose (tre femminili e due maschili)
Belem di Solimões: Fra Paolo (italiano)

Vicariato 2

Tonantins: padre Gonzalo (colombiano), suor Benice e suor Lucia
Santo Antonio do Iça: Fra Assilvio (Amazzonia) e fra Gino (italiano). Da novembre sarà guidata da tre preti di Reggio Emilia: Gabriele Carlotti, Gabriele Burani e Paolo Cugini
Amaturà: padre Washington (colombiano)
San Paolo di Olivenza: padre Marcello (sul del Brasile), ci sono due congregazioni femminili di suore.
Santa Rita: è una zona pastorale della parrocchia di san Paolo accompagnata da tre suore del PIME (Laura e Dora italiane, Odete del sud del Brasile)


MONS ADOLFO ZON PEREIRA



Classe 1956. Nato in Spagna nella città di Ourense.

Frequenta il seminario minore e lo studio della teologia nel seminario della citt. Durante l’ultimo anno di teologia entra nei saveriani. “Ho atteso due anni per causa della mamma che non voleva un prete missionario”.

Nel 1985 è a Pamplona per l’animazione missionaria e nel 1986 fa professione perpetua e l’ordinazione sacerdotale. Per 7 anni rimane in Spagna per l’animazione missionaria e vocazionale.
Nel 1993 arriva in Brasile a Belem nel Nord.

1994 è parroco della parrocchia delle isole nella diocesi di Abaetetuba (Stato del Parà-Brasile), dove rimane sino al 2001. Siamo già in territorio amazzonico. La parrocchia conta con 62 comunità con una popolazione di 35 mila abitanti.

2001-2003: studia teologia pastorale e dottrina sociale della Chiesa in Spagna a Madrid. È stato lui stesso a chiedere questo periodo di studio: “in questi anni di studio ho maturato la mia formazione e impostazione sociale e pastorale”.

2003: torna in Brasile e prende una parrocchia (Tailandia nel Paranà) assieme ad un altro saveriano. Don Adolfo assume la scuola di formazione dei laici e le lezioni sulla dottrina sociale della Chiesa nella facoltà teologica della zona e nell’IPAR.

Il Vescovo Adolfo mentre passa tra i fedeli per dare il segno della pace


Dal 1998 viene invitato dal vescovo ad assumere la coordinazione della pastorale sociale.

2010-2014: è il coordinatore della pastorale diocesana.

2014: viene nominato parroco della parrocchia di san Francesco a Belem.

27 Agosto 2014: è nominato vescovo coadiutore della diocesi di Alto di Solimões.

8 novembro 2014: è consacrato vescovo

14 dicembre 2014: arrivo nella diocesi di Alto di Solimões

24 maggio 2015: accettata la rinuncia di Mons Alcimar e, automaticamente, Mons Adolfo diventa vescovo di Alto di Solimões.


Lemma episcopale: Date voi stessi da mangiare.









1 commento:

  1. Grazie, don Paolo, per queste preziose informazioni. Mi sembra di essere più vicino e presente alla Missione che fra qualche mese ospiterà te e altri due sacerdoti della “nostra” Diocesi. Mi stringo con affetto a tutti e tre ma, in particolare, a te e a don Gabriele Burani, per il cammino di fede che abbiamo condiviso durante gli anni, belli anche quelli, della nostra adolescenza. Con Gabriele, poi, come già sai, abbiamo frequentato la scuola elementare, dalla seconda alla quarta, sulle amene colline di Trinità, all’ombra della bianca rupe di Canossa! I luoghi sono importanti, così come il tempo, perché rappresentano il contesto nel quale Gesù si è voluto incarnare: Lui è presente in ogni luogo e in ogni tempo, dalla Palestina di duemila anni fa alle Diocesi di Reggio e di Alto Solimões - e a tutto il Mondo - oggi!!
    Una curiosità: mi fa davvero piacere apprendere che la vostra Parrocchia è intitolata a Sant’Antonio!! Tu sai perché io sia così devoto a questo Santo!!
    Invoco per voi la sua intercessione, assieme a quella della nostra Mamma Celeste! Evidenti difficoltà (eh..., ancora una volta lo “spazio”) mi rendono impossibile essere presente al Convegno diocesano, ma non vi farò mancare la mia quotidiana preghiera! Un carissimo saluto ed un forte abbraccio. A presto!!

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