giovedì 14 settembre 2017

IL SIGNORE LE VUOLE LIBERE E PIENE DI DIGNITÀ (Papa Francesco)



CHIESA-DONNA

Maria Soave Buscemi
CONVENTO DEI CAPPUCCINI – REGGIO EMILIA

Sintesi: Paolo Cugini

Ci dobbiamo aiutare a vedere e a guardare alcuni respiri che vanno interpretati rispetto alla violenza sulle donne, sul respiro delle donne. Siamo qui per agire, perché non possiamo più rimanere a braccia conserte.

Vedere. Atti sessuali degradanti, abusi o molestie fisiche gravi, stupri e tentati stupri. Il 21% delle donne italiane li ha subiti nel corso della propria vita. 2 donne ogni 10 in Italia. 1 milione e 700 mila li ha subiti. I principali autori delle violenze sono ex partner. Nel 2016 sono state 120 e nel 2017 c’è una media di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1240 di cui più del 70% in famiglia. Oggi la famiglia nel mondo Occidentale è uno dei luoghi meno sicuri per la salute di donne e bambini. C’è qualcosa che bisogna domandarsi. In che modo i testi sacri del cristianesimo hanno contribuito al fatto che queste cose accadano? Vi propongo un processo di ermeneutica femminista dei testi sacri. Primo passo la possibilità di sospettare. Alle brave bambine è stato insegnato che non bisogna fare domande. La domanda apre spazio. Ci pone come soggetti in una interlocuzione. Imparare a permetterci domande. Iniziamo a cercare assieme le risposte. La vita cambia le domande. Il segreto del vivere è permettersi domande.

Giovanni 8. Quanti anni ha la donna protagonista di questo testo? Lo stereotipo che è stato costruito è che la donna ha tra i 20 e 40 anni. Gli uomini hanno una visione della donna di Giovanni 8 molto dettagliata. C’è un tipo d’immaginario. Secondo la legge la donna dev’essere lapidata. C’è solo un caso: Dt 22, 24. Quando una giovane donna vergine, promessa in sposa di un uomo… Perché non ha gridato. Chi viene da culture mediterranee sa che chi lava l’onore è il sangue della donna. Due possibilità per cui questa ragazzini di 12/13 dev’essere lapidata perché non ha gridato. La prima è la paura e quindi è stata imposta. Secondo l’ha scelto e non aveva voglia di gridare. 

Per onestà dobbiamo percorrere questi due cammini.
Cammino A: è stata stuprata. Il peccato è non aver gridato.
Cammino B: lo ha voluto. Come funzionava la scelta del marito? Si passa ad essere la faglia di, la moglie di, la mamma di, e la nonna di. Se l’identità è data dall’essere moglie di, quando di viene meno tu non sai più chi sei. Gesù mai dice mamma, sorella, moglie, figlia. Dice sempre donna. La scelta del marito era o del padre, o del fratello: non veniva interpellato la donna. L’ipotesi di questa ragazza è: voglio amare chi scelgo io. Il peccato è aver permesso che tuo padre, tuo fratello scelga per te. È un testo che dice no alla violenza del patriarcato. Secondo Brown questo testo ci ha messo 938 anni ad entrare nella Bibbia. Perché? Qui, in questo testo, Gesù ha una pratica così scomoda che si fa fatica ad accettarla. Gesù sta dalla parte di quella ragazzina. Gesù è in terra dove sta la ragazzina. Si alza quando gli uomini vanno via. Dagli uomini le donne si aspettano lo stesso respiro, co-spirazione.
 Gesù rimane in terra tutto il tempo che questa ragazzina è in terra e non se ne va. Gesù invita a dire no al potere patriarcale. Libere tutte, liberi tutti. La Chiesa per 938 anni ha fatto fatica. Posizione del corpo mistico-politica. Gesù destruttura il Dio dei potenti. Poi è entrato nel canone. Si è fatto di tutto di buttar fango su Maria Maddalena, perché era un modo di essere Chiesa. Maria Maddalena doveva essere decostruita. C’era un unico ordine simbolico che è Pietro e la chiesa petrina. Nell’anno mille bisognava cancellare il modo di essere Chiesa tra uguali, il modello di Maria Maddalena, dove l’unico potere è servizio, senza gerarchie, affinché rimanesse solo l’ordine petrino. Il Papa di allora mise insieme questo testo appiccicandolo vicino a Maria Maddalena. Il grosso problema è che questo tipo di testi se usati per fortificare ordini violenti costruiscono violenza. Costruiscono nell’immaginario che le donne sono un pericolo, che sono perverse ontologicamente, che portano il male, che donna e serpente sono amiche. Dobbiamo rileggere questi testi. Decostruire le violenze. Gesù sta completamente con questa ragazzina. 
Le Chiese devono dire no alla violenza contro le donne. Dobbiamo prendere i testi sacri e decostruire. Gridiamo se qualcuno fa violenza perché nessuno si perda. No alla legge del padre.




1 commento:

  1. Come sempre Maria Soave Buscemi ci ha dato una visione nuova, liberante ed autentica dei testi biblici. Abbiamo molto bisogno di aprire le finestre e lasciare entrare quest'aria fresca.

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