lunedì 16 marzo 2015

CORSO DI LETTURA POPOLARE DELLA BIBBIA A REGGIO EMILIA



Paolo Cugini
   Tra aprile e maggio verrà realizzato nei locali dell’Oratorio cittadino un Corso di Lettura popolare della Bibbia. Si tratta di un metodo messo in atto in America Latina nella realtà delle comunità di base, vale a dire in quel modo di essere chiesa dove le parrocchie sono costituite da tante piccole comunità, che si trovano settimanalmente a leggere la Parola di Dio e a celebrare nel giorno del Signore. Il metodo è stato messo a punto durante gli anni della dittatura militare, vale a dire tra gli anni sessanta e ottanta del secolo scorso; certamente uno dei periodi più negativi dell’America Latina. Nelle Comunità di base si comincia a leggere la Bibbia per cercare risposte alla situazione. Il grido del popolo d’Israele schiavo in Egitto diviene il modello di questo percorso di liberazione. Si tratta, dunque, di una lettura contestualizzata in cui la comunità ascolta la Parola di Dio per cercare luce e forza per affrontare la situazione di oppressione che vive. È la comunità riunita la chiave interpretazione del testo ascoltato e meditato. È in questa prospettiva che il legame fede e vita, amore al Signore e vita vissuta s’intrecciano sempre di più. Legame poi, che divieni visibile nelle celebrazioni domenicali sempre vissute con molta partecipazione.

La lettura Latino-americana della Bibbia nasce dalla speranza di milioni di contadini e contadine che resistevano all'avanzata del sistema del latifondo, nei sindacati e nelle associazioni delle periferie delle favelas, nei quartieri poveri ammucchiati dal grande fenomeno dell’esodo rurale che mandava via i contadini dal campo, ed è quindi figlia delle pastorali sociali e delle comunità ecclesiali di base. L’esperienza dell’ascolto della Parola in un simile contesto crea entusiasmo, perché le persone che vi partecipano iniziano a percepire la presenza del Signore, suscitando il desiderio di uscire dalle situazioni di oppressione. Il momento settimanale di ascolto della Parola non diviene fine a se stesso, in una ricerca di conoscenza vuota, ma stimolo per comprendere meglio il proprio vissuto e alimentare la speranza di un mondo migliore.
La lettura popolare della Bibbia è anche una lettura critica della realtà perché cerca di promuovere dei cambiamenti effettivi nel contesto in cui viene realizzato l’ascolto della Parola. Senza dubbio, un simile percorso può sembrare strano, contrario al nostro modo di accostarci al testo sacro. Soprattutto, può sembrare un metodo che forza il testo sacro per ottenere risposte concrete. Ogni critica è positiva perché aiuta a migliorare il modo di vedere la realtà. È questo che ci sta insegnando la chiesa e cioè che non esiste un unico modo di leggere la Parola, un unico punto di vista da cui guardare. Del resto, se i vangeli sono quattro deve pur significare qualcosa, vale a dire l’impossibilità di cogliere il mistero di Dio da un’unica prospettiva, da uno stesso punto di vista. Per cogliere la bellezza e, allo stesso tempo, la ricchezza del metodo di Lettura popolare della Bibbia occorre fare lo sforzo di spostarsi dal proprio punto di vista, di mettersi da parte per portarsi verso il punto di vista dell’altro, il punto di vista dei milioni di poveri e di oppressi che hanno trovato nella Parola di Dio una lampada per il proprio cammino di salvezza.
Questo tipo di lettura biblica è molto bene illustrata da una storia raccontata da Frà Carlos Mesters, uno dei pionieri della Lettura Popolare della Bibbia in Brasile: “In una piccola comunità di agricoltori molto poveri, è stato letto un testo che proibisce la possibilità di mangiare carne di maiale ( Lv11,7-8;Dt 14,8). La gente presente alla riunione ha domandato:- Che cosa Dio ci vuole dire oggi attraverso questo testo?-La gente ha discusso sull’argomento e alla fine ha concluso:-attraverso questo testo Dio vuole dirci oggi che dobbiamo mangiare carne di porco!- L’argomento usato era il seguente:-Dio si preoccupa soprattutto con la vita e la salute del suo popolo. La carne di maiale, quando non è tenuta bene, può provocare malattia e morte. Per questo, nel tempo della Bibbia, Dio proibiva alla gente di mangiare carne di maiale. Oggi però noi sappiamo come fare con la carne di maiale affinché non provochi malattie, essa non fa più male alla nostra salute. Oltre a ciò, la carne di maiale è l’unica carne che abbiamo qui da mangiare. Se non mangiassimo questa carne non faremmo bene alla nostra salute né alla salute dei nostri figli. Per questo oggi Dio ci comanda di mangiare carne di maiale. Dobbiamo essere fedeli alla parola di Dio!”

Si comprende molto bene che è un modo di leggere la Scrittura che ha i poveri come interpreti. Il testo è incorporato alla loro vita e la loro vita al testo, che è percepito come frutto di una comunità che lotta per la vita e crede nel Dio della Vita. Per i poveri la Parola di Dio non sta nella lettera delle Scritture, ma nella lettura della Scrittura che attualizza l’azione salvifica, protettrice e liberatrice di Dio con i poveri.


Il corso che gli amici della Lettura Popolare della Bibbia hanno promosso si avvale della presenza di Maria Soave Buscemi, italiana che vive da più di vent'anni in Brasile e da molto tempo accompagna diversi gruppi di lettura popolare della Bibbia. Soave, per la competenza acquisita in tanti anni di studio e di pratica é invitata in varie parti del mondo dalle chiese evangeliche per presentare questo metodo. Assieme a Soave ci sarà anche don felice Tenero, della diocesi di Verona, Fidei Donum in Brasile per molti anni. Entrambi da alcuni anni sono stati invitati dalla CEI a coordinare il percorso formativo al CUM di Verona per tutti i missionari in partenza per l’America Latina. Arrivederci , allora, a sabato 18 aprile all'Oratorio cittadino alle 9 per iniziare questo percorso biblico insieme che sarà senza dubbio ricco di spunti per i nostri cammini di fede e, speriamo anche per il cammino delle nostre comunità. 

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