martedì 29 aprile 2025

PIOVE SUL BAGNATO. Inondazione in una delle zone più povere di Manaus

 

La zona di Manaus colpita dall'inondazione causata dalla pioggia



Paolo Cugini


Domenica 27 di aprile dopo una giornata di forti piogge in una zona della parrocchia di san Vincenzo di Paolo, nella periferia di Manaus, in cui molte case sono state costruite sui due lati di una grande canale fognario a cielo aperto. Per l’ennesima volta l’acqua fognaria è salita ed ha invaso le case con le conseguenze che possiamo immaginare. Sono anni che molte famiglie vivono in questa situazione. Per questo motivo, con alcuni componenti del Movimento fede e cittadinanza della parrocchia, abbiamo deciso non solo di visitare le famiglie colpite dall’alluvione, ma di raccogliere le firme di proteste e di presentarle al sindaco di Manaus. Mentre passavamo per la raccolta di firme, le persone in un primo momento ci guardavano con sospetto, ma in seguito, dopo aver ascoltato di che cosa si trattava, condividevano i momenti di disperazione vissuti. “Padre, l’acqua entrava da tutte le parti – mi raccontava una signora, madre di quattro figli, uno di questi che sta trattando un tumore -. Guardi qua, la parete si è aperta e dobbiamo andare via al più presto, perché, la prossima volta la casa ci può cadere addosso”. Il problema, infatti, è che, oltre ad essere state costruite sulle rive del canale fognario, sono state costruite senza molto criterio, tirate su un tanto al braccio. 

Menbri del Movimento Fede e Cittadania mentre raccolgono le firme di protesta



Nel pomeriggio di lunedì 28 aprile, mentre con il gruppo del Movimento raccoglievamo le firme di protesta, dall’altra parte del canale, un gruppo di abitanti ha buttato il pattume raccolto per liberare il canale in mezzo alla strada. L’obiettivo è stato quello di richiamare l’attenzione delle istituzioni e del potere pubblico, che sembra disinteressarsi totalmente di questa zona povera della città. Alla sera nella Facoltà Cattolica ho incontrato uno degli assessori del comune e gli ho spiegato la situazione e anche che avremo bisogno del suo appoggio per fare giungere la raccolta di firme che stiamo realizzando nelle mani del sindaco. 

La fogna a cielo aperto


L’altro problema gravissimo è che, proprio in questo ampio territorio fognario, ha messo radici il traffico di droga. Del resto, è nella logica. Nelle zone torbide di una città, il torbido sguazza. Mentre oggi pomeriggio passavamo a raccogliere le firme, abbiamo intravisto diversi personaggi che, Raimundo, un signore di sessant’anni che vive nel territorio, ha identificato immediatamente come persone appartenenti al traffico. Vivere tutti i giorni sulle rive di un merdaio e controllati dai trafficanti di droga, che non ci mettono due minuti a sparare se non si rispettano le loro regole, non dev’essere facile. A questo quadro già squallido, se si aggiunge il totale abbandono da parte delle istituzioni pubbliche in cui queste famiglie vivono, il quadro è completo. Per questo, un pò di attenzione da parte della Chiesa è il minimo che possiamo fare. 





1 commento:

  1. Ciao mi dispiace tanto per questa situazione che purtroppo è comune in tante altre realtà grazie alle persone come voi preti o laico che spendono la loro vita cristianamente
    Un abbraccio a presto

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