mercoledì 3 maggio 2023

ESTATE RAGAZZI: UN PATTO EDUCATIVO TRA GENITORI E ANIMATORI

 



 

Paolo Cugini

 

Estate Ragazzi è una proposta educativa della comunità cristiana. Questa proposta, come dice il nome, è rivolta in primo luogo ai ragazzi e alle ragazze delle superiori. Attraverso questa esperienza, i ragazzi hanno la possibilità di sperimentare le loro capacità relazionali, fare nuovi amici, realizzare un servizio gratuito e disinteressato per i bambini. Inoltre, nell'esperienza di Estate Ragazzi gli animatori hanno la possibilità di attivare le loro capacità creative sia nei laboratori da loro guidati, sia nei giochi che coinvolgono i bambini. Inoltre, ci sono i momenti dedicati al teatro, alla danza: tutte opportunità per potere mettere in atto la propria creatività. Estate Ragazzi offre una grande esperienza di amicizia e di relazione. È per questo motivo che durante il periodo estivo molti ragazzi e ragazze desiderano partecipare come animatori a questa proposta educativa della comunità cristiana, anche se molti si loro non sono cristiani.

Estate Ragazzi è una proposta in primo luogo rivolta ai ragazzi e, in seconda battuta, ai bambini ai quali viene offerta la possibilità di trascorrere delle giornate serene in compagnia con dei ragazzi e delle ragazze più grandi, all'interno di un progetto variegato di proposte sia ludiche che formative.

Attorno a questo progetto si muovono anche gli adulti della comunità. Ci sono diversi incontri che gli adulti della comunità realizzano per preparare il progetto Estate Ragazzi. Incontri in cui si verificano le condizioni delle strutture, degli ambienti che ospiteranno il progetto, della possibilità di realizzare i pasti quotidiani, dei turni delle pulizie. C'è un'attenzione che dice di una cura, un'attenzione nei confronti dei ragazzi, delle ragazze e dei bambini che parteciperanno al progetto.

La realizzazione del progetto è totalmente gratuita. Questa è una caratteristica del Vangelo che ispira il nostro cammino, le nostre scelte. Dentro al progetto non ci sono degli specialisti, psicologi o pedagoghi, ma ragazzi e ragazze che decidono di dedicare alcune settimane gratuitamente a servizio dei bambini della comunità. I soldi che vengono chiesti al momento dell’iscrizione servono esclusivamente per coprire le spese dei materiali che vengono utilizzati durante le settimane del progetto e per il mantenimento delle strutture.

Tutti questi aspetti che ho sottolineato sono molto importanti per comprendere il ruolo dei genitori dentro il progetto di Estate Ragazzi. È a questo livello di comprensione che deve intervenire una sorta di patto educativo tra i genitori e i ragazzi e le ragazze coinvolti nel progetto. Che tipo di patto educativo si tratta? Un genitore si trova, al termine del periodo scolastico, la possibilità di collocare il proprio figlio la propria figlia all'interno di un'esperienza educativa estremamente significativa è molto attraente per i propri figli. La stragrande maggioranza dei genitori lavora durante tutta la settimana. È, dunque, importante trovare uno spazio che accolga i propri figli durante la giornata. Il progetto Estate Ragazzi offre ai genitori questa opportunità.

Siccome, si tratta di un progetto di una comunità cristiana, che si pone al servizio dei bambini e dei ragazzi in modo gratuito, esigiamo che i genitori che iscrivono i loro figli a Estate Ragazzi si sentano coinvolti all'interno del progetto. Il primo livello di coinvolgimento, che è di grande importanza al fine del funzionamento del progetto, e l'orientamento dei genitori nei confronti dei loro figli. Motivare i bambini all'inizio della giornata, spiegando loro in che contesto si andranno a trovare, aiutandoli a comprendere l'importanza di lasciarsi coinvolgere dalle proposte ludi che, formative, ricreative che vengono fatte all'interno del progetto è importante per il buon funzionamento della proposta educativa. Una cosa, infatti, è un bambino in casa, dentro le mura domestiche. Tutt'altra cosa è la gestione di un gruppo grande di bambini.

 Ogni giorno c'è sempre qualche bambino che arriva senza la voglia di giocare, che cerca di isolarsi, o di fare i capricci. Trattandosi di bambini questo è normale. Lo sottolineo per il semplice fatto che un genitore deve tener conto di questo dato umano, in un contesto in cui un gruppo di ragazzi è chiamato a gestire tanti bambini. Quando tre o quattro bambini fanno i capricci, diventano un problema non piccolo per tutto il funzionamento del progetto, la cui realizzazione comporta il coinvolgimento di tutti. Il patto educativo che chiediamo ai genitori è esattamente nella linea di porsi al fianco degli animatori e non contro di loro, per non riprodurre all'interno del progetto quelle dinamiche relazionali di aggressività che spesso si assistono nell'ambito scolastico. Se per un genitore è molto positivo trovare un contesto in cui collocare il proprio figlio per l'intera giornata, permettendogli così di realizzare serenamente il proprio lavoro, è importante ricordarsi il contesto in cui viene collocato.

La comunità cristiana, che offre questa opportunità, non è un ente pubblico, non ha l'obbligo di offrire queste opportunità: lo fa in virtù di ciò che lo ispira, vale a dire il vangelo di Gesù Cristo. Questo lo sottolineo perché, purtroppo, abbiamo già visto genitori negli anni scorso venire dentro il progetto come se fosse un ente pubblico, pieni di pretese e di esigenze. Chi vuole ed esige migliorare il progetto fa una cosa giusta, ma deve tirarsi su le maniche e coinvolgersi. Se vedi che c'è qualcosa che non va o non funziona bene, vieni con un fiorellino in mano e un sorriso in bocca, con il desiderio di collaborare per una buona realizzazione della proposta: tuo figlio, tua figlia ti vorrà più bene.

Estate Ragazzi 2023 è alle porte: facciamo in modo che diventi un’esperienza indimenticabile per i bambini e per le ragazze e i ragazzi che vi parteciperanno. 

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