Paolo
Cugini
Ci si può chiedere: ma che proposta evangelica è fare una gita, andare in
bicicletta da qualche parte? Io penso che sia una risposta ad un problema
tipico delle nuove generazioni. Qual è questo problema? E l'impossibilità di
trovare spazi di interazione e di relazione.
I ragazzi di oggi hanno le giornate piene
stracolme di impegni, che vanno dalla scuola, allo sport, ai tornei, ecc. Oltre
a questo, si aggiunge il contatto che le nuove generazioni hanno con Internet.
Uno dei grandi problemi dei genitori è staccare i loro figli le loro figlie dal
cellulare, da Internet. E così, abbiamo ragazzi che dopo avere trascorso una
giornata a scuola, ginnastica, sport, tornei,,, quanto arrivano a casa passano
il tempo rimanente sul cellulare. Io credo che il problema più eclatante di
queste nuove generazioni sia la mancanza di spazi di relazione normale, di
conoscenza dell'altro, che significa anche conoscenza di sé.
Un
giro in bicicletta permette esattamente questo. Infatti, mentre si è in
bicicletta si ha la possibilità di parlare, di chiacchierare, riscoprire il
mondo dell'altro e, di conseguenza di condividere il proprio mondo. Leggendo
attentamente il Vangelo ci si rende conto che il grande lavoro svolto da Gesù è
stato quello di creare relazioni tra un gruppo di uomini e di donne,
permettendo loro di conoscersi e di conoscere il Signore. Non solo, ma troviamo
spesso Gesù in situazioni di relazione come i pasti. In molti brani del Vangelo
Gesù è a tavola con delle persone: Non è un caso se l'ultimo gesto che Gesù
compie con i suoi discepoli sia proprio una cena. Anche dopo la risurrezione,
quando Gesù appare ai suoi discepoli, abbiamo alcune narrazioni che parlano
dell'incontro di Gesù avvenuto durante dei pasti.
Senza
la relazione non solo non c'è vita, non c'è possibilità di conoscere se stessi,
ma da un punto di vista del Vangelo non c'è nemmeno la possibilità di conoscere
Dio, la dimensione religiosa della vita. Ecco perché per evangelizzare non
basta pronunciare dei versetti, preparare dei momenti specifici dove si parlare
di Dio e di Gesù: occorre creare le condizioni affinché il Vangelo possa essere
compreso. A mio avviso, la condizione principale affinché il Vangelo possa
essere compreso non solo dalle nuove generazioni ma in generale da tutti e
tutte, è la relazione, l’amicizia, l’incontro con l’altro, l’altra. Ben vengano,
allora, le gite in treno, le biciclettate e altre iniziative del genere.
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