Dodici Morelli
Giovedì
1° giugno 2023
Sintesi:
Paolo Cugini
Ha
vissuto dai 12 anni in poi a Parigi. Quando durante la seconda guerra cercano
qualcuno per preparare gli assistenti sociali affidarono a lei la formazione. Attraverso
la sua professionalità aveva una grande influenza sulla gente.
Problema
della Francia del dopo-guerra: come portare il Vangelo nella Francia
scristianizzata? Viene fondato un seminario per portare il Vangelo nelle zone scristianizzate
della Francia. Viene data attenzione ai giovani operai. Due giovani fanno un’inchiesta
all’interno del mondo operai e scoprono che c’è pochissima attenzione alla
fede. Viene scritto un libro: Francia, paese di missione? Il parroco
della Delbrel viene scelto come educatore di questo seminario e coinvolge la
Delbrel a parlare, per capire come muoversi in un contesto così
scristianizzato? I segni della fede sono dei relitti di un naufragio.
Quando
matura questa esperienza, scopre le tensioni del mondo cattolico nei confronti
di questa esperienza pilota. Vengono tacciati di comunisti. Molti di loro s’impegnano
politicamente e socialmente, ma questo impegno non viene condivisa. La polemica
arriva a Roma e prendere la decisione d’interrompere questa esperienza.
Madeleine
soffre per questa interruzione, soprattutto perché aveva colto nell’entusiasmo
di chi aveva abbracciato questa esperienza con i più poveri vengono bloccati. La
nostra missione è la salvezza di tutti. “Occorre che noi c’interroghiamo sul
senso delle nostre radici”. C’è stato un errore di strategia, quando si pensava
che prima occorreva lavorare per la giustizia sociale e poi si può annunciare
il Vangelo.
Madeleine
decide di andare a Roma a pregare a san Pietro. Prima passa a trovare le
persone della comunità. Scrive a tutti quelli che conosce per dire la necessità
dell’unità. Il rischio dell’obbedienza, che è un gesto di fede. L’obbedienza
non è solo sottomissione, ma occorre mettercela anche del proprio. L’obbedienza
è fatta di sottomissione e iniziativa. Stare dentro la chiesa con il rischio
che richiede l’obbedienza evangelica. Il Papa Pio XII gli disse per tre volte:
apostolato.
Madeleine
scrive: Città marxista terra di missione.
Nel
1959 il 25 di gennaio Papa Giovanni XXIII annuncia il Concilio. Un vescovo del
Madagascar gli chiede delle riflessioni sull’ateismo comunista, ma lei dice che
l’ateismo comunista è già superato rispetto agli ateismi. Poi afferma che gli
ambienti atei non sono solamente negativi, ma ci sono dati perché noi ritroviamo
la fede come un dono gratuito, non scontato. La fede non è il perbenismo, ma
qualcosa di più profondo. Il rischio del dubbio è la sfida della missione in
mezzo ai popoli indifferenti a Dio. Per Madeleine bisogna smetterla di metterci
solo sulla difensiva, ma accettare la sfida.
Il
vero problema è il rapporto tra la fede e la storia. L’amore di Dio trasforma
il mondo attraverso la nostra azione, quando accogliamo l’amore del Signore. Il
Vangelo non funziona nelle nostre vite perché lo conosciamo poco. “Il Vangelo
è la corda a cui ci aggrappiamo per non cadere in caduta libera”. Se non ci
aggrappiamo alla Parola di Dio ci perdiamo. Il mistero di Dio è un abisso. È la
Parola di Dio che ci fa stare dentro alle cose. Interessante ricordare che la
Delbrel prima era agnostica. Lei ha scoperto la forza del Vangelo, la pienezza che
produce in chi l’accoglie.
Il Vangelo è fatto per innestare la vita di Gesù nella nostra vita. Il Vangelo è comunicazione di vita. Affinché tutto questo si riveli occorre l’adesione personale della nostra vita. Occorre ascoltare l’oggi.
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