Una delle caratteristiche della GMG sono le catechesi, che vengono realizzate in luoghi differenti, tenendo anche in considerazione l'idioma. Alcune delle diocesi dell'Emilia-Romagna hanno realizzato le catechesi nei pressi del Santuario di San Stanislao a circa 60 Km da Cracovia.
La catechesi di giovedì 28 luglio é stata realizzata da mons. Francesco Beschi di Bergamo. La modalità scelta per questa catechesi è stata quella del dialogo e risposta con i giovani.
Dopo due video significativi sono stati concessi vari minuti per la riflessione personale. In seguito il vescovo si è reso disponibile a rispondere alle domande dei giovani.
La prima domanda è stata sulla confessione. Nella confessione c'è un gesto e la possibilità di poter incontrare il dono di Dio della Misericordia. È dalla Croce che viene il perdono. Ci sono altri gesti di misericordia. Gesù ci narra la misericordia che avviene attraverso gesti umani. La confessione non è l'unico strumento per ricevere la misericordia di Dio. La riceviamo anche dalla pazienza dei genitori su di noi. La pazienza manifesta una grande misericordia.
Seconda domanda. Nonostante i nostri peccati Dio continua a perdonarci? Mi sono accorto tante volte che il giudice più implacabili siamo noi stessi. Molti hanno ancora paura di Dio. C'è l'impressione di un Dio che ci aspetta dietro l'angolo. Perché Dio è così misericordioso? Dio non si misura, Dio è una meraviglia.
Terza domanda. Siamo insicuri. Come Dio può liberarci dalle paure?
Noi siamo parte dell'universo, uniti a tutti, ma allo stesso tempo differenti. L'inadeguatezza è il segno della differenza. Anch'io non mi sento adeguato a fare quello che mi è stato chiesto. Dio è il Signore della vita e noi siamo suoi amici e starre con Lui ci rende liberi.
Domanda: C'è un equilibrio nel cammino personale tra donazione agli altri e ricerca interiore?
Il Vangelo è chiaro: ama il prossino tuo come te stesso. L'amore per sé stesso è diventata la regola e si è lasciato in secondo luogo l'amore al prossimo. C'èuna cultura del ripiegamento su di sé. Noi ci realizziamo donandoci. Chi pensa solo a se stesso non è capace di amare, che poi è la più grande disgrazia.
Foi uma revelação para mim ao ler esse texto que " paciência é uma atitude de misericórdia". Não havia ainda refletido o dom da paciência sob a ótica da misericórdia. Porque nós sabemos que viver para si é egoísmo e, por outro lado, o amor pensa atentamente o outro, constantemente o outro. De fato, é bem verdade que ser paciente às necessidades das outras pessoas revela como estamos nos anulando para nos ocuparmos com o outro - primeiro o outro, depois eu; fazer aos outros o que gostaria que fizessem a mim; vocês que são mais fortes, sustentem os mais fracos na fé...
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