Sintesi: Paolo Cugini
I primi libretti circolanti su Gesù
sono i vangeli dell’infanzia, anche se appaiono per ultimi.
Perché ad un certo punto si è
sentita l’esigenza di dare alla comunità un resoconto sull’infanzia di Gesù?
Nell’antichità
quando si raccontava la biografia degli uomini illustri, si partiva dalla nascita
per mostrare che avevano avuto un’infanzia eccezionale e hanno avuti tutti
madri eccezionali. Madri che vengono fecondate da un raggio di luce. C’è spesso
un intervento divino.
Isacco,
Esaù, Giacobbe, Sansone, Giovanni Battista: sono personaggi che hanno avuto
nascite eccezionali.
Paolo
è stato il primo a scrivere su questo tema. Come fa Paolo a non conoscere una
nascita miracolosa del Nazareno? Possibile che al tempo di Paolo non se ne
parlasse? Paolo era un uomo colto; conosceva le storie di Romolo, Remo e altri.
L’ipotesi che viene avanzata è che quando paolo scrive attorno al 51 d. C. se
non dice nulla sulla nascita di Gesù significa che quella tradizione non era
ancora nata.
Galati:
si narra che dopo la conversione di Paolo, va in Arabia e dopo tre anni va a
Gerusalemme incontra Pietro e Giacomo, il fratello del Signore. Domanda: se la
nascita miracolosa fosse stato un fatto assodato, possibile che Paolo non ne
avesse conoscenza, e Pietro e Giacomo non le avessero raccontato di questa nascita?
Paolo
non fa mai riferimento alla madre e al padre di Gesù. Unico riferimento a Maria
è Gal 4,4: Gesù nato da donna, come qualsiasi altra persona.
Se
Gesù è la manifestazione di Dio, se in Gesù di Nazareth Dio si è fatto uomo, qual
è stato il momento in cui la divinità si è unita all’uomo? Per Paolo non
c’è dubbio, questo momento è il momento della resurrezione. Lo scrive
in modo chiaro in romani 1,3-4. La cosa curiosa è che man mano che si procede
con gli scritti e ci si allontanerà dagli eventi, gli scrittori – Mt, Lc, Mc Gv
– pongono questo momento dell’unione sempre prima, l’anticipano. Per Mc, che
scrive intorno al 70, questa unione avviene nel Battesimo. Per Mt che scrive
nell’80e Lc, che scrive nel 90, il momento è anticipato Lc 1,31: il momento è
il concepimento. In Gv, che è l’ultimo a scrivere, il momento dell’unione è da
rintracciarsi da sempre, dall’eternità.
Mc.
Il primo atto che riguarda Gesù è il battesimo ricevuto da Giovanni. Non si
parla della paternità di Gesù. Concezione cosmogonica al tempo di Gesù. Per
scrivere questa scena Mc usa un Materiale dell’A.T.: Is 42 e Salmo 2. Mc
servendosi di questo materiale ci dice che dal luogo dove abita Dio scende la
vita per inabitare in Gesù. Lo spirito Santo è l’agente maschile del
concepimento. Tra le cose incredibile che Gesù fa, trasgredisce il comandamento
più grande dell’AT che è l’osservanza del sabato. Gesù trasgredisce e firma la
sua condanna a morte. Mc 2,31: è la prima volta che in tutta letteratura si
parla della famiglia di Gesù. Questo atteggiamento di Maria e dei fratelli di
Gesù sarebbe motivata se Maria avesse ricevuto quell’annuncio dell’angelo
straordinario? Non avrebbe dovuto dire che è tutto normale quello che sta
accadendo? La tradizione sulla nascita prodigiosa su Gesù non era ancora stata
elaborato quando Mc scrive.
Cap
6.:
è la prima volta che sappiamo il nome di Maria. I compaesani di Nazareth indicano
Gesù come il falegname. Non si fa riferimento al padre. Il figlio è sempre
chiamato in riferimento al padre, era una prassi culturale. Qui viene fatto
riferimento alla madre, in un contesto in cui la donna non era nulla. Essere
indicato come figlio della propria madre è dispregiativo, perché indica la
nascita ignobile. Dopo la nascita di Gesù circola una leggenda nera che dice
che Gesù sarebbe nato da una relazione di Maria con un soldato romano. È Celso
che diffonde questa notizia. Origene scriverà contro Celso, per difendere la
tradizione cristiana. Come leggere l’affermazione dei conterranei di Gesù?
Alcuni studiosi recuperano un passaggio del Vangelo di Giovanni 8. “Noi non
siamo nati da prostituzione” Qualcuno legge questa affermazione come se facesse
riferimento alla leggenda nera.
Mt
e Lc. Se mettessimo i Vangeli dell’infanzia di Mt e Lc in
sinossi ci accorgeremmo che dicono cose diverse. Gesù dov’è nato? Mt scrive 10
anni prima di Lc ed è nato sotto Erode il Grande introno al 5 a.C. Lc invece fa
nascere Gesù durante il censimento del governatore Quirino nel 6 d.C. Lc ci
ricorda che Giuseppe per ottemperare gli ordini di Roma deve andare a farsi censire
a Betlemme (Lc 2,4). Qui c’è un problema. Infatti, gli storici ci dicono che
Roma non chiedeva questo. Infatti l’uomo doveva farsi censire dove lavorava,
dove pagavano le tasse. Il viaggio a Betlemme è storicamente immotivato. Secondo
problema. La legge romana richiedeva solo al maschio di farsi censire. E allora
perché Lc fa mettere in viaggio questa famiglia per una cosa che non si doveva
fare? La motivazione è solo teologica. Gesù doveva nascere a Betlemme e quindi
s’inventa qualcosa per questo.
Mt.
Per Mt Giuseppe e Maria vivono già a Betlemme da sempre. Non si parla di grotta,
stalla, ma di una casa. Non c’è stato nessun viaggio massacrante. Mt 2,23: dopo
quel giro incredibile in Egitto, il testo dice: sembra che Nazareth sia in una
cittadina nuova, sconosciuta. Il problema che si presenta a Matteo è diverso da
quello di Lc, perché deve motivare il viaggio da Betlemme a Nazareth. C’è un’altra
profezia di mezzo: Sarà chiamato nazareno.
Che
cosa sono questi vangeli? Ci si deve accostarli come dei
midrash, dei racconti che prendono episodi della letteratura del vecchio
testamento cercando di dare una rilettura del momento presente. Sono racconti
veri senza essere reali, nel senso che non sono storici come la pensiamo noi.
La verità ha a che fare con la fecondità.
Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=bGslvQyIi6k
Nessun commento:
Posta un commento