CUGINI,
PAOLO (a cura di), Uno sguardo diverso su Dio: la teologia
delle donne, Edizioni san Lorenzo, Reggio Emilia
2021.
Il volume contiene le relazioni del
percorso svolto a Reggio Emilia nel 2019, proposto dal gruppo cristiani LGBT
della città sul tema della teologia delle donne. L’idea che fa da sfondo alla
proposta, consiste nella possibilità di offrire ai lettori alcune chiavi di
lettura, che aiutino a cogliere il tema della donna nella società e nella
chiesa, a partire dalle stesse donne. C’è un pensiero femminile da sempre
soffocato all’interno della cultura occidentale, che è marcatamente
patriarcale, che sta emergendo negli ultimi decenni, mostrando il valore di un
contributo culturale e spirituale che per troppo tempo la società si è privato.
Come tutti i pensieri diversi che provengono da lontano, quando appaiono sulla
scena culturale, provocano disagio, turbamento. Quelle del presente saggio,
sono dunque pagine scomode, frutto di quel cammino diverso che le donne stanno
realizzando, condividendo e meritando, quindi, tutta la nostra attenzione.
La teologia è espressione dell'ascolto della rivelazione e dell'esperienza della fede, le donne sperimentano la fede in modo diverso. Solo il corpo femminile è in grado di generare un altro essere, da nutrirsi e cioè l'Eucaristia: Dio nutre il suo popolo con il proprio corpo. La femminilità è super evocativa in questo senso. Julia Kristeva dice che l'Occidente ha perso il discorso sulla maternità e l'unico settore che può salvarlo è il cattolicesimo, con la Vergine Maria. E c'è un modo per le donne di fare teologia, perché è segnato dall'esperienza corporea. Queste brevissime considerazioni per dire che è dalla parte della realtà che si tenta di fare teologia, di narrare in modo comprensibile il modo di Dio di apparire nell’orizzonte della vita umana.
Se per molti secoli si è fatta teologa
dall’alto al basso, applicando sistemi deduttivi alla realtà, lasciando fuori
dai sistemi quelle situazioni considerate marginali, è forse giunta l’ora di
tentare il cammino opposto. Del resto, ce lo ha insegnato l’unico Maestro Gesù,
a parlare di Dio a partire dal basso, dagli ultimi, gli esclusi, perché l’amore
di Dio non accetta di lasciare fuori dal discorso proprio coloro che per primi
devono stare dentro al discorso. Infatti, come ci ha ricordato Simone Weil:
"solo i folli e i poveri, con assoluta limpidezza di sguardo, contemplano
la verità del mondo e ne colgono tutto lo splendore.".
Non possiamo, allora, che ringraziare tutte quelle donne di buone volontà che, come quelle che hanno contribuito in questo percorso teologico, ci stanno aiutando nel cammino di una profonda conoscenza del Signore, nella certezza che Lui “si lascia trovare da quelli che lo cercano e si lascia vedere da coloro che lo amano” (cfr. Sap 6, 12).
https://www.lafeltrinelli.it/libri/uno-sguardo-diverso-su-dio/9788880712565
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