Don
Paolo
A
partire dal mese di aprile e sino a giugno abbiamo messo in programma le
assemblee nelle nostre parrocchie. E’ un modo per coinvolgere il più possibile
le persone sulla vita della comunità. Quanto più i cristiani sono coinvolti
nelle decisioni delle nostre comunità, tanto più crescere lo spirito
comunitario e il sentimento di appartenenza. Del resto, ce lo ricorda
l’Evangelista Luca che i primi cristiani “erano assidui nell’ascoltare
l’insegnamento degli apostoli, nell’unione fraterna, nella frazione del pane e
nella preghiera” (Atti 2, 42). La comunità si costruisce insieme, giorno dopo
giorno, quando ci si trova per capire come annunciare il Vangelo nei vari
contesti in cui ci veniamo a trovare. Ci troviamo in assemblea anche per
imparare sempre di più il metodo della Sinodalità, che richiede l’umiltà di
ascoltare i fratelli e le sorelle, di mettere da parte le proprie ragioni per
fare spazio a quelle dell’altro.
Saranno
assemblee parrocchiali che realizzeremo alla domenica, dopo la messa festiva.
La scelta non è a caso. Serve per ricordarci che le parrocchie non sono delle
associazioni umanitarie, ma che trovano la loro fora e motivazione nell’unico
maestro, il Signore Gesù, e cercano accogliendo il suo Spirito, d’intessere
relazione umane plasmate dal suo amore. Papa Francesco ci ricorda continuamente
che il compito di evangelizzare non è di qualcuno, ma di tutti, perché tutti i
battezzati sono corresponsabili nella costruzione della comunità Siamo allora,
chiamati a verificare in queste assemblee se le scelte che stiamo facendo sono
evangeliche, corrispondono cioè, al progetto di Dio o sono invece frutto di
nostre idee. Per questo la presenza di tutti è importante, per evitare anche
che vinca la legge del più forte, ma che vinca la logica dell’amore e della
fraternità.
In
queste assemblee, che stiamo preparando nei rispettivi consigli pastorali,
avremo come punto iniziale l’ascolto delle parole di Papa Francesco. Nell’Evangelii
Gaudium il Papa esorta le comunità ad essere sempre più missionarie, ad uscire
per portare con gioia il Vangelo a tutti. Il Papa sogna una Chiesa che non
rimane chiusa in se stessa, disposta solo a ripetere in eterno le stesse
modalità di annuncio del Vangelo. Occorre uscire e mettersi in gioco, essere
disposti a lasciarsi convertire dal Vangelo. In questo processo di missionarietà della
comunità, colpisce il desiderio espresso più volte dal Papa di accogliere
tutti, perché indica il desiderio di una Chiesa inclusiva, spazio aperto per
tutti coloro che vogliono farne parte. Saranno allora proprio questi i temi su
cui rifletteremo nelle Assemblee: la comunità dallo stile missionario ed
accogliente. Vi aspettiamo numerosi
Ecco
le date:
Regina
Pacis: 15 aprile
Roncina:
29 aprile
San
Bartolomeo: 27 maggio
Codemondo:
3 giugno
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