SAGRA DI REGINA PACIS
VENERDÌ 16 SETTEMBRE 2016
Relatore: Tonio Dell’Olio (presidente
della pro Civitate Chrsitiana)
Sintesi: Paolo Cugini
Don Tonino nasce il 18 marzo nella
provincia di Lecce. Suo madre aveva sposato un carabiniere vedovo di tre figli.
Dopo la scuola media entra in seminario. Un vescovo invia don Tonino a studiare
teologia a Bologna. Rientrato in diocesi fu messo in seminario, prima come vice
rettore e poi come rettore. Tonino utilizzava una pedagogia esperienziale
utilizzando molto lo sport e, per questo, era molto criticato. Diventa parroco
e questa breve esperienza viene caratterizzata dalla vicinanza alle persone.
Rifiuta di diventare vescovo e lui per due volte risponde negativamente per
curare la mamma ammalata. Riceve per la terza volta la richiesta di diventare
vescovo e accetta, nonostante si sentì indegno di quel ministero. Nel 1982
diventa vescovo di Molfetta. Sin dall’ingresso tutti si resero conto del suo
stile differente. Il sindaco rimase sorpreso dal modo semplice del nuovo
vescovo. In quegli anni, nel Sud Italia, il rapporto tra sindaco e vescovo
erano rapporti di potere.
La pace non è assenza di guerra né
equilibrio di forze, ma può essere definita opera di giustizia. (Gaudiu et Spes). La pace come valore
fondante, è più complesso e globale dell’assenza di guerra. Pace è capacità di
mettere le persone al centro. La scelta della pace è divenuto spina dorsale di
tutte le scelte. La prima lettera pastorale di don Tonino fu scritta a più
mani, chiedendo ad ogni istituzione ecclesiale presente in diocesi di
riflettere sul proprio cammino. Il titolo di questo progetto pastorale è:
Insieme alla sequela di Cristo con il passo degli ultimi. Anche le scelte
pastorali trovavano ispirazione nel desiderio della pace. Secondo Tonino la
pace è l’unico annuncio che Gesù ci ha chiesto di portare. Lc 10: Gesù invia i
72 discepoli e inviandoli dice: entrando
in una casa prima dite: pace a questa casa. La premessa di ogni evangelizzazione
è di annunciare la pace. Tonino definisce il missionario come un mendicante. La
condizione della mendicanza ci mette a livello degli altri. Condividere la
condizione di precarietà: questo è essere missionario. È una visione che
contrasta ogni posizione di colonizzazione.
Tonino vene nominato presidente di
Pax ChrIsti. La prima dimensione di don Tonino nella riflessione sulla pace è
una spiritualità della pace, che nasce dal rapporto con il Signore, dal
sentirsi guardato da Lui. La spiritualità è la linfa comune, perché non c’è
persona che non abbia una spiritualità. Nessun tema come quello della pace è un
tema trasversale.
Si serve la causa della pace quando
regna la giustizia. Don Tonino si mobilitò per contrastare le politiche di
guerra del governo italiano. Mobilitò i vescovi della Puglia per protestare
contro l’installazione degli F16. Realizzò varie manifestazioni pacifiste.
Cerca di sperimentare forme nuove di lotta non violenta.
Abbiamo perso la capacità di guardare
le persone con gli chi delle mamme, che quando si accarezzano il ventre sognano
sul proprio figlio, sulla propria figlia.
È importante protestare, ma
guardandosi allo specchio, guardandosi in faccia.
Per Tonino la pace è la convivialità
delle differenze: è il pensiero maturo di Tonino sul tema. Nella santissima
Trinità troviamo il fondamento biblico della Convivialità.
Don Tonino ha nutrito molto la sua
chiesa di gesti, perché dava molta importanza ai gesti più che alle parole.
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