GALEAZZA, BEVIACQUA, PALATA PEPOLI, DODICI MORELLI
I VENERDI TEOLOGICI
VENERDI
29 APRILE 2022
Sintesi: Paolo Cugini
Credo alla resurrezione della carne riguarda la nostra
vita attuale: cosa vale? Cosa ne resta? Perché parliamo di resurrezione della
carne? Che cosa significa? È una domanda sul nostro oggi proiettato nel tempo
di Dio.
Viene
dal simbolo apostolico, una delle forme più antiche.
Dopo
aver detto credo in… c’è la resurrezione della carne e la vita eterna.
Ad
Aquileia, Ruffino del IV secolo, si dice soltanto la risurrezione di questa
carne.
Carne, corpo. Nei testi di Giovanni, Paolo troviamo
espressioni diverse. Nel prologo di Giovanni: e il verbo si fece carne.
Oppure Gv 6: il pane che io darò è la mia carne per la
vita del mondo.
Mc:
prendete questo è il mio corpo
In
Paolo c’è un aspetto negativo del corpo. 1 Cor 15: vien seminato un corpo
animale, risorge un corpo splendente.
Nel
mondo ebraico c’è una parola che viene tradotto dal mondo greco con carne, che indica
la fragilità. Quello che c’interessa è che qui quando si dice carne, non ci si
riferisce ad una parte dell’essere umano, ma all’essere umano come un tutt’uno.
Carne
vuole dire il tutto dell’essere umano. Dio benedice per sempre la mia realtà
nella sua concretezza, delle relazioni.
Credo
nella resurrezione della carne: sta in bilico tra due strapiombi. Chi ha
coniato questa espressione volevano dire credo non una cosa come l’immortalità
dell’anima.
Alcune
chiese che venivano dalla riflessione filosofica greca, come Origene, non
amavano troppo questa espressione. Nello sfondo c’è a resurrezione di Gesù.
Che
cosa significa resurrezione della carne? È la riedificazione della carne, come
Lazzaro?
1
Cor 15,35s: c’è una continuità e una discontinuità.
Altro è un corpo corruttibile, altro un corpo incorruttibile. Ci sono dei
modelli diversi che interpretano la salvezza, che cosa ne è di noi.
Modello
che interpreta la relazione dell’anima con Dio: è un’interpretazione che non
prende in considerazione il corpo.
Altro
modello: sonno della pace. Quanto dura?
Altro
modello siriaco: Alla morte del messia, lo Spirito Santo sta vicino al sepolcro
e grida a Dio fino a quando Dio lo solleva.
Resurrezione
nella morte. C’è un tempo di durato e un tempo di Dio.
Vita
eterna vuole dire vita di una qualità diversa.
Resurrezione
come consegna a Dio, che come ha creato può far rinascere. Il testo non vuole
dire il come. Anche Paolo afferma questo.
Non
è un’altra cosa e non è però neanche uguaglianza. Ma una continuità nella
discontinuità.
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