giovedì 11 febbraio 2021

INTUIZIONE CREATRICE


 


Paolo Cugini

 

E ti siedi sul ciglio della strada, senza un motivo, senza aspettare nessuno. Seduto e basta. Guardi l’acqua che scorre con il pensiero perso nel nulla, nel senso che non pensi proprio a nulla. E, all’improvviso, dal vuoto più totale, appare lei, un’intuizione, che ti rigenera, perché ti fa cogliere il nesso di quelle cose di cui cercavi da tempo il senso.

È strano, ma è così. L’intuizione viene all’improvviso e non aspetta nessuno: appare e basta. La si può ignorare, ma è lo stesso. Si può far finta di nulla, ma viene verso di noi senza chiedere il permesso. E poi sparisce. Per questo occorre fare in fretta, coglierla al volo, così come lei è venuta: al volo. Coglierla per lasciarsi guidare da lei, dalla novità di cui è portatrice. L’intuizione è, infatti, il nuovo che non percepisco, la strada che non vedo, il cammino che non trovo.

È la partecipazione alla forza creatrice, a quell’energia che ha contribuito a creare il mondo e continua creando. L’intuizione è la prova più evidente che c’è qualcosa che va al di là del mondo materiale. Arriva dal nulla. Giunge all’improvviso e nessuno sa da dove. Chi la riceve la sente come qualcosa di intimo, un dono che rigenera, la fiamma che incendia la mente, la goccia che fa traboccare il vaso della vita.

L’intuizione ha poi una dimensione escatologica. Arriva nel momento in cui non si riesce ad andare da nessuna parte e la vita sembra ferma, perché viene meno l’anello che congiunge i pensieri per proseguire verso le scelte che conducono ad un’azione. L’intuizione arriva come una fiamma di fuoco improvvisa e accende il pensiero, infiamma la vita. E arriva per farci proseguire il cammino quando penavamo di rimanere fermi. Arriva per spingerci in avanti, oltre le nostre deboli possibilità.


1 commento:

  1. caro Paolo,è davvero l'intuito che ognuno ha dentro di sè,è lui il " CREATIVO2 e non solo per gli artisti...ma per ogni uomo che voglia costruire la sua vita sull'ascolto e la consapevolezza e non sul pensiero o la concettualità di cui l'occidente è così innamorato e quindi impoverito..
    grazie per le tue occasioni di riflessione
    Maria

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