giovedì 20 novembre 2025

20 NOVEMBRE GIORNO DELLA COSCIENZA NERA

 



20 Novembre: Giorno Nazionale di Zumbi dos Palmares e della Coscienza Nera

 

Paolo Cugini (a cura di)

 

Una data simbolo della lotta e della resistenza del popolo nero in Brasile

Il 20 novembre è il Giorno Nazionale di Zumbi dos Palmares e della Coscienza Nera. Dal tardo 2023, questa ricorrenza è diventata una festività nazionale in tutto il Brasile. Prima di allora, solo poco più di mille città (su circa 5.500 presenti nel paese) osservavano questa data.

Il cambiamento può essere recente, ma il Giorno della Coscienza Nera rappresenta da oltre quarant’anni un punto di riferimento nel calendario del movimento nero brasiliano.

Le origini del 20 novembre

La storia del 20 novembre ha inizio nella Porto Alegre del 1971. Fu in quell’anno che nacque il gruppo Palmares, composto da quattro studenti universitari neri gaúchos: Oliveira Silveira, Antônio Carlos Côrtes, Ilmo da Silva e Vilmar Nunes.

I quattro erano turbati dal modo in cui la storiografia ufficiale, soprattutto negli anni della dittatura militare, raccontava la fine della schiavitù in Brasile. La versione più diffusa nei libri dell’epoca esaltava il ruolo della principessa Isabel, dipinta come una sorta di “redentrice”, e presentava la popolazione nera come beneficiaria passiva dell’abolizione.

Il discorso ufficiale ignorava l’azione di numerose leadership nere che, nel corso dei secoli, si erano battute contro la schiavitù. Tra questi, l’ingegnere nero André Rebouças, il cui progetto di abolizione prevedeva anche un piano di distribuzione delle terre agli ex schiavi.

Zumbi 1655-1695


Un’altra figura messa in secondo piano era quella del leader quilombola Zumbi dos Palmares. Zumbi nacque libero intorno alla metà del XVII secolo, ma fu catturato e ridotto in schiavitù. Il quilombo di Palmares, che lui guidò, fu il più grande del periodo coloniale: si stima che abbia ospitato, contemporaneamente, più di 20.000 persone nere e indigene. Per oltre 100 anni, Palmares resistette agli attacchi delle truppe coloniali. Per le sue dimensioni, funzionava come una sorta di Stato indipendente all’interno del Brasile, che all’epoca era una colonia portoghese.

Il quilombo di Palmares resistette fino al 1695, quando i bandeirantes paulisti uccisero Zumbi il 20 novembre di quell’anno.

La nascita di una data simbolica

Quasi tre secoli più tardi, l’avvocato Antônio Carlos Côrtes trovò per caso, nella biblioteca municipale di Porto Alegre, un libro che avrebbe coronato le discussioni sue e dei suoi amici riguardo la lotta dei neri contro la schiavitù. “O Quilombo de Palmares”, di Edison Carneiro, ripercorreva la storia della resistenza di Palmares e descriveva Zumbi come un leader coraggioso e abile.

Nacque così la proposta di eleggere la data della morte di Zumbi a simbolo della resistenza nera, in contrapposizione al 13 maggio, giorno della firma della Legge Aurea.

Il Quilombo è una comunità formata da persone che fuggirono dalla schiavitù
Sono circa 8000 i quilombo riconosciuti oggi in Brasile


Il primo Giorno della Coscienza Nera si tenne già nel 1971, presso il club Náutico Marcílio Dias, a Porto Alegre. Vi parteciparono una ventina di studenti neri, che discussero l’eredità della schiavitù in Brasile.

Il giorno seguente, Oliveira Silveira, un altro membro del gruppo, pubblicò una colonna sul giornale gaúcho Correio do Povo, invitando “i neri del Brasile – e, se possibile, tutti i brasiliani” a “celebrare con grande entusiasmo, rendendo omaggio alla memoria dei nostri eroici antenati” il 20 novembre. Il gruppo Palmares si sciolse nel 1978. A quel punto, l’idea del 20 novembre si era già diffusa in tutto il paese.

Un’abolizione incompleta

Le discussioni del gruppo Palmares riecheggiarono tra gli attivisti del movimento nero, che già mettevano in dubbio la narrazione ufficiale sull’abolizione della schiavitù.

Era il caso dei membri del neonato Movimento Negro Unificado (MNU). Creato nel 1978, in piena dittatura militare, il Movimento Negro Unificado nacque come reazione a tre episodi di razzismo dell’epoca: l’arresto e l’assassinio, da parte della dittatura, del venditore di frutta Robson Silveira da Luz, accusato di furto; l’uccisione dell’operaio Milton Lourenço, morto per mano della polizia; e la discriminazione di quattro giocatori di volley neri da parte del Club Regatas do Tietê. Il gruppo, che arrivò a riunire decine di associazioni del movimento nero, organizzò una manifestazione davanti al Teatro Municipale di San Paolo — e, da lì, iniziò a coordinare le richieste del movimento, che sarebbero poi state presentate durante la stesura della Costituzione Federale del 1988.

Il 13 maggio 1988, cent’anni dopo l’abolizione della schiavitù in Brasile, il MNU lanciò lo slogan “La principessa si è dimenticata di firmare il nostro contratto di lavoro”. L’intenzione era quella di evidenziare come, un secolo dopo l’abolizione, la popolazione nera brasiliana fosse ancora vittima di razzismo, tradotto in salari più bassi e condizioni di vita peggiori in generale. Secondo il MNU, l’abolizione era stata breve e incompleta.

L’11 maggio di quell’anno si tenne anche la “Marcia dei neri contro la farsa dell’Abolizione” a Rio de Janeiro. La manifestazione fu organizzata dall’Istituto di Ricerca delle Culture Nere (IPCN) e radunò migliaia di persone nel centro della capitale carioca. Da quel momento, la figura redentrice della principessa Isabel venne sostituita da quella di Zumbi dos Palmares: un simbolo della lotta e della resistenza dei neri contro la schiavitù.

Riconoscimento ufficiale

Nel 2011, la presidente Dilma Rousseff ha ufficializzato il carattere nazionale della ricorrenza. E, nel 2024, il presidente Lula ha ratificato la legge che ha reso il Giorno della Coscienza Nera una festività nazionale.

 

Fonte: https://www.brasildedireitos.org.br/

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