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Il Cardinale Leonardo Steiner nel suo pronunciamento finale |
A
Manaus l’arcidiocesi organizza una grande manifestazione chiedendo attenzione
sul tema dell’acqua
Paolo
Cugini
Il
Grido degli Esclusi si realizza attraverso una serie di manifestazioni popolari,
che si svolgono in Brasile dal 1995, in occasione del Giorno dell'Indipendenza,
e che culminano il 7 settembre, giorno dell'Indipendenza brasiliana. Queste
manifestazioni mirano ad aprire strade agli esclusi dalla società, denunciare i
meccanismi sociali dell'esclusione e proporre percorsi alternativi verso una
società più inclusiva.
Le
sue origini risalgono alla Seconda Settimana Sociale Brasiliana, promossa dalla
Pastorale Sociale della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani (CNBB),
tenutasi tra il 1993 e il 1994, quando il Vescovo Luiz Demétrio Valentini era
responsabile della Pastorale Sociale. Sebbene l'iniziativa sia direttamente
legata alla CNBB, diverse organizzazioni hanno partecipato al movimento fin dal
suo inizio: chiese del Consiglio Nazionale delle Chiese Cristiane, movimenti
sociali, organizzazioni ed enti impegnati nella giustizia sociale. Le
manifestazioni sono varie: celebrazioni, eventi pubblici, pellegrinaggi,
camminate, seminari e dibattiti, teatro, musica, danza e fiere dell'economia
solidale.
Il
5 settembre, giorno di due importanti celebrazioni per il popolo
dell'Amazzonia, è stato scelto per il 31° Grido degli Esclusi a Manaus, con il
tema "La vita viene prima di tutto" e il motto "Prendersi cura
della casa comune e della democrazia è una lotta quotidiana", che
riecheggia il grido per la vita, la foresta e la democrazia. Questo è stato
anche il giorno in cui l'Amazzonia è stata elevata allo status di provincia,
una pietra miliare nella storia del nostro Stato che commemora la lotta e la
resistenza del popolo di questa terra. Si è celebrata anche la Giornata
dell'Amazzonia, che ha bisogno di essere curata e preservata.
L'evento,
promosso dall'Arcidiocesi di Manaus attraverso le sue Pastorali Sociali, è
iniziato con importanti riflessioni sulla cura dell'Amazzonia e di tutte le
persone che la abitano. "L'Amazzonia, il cuore della lotta per la vita.
Prendersi cura dell'Amazzonia significa prendersi cura della vita e di tutta
l'umanità. Ma ciò che vediamo è la foresta distrutta, i fiumi contaminati, i
popoli indigeni e le comunità rivierasche attaccate, espulse e assassinate.
L'avidità dell'agroindustria e dell'attività mineraria illegale sta uccidendo
la nostra casa comune. L'Amazzonia non è vuota; è piena di vita, cultura, fede
e resistenza. Siamo un corridoio ecologico e culturale, siamo l'ecologia centrale,
siamo vita e resistenza", ha sottolineato il responsabile della Caritas
Arcidiocesana don Alcimar.
È
stato anche un momento di sostegno al Plebiscito Popolare 2025 - Giustizia
Fiscale Ora! e alla riduzione della giornata lavorativa, con la raccolta di
firme da parte di tutti i presenti. Questo è un grido per i lavoratori e per la
giustizia fiscale, che consiste nell'esenzione dall'imposta sul reddito per chi
guadagna fino a 5.000 reais (800 euro circa) e nella riscossione di tasse eque
per i milionari, che accumulano ricchezza a spese dei poveri. Uno degli slogan
ripetuti varie volte durante la manifestazione diceva: "Basta tassare i
poveri, mentre i ricchi accumulano ricchezze e si sottraggono alle loro
responsabilità sociali!"
Durante
la marcia, è stata sottolineata la campagna "Acqua e rifiuti non si
mescolano". Questa campagna mira a mobilitare la società, gli enti
pubblici e privati, per ripulire gli Igarapés ( è un piccolo fiume stretto e
poco profondo o un canale naturale, tipico della regione amazzonica, che funge
da "sentiero per le canoe", facilitando il trasporto e la
comunicazione nei luoghi difficili da raggiungere della foresta).
La
marcia si è snodata nella Zona Est di Manaus riunendo centinaia di persone che
hanno alzato la voce per una vita dignitosa per chi si trova in situazioni di
esclusione e vulnerabilità sociale, chiedendo, tra le altre cose, vita, salute,
alloggio, politiche pubbliche, rispetto, dignità.
Al
termine, l'Arcivescovo di Manaus, il Cardinale Leonardo Steiner, ringraziando i
presenti per il loro coinvolgimento, li ha incoraggiati a proseguire nel loro
impegno per costruire una società più giusta e fraterna, nel nome del Vangelo.
"Una
parola di gratitudine a tutti, a ciascuno di voi che siete venuti a partecipare
al 31° Grido degli Esclusi. Noi, da questa prospettiva, siamo così pochi,
rispetto a una popolazione di due milioni e trecento persone. Ma gridiamo a
nome di tutti. Vogliamo mostrare la nostra realtà, perché ha bisogno di essere
trasformata. E lo facciamo nel nome del Vangelo, affinché possiamo avere una
società più giusta, più fraterna, affinché possiamo vivere insieme nella nostra
casa comune e avere un governo sempre, ancora una volta, sempre più
democratico. Quindi, fratelli e sorelle, sempre in pace, ma nella lotta!"
ha sottolineato Dom Leonardo.
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i giovani della nostra parrocchia presenti alla manifestazione |
La
nostra parrocchia, san Vincenzo de Paoli, ha partecipato con circa un centinaio
di persone.
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