sabato 6 settembre 2025

GRIDO DEGLI ESCLUSI ED ESCLUSE 2025

 

Il Cardinale Leonardo Steiner nel suo pronunciamento finale



A Manaus l’arcidiocesi organizza una grande manifestazione chiedendo attenzione sul tema dell’acqua

 

Paolo Cugini

 

 

Il Grido degli Esclusi si realizza attraverso una serie di manifestazioni popolari, che si svolgono in Brasile dal 1995, in occasione del Giorno dell'Indipendenza, e che culminano il 7 settembre, giorno dell'Indipendenza brasiliana. Queste manifestazioni mirano ad aprire strade agli esclusi dalla società, denunciare i meccanismi sociali dell'esclusione e proporre percorsi alternativi verso una società più inclusiva.

Le sue origini risalgono alla Seconda Settimana Sociale Brasiliana, promossa dalla Pastorale Sociale della Conferenza Nazionale dei Vescovi Brasiliani (CNBB), tenutasi tra il 1993 e il 1994, quando il Vescovo Luiz Demétrio Valentini era responsabile della Pastorale Sociale. Sebbene l'iniziativa sia direttamente legata alla CNBB, diverse organizzazioni hanno partecipato al movimento fin dal suo inizio: chiese del Consiglio Nazionale delle Chiese Cristiane, movimenti sociali, organizzazioni ed enti impegnati nella giustizia sociale. Le manifestazioni sono varie: celebrazioni, eventi pubblici, pellegrinaggi, camminate, seminari e dibattiti, teatro, musica, danza e fiere dell'economia solidale.

Il 5 settembre, giorno di due importanti celebrazioni per il popolo dell'Amazzonia, è stato scelto per il 31° Grido degli Esclusi a Manaus, con il tema "La vita viene prima di tutto" e il motto "Prendersi cura della casa comune e della democrazia è una lotta quotidiana", che riecheggia il grido per la vita, la foresta e la democrazia. Questo è stato anche il giorno in cui l'Amazzonia è stata elevata allo status di provincia, una pietra miliare nella storia del nostro Stato che commemora la lotta e la resistenza del popolo di questa terra. Si è celebrata anche la Giornata dell'Amazzonia, che ha bisogno di essere curata e preservata.

 


L'evento, promosso dall'Arcidiocesi di Manaus attraverso le sue Pastorali Sociali, è iniziato con importanti riflessioni sulla cura dell'Amazzonia e di tutte le persone che la abitano. "L'Amazzonia, il cuore della lotta per la vita. Prendersi cura dell'Amazzonia significa prendersi cura della vita e di tutta l'umanità. Ma ciò che vediamo è la foresta distrutta, i fiumi contaminati, i popoli indigeni e le comunità rivierasche attaccate, espulse e assassinate. L'avidità dell'agroindustria e dell'attività mineraria illegale sta uccidendo la nostra casa comune. L'Amazzonia non è vuota; è piena di vita, cultura, fede e resistenza. Siamo un corridoio ecologico e culturale, siamo l'ecologia centrale, siamo vita e resistenza", ha sottolineato il responsabile della Caritas Arcidiocesana don Alcimar.

È stato anche un momento di sostegno al Plebiscito Popolare 2025 - Giustizia Fiscale Ora! e alla riduzione della giornata lavorativa, con la raccolta di firme da parte di tutti i presenti. Questo è un grido per i lavoratori e per la giustizia fiscale, che consiste nell'esenzione dall'imposta sul reddito per chi guadagna fino a 5.000 reais (800 euro circa) e nella riscossione di tasse eque per i milionari, che accumulano ricchezza a spese dei poveri. Uno degli slogan ripetuti varie volte durante la manifestazione diceva: "Basta tassare i poveri, mentre i ricchi accumulano ricchezze e si sottraggono alle loro responsabilità sociali!"



Durante la marcia, è stata sottolineata la campagna "Acqua e rifiuti non si mescolano". Questa campagna mira a mobilitare la società, gli enti pubblici e privati, per ripulire gli Igarapés ( è un piccolo fiume stretto e poco profondo o un canale naturale, tipico della regione amazzonica, che funge da "sentiero per le canoe", facilitando il trasporto e la comunicazione nei luoghi difficili da raggiungere della foresta).

La marcia si è snodata nella Zona Est di Manaus riunendo centinaia di persone che hanno alzato la voce per una vita dignitosa per chi si trova in situazioni di esclusione e vulnerabilità sociale, chiedendo, tra le altre cose, vita, salute, alloggio, politiche pubbliche, rispetto, dignità.

Al termine, l'Arcivescovo di Manaus, il Cardinale Leonardo Steiner, ringraziando i presenti per il loro coinvolgimento, li ha incoraggiati a proseguire nel loro impegno per costruire una società più giusta e fraterna, nel nome del Vangelo.

"Una parola di gratitudine a tutti, a ciascuno di voi che siete venuti a partecipare al 31° Grido degli Esclusi. Noi, da questa prospettiva, siamo così pochi, rispetto a una popolazione di due milioni e trecento persone. Ma gridiamo a nome di tutti. Vogliamo mostrare la nostra realtà, perché ha bisogno di essere trasformata. E lo facciamo nel nome del Vangelo, affinché possiamo avere una società più giusta, più fraterna, affinché possiamo vivere insieme nella nostra casa comune e avere un governo sempre, ancora una volta, sempre più democratico. Quindi, fratelli e sorelle, sempre in pace, ma nella lotta!" ha sottolineato Dom Leonardo.

i giovani della nostra parrocchia presenti alla manifestazione


La nostra parrocchia, san Vincenzo de Paoli, ha partecipato con circa un centinaio di persone.

 

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