Come ricorderete, Eretiche è un progetto
dell’OIVD che si articola
in due momenti. Il primo ciclo è stato di carattere interreligioso: si è aperto con il dialogo a partire dal libro Eretiche, donne che riflettono, osano, resistono, di Adriana Valerio,
cattolica, e si è snodato
con appartenenti ad altre religioni che ne hanno esplorato il tema: Shulamit
Fürstenberg Levi,
ebrea,
Minoo.
Mirshahvalad, musulmana, Letizia Tomassone, valdese.
Ora è stato avviato il secondo ciclo degli
incontri. Riteniamo che la categoria Eresia sia sigillo dell’intera cultura
femminista, proprio per l’attitudine a collocarsi fuori dalla violenza
ermeneutica del pensiero
patriarcale. Esso prevede
la partecipazione di donne di associazioni che rappresentano vari profili del femminismo. Vorremmo
ragionare con loro
che, in questi contesti, hanno lavorato, pensato,
inventato, pratiche insieme
ad altre donne e scambiare
i loro punti di vista con i nostri, le cui radici si collocano
in pluralità di femminismi, fecondati
dal vento della spiritualità/fede.
Il secondo incontro del secondo ciclo è per il 9 MAGGIO 2023 ore 18:00
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Luciana
Tavernini, ha lavorato come
sociologa e come professoressa di lettere in corsi per adolescenti, adulte/i
e donne straniere, scrivendo anche testi per la scuola.
Ha partecipato fin dall’inizio alla Pedagogia della differenza.
Ha scritto su Rosvita di Gandersheim in Libere di esistere
(SEI, 1996); con
Danna, Niccolai e Villa,
Né sesso né lavoro. Politiche
sulla prostituzione ( VandA. epublishing, 2019). Scrive recensioni e saggi per varie riviste,
anche on line.
Ha tradotto
dallo spagnolo il libro di María-Milagros Rivera
Garretas, Emily Dickinson.
Vita d’amore e poesia (VandA.edizioni, 2021) e vari
saggi.
Marina
Santini, dopo essere stata
responsabile del Centro Documentazione del Corriere della sera, ha scelto di insegnare materie
letterarie, storia e filosofia negli Istituti superiori.
L’interesse per la politica l’ha avvicinata alla Libreria delle donne: partecipa
da oltre vent’anni alla redazione
ristretta di Via Dogana.
Ha
scritto su Marina del Goleto, su Herrada
di Hohenburg (SEI, 1996) e, con Claudia Poggi,
in Donne e Bibbia nel Medioevo (Il
pozzo di Giacobbe, 2011). È una delle autrici
della mostra del 2005 su quarant’anni del femminismo a Milano Noi utopia delle donne di ieri, memoria delle donne di domani. Ha curato con Alessio Miceli il libro
di Vita Cosentino, Scuola. Sembra
ieri è già domani. L’autoriforma come trasformazione della vita pubblica, (Moretti & Vitali 2016).
Ha curato nel 2021con Vita Cosentino Non sembra, ma è una grande occasione, Quaderni di Via Dogana, Libreria delle donne.
Insieme hanno partecipato alla Comunità di pratica e riflessione pedagogica
e ricerca storica. Successivamente alla Comunità
di
Storia
vivente
di
Milano
e
ora
SAMI; insegnano
Historia viviente al master in Studi della differenza sessuale presso l’Università di Barcellona. Hanno curato per anni la programmazione del Circolo
della
rosa
e organizzano incontri.
Hanno scritto su Cristina di Belgiojso,
(Bellinzona, 2007); una storia del femminismo
italiano Mia madre femminista.
Voci da una rivoluzione che continua (Il Poligrafo, 2015); con altre o La spirale del tempo. Storia vivente dentro di
noi (Moretti & Vitali, 2019).
Per partecipare, richiesta
all’indirizzo osservatorioivdonne@gmail.com