SABATO 16 LUGLIO 2022
PROFEZIA
LA
VOCE AUTOREVOLE DELLE DONNE
CRISTINA
FRESCURA
Sintesi:
Paolo Cugini
Analisi
narrativa applicata al testo biblico.
Si
parla della presenza femminile all’interno dei testi profetici. Profezia al
femminile.
Sfondo
storico. Disamina sulle questioni che riguardano il ruolo della profezia nel
mondo antico. Ci sono sguardi nuovi sulla problematicità del ruolo del profeta
e della profetessa.
Secondo
capitolo. Figure specificamente femminili con uno sguardo
sociologico.
Terzo
capitolo. Genere e metafore. Alcuni studi si concentrano su
metafore specifiche. Metafora legata al parto come esperienza traumatica.
Miriam,
la profetessa. È l’immagine della copertina. Il contesto
è il libro dell’Esodo. C’è un canto di tutto il popolo. Miriam prende la parola
usando il genere del canto, una parola poetica.
Numeri
26, 58-62. Genealogia di Mosè. Nell’esilio la madre partorisce
tre figli, Mosè, Aronne e Miriam. C’è una sorella maggiore con due fratelli
maschi.
Numeri
12,1-5. Obiezione di Aronne e Miriam sul matrimonio di Mosè.
La domanda è seguita da una domanda retorica.
Numeri
12,6-8. Mosè è più di un profeta, è l’amico del Signore e
non ha bisogno di un ruolo di mediazione, come un profeta. Miriam è definita
una profetessa e Mosè sembra essere qualcosa d’altro. E poi, che tipo di
profetessa è Miriam.
Numeri
12,9-16. La profezia passa anche attraverso il corpo del
profeta, in questo caso su Miriam. Era già successo nella narrazione della vocazione
di Mosè. Il corpo di Miriam è ricoperto di Lebbra. Il peccato ha colpito solo
la sorella. Il risanamento passa attraverso un gesto rituale. Il dettaglio interessante
è che il popolo non riprende il cammino finché Miriam non è riammessa. Completezza
del ruolo di guida di Mosè dipende anche dall’armonia con i fratelli.
Michea
6,1-4. Il popolo si ribella e Dio risponde. Vengono citati
i tre fratelli, che vengono citati insieme.
Profeta,
predire, è un interprete. Non possiamo parlare di profezia in un senso univoco.
La figura più significativa è quella del Battista, che sta davanti, ma non fa
ombra.
La
condivisione comunitaria aiuta a discernere il carisma del profeta. È nella pluralità
che si ridimensiona la presunta profezia.
Voce
di donna. Profezia e genere. Concilio Vaticano II. Cettina Militello
analizza la presenza femminile al Concilio, che è scarsa. La voce femminile
esprime differenza rispetto alla voce uniforme maschile. Si tratta di rendere
con to del fatto che tutto quello che è univoco non rende conto alla realtà.
Una
voce autorevole. Autorità e potere. Profezia come voce di
genere, altro binomio è autorità e potere, il profeta che si pone come una voce
autorevole. Spesso la voce del profeta è una voce che non viene ascoltata. L’autorevolezza
non può prescindere dalle dinamiche di autorità e potere. Cosa vuole dire per
la chiesa essere profetica nel mondo. A volte ci sono dei compromessi al
ribasso.
Mariangela
Gualtieri, Ci sono donne gonfie d’amore. 2010. Profezia è
portare la parola.
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