martedì 21 novembre 2017

LA CURA DEL CREATORE E GLI STILI DI VITA DELLE CREATURE


UNITA’ PASTORALI SANTA MARIA DEGLI ANGELI E PADRE MISERICORDIOSO

I MARTEDÌ TEOLOGICI – 21 NOVEMBRE 2017

LA CURA DEL CREATORE E GLI STILI DI VITA DELLE CREATURE
PER UNA SPIRITUALITA’ ECOLOGICA

DON BRUNO BIGNAMI


Sintesi: Paolo Cugini
Come educarci ai temi ecologici?
Dobbiamo ripartire sempre da uno sguardo più alto, dallo sguardo del creatore. Il dono dello Spirito rende presente Dio nella storia, e ne ravviva la presenza. Uno stile di vita adeguato si rende consapevole di questa capacità di Dio.
Dio irrompe nel tempo quasi facendoci capire che ci sono tempi differenti. Nella creazione c’è anche il settimo giorno, il giorno del riposo e della contemplazione. Nell’opera di Dio non siamo solo inseriti nel tempo cronologico, ma anche nel tempo che ci permette id cogliere delle occasioni uniche: il tempo non è solo cronos, ma un kairòs. Laddove faccio l’esperienza del dono e della gratuità scopro la cura del creatore per noi.

LS 12: il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode.

Gabriel Marcel: noi sperimentiamo il nostro rapporto con la realtà attraverso il livello del problema e del mistero. Il problema mi sta davanti e cerco di risolvere. Il mistero è qualcosa dentro al quale io sono coinvolto. Viviamo dentro questo duplice livello della realtà.
Il papa ha mandato un messaggio alla conferenza sul clima dicendo che servono nuovi stili di vita, che ci aiutano a capire che i poveri pagano i nostri stili di vita dei paesi ricchi. Quali scelte possono aiutarci ad includere le persone?
Wittgenstein: le soluzioni tecniche sono una parte, ma non il tutto.
Oggi c’è un forte dibattito tra chi ha una linea del mitigare, attraverso delle scelte ridurre i danni che l’uomo fa e chi sostiene che l’uomo si è sempre adattato (linea dell’adattamento).

Stili di vita alternativi
LS 204: quando le persone diventano autoreferenziali accrescono la propria avidità. Più il cuore della persona è vuoto più ha bisogno di oggetti da comprare, possedere e consumare.
Lo stile di vita consumistico è rigenerato dal vuoto, dall’autoreferenzialità, come se il senso della vita sia dato dalla quantità di oggetti.
Attraverso la spesa andiamo ad indirizzare i soldi a promuovere o scartare alcune modalità di produzione dei beni. Stiamo indirizzando un modello economico mentre facciamo la spesa.
Il problema è di rendersi conto che le nostre scelte hanno un impatto. Esempio della campagna contro la Nike. C’è la consapevolezza che se i consumatori non sono contenti si dirigono altrove. Le multinazionali sono attenti a questi fenomeni.

Alleanza umanità e ambiente
LS cap. 6. Capacità di star bene con se stessi, con gli altri, con gli esseri viventi e con Dio. Livelli diversi che si richiamano l’un con l’altro e dicono di un equilibrio ecologico. Quando uno non sta bene con se stesso non sta bene nemmeno con gli altri e con Dio. Ecologia integrale: occorre lavorare su se stessi per un equilibrio con gli altri e con il mondo.
Le piccole azioni quotidiane: LS 211. Evitare l’uso di materiale di plastica, utilizzare trasporto pubblico, piantare alberi. Quali sono le scelte concrete che possiamo mettere in campo? Capaci di mordere sul concreto.
Come ci muoviamo nella città? Come viviamo il rapporto con il cibo?

La cura nei gesti quotidiani: è spiritualità. Abitare con cura i gesti quotidiani. Sono i gesti quotidiani che salvano l’umanità. E’ la quotidianità che custodisce questo mondo: questa è spiritualità.
La famiglia è il luogo centrale di educazione. Permesso, grazie, scusa: sono essenziali nella vita quotidiana. E’ una questione di qualità dell’umano. Ecologia è aiutare le persone a lavorare bene. E’ importante lo stile con cui teniamo insieme le persone.
Formare coscienza nei luoghi di formazione (controllarci ed aiutarci l’un l’altro). Capacità di formare le coscienze: dev’essere una nostra preoccupazione. Austerità responsabile: scelta di vita, imparare a capire cos’è essenziale.

Amare la bellezza
La bellezza ci educa, influisce nei nostri modelli di comportamento. Ciò che è degradato diseduca. Cfr. i quartieri degradati. Amare la bellezza vuole dire gustare la poesia, la musica, la letteratura, la natura, l’arte. Quanto sarebbe opportuno imparare ad abitare la domenica attraverso l’incontro con la bellezza. Visitare un amico: è bellezza.

La conversione ecologica
Significa lavorare sulle motivazioni. L’incontro con Gesù Cristo rinnova le nostre relazioni. San Francesco è un esempio. Conversione significa riconoscere i propri errori. Conversione comunitaria: dobbiamo camminare su questo valore. Non sono più sufficienti dei comportamenti individuali. Occorre coinvolgere la comunità, la famiglia. Quali sono le conversioni comunitarie che dobbiamo realizzare? In alcuni paesi europei il prete dice negli avvisi: mi raccomando non venite a messa in macchina. La Chiesa italiana ha indicato alcune scelte. Occorre attivare reti comunitarie.

Gioia e pace
Meno è di più: spiritualità della sobrietà. Semplicità della vita. La storia del cristianesimo è ricca di proposte di spogliazione. Non dare troppo valore alle cose secondarie. Umile nascondimento di Charles de Foucauld; la missione a partire degli ultimi delle congregazioni missionarie, ecc. Che cosa devo togliere dalla mia vita per renderla migliore? E’ quello che fanno gli scultori. I capolavori si fanno togliendo, anche i capolavori della spiritualità. Umiltà, pace interiore, equilibrio. Se impari a togliere c’è sempre un arricchimento.

Amore civile e politico
Fraternità universale. Livello personale: Teresa di Lisieux. Sorriso, parola gentile, piccolo gesto.
 Livello sociale. Costruire un gesto migliore con i gesti della cura. Cosa posso fare per migliorare l’ambiente in cui vivo? Proteggere, risanare, abbellire: coltivano un’identità comune.
I sacramenti: hanno bisogno di far riferimento del dono di Dio e hanno bisogno del lavoro umano.

La trinità e la relazione tra le creature
Ogni creatura porta in sé una struttura trinitaria, dove le relazioni sono un uscire da sé per vivere in comunione. C’è una dinamica relazione alla quale noi crediamo pochissimo. C’è qualcosa di molto più profondo nel nostro rapporto con la realtà. Curare le relazioni

La Bellezza
Ci educa. La costruzione di un mondo diverso sta nella cura dei gesti quotidiani. Il bene tende sempre a ritornare a sbocciare e a diffondersi. Dobbiamo acquisire questo sguardo positivo: l’essere umano è fatto per rinascere anche da condizioni che sembrano irreversibili. Dio ha creato il mondo e ci ha collocato nel mondo per prenderci cura. Se non fossimo capaci di prenderci cura non si capirebbe il motivo della sua consegna. Dobbiamo guardare con più fiducia alle nostre capacità per abitare meglio il quotidiano e per custodire la bellezza.
Dobbiamo essere molti concreti per capire che cosa c’è di non ecologico nel nostro stile di vita. A volte è anche non ecologica la fretta, per cui non do mai tempo a nulla, non do tempo per ascoltare le persone. Dobbiamo provare a sviscerare i nostri vissuti quotidiani per cogliere cosa dobbiamo fare per migliorare le nostre relazioni. 

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