![]() |
Vetrata nella chiesa della Sacra Famiglia |
ERA
DA TANTO
Paolo
Cugini
Non
ero più abituato a vedere tanti ragazzi e giovani entrare in chiesa
tranquillamente senza sbuffare, ma anzi essere presenti assumendo compiti nella
liturgia, nel canto o come chierichetti. Non ero più abituato a vedere a messa
tante coppie di sposi con i loro figli. È veramente una chiesa giovane. Alla
messa delle 7 del mattino nella chiesa della zona missionaria Sacra Famiglia,
ho contato una ventina di ministri: della parola, dell’eucarestia, del canto,
oltre ai chierichetti e, tra loro, ragazzi, ragazze e bambini. Sabato
pomeriggio avevo partecipato all’incontro che il diacono Riccardo ha tenuto ai
ministri dell’Eucarestia delle quattro comunità di cui è costituita la zona
missionaria (che non è ancora parrocchia), nella quale sono in aiuto a don Candido,
attualmente a San Paolo per stare vicino al padre che si sta curando da un
tumore. Ho chiesto ai ministri dell’eucarestia se il loro compito era solo
quello di aiutare il prete all’altare nell’ora della comunione e loro mi hanno
risposto che il loro impegno è soprattutto con gli anziani, gli ammalati della
comunità, ai quali portano la comunione settimanalmente.
![]() |
Il diacono Riccardo tiene il corso per i ministri dell'Eucaristia |
Mentre
partecipavo a questo incontro formativo, pensavo alla situazione nella quale mi
sono trovato negli ultimi tre anni nella quattro parrocchie della bassa
bolognese dove, a causa di decisioni passate da parte di alcuni vescovi poco
lungimiranti, non sono ammessi ministri e ministre dell’eucarestia. E così si
toglie la possibilità a tante persone anziane sole in casa, che un tempo
partecipavano alla vita della comunità, di poter ricevere la comunione. È un
classico esempio dei danni che le idee sbagliate che assimiliamo dalla cultura
patriarcale e misogina dominante, ci conduca a fare scelte sbagliate che
danneggiano noi e gli altri.
![]() |
La segretaria delle 4 comunità stipendiata dalle stesse |
Le
quattro comunità della zona missionaria Sacra famiglia sono coordinate da
quattro laiche: Sandra, Angelica, Estela e Luzimeire. Sandra mi ha detto che,
quando il prete non c’è alla domenica, non ci sono problemi. Non cercano un
prete per sostituirlo, anche perché i preti hanno già un sacco di messe da
celebrare nelle loro comunità, ma sono le ministre della parola che celebrano.
-
E la gente cosa fa? Va a cercare una
chiesa dove c’è la messa?
-
Assolutamente no. La gente viene alla
celebrazione, perché il centro del nostro cammino è il Signore presente nella
comunità.
![]() |
Confraternizzazione dopo la messa del sabato |
Dieci
anni di chiesa italiana così clericale non solo nei preti, ma anche in molti
laici e laiche, mi aveva fatto dimenticare il suono soave di queste parole: il
valore della comunità. Comunità che non dipendono dal prete, perché sono molti
i laici e le laiche che assumono incarichi, perché amano la loro comunità e la
vogliono vedere viva e attiva. In pochi giorni mi è stato offerto molto
materiale su cui rflettere.
Ciao Paolo. Che splendide notizie ci condividi! Per scuoterci dal nostro torpore clericodipendente dovremmo vivere l'esperienza dell'università di vita in Brasile. Qui, come sai, è difficile vivere la comunità pienamente (ammesso che ci sia una vera comunità....). Spero che chi legge il tuo blog trovi la forza per cambiare ed aiutare altri a cambiare....
RispondiEliminaCaro Padre Paolo, bem-vindo entre nós. Infelizmente não pude esperá-lo para recebê-lo com um fraterno abraço à porta da casa, agora minha e sua, nossa casa, uma casa verdadeiramente missionária, por causa da situação da saúde do meu pai que piorou. Agora temos o dom de partilhar da sua presença simples entre nós. Já digo simples porque é assim que o povo o vê. Esforço-me para que tenhamos comunidades missionárias, acolhedoras, misericordiosas, ecumênicas, que vivam da Palavra e da Eucaristia , sejam sinais do Reino de Deus para os pobres e os anciãos e enfermos. Que bom que você chegou entre nós porque assim teremos um trabalhador a mais na Vinha do Senhor nesta imensa Amazônia. Deus o abençoe .
EliminaGrazie Paolo di quello che scrivi e di come lo scrivi. Sei uno stimolo a camminare. Grazie di cuore .
RispondiEliminaPaolo è bello e semplice quello che stai sperimentando e scrivi; lo manderò in giro nelle nostre parrocchie... ci aiuterà perchè nella nostra unitè pastorale ci stiamo muovendo in questo senso. Grazie molto.
RispondiEliminaPaolo grazie per scriverci con tanta semplicità ciò che stai vivendo, ci aiuta tanto... nella nostra unità pastorale stiamo tentando di percorrere proprio questo cammino
RispondiElimina