GIULIANO ZANCHI
CUM VERONA- GIUGNO 2016
Sintesi: Paolo Cugini
Evangeli
Gaudium (EG) è un testo scritto in maniera ellittica: i temi ritorno in modo a
spirale. Che cosa intende papa Francesco nell’EG quando parla di
Evangelizzazione?
Come ripensare
i ministeri? Quali nuovi equilibri? Come ripensare la comunità?
Francesco ha
ribaltato la gerarchia delle preoccupazioni ecclesiali, rimettendo a fuoco il
senso della presenza cristiana nella storia, i destinatari dell’azione
evangelizzatrice. C’è il dato di fatto che la base resiste. Resistenza
oggettiva e inaspettata. È un’aspirazione che non si sta traducendo in un
metodo pastorale. Positivo è il clima di libertà.
Francesco ha
dissotterrato il filo nascosto della teologia conciliare; ha dato concretezza
allo spirito riformatore del Concilio. Ricomponendo i pezzi del compito
pastorale. Prima di tutto la costruzione di una comunità che possa essere
ospitale dei vissuti delle persone.
Asse del tema
della misericordia intesa come tema sintetico della rivelazione cristiana, della rivelazione biblica. Rivelazione come qualcosa che non sapevamo e
che ci deve essere comunicata da Dio. Dio si china a restituire integrità alla
condizione umana, rendendo manifesta la misericordia la natura di Dio e il
dover essere dell’uomo. Questo ha trovato forma nella natura umana di Gesù. La
rivelazione ha disintegrato tutte le immaginazioni dell’uomo su Dio. Il cuore
del Vangelo è stato proprio su questo punto. La battaglia di Gesù fra l’uomo e
il sabato, fra l’amore a Dio e l’amore al prossimo: che cosa dobbiamo
scegliere? Il grande comandamento di Gesù è: amatevi gli uni gli altri come io
ho amato voi (Gv 13,34). La morte di Gesù come la sua disponibilità a lasciarsi
morire indifeso per non infrangere l’immagine di Dio rivelata dalla sua vita.
Buona
notizia: Dio non è come lo pensiamo noi. Saremmo
consegnati all’implacabilità della legge di Dio nelle mani degli uomini.
Il tema
cristiano della misericordia rischia di essere un tema frequentato dalla
retorica e molto tollerato attraverso una specie di libertà vigilata. Il
tema della misericordia come sintesi del vangelo ha a che fare con il dibattito
sul rapporto tra grazia e libertà.
Qual è il
compito che culturalmente ci viene assegnato al tema della misericordia? È un sentimento
che interviene in alternativa al dovere della giustizia. La misericordia
interviene là dove si deroga al dovere della giustizia. Culturalmente
misericordia significa venir meno al dovere della giustizia. Alle istituzioni
politiche tocca custodire il rispetto della vita civile ostaggio dell’economia
globale. I salvagenti esistenziali sono temi di un’azione legata al sentimento
individuale. Questo è il paradosso.
Questa
antinomia tra giustizia e misericordia domina anche le precomprensioni della cultura
credente nel discernimento di molte questione anche disciplinare.
Mettere la
misericordia la centro della vita cristiana.
Tre grandi
parole d’ordine che hanno fondato l’ortodossia civile dell’occidente: libertà,
uguaglianza, fraternità. Nel bene
e nel male abbiamo assimilato questi principi, sono categorie di chiara
ascendenza evangelica. Di queste tre grandi categorie due sono diventati
effettivi pilastri della grammatica di base della convivenza civile: libertà
(senso individuale, coscienza del singolo, arbitrio individuale) e uguaglianza
(contro la schiavitù. Estensione indifferenziata dell’individuale senza
coscienza. Tutti voglio tutto come tutti. Solitudine di
massa). Il modello sociale che nasce fondata sull’individuo che estende i
diritti su tutti significa una vita sociale competitiva. È la filosofia
neo-liberista che istituzionalizza la selezione naturale. Questo modello è
funzionale alla cultura del consumo.
La fraternità,
che dovrebbe essere il correttivo dei primi due, non è mai diventato una
categoria civile, ma è rimasta una parola religiosa, circonfusa di un alone
d’ingenuità. La nostra società per come si costruita non valorizza i legami
sociali, ma li ostacola. Prima l’individuo e i suoi diritti e poi la
società e i suoi problemi.
Qui s’inseriscono
le idee di papa Francesco: cultura dello scarto, globalizzazione
dell’indifferenza.
Restituire la
centralità del patto umano e dei legami sociali è il kairòs testimoniale a cui
l’epoca attuale chiama la testimonianza dell’evangelizzazione. Il dovere e il
compito dei cristiani oggi passa attraverso la restituzione del patto umano dei
legami sociali: la misericordia. Difendere questo profilo fondamentale della
convivenza umana. La misericordia non è un sentimento in aggiunta della misura
utilitarista dei rapporti umani. Non è una pratica suppletiva. La
misericordia è la norma della vita quando la vita conserva la sua forma
propriamente umana. Non è l’eccezione, ma la norma. Misericordia
diventa capace di andare contro alla selezione del caso e contro il cinismo di
fortunati, di quelli che solo intelligenti, belli, e pensano che questa sia la
norma dell’esistenza e pensa che sia un merito.
EG 178: intima
connessione tra evangelizzazione e promozione umana. Tutto il senso di
ciò che dio vuole per il mondo può essere difeso e testimoniato tutte le volte
che la vita umana viene assunto come scommessa. Tocca il corpo ferito dell’uomo
e lo cura. È nel fare la carità che si annuncia la resurrezione dei corpi. Tema
dei poveri, perché sono emblema vivente dell’umanità ferita. L’opzione per i
poveri è una categoria teologica, prima che sociale, perché Dio concede loro la
sua misericordia.
Essere
categoria teologica della condizione del povero non
rimane nell'empireo astratto. Il punto è rimuovere le condizioni
dell’ingiustizia: questo è il compito dell’evangelizzazione cristiana. Per
capire i problema dei poveri c’è bisogno di analisi sociologiche, economiche,
ecc. La laudato sii (LS) è già dentro all’EG. Nella LS papa
Francesco fa due cose semplici: prende due questioni che erano morte
sorpassate: il tema della giustizia sociale (tema reso retorico ed estenuate
della vittoria del modello neo liberale) e la questione ecologica (era
finito nel dimenticatoio). Il papa prende queste due questioni e le mette
insieme ridando vita ad entrambe. Questo è il compito dei cristiani nel mondo.
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