martedì 10 ottobre 2017

EVANGELI GAUDIUM DI PAPA FRANCESCO: UNA NUOVA TAPPA EVANGELIZZATRICE




GIULIANO ZANCHI
CUM VERONA- GIUGNO 2016
Sintesi: Paolo Cugini


Evangeli Gaudium (EG) è un testo scritto in maniera ellittica: i temi ritorno in modo a spirale. Che cosa intende papa Francesco nell’EG quando parla di Evangelizzazione?
Come ripensare i ministeri? Quali nuovi equilibri? Come ripensare la comunità?
Francesco ha ribaltato la gerarchia delle preoccupazioni ecclesiali, rimettendo a fuoco il senso della presenza cristiana nella storia, i destinatari dell’azione evangelizzatrice. C’è il dato di fatto che la base resiste. Resistenza oggettiva e inaspettata. È un’aspirazione che non si sta traducendo in un metodo pastorale. Positivo è il clima di libertà.
Francesco ha dissotterrato il filo nascosto della teologia conciliare; ha dato concretezza allo spirito riformatore del Concilio. Ricomponendo i pezzi del compito pastorale. Prima di tutto la costruzione di una comunità che possa essere ospitale dei vissuti delle persone.

Asse del tema della misericordia intesa come tema sintetico della rivelazione cristiana, della rivelazione biblica. Rivelazione come qualcosa che non sapevamo e che ci deve essere comunicata da Dio. Dio si china a restituire integrità alla condizione umana, rendendo manifesta la misericordia la natura di Dio e il dover essere dell’uomo. Questo ha trovato forma nella natura umana di Gesù. La rivelazione ha disintegrato tutte le immaginazioni dell’uomo su Dio. Il cuore del Vangelo è stato proprio su questo punto. La battaglia di Gesù fra l’uomo e il sabato, fra l’amore a Dio e l’amore al prossimo: che cosa dobbiamo scegliere? Il grande comandamento di Gesù è: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi (Gv 13,34). La morte di Gesù come la sua disponibilità a lasciarsi morire indifeso per non infrangere l’immagine di Dio rivelata dalla sua vita.
Buona notizia: Dio non è come lo pensiamo noi. Saremmo consegnati all’implacabilità della legge di Dio nelle mani degli uomini.

Il tema cristiano della misericordia rischia di essere un tema frequentato dalla retorica e molto tollerato attraverso una specie di libertà vigilata. Il tema della misericordia come sintesi del vangelo ha a che fare con il dibattito sul rapporto tra grazia e libertà.
Qual è il compito che culturalmente ci viene assegnato al tema della misericordia? È un sentimento che interviene in alternativa al dovere della giustizia. La misericordia interviene là dove si deroga al dovere della giustizia. Culturalmente misericordia significa venir meno al dovere della giustizia. Alle istituzioni politiche tocca custodire il rispetto della vita civile ostaggio dell’economia globale. I salvagenti esistenziali sono temi di un’azione legata al sentimento individuale. Questo è il paradosso.
Questa antinomia tra giustizia e misericordia domina anche le precomprensioni della cultura credente nel discernimento di molte questione anche disciplinare.
Mettere la misericordia la centro della vita cristiana.

Tre grandi parole d’ordine che hanno fondato l’ortodossia civile dell’occidente: libertà, uguaglianza, fraternità. Nel bene e nel male abbiamo assimilato questi principi, sono categorie di chiara ascendenza evangelica. Di queste tre grandi categorie due sono diventati effettivi pilastri della grammatica di base della convivenza civile: libertà (senso individuale, coscienza del singolo, arbitrio individuale) e uguaglianza (contro la schiavitù. Estensione indifferenziata dell’individuale senza coscienza. Tutti voglio tutto come tutti. Solitudine di massa). Il modello sociale che nasce fondata sull’individuo che estende i diritti su tutti significa una vita sociale competitiva. È la filosofia neo-liberista che istituzionalizza la selezione naturale. Questo modello è funzionale alla cultura del consumo.
La fraternità, che dovrebbe essere il correttivo dei primi due, non è mai diventato una categoria civile, ma è rimasta una parola religiosa, circonfusa di un alone d’ingenuità. La nostra società per come si costruita non valorizza i legami sociali, ma li ostacola. Prima l’individuo e i suoi diritti e poi la società e i suoi problemi.
Qui s’inseriscono le idee di papa Francesco: cultura dello scarto, globalizzazione dell’indifferenza.

Restituire la centralità del patto umano e dei legami sociali è il kairòs testimoniale a cui l’epoca attuale chiama la testimonianza dell’evangelizzazione. Il dovere e il compito dei cristiani oggi passa attraverso la restituzione del patto umano dei legami sociali: la misericordia. Difendere questo profilo fondamentale della convivenza umana. La misericordia non è un sentimento in aggiunta della misura utilitarista dei rapporti umani. Non è una pratica suppletiva. La misericordia è la norma della vita quando la vita conserva la sua forma propriamente umana. Non è l’eccezione, ma la norma. Misericordia diventa capace di andare contro alla selezione del caso e contro il cinismo di fortunati, di quelli che solo intelligenti, belli, e pensano che questa sia la norma dell’esistenza e pensa che sia un merito.
EG 178: intima connessione tra evangelizzazione e promozione umana. Tutto il senso di ciò che dio vuole per il mondo può essere difeso e testimoniato tutte le volte che la vita umana viene assunto come scommessa. Tocca il corpo ferito dell’uomo e lo cura. È nel fare la carità che si annuncia la resurrezione dei corpi. Tema dei poveri, perché sono emblema vivente dell’umanità ferita. L’opzione per i poveri è una categoria teologica, prima che sociale, perché Dio concede loro la sua misericordia.

Essere categoria teologica della condizione del povero non rimane nell'empireo astratto. Il punto è rimuovere le condizioni dell’ingiustizia: questo è il compito dell’evangelizzazione cristiana. Per capire i problema dei poveri c’è bisogno di analisi sociologiche, economiche, ecc. La laudato sii (LS) è già dentro all’EG. Nella LS papa Francesco fa due cose semplici: prende due questioni che erano morte sorpassate: il tema della giustizia sociale (tema reso retorico ed estenuate della vittoria del modello neo liberale) e la questione ecologica (era finito nel dimenticatoio). Il papa prende queste due questioni e le mette insieme ridando vita ad entrambe. Questo è il compito dei cristiani nel mondo.


Nessun commento:

Posta un commento