sabato 25 marzo 2017

LA NOTTE HA LA MIA VOCE

LIBRI







PRRESENTAZIONE DEL LIBRO DI Alessandra Sarchi, La notte ha la mia voce, Einaudi, Torino 2017
DIALOGO DELL’AUTRICE CON GINO RUOZZI
LIBRERIA DELL’ARCO (RE)
24 MARZO 2017
Sintesi: Paolo Cugini

Gino Ruozzi: È un libro di metamorfosi. È un libro difficile ed impegnativo. È anche un libro liberatorio. Siamo sempre nell’ambito romanzesco. È la storia di una metamorfosi che va verso un esito negativo e che deve passare attraverso la trasformazione, una rivitalizzazione. La prima grande parte si chiama terra, poi aria e la terza parte si chiama acqua. La prima e la terza parte sono teoriche, di visione della vita.

La terra ha creato la ragione del libro. Un impatto imprevedibile a terra ha creato la situazione che è la possibilità di non toccare più la terra. Si raccontano delle cose alle quali quasi mai capita di pensare. Nelle metamorfosi ci sono delle cose che si trasformano, come dei passaggi di limite.

Aria. È un episodio. La protagonista è la donna gatta, che è una storia di amicizia, di una linea telefonica. Delle voci che si disperdono nell’aria. Molte delle nostre relazioni quotidiane avvengono nell’aria, in questo mondo che abbiamo acquisito soprattutto con le nuove tecnologie. Un pezzo di amicizia collocato in una sola notte. Può essere una conoscenza del mondo. C’è un elemento di sessualità esibita che è importante.

Acqua. È in realtà una specie di prima parte, è la parte conclusiva e iniziale. Se tutti veniamo dall’acqua. Se noi abbiamo toccato terra dopo. Ritornare all’acqua significa compiere un percorso di metamorfosi.
Un riferimento di questo libro è Nati due volte di Giuseppe Pontiggia. È una storia che ha avuto a che fare con la disabilità. Rinascita: nati due volte. Non ha tutti capita di nascere due volte. Può essere una grande possibilità. In questa rinascita ha avuto un ruolo importante anche l’elemento della scrittura, l’immaginazione, di crearci delle altre esistenze. Confronto con le esistenze passate, come la danza. È un libro in cui c’è un profondo amore e conoscenza del corpo, dei corpi.
Sulla Bellezza e della insondabilità della bellezza. Ci sono riferimenti a Calvino.

Alessandra Sarchi: Mi capita spessa che trovino dei legami con Calvino nella mia scrittura, anche se non mi ritrovo. Il tema della bellezza è uno dei temi portanti del libro. La bellezza non è solo una questione di aspetto fisico. La perdita di questa è qualcosa che provoca un cambiamento. Nasciamo è siamo una cosa che cambia continuamente. Quanto lavoro inconscio facciamo per adattarci a quella cosa che sono io. Il tema dell’identità si lega a quello della bellezza. La bellezza come forma di iper compensazione di ciò che le manca. Perché le gambe sono belle? Il copro umano tende alla bellezza: perché? Così come noi tendiamo all’acqua. L’acqua è la vita. L’acqua evapora e nel suo sparire diventa qualcos’altro. È una grande lezione per noi esseri viventi.
La questione sociale. La disabilità ha un uso consentito solo per chi viva in una società opulenta. Il branco protegge i più forti.

A. Sarchi. Siamo in una parte del pianeta che è ricca. Le democrazie hanno sviluppato tolleranza verso i più deboli. Appena ci spostiamo dall’Europa questo discorso non vale già più. In Africa ci sono paesi che, se si nasce albini, si viene uccisi e mutilati. Le conquiste sociali non devono mai essere date come acquisito. Questi valori non sono scontati. Prendersi cura dei più deboli avrebbe voluto dire perdere tempo che non c’era. Tutte le conquiste democratiche devono essere coltivate continuamente. A me non viene istintivo aiutare i più deboli, è una cosa che mi è stata insegnata. Proprio per questo è una cosa che va insegnata a sua volta.

Gino Ruozzi. Avere i piedi sollevati è una considerazione molto alta dell’umanità. La normalità è la grande interrogazione di questo libro. Per essere uomo devi appoggiare i piedi per terra. È un libro pieno di domande. L’io ci limita, il mondo è molto più vasto.
La questione delle amicizie. Questa nuovo percezione della realtà cambia le amicizie e ne richiede delle nuove. La dona gatto ha una funzione e poi ad un certo punto se ne va. La normalità e l’amicizia. Altro aspetto. Una precisione notevole per tantissime cose. Acquistare precisione.

A. Sarchi. La donna gatto è un personaggio anche oscuro. Però è colei che ha la voce all’inizio e colei che la perde alla fine. Questo libro è anche un percorso dal non avere voce ad averne una. Sulla normalità non è facile dire cosa sia. La letteratura ogni volta che tenta di scrivere che cos’è normale deve prendere come punto di riferimento qualcosa che normale non è. La letteratura ha una grande simpatia con la non normalità. Così come la medicina ha una grande simpatia per la malattia. Nello scarto si arriva di più a raccontare le cose che sembrano comuni. Ognuno di noi ha una storia inenarrabile. Dovremmo parlare di cose comuni più che cose normali.

[Il dialogo è continuato ma io sono dovuto uscire]


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