Sintesi del capitolo 6 dell’Amoris Laetitia di Papa Francesco, presentata all’incontro dei preti del Vicariato Urbano venerdì 10 febbraio 2017 a Pieve Modolena.
Saranno le diverse comunità a dover elaborare proposte più pratiche ed efficaci, che tengano conto sia degli insegnamenti della Chiesa sia dei bisogni e delle sfide locali (199)
Il principale contributo alla pastorale familiare viene offerto dalla parrocchia, che è una famiglia di famiglie, dove si armonizzano i contributi delle piccole comunità, dei movimenti e delle associazioni ecclesiali (202)
GUIDARE I FIDANZATI NEL CAMMINO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
1. Maggior coinvolgimento della comunità nel cammino di preparazione
2. Radicare il percorso formativo nel cammino dell’iniziazione cristiana
3. Si è parimenti evidenziata la necessità di programmi specifici per la preparazione prossima al matrimonio che siano vera esperienza di partecipazione alla vita ecclesiale e approfondiscano i diversi aspetti della vita familiare
Non si tratta di dare loro tutto il Catechismo, né di saturarli con troppi argomenti.
· È inoltre trovare i modi, attraverso le famiglie missionarie, le famiglie stesse dei fidanzati e varie risorse pastorali, per offrire una preparazione remota che faccia maturare il loro amore con un accompagnamento ricco di vicinanza e testimonianza.
· Sono spesso molto utili i gruppi di fidanzati
· proposte di conferenze facoltative su una varietà di temi che interessano realmente ai giovani.
· sono indispensabili alcuni momenti personalizzati
· Contributo della pastorale popolare (San Valentino)
· I fidanzati dovrebbero essere stimolati e aiutati a poter esprimere ciò che ognuno si aspetta da un eventuale matrimonio, il proprio modo di intendere quello che è l’amore e l’impegno, ciò che si desidera dall’altro, il tipo di vita in comune che si vorrebbe progettare.
· Molti arrivano alle nozze senza conoscersi
Preparazione della celebrazione
· Scegliere un festeggiamento semplice e sobrio, per mettere l’amore al di sopra di tutto
· Occorre arrivare al matrimonio dopo aver pregato insieme
ACCOMPAGNARE NEI PRIMI ANNI DELLA VITA MATRIMOIALE (217-230)
· È importante la presenza di coppie con esperienza che possano affiancare quelle più giovani
· Coltivare la spiritualità familiare
· Valorizzare l’anniversario di matrimonio
· Aiutare le giovani coppie a darsi il tempo per coltivare la loro relazione
· Aiutare i giovani sposi a crearsi delle proprie abitudini, rituali quotidiani condivisi
· Aiutare le giovani coppie a creare spazi di preghiera familiare
· Tutta la pastorale familiare dovrà lasciarsi modellare dall’ascolto della Parola di Dio
· Ritiri brevi per sposi
· Riunioni su problematiche della famiglia
· Sfruttare le occasioni esistenti: battesimo figlio; benedizioni; visita di un’immagine della Vergine
RISCHARARE CRISI, ANGOSCE E DIFFICOLTA’ (231-2529)
1. La sfida delle crisi (232-238)
v Non si vive insieme per essere sempre meno felici, ma per imparare ad essere felici in modo nuovo.
v Non bisogna rassegnarsi ad una curva discendente
v I coniugi esperti e formati devono essere disposti ad accompagnare altri in questa scoperta, in modo che le crisi non li spaventino
v Ogni crisi nasconde una buona notizia che occorre saper ascoltare
v Per affrontare una crisi bisogna essere presenti
v Bisogna aiutare a scoprire le cause più nascoste nel cuore dei coniugi
v Diversi tipi di crisi:
· Crisi comuni (arrivo di un figlio; adolescenza dei figli; nido vuoto; vecchiaia dei genitori)
· Crisi personali (difficoltà economiche, lavoro, affettive, sociali)
v Occorre saper mettere sul campo la faticosa arte della riconciliazione
v Oggi basta pochissimo per rompere una relazione
v Urgente: un ministero dedicato a coloro la cui relazione matrimoniale si è infranta
2. Vecchie Ferite (239-240)
Ø La propria infanzia e la propria adolescenza vissute male sono terreno fertile per crisi personali che finiscono per danneggiare il matrimonio
Ø Rapporto con i propri genitori
Ø Occorre realizzare un cammino di cura della propria storia
Ø Riconoscere la necessità di guarire, di accettare aiuto e cercare nuove motivazioni
Ø Occorre anche interrogarsi sulle cose che uno potrebbe personalmente maturare
3. Accompagnare dopo le rotture e i divorzi (241-246)
§ Ci sono casi in cui bisogna riconoscere che la separazione è inevitabile
§ La separazione dev’essere considerata come estremo rimedio
§ Pastorale della riconciliazione e della mediazione attraverso centri di ascolto specializzati
§ Ai divorziati che vivono una nuova unione è importante far sentire che sono parte della Chiesa
§ Rendere agili e gratuite le procedure per il riconoscimento dei casi di nullità
§ Il vescovo è giudice tra i fedeli a lui affidati
§ Preparazione di un personale composto di chierici e laici che si consacri in modo prioritario a questo servizio ecclesiale
§ Cura dei genitori separati. Aiutarli a non prendere come ostaggio i figli
§ Le comunità cristiane non devono lasciare soli i genitori divorziati che vivono una nuova unione
4. Alcune situazioni complesse (247-252)
o Matrimoni misti con cristiani
o Matrimoni misti con disparità di culto: luogo privilegiato di dialogo interreligioso
o Fare in modo che la libertà religiosa sia rispettata nei confronti di tutti
o Accesso al battesimo di persone che si trovano in una condizione matrimoniale complessa. Ruolo dei vescovi
o Famiglie che vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con tendenza omosessuale, che va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto
o Famiglie monoparentali
QUANDO LA MORTE PIANTA IL SUO PUNGILIONE (253-258)
A volte la famiglia è interpellata dalla morte di una persona cara
Coloro che non possono contare sulla presenza di familiari a cui dedicarsi e dai quali ricevere affetto e vicinanza devono essere sostenuti dalla comunità cristiana
Pregare per i morti
PPer comprendere la proposta pastorale del Capitolo 6, è necessario far riferimento ad alcune chiavi di lettura dell'Amoris Laetitia presenti nel capitolo 8: Accompagnare, Discernere, e integrare la fragilità. Qui di seguito alcune idee chiave del capitolo 8 e alcune citazioni.
Chiavi di lettura (si trovano nel Cap. 8)
· Legge della gradualità
· Primato della persona sulla legge
· Principio dell’integrazione e dell’inclusione
· Nessuna condanna
· Discernimento personale e pastorale
· Innumerevole varietà di situazioni concrete
· Grado di responsabilità
· La logica della misericordia pastorale
· Ci sono circostanze che attenuano la responsabilità morale
· Peso dei condizionamenti concreti
· Coinvolgimento della coscienza delle persone nella prassi della Chiesa
· Universale/particolare
CITAZIONI DAL CAP. 8
- Poiché il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi, le conseguenze o gli effetti di una norma non necessariamente devono essere sempre gli stessi (300).
- Bisogna incoraggiare la maturazione di una coscienza illuminata, formata e accompagnata dal discernimento responsabile e serio del Pastore e proporre una sempre maggiore fiducia nella grazia (303)
- È meschino soffermarsi a considerare solo se l’agire di una persona risponda o meno a una legge o a una norma generale, perché questo non basta a discernere e assicurare una piena fedeltà a Dio nell’esistenza concreta di un essere umano (304)
- È vero che le norme generali presentano un bene che non si deve mai disattendere né trascurare, ma nella loro formulazione non possono abbracciare assolutamente tutte le situazioni particolari (304)
- Un pastore non può sentirsi soddisfatto solo applicando leggi morali a coloro che vivono in situazioni irregolari (305)
- E’ possibile che dentro una situazione oggettiva di peccato- che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno – si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare e si possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa (305)
- In qualunque circostanza davanti a quanti hanno difficoltà a vivere pienamente la legge divina, deve risuonare l’invito a percorrere la via caritatis (306)
- Tuttavia, dalla nostra consapevolezza del peso delle circostanze attenuanti ne segue che, senza sminuire il valore dell’ideale evangelico, bisogna accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno, lasciando spazio alla misericordia del Signore che ci stimola a fare il bene possibile (308)
- I pastori che propongono ai fedeli l’ideale pieno del Vangelo e la dottrina della Chiesa devono aiutarli anche ad assumere la logica della compassione verso le persone fragili e ad evitare persecuzioni o giudizi troppo duri e impazienti (309)
- A volte ci costa molto dare spazio nella pastorale all’amore incondizionato di Dio. Poniamo tante condizioni alla misericordia che la svuotiamo di senso concreto e di significato reale (311)
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