domenica 7 aprile 2024

12 INCONTRO NAZIONALE FEDE E POLITICA - CAMMINI PER UNA SPIRITUALITA' LIBERATRICE

 






BELO HORIZONTE 5-7 APRIEL 2024

 

Paolo Cugini

 

Da venerdì 5 a domenica 7 aprile si è realizzato a Belo Horizonte, capitale dello Stato di Minas Gerais, il 12 incontro nazionale del Movimento Fede e Politica. Questo Movimento nasce nel giugno 1989, da un incontro di persone unite dalla fede cristiana impegnate nelle lotte popolari, con lo scopo di alimentare la dimensione etica e spirituale che dovrebbe animare l'attività politica. Lasciarsi animare dallo Spirito di vita è l'essenza del Movimento Fede e Politica, che non propone linee guida per l'azione politica cristiana, né si comporta come se fosse una tendenza partitica, ma che si batte per il superamento del capitalismo attraverso costruzione di un sistema socio-economico solidale e rispettoso della vita del Pianeta. Nel corso della sua esistenza, MF&P ha promosso incontri di studio, giornate di spiritualità e pubblicato quindici Quaderni su Fede e Politica. A dieci anni dalla sua creazione, attento alla nuova situazione dei movimenti sociali, il Movimento cominciò a promuovere grandi Incontri Nazionali di Fede e Politica.

Quello che si è realizzato a Belo Horizonte in questi giorni è il 12 incontro nazionale, che ha avuto come tema: Spiritualità liberatrice. Incantare la politica con l’arte, la cultura e la democrazia! Dinanzi ad un pubblico numerosissimo, proveniente da tutto il Brasile, i relatori hanno affrontato il tema della crisi attuale che non è solo politica, ma anche economica e ecologica. Due dei fondatori storici del Movimento, Frei Betto e Leonardo Boff, erano presenti all’incontro e hanno contribuito alla riflessione con i loro profondi interventi.

Frei Betto


Frei Betto ha condiviso una riflessione sulla proposta specifica di Gesù, che è il Regno di Dio, chiarendo che: “Regno di Dio è la proposta per il futuro dell'umanità. Gesù non parlava di lassù, ma di qui sulla terra. Il tuo regno venga a noi”. Il Regno per Gesù indica la relazione nell'amore e nella condivisione dei beni. “Condividere i beni della terra e i frutti del lavoro umano. Fino a quando l’umanità non condividerà i beni della terra, non realizzeremo il Regno di Dio”.

Frei Betto, per approfondire il discorso, ha utilizzato l’immagine della macchina che corre verso un obiettivo. “La benzina è la Comunità. Il veicolo è il sindacato, il MST, il movimento femminista, il movimento LGBTQ+, il Partito: ognuna di noi sceglie i propri veicoli per camminare verso il Regno di Dio. La stazione di servizio è la preghiera. Padre nostro e nostro pane. Abbiamo il diritto di invocare Padre Nostro se lottiamo affinché i beni della società siano per tutti. Gesù era un uomo di preghiera. Nella preghiera impariamo ad armonizzarci con noi stessi, con gli altri e con Dio”.

Il frate domenica ha concluso il suo discorso ricordando che Gesù non è venuto per fondare una chiesa o una religione, ma è venuto per salvare il progetto politico di Dio: una società di Giustizia e Pace, che ha chiamato Regno di Dio. “Noi cristiani siamo seguaci di un prigioniero politico”.


Leonardo Boff


Il discorso di Leonardo Boff è stato centrato soprattutto sul tema ecologico, che è il tema su cui lavora maggiormente da circa trent’anni, manifestando una grande preoccupazione per come si stanno evolvendo le cose. “La terra sta raggiungendo il punto in cui non può più reggere. Abbiamo già superato il punto critico del riscaldamento globale del pianeta. Dobbiamo creare connessioni. La terra è già cambiata. Tra il 2025 e il 2027 la Terra si equilibrerà a 38 gradi. I governi devono ridefinire il modo in cui costruiscono le città”.

Boff si è soffermato, anche, sulla crisi politica che sta sconvolgendo molti paesi, crisi visibile nelle circa 18 gravissime guerre che stanno mietendo molte vittime, soprattutto civili, in molte parti del mondo, come nella striscia di Gaza, in Ucraina e in Congo. Di questo ultimo gravissimo conflitto nessuno parla, ma è di dimensioni impressionanti. In questo quadro dai toni apocalittici, Boff ha spostato l’attenzione sul Brasile e, e in modo particolare, sull’Amazzonia.  “È necessario fermare la grande deforestazione. Il futuro dell’umanità passerà attraverso l’Amazzonia e questo lo sostiene anche l’economista Stiglitz”. Per questi motivi non possiamo pensare solamente al Brasile ma dobbiamo promuovere la responsabilità collettiva. “Dobbiamo pensare in grande, non solo riguardo al Brasile. Dobbiamo assumerci la responsabilità collettiva, come ha detto Paulo Freire.”

Moltissimi i partecipanti


Nelle conclusioni del discorso Boff ha indicato due sfide che devono unire tutte e tutti coloro che lottano per un mondo migliore.” La prima sfida è la democrazia che deve essere quotidiana, come valore universale. Un’altra grande sfida: superare la profonda disuguaglianza, una profonda ingiustizia sociale”. Per costruire un nuovo tipo di società che rispetti i principi democratici e che lavori per togliere ogni tipo di disuguaglianza è necessario iniziare dal basso.

È il lavoro di base, che si realizza sia nei movimenti sociali che nelle comunità ecclesiali di base, che diventa possibile costruire un mondo diverso, più giusto e democratico.

 

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