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La Cattedrale di Manaus |
Paolo
Cugini
Sabato
sono stato a pranzo dal Cardinale dell’arcidiocesi di Manaus mons. Leonardo Steiner.
A tavola c’era anche il vescovo ausiliare mons. Edmilson Tadeu. Pranzo in semplicità,
senza cerimoniali, ma spirito di servizio e comunione.
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Mons Leonardo cardinale di Manaus |
Durante
il pranzo, mons. Leonardo mi ha parlato dell’arcidiocesi di Manaus, della sua
estensione e anche della su precedente esperienza nella prelazia di San Félix
do Araguaia, come successore di Mons Pietro Casaldaliga.
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Mons Edmilson Tadeu vescovo ausiliare di Manaus |
“Ci
sono delle aree missionarie dove un prete solo deve accompagnare 80 comunità e
ci sono delle zone ancora scoperte”. Della prelazia di San Felix do Araguaia
aveva ammirato il grande lavoro svolto dal suo predecessore mons. Casaldaliga
per la formazione dei laici e laiche. Gli ultimi anni di dom Pedro sono stati
caratterizzati dalla malattia e il lavoro pastorale ne ha risentito. “Un giorno
stavo passando in una regione della prelazia – continua a raccontarmi mons.
Leonardo – e incontrai una comunità che da 8 anni non aveva la celebrazione di
una messa. Rimasi impressionata dalla leader della comunità, che mi raccontava
che, nonostante questa lunga mancanza, la comunità non aveva mai smesso di
celebrare alla domenica e di leggere la Parola di Dio durante la settimana.
Dove ci sono leaders formati, le comunità rimangono vive”.
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Alcuni ministri dell'eucarestia e della Parola. Tra loro c'è anche una ragazza di 22 anni |
Ho
chiesto poi a mons. Leonardo che differenza c’è tra una parrocchia e una zona
missionaria, notando la sua insistenza, anche nell’archidiocesi, di formare
zone missionarie.
“Nella
parrocchia – continua mons. Leonardo – c’è la comunità della matrice che è
considerata la più importante, dove confluiscono anche i momenti più
significativi della vita delle parrocchia, come i momenti formazioni o alcune celebrazioni.
Nell’area missionaria non c’è la matrice e, di conseguenze, tutte le comunità
hanno la stessa importanza e dignità, dalla più piccola alla più grande. Questo
stile di chiesa di comunità di comunità l’ho visto attuato nella prelazia di San
Félix do Araguaia e mi ha colpito molto e sto cercando di proporlo anche nell’arcidiocesi”.
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A cena da Charlene e Davide |
Alla
sera, dopo aver celebrato la bellezza di tre messe, cena a casa di una coppia
della comunità Gesù luce dei popoli. Con me erano invitati un’altra coppia e la
leader della comunità. La coppia ospitante – Charlene e Davide – ha tre figli,
tutti e tre chierichetti. “È stato il mio figlio più grande a portarmi in
chiesa”, mi dice Charlene seduta a tavola davanti a me. A cena vari tipi di
pesce che, qui a Manaus, non mancano mai. Verso le 22 a nanna, per recuperare
le forze: domani, domenica 30 luglio, mi aspettano 4 messe, un pranzo in una
famiglia di una comunità e la cena in un’altra.