martedì 14 novembre 2017

QUANDO LA CASA E' SFIGURATA






UNITA’ PASTORALI SANTA MARIA DEGLI ANGELI E PADRE MISERICORDIOSO

I MARTEDÌ TEOLOGICI – 14 NOVEMBRE 2017


IL CREATORE E LE CREATURE: QUANDO LA CASA E’ SFIGURATA


DON BRUNO BIGNAMI


Sintesi: Paolo Cugini

Cosa c’è che non va?
LS 70. Tutta la vita è in pericolo. Esempio di Caino Abele: la fraternità tradita. Vince chi riesce ad eliminare gli altri. La fraternità ci fa scoprire che c’è posto per tutti. Siamo tutti fratelli. La Fraternità è una conquista.

Secondo racconto: peccato di Adamo ed Eva. Qual è il limite che Dio pone? Non potete mangiare di quest’albero. Adamo ed Eva interpretano, vuole dire che non possono mangiare tutto. E’ la totalità delle cose che ci vengono sottratte, proprio perché non siamo Dio. La pretesa di avere tutto a disposizione è la grande eresia del nostro tempo. Se tutti dovessimo vivere come vive un americano ci vorrebbero cinque pianeti. La pretesa di totalità è il dramma dell’uomo.
Siamo limitati e non dobbiamo avere la pretesa della totalità, dobbiamo fidarci del fatto che Dio si fa provvidenza. C’è l’elemento della fraternità che è importante. La fraternità è l’esperienza radicale della differenza. Abele significa soffio. La LS sottolinea molto questi due aspetti.
Contrasto tra la rapidità e la lentezza dell’evoluzione biologica. C’è il principio della realtà: l’evoluzione biologica è lenta. Come metterci in armonia? Incapacità di assumere il limite, che è quello di vivere una stagione e poi il mondo l o devo consegnare a qualcun altro.

La grande questione del nostro secolo è il cambiamento climatico. Nel giro di un secolo, se continuiamo così, vedremo cambiamenti epocali. C’è una perdita di biodiversità delle foreste. C’è il grande tema del clima.
Già in alcune zone del mondo ci sono delle trasformazioni in atto. In Olanda stanno già progettando delle grande barriere per arginare il mare. Altra questione è quello di limitare l’innalzamento del clima e stare sotto i due gradi.
L’aria in Europa è estremamente inquinata. Come sappiamo i fattori di questo fenomeno sono molti. Occorre affrontarli tutti.

Tutto questo genera la cultura dello scarto, che è l’opposto della cultura della cura. Il consumismo è figlio di questa cultura. Bauman: la società è passata dal desiderio di prendersi cura del mondo, al mondo che si prende cura del desiderio. Questo modello è diventato il modello delle relazioni. Molti cattolici fanno fatica a riflettere come recuperare le persone: è la mentalità dello scarto. Una persona non può essere mai considerata uno scarto. Abbiamo sempre qualche scarto, qualcuno da tener fuori. La logica dello scarto è terribile. La LS mette il dito su questo tema, perché la logica dello scorta tocca il tema del limite e della fraternità negata, per cui non vedo il valore dell’altro. Se non riesco a vedere questo ho messo da parte il Vangelo e sto prendendo un altro riferimento.

La questione dell’acqua. Fonte di vita. Tendenza a privatizzare. Se il costo dell’acqua cresce significa che qualcuno non riuscirà ad accedere all’acqua. L’acqua diviene causa di conflitti. Il muro di Gerusalemme non è dritto perché è stato costruito conforme alle sorgenti d’acqua che sono in mano agli israeliane. Controllando l’acqua controllo un paese. Intorno all’acqua si consuma qualcosa di molto importante. Papa Francesco ci ricorda che l’acqua va garantita a tutti e la possibilità di vivere. Parlare di diritti umani essenziali all’ONU non veniva usato: si parlava di bisogno fondamentale e non di diritto. Se parli di diritto significa che non puoi privatizzare. Il magistero della chiesa già ne parlava molto chiaro.

La perdita della biodiversità. In Italia in alcune zone per i limiti che ci sono alla pesca, capita che i pescatori lavorino cinque giorni al mese. Fanno la fame. Gran parte del pesce che arriva sulle nostre tavole è allevato. Si è creato un impoverimento notevole. Temi ambientali che hanno subito un risvolto sociale. In Italia c’è una grande varietà di mele, ma al mercato ne troviamo poche. C’è una tendenza a perdere la biodiversità e questo è un problema.

Deterioramento della qualità della vita umana e degrado sociale. C’è un caos urbano in crescita. C’è spesso il doppio stato che detta il potente di turno. Il degrado sciale è segno di relazioni che si sono impoverite e per cui nasce una dipendenza. Abbiamo fatto molto fatica a riconoscere che siamo terra infiltrata dalla mafia. Ciò significa degrado sociale. Molto interessante in questa prospettiva è: Esperienze Pastorali di Lorenzo Miani. S’interroga i motivi degli spostamenti delle persone del paese. Milani cura i mali sociali con la scuola. Oggi non abbiamo diagnosi sufficienti di ciò che succede. C’interroghiamo poco sui problemi del territorio. E’ un problema di formazione di coscienze. Occorre avere il coraggio di guardare il faccia i problemi.

Ingiustizie a livello planetario. Crescita demografica. C’è un debito ecologico tra Nord e Sud. India e Cina stanno occupando l’Africa con logiche uguali a quelle dei colonizzatori. Oggi lo fanno comprando terre, foreste. Oggi non serve l’esercito, ma i soldi.

Quale soluzione?
Siamo una sola famiglia umana. Pensarsi in rete: o ci salviamo tutti, o affondiamo tutti. No alla globalizzazione dell’indifferenza. Il nemico è una costruzione culturale che dicono l’incapacità di pensarsi famiglia umana. Iniziamo a cambiare quando incontriamo il volto dell’altro. Il problema serio sono i politici di oggi, che costruiscono l’idea del nemico. E’ l’esperienza del volto che ci permette di scoprire che siamo una sola famiglia. Solo così che scopriamo che le persone non sono fatte per spararsi. In questa prospettiva le comunità cristiane sono fondamentali. Nella comunità le persone creano reti. Oggi è difficile creare reti di rapporti. Le comunità cristiane devono divenire segni di aperture relazionali.
La debolezza delle relazioni. Impegno per mettere al bando le bombe atomiche. Un terzo delle risorse energetiche l’umanità le sta spendendo per le armi. Armarci significa creare le condizioni di creare nemici e usare le armi.
Diversità di opinioni. Non c’è un’unica soluzione. C’è un metodo: il dialogo.

La radice umana della crisi ecologica. Ci sono delle scelte che possono acuire la crisi. C’è un’illusione di una crescita infinita. E’ necessaria una diversa economia. La fame non si risolve con la crescita del mercato. Il mercato ha messo al centro il tema della libertà. Il Papa dice che questa libertà è solo apparente, è la libertà di chi ha i soldi. Se il punto di partenza non è lo stesso, la società genera scarti.

Cultura ecologica. Oggi la comunità cristiana in questo campo può dire molto. Pensare che l’uomo possa fare tutto quello che vuole, è assurdo: è l’antropocentrismo dispotico. Alcuni modelli di allevamento intensivo qualche problema lo pone. Occorre recuperare il lavoro manuale. C’è un modello che ci può aiutare ad uscire da questo clima? Si, il lavoro umano. L’intervento umano favorisce il prudente sviluppo del creato. Se uno costruisce delle bombe, quel lavoro non è degno. Se uno inquina con il suo lavoro è bene che cambi lavoro. Lavorando mi prendo cura del mondo.

OGM: propone la manipolazione genetica come soluzione. La terra e i semi sono sempre più in mano a pochi. Manca una capacità di connessione.


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